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Licenziamento delegato Ferrarini, l'Attivo provinciale delle Conserve animali convocato dalla FLAI CGIL condanna la decisione della proprietà

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

L'incontro si svolgerà il 22 gennaio alle ore 9 al Cral Sanità; alle ore 11 è prevista una conferenza stampa

Pubblicato in Economia Parma

La risposta dell’Azienda sanitaria alla nota stampa diffusa da FP Cgil Parma e FP Cgil Medici Parma.Il modello organizzativo rimodulato prendendo a riferimento il Covid hospital del Barbieri

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Appalti IREN raccolta rifiuti, vinta la causa contro la Caruter Srl e reintegrato il delegato sindacale CGIL. Era stato licenziato illegittimamente dall’azienda nel dicembre 2019. FP CGIL territoriale: una sentenza attesa

Pubblicato in Lavoro Parma
Venerdì, 21 Febbraio 2020 07:51

Liquidazione Morris Perfume Holding, nuovo sciopero

Lunedì 24 febbraio 2020 lavoratori e sindacato chiederanno chiarezza davanti ai cancelli aziendali

Torneranno ad incrociare le braccia lunedì 24 febbraio i lavoratori di Morris Spa, con un presidio dalle 8.00 alle 12.00 e assemblea pubblica alle ore 10.00, davanti ai cancelli aziendali lato via Don Calzolari.

Lo comunicano FILCTEM CGIL, FEMCA CISL e UILTEC UIL della provincia di Parma, che ricordano che l'azienda, nel corso degli incontri fino ad ora avvenuti con i sindacati di categoria, ha ribadito che diversi soggetti imprenditoriali sarebbero interessati a partnership commerciali e/o di continuità produttiva, senza però chiarire che tipo di interesse sia stato manifestato e se questo potrà garantire la continuità occupazionale di Morris Spa.

Sindacati e maestranze chiedono chiarezza, nel rispetto di quei 114 lavoratori che dal 6 febbraio vivono l'incubo della perdita del posto di lavoro, senza un'alternativa credibile.

Se Morris Perfume Holding chiuderà, dalla provincia di Parma sparirà una delle eccellenze della profumeria locale, e con questa, tutte le competenze e le professionalità che hanno reso grande questo marchio in tutto il settore dei profumi.

I sindacati di categoria provinciali e regionali hanno chiesto l'attivazione di un tavolo di crisi . la regione Emilia Romagna, perché c'è bisogno di porre l'attenzione su questa vertenza. Si auspica che a quell'incontro i rappresentanti aziendali possano chiarire le loro intenzioni e quelle dei possibili acquirenti, nell'interesse del valore produttivo di Morris e nel tentativo di salvare quanti più posti di lavoro possibile.

"Attenzione a chi intende speculare su questa liquidazione - commentano le categorie sindacali di categoria di CGIL, CISL e UIL -, se qualcuno pensa di potersi apporfittare di questa vicenda per un mero tornaconto economico si sbaglia, qui ci sono lavoratori che non meritano di essere oggetto di speculazioni commerciali, la vigilanza su questo tema da parte nostra è altissima".

Il presidio del 24 febbraio sarà dunque rivolto a chiunque abbia a cuore la Morris, perché l'unica strada possibile per recuperare questa drammatica situazione è la volontà da parte della società e degli attuali proprietari, anche locali, di agire insieme per dare continuità alle attività produttive.

La stampa è invitata a seguire la mobilitazione.

Pubblicato su www.cgilparma.it il 19 Febbraio 2020

Il lavoro oltre le cose: lunedì 23 dicembre presidio in sciopero dei lavoratori Simply ex Sma/Auchan, Margherita distribuzione -  in Allegato il VOLANTINO (scaricabile in pdf) con le richieste.

Nella mattinata di lunedì 23 dicembre, dalle ore 11 alle ore 12, davanti al negozio ad insegna punto Simply di Margherita Distribuzione in via Verdi a Parma, avrà luogo un presidio di lavoratori in sciopero.

La mobilitazione è proclamata dai sindacati di categoria FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS a sostegno della vertenza sindacale Auchan-Sma-Conad sulla gestione di migliaia di esuberi annunciati dal gruppo.

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Pubblicato in Cronaca Parma
Mercoledì, 27 Febbraio 2019 10:33

FRONERI, chiude definitivamente i battenti a Parma

FLAI CGIL Parma: il licenziamento degli ultimi 50 impiegati mette fine all'importante capitolo del gelato industriale a Parma

Lo storico sito dei gelati di Parma chiude definitivamente i battenti ed abbandona la nostra città.

Dopo la chiusura dello stabilimento di via Bernini 43, già sede della storica azienda parmigiana dei gelati (prima Tanara, Italgel, poi Nestlè e infine Froneri), avvenuta nel dicembre 2017, in questi giorni l'azienda ha avviato la procedura per il licenziamento dei restanti cinquanta impiegati ancora operanti su Parma.

Con questa atto si mette per sempre fine alla gloriosa storia del gelato industriale a Parma, tutte le attività veranno delocalizzate in modo definitivo sui siti di Frosinone e Rieti e i 50 impiegati che operavano ancora su Parma verranno si troveranno senza lavoro.

È certamente un epilogo al quale nessuno avrebbe voluto assistere, oltre alla delocalizzazione delle produzioni ed ora delle attività amministrative il territorio perde un altro importante presidio produttivo ed umano che aveva creato una centralità industriale di prim'ordine. Con la formalizzazione del licenziamento degli ultimi 50 impiegati si completa quella perdita occupazionale che ha segnato profondamente il territorio: pur riconoscendo a questi lavoratori alte professionalità, infatti, le opportunità di una loro riqualificazione sono molto esigue, anche in considerazione della loro età anagrafica.

Per ricercare soluzioni a questa ennesima infausta decisione, il sindacato di categoria, di concerto con le istituzioni, ha attivato un tavolo di confronto nella speranza di non disperdere un importante patrimonio di competenze oltre che umano.

Pubblicato in Comunicati Lavoro Parma

FLAI CGIL preoccupata per mancanza materie prime e risorse economiche e conseguente calo di lavoro.

Nella giornata di giovedì 15 novembre, presso la sede dell'Unione Montana Appennino Parma Est, si è riunito il tavolo istituzionale presieduto dai sindaci dei territori coinvolti dalla difficile crisi che ha colpito il Gruppo Ferrarini Spa. All'iniziativa hanno preso parte le segreterie provinciali della FLAI CGIL di Parma e Reggio Emilia insieme al segretario generale della FLAI Emilia Romagna, Umberto Franciosi e al segretario nazionale FLAI CGIL, Marco Bermani.

Il tavolo, convocato per esaminare le tematiche tecnico-politiche inerenti la crisi Ferrarini a seguito degli incontri tra azienda e parti sociali e dopo l'incontro al Ministero dello sviluppo economico, ha preso atto di tutte le preoccupazioni che ad oggi continuano ad emergere e che il segretario generale della FLAI di Parma, Antonio Gasparelli, ha voluto sottolineare nella sua relazione, a partire da come la mancanza di materia prima fresca e la mancanza di risorse economiche stiano portando allo svuotamento degli impianti con un preoccupante calo di lavoro che, senza interventi immediati, porterebbe a mettere in discussione fin dai primi mesi del nuovo anno l'utilizzo del contratto di solidarietà, ad oggi unico ammortizzatore sociale concesso.

Alla fine della seduta, le istituzioni presenti erano concordi nel produrre un documento comune per chiedere ai parlamentari del territorio un concreto interessamento alla vertenza e ribadire l'importanza delle prossime riunioni al Mise coinvolgendo le istituzioni locali.

Le segreterie nazionali di categoria, in continuità con quanto dichiarato nell'ultimo incontro al Mise dal Gruppo Ferrarini Spa, che s'impegnava alla presentazione del piano industriale utile alla definizione del piano concordatario entro il mese di novembre, hanno richiesto un incontro urgente, sollecitando ulteriormente la presentazione del piano.

 

Stabilimento Ferrarini di San Michele Cavana (PR)

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Pubblicato in Lavoro Emilia
Martedì, 24 Settembre 2013 09:01

Vicenda Greci, per la CGIL un segnale inquietante



CGIL: "Situazioni simili alla Greci Geremia le stiamo affrontando quotidianamente"

Parma 24 settembre 2013 - -

La vicenda che vede coinvolta un'altra storica impresa parmense da un lato stupisce e sorprende dall'altro, come nel caso di CGIL, risulta essere un segnale inquietante e da monitorare.

Dal 2009, ricorda la CGIL in merito alla Greci Geremia e Figli, le occasioni di vertenze e contenziosi sindacali si sono susseguite incessantemente: ritardi continui e sempre maggiori nell'erogazione degli stipendi, utilizzo illecito di appalti in violazione di norme contrattuali, impiego di personale esterno in sostituzione di lavoratori sospesi in cassa integrazione; una lunga serie di comunicati, scioperi e denunce agli istituti di vigilanza e al Ministero del Lavoro sfociata, nei primi mesi del 2011, nell'istanza di fallimento presentata dai dipendenti, assistiti dalla FLAI-CGIL.

Dipendenti ed ex dipendenti che, oltre al danno della perdita del posto di lavoro e di retribuzioni arretrate, dovettero subire la beffa quando la Greci Geremia, diventata nel frattempo Greci Agroindustriale, continuò l'attività come se nulla fosse e nonostante venisse dichiarata fallita dal Tribunale di Parma.

Negli ultimi incontri - prosegue la nota sindacale - sindacali l'azienda, in una paradossale commedia dell'assurdo, sosteneva che mancassero le risorse per pagare i lavoratori mentre dissipava centinaia di migliaia di euro tra procedure concorsuali e consulenze legali. Attraverso una sorta di gioco di prestigio, con la costituzione di una società fantoccio ed un affitto d'azienda tra padre e figlio, continuò l'attività imprenditoriale della rinomata famiglia Greci e, ancora nel 2012, gli impianti di Gaione trasformarono pomodoro, senza dipendenti diretti, tra lo sconcerto generale degli operatori del settore.

Una simile condotta, oltre a danneggiare - sottolinea la CGIL di Parma - lavoratori e fornitori, finisce per ripercuotersi negativamente sull'intera filiera, instaurandosi condizioni di concorrenza sleale con le altre realtà del comparto. In casi simili l'impresa, invece di generare ricchezza per il territorio, espone tutto un settore ed i diversi soggetti coinvolti ad un'inevitabile deriva. In simili casi l'impresa diventa una macchina micidiale che, per il profitto di pochi, impoverisce tutti.

Il particolare e privilegiato punto di osservazione dal quale il sindacato dei lavoratori opera ha messo in evidenza come situazioni simili alla Greci Geremia siano all'ordine del giorno e conclude la nota "temiamo che questi casi di "imprenditoria spregiudicata", pronta a tutto pur di continuare l'attività e accumulare guadagno personale, non sia una eccezione così marginale come qualcuno vorrebbe credere."
Pubblicato in Lavoro Emilia
Venerdì, 02 Agosto 2013 09:30

Comune di Parma, serve il direttore generale?


Parma, 02 agosto 2013 -
La domanda se la pone la Cgil di Parma che contesta alla amministrazione "grillina" di non mantenere le relazioni sindacali. In merito alla riorganizzazione della macrostruttura il sindacato dei lavoratori chiede al Sindaco Pizzarotti di "tornare sui suoi passi".

Pubblicato in Lavoro Emilia
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