Giovedì, 09 Maggio 2013 21:14

100% italiano per la "nuova" pasta Ghigi" In evidenza

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di Virgilio --
Rimini, 09 Maggio 2013 - -
Dopo aver rischiato di sparire dalle tavole italiane a da quelle di mezzo mondo a seguito del fallimento del dicembre 2007, il Pastificio Ghigi, è stato rilevato da un cordata di consorzi agrari, capeggiata dal consorzio dell'Adriatico

che nel pieno della recessione mondiale ha deciso di sfidare la crisi puntando su innovazione, qualità e una integrazione di filiera tra agricoltura e industria che non ha precedenti.


Per questa occasione si sono mossi tutti: dalle autorità istituzionali ed ecclesiastiche, ai vertici della Coldiretti con a capo lo stesso Sergio Marini fresco di conferma alla posizione apicale del sindacato di controllo. Proprio perché di festa si è trattato che hanno concesso la loro presenza alcuni "big" dello spettacolo del calibro di Morandi, Casadei e Cevoli.
Con un investimento di 29 milioni di euro, il nuovo stabilimento si estende su una superficie di 65 mila metri quadrati in grado di produrre 430 mila quintali di pasta all'anno, che diventeranno 830 mila entro il 2015. L'idea-guida del nuovo management è stata la realizzazione di una pasta fatta con il 100 per cento di grano italiano. All'estero è destinato l'85 per cento della produzione.
Una prova di coraggio che,soprattutto in tempi di crisi, merita lodi e plausi da parte di tutti e riporta, almeno in questo angolo romagnolo, la speranza nel lavoro che sembrava perduto con il fallimento del 2007.
"La distintività, il legame con il territorio, la nostra tradizione, e in generale l'italianità delle produzioni, rappresentano una leva competitiva straordinaria per affermare i nostri prodotti sui mercati e far tornare a crescere l'economia", ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini all'inaugurazione del nuovo stabilimento della Pasta Ghigi nel sottolineare che "l'Italia costruirà il proprio futuro tornando a fare l'Italia, ovvero valorizzando al meglio quello che ha già di unico e di esclusivo, a cominciare dal cibo".
- La scelta strategica del Pastificio Ghigi: Export e "Green economy"-
Puntando sulla "green economy"  con l'utilizzo del grano italiano al 100 per 100 si è realizzato un piccolo miracolo che ha portato alla realizzazione di un nuovo stabilimento su una superficie di 65 mila metri quadrati di cui 14 mila coperti. All'estero è destinato l'85 per cento della produzione di cui il 45 per cento in Francia, con il brand leader Price e Ghigi; il 25 per cento in Germania, con il brand Mamma Lucia e Ghigi; il 15% negli Stati Uniti con il brand Ghigi, Arneo, Vesuvio e Delish (biologico); il restante 15% è suddiviso tra Corea, Etiopia, Spagna, Repubblica Ceca, Libia, Malta e Giappone. Particolarmente importante è il brand biologico Delish, in crescita negli Stati Uniti dove viene venduto dalla maggiore catena di farmacie americane, la Walgreens, con 8.000 punti vendita in tutti gli stati federali. In Italia pasta Ghigi viene distribuita per il momento in Emilia Romagna, nord Marche e Lazio, attraverso la grande distribuzione, grossisti, negozi tradizionali, punti vendita del consorzio agrario Adriatico e botteghe di Campagna Amica.

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