Dopo gli anni della pandemia e del rallentamento delle fiere internazionali, Parma conferma di aver recuperato slancio: gli organizzatori parlano di un pubblico numeroso e di una partecipazione che si attesta su valori consoni alle migliori edizioni recenti. L’evento resta un punto di riferimento per i grandi produttori europei e per le aziende di componentistica ed accessori, con presenze anche dall’estero e padiglioni dedicati a tour operator e servizi per il viaggio.

La dimensione internazionale è confermata anche dai numeri storici: nelle edizioni precedenti il Salone ha ospitato espositori provenienti da molteplici paesi europei e oltre 100.000 visitatori complessivi, segnale di una domanda solida per il comparto. Sul piano industriale, la fiera mostra due tendenze rilevanti. Da una parte, la domanda di veicoli ricreazionali resta sostenuta — molti visitatori sono potenziali acquirenti interessati alle novità tecniche, ai van compatti e alle soluzioni “green” (elettrificazione, sistemi energetici a bordo, gestione smart dell’energia). Dall’altra, la filiera degli accessori e dell’equipaggiamento beneficia dell’onda lunga del turismo open-air, che in Italia si conferma in crescita: studi e comunicati legati alla fiera indicano che il settore del turismo all’aria aperta registra tendenze positive, con milioni di presenze attese nella stagione estiva.

Per le aziende espositrici la fiera resta un banco di prova commerciale: la possibilità di concludere ordini, raccogliere lead qualificati e testare sul mercato nuovi concept è oggi cruciale. L’offerta tecnologica (soluzioni energetiche, sistemi di connettività, allestimenti più confortevoli) è percepita come leva di crescita per un segmento che punta a intercettare famiglie e neofiti del viaggio in camper.  Il  Salone ha richiamato numerosi operatori esteri: la partecipazione internazionale rafforza la valenza della manifestazione come vetrina continentale per produttori e fornitori. La presenza di delegazioni e padiglioni stranieri contribuisce a fare della fiera non solo un’occasione di consumo locale, ma un momento di confronto industriale e commerciale a livello europeo.

L’effetto diretto e indiretto dell’evento sulla città è tangibile: hotel, ristorazione, servizi di accoglienza e logistica, così come il commercio locale, registrano un incremento significativo dell’attività. Stime di settore riferiscono di impatti economici complessivi molto rilevanti per il territorio ospitante; uno studio e alcune analisi di contesto parlano di benefici economici per centinaia di milioni di euro generati dal comparto dell’outdoor tourism integrato (fiere, servizi, campeggi e indotto).

Per Parma, ospitare una manifestazione di tali dimensioni significa anche mettere in luce la capacità della città di attrarre flussi turistici specializzati e aumentare la visibilità territoriale: l’indotto si misura in pernottamenti, spese per la ristorazione e attività collaterali (visite culturali, shopping, servizi), con ricadute immediate e di medio termine per l’economia locale.

La fiera è una cartina di tornasole del potenziale del turismo itinerante in Italia: la mobilità “on the road” attrae visitatori che scelgono il Belpaese per la sua varietà di paesaggi e il patrimonio enogastronomico. La crescita del settore si lega direttamente a una domanda turistica che cerca esperienze outdoor e sostenibili; trasformare questa domanda in flussi permanenti significa investire su infrastrutture (aree di sosta, servizi), formazione del personale e offerta integrata di destinazioni.

Il Salone del Camper 2025 conferma che il mercato della camperistica è vivo e che la filiera può essere volano per il turismo italiano. Le sfide restano: offrire prodotti più sostenibili, completare la rete di servizi territoriali e tradurre l’interesse dei visitatori in vendite e in presenze turistiche ripetute. Per Parma e per le imprese del territorio, la fiera è un’opportunità concreta per raccogliere domanda qualificata e creare relazioni durature con operatori e visitatori.

Se il dato di fatto è che il Salone continua a richiamare pubblico e imprese, la sfida per gli espositori è sfruttare al meglio questa vetrina — convertendo curiosi in clienti e interesse in produzione — mentre per le istituzioni locali rimane l’obiettivo di trasformare l’evento in un motore stabile di valorizzazione territoriale.

Non tutto è roseo: alcune aziende segnalano che il costo dell’energia, la logistica del trasporto dei mezzi voluminosi e le difficoltà nell’allestimento rappresentano ancora ostacoli da superare. Tuttavia, la capacità del Salone di trasformare l’interesse in ordini, la spinta verso soluzioni sostenibili ed il rafforzamento della filiera accessori-turismo sono elementi che guardano al futuro.

La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

“Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.

Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.

Le competenze acquisite mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.

Un iter professionale che mi ha consentito di sviluppare negli anni competenze in vari ambiti, dalla sfera Finanziaria, Amministrativa e Gestionale, alle dinamiche fiscali, passando attraverso esperienze di "start-up", M&A e Turnaround, con un occhio vigile e sempre attento alla prevenzione del rischio d’impresa.

Un percorso arricchito da anni di esperienza nella gestione di Risorse Umane e Finanziarie, nella Contrattualistica, nella gestione dei rapporti diretti con Clienti e Fornitori, nella gestione delle dinamiche di Gruppo con soci e loro consulenti. 

Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari delle attività.

Il mio agire è sempre stato caratterizzato da entusiasmo e passione in tutto quello che ho fatto e continuo a fare sia in ambito professionale che extra-professionale, sempre alla ricerca dell'innovazione e della differenziazione come caratteristica vincente.

La passione per la cultura mi ha portato ad iscrivermi all’Ordine dei Giornalisti ed a  scrivere articoli di economia pubblicati nella rubrica “La Bussola d’Impresa” edita dalla Gazzetta dell’Emilia ed a collaborare saltuariamente con altre testate.

La stessa passione mi porta a pianificare ed organizzare eventi non profit volti al raggiungimento di obiettivi filantropici legati  alla carità ed alla fratellanza anche attraverso  club ed associazioni locali. 

Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.

Il mio impegno è lavorare sodo con etica, lealtà ed armonia.”

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