(Cervarezza di Ventasso - Reggio Emilia, 28 giugno 2025). Qualità delle materie prime, genuinità, lavorazioni manuali e sapienza antica, la tradizione gastronomica dell’Appennino reggiano continua a schierare ingredienti vincenti tra i piloti di motociclismo e approda anche in Toscana, al Gran Premio d’Italia 2025 del Mugello.
Dopo essere stata invitata, infatti, lo scorso settembre a Misano, sulla riviera romagnola, in rappresentanza del nostro Paese per le paste fresche ripiene, alla cena di gala all’interno dell’area Hospitality (ospitalità - ndr) della Ducati Corse, in occasione del MotoGP 2024, quest’anno l’azienda “Alberto Triglia”, con sede a Cervarezza, in comune di Ventasso, ha tenuto uno showcooking per conto di Eataly, sempre nella Hospitality dell’azienda motociclistica bolognese, in occasione del nono weekend del Mondiale, svoltosi da venerdì 20 a domenica 22 giugno nell’autodromo internazionale del Mugello.
“Sabato sera, al termine della gara Sprint del Gran Premio d’Italia - spiega Giacomo Triglia, figlio del titolare del pastificio, Alberto - siamo stati invitati da Eataly, partner ufficiale di Ducati Corse, a tenere una dimostrazione culinaria dal vivo. Abbiamo mostrato come piegare tortelli e cappelletti, mettendo alla prova anche i due campioni del mondo, Marc Marquez e Pecco Bagnaia, che si sono divertiti molto. Poi abbiamo servito agli ospiti tortelli di patate all’olio extra vergine d’oliva toscano con pancetta croccante, uno fra i piatti più tipici della montagna reggiana, però con un condimento innovativo”.
Per questo tipo di pasta fresca ripiena “farciamo la nostra sfoglia tradizionale emiliana con un ripieno a base di patate cotte a vapore - precisa - ricotta fresca, formaggio di 24 mesi, prezzemolo e rosmarino. Per una ricetta tradizionale consigliamo di condirli con la nostra salsa ai funghi porcini o il nostro ragù di carne all’emiliana. In quest’occasione, invece, abbiamo preferito aggiungere un pizzico d’innovazione per sorprendere i nostri ospiti”.
Lo scorso anno, alla cena di gala all’interno dell’area Ducati, era stato proposto un altro piatto locale, anch’esso rivisitato con “un pizzico di creatività”. “Avevamo servito i cappelletti, fatti rigorosamente a mano - ricorda Triglia - con una crema di parmigiano reggiano, presentati all’interno di una forma scavata. Erano stati molto apprezzati dai piloti, in particolare dal campione Bagnaia, che aveva provato anche a piegarli”.
L’azienda cervarezzina, con origine a Collagna, è stata creata ventisei anni fa e dà lavoro a una quindicina di dipendenti, tutti residenti in montagna. Per produrre le sue specialità, che comprendono paste ripiene tradizionali o innovative, anche a base di pesce, come cappelletti, tortelli, cappellettoni, oltre a erbazzone, lasagne e crespelle, vengono scelte, quando è possibile, materie prime provenienti dal territorio montano. I prodotti a marchio “Alberto Triglia” si possono trovare nei supermercati delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma.
“Siamo fieri di essere stati invitati nuovamente al MotoGP - chiosa Giacomo Triglia - e di aver potuto rappresentare ancora una volta la tradizione culinaria del nostro territorio, che portiamo avanti con rigore e dedizione, a un evento d’importanza mondiale”.