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Martedì, 28 Marzo 2023 18:58

Siccità, la Bonifica Parmense si mobilita per garantire il servizio irriguo a tutela dei prodotti tipici della Food Valley In evidenza

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Oltre al prelievo di acqua dal fiume Po attraverso l’impianto di Foce Ongina, l’ente effettuerà prelievi dalle acque stoccate della Cassa dell’Enza e dal bacino Cus a Ghiaie di Medesano. La Presidente Mantelli: “Le azioni portate avanti l’anno scorso in emergenza stanno diventando ordinarie poiché essenziali per garantire le irrigazioni”

28 Marzo 2023 – Il Consorzio della Bonifica Parmense ha dato il via ad una mobilitazione straordinaria per fronteggiare le criticità idriche previste per i prossimi mesi, già oggi evidenti e per garantire il servizio irriguo ai comprensori della zona, a tutela del comparto agricolo parmense, per il quale l’irrigazione è essenziale nel portare a maturazione, nei mesi estivi, alcuni tra i principali prodotti tipici della Food Valley.

Se le attuali condizioni idro-meteo-climatiche mostrano una situazione in certi casi peggiore di quella dell’anno scorso, l’Ente consortile ha deciso di attivare già da ora le procedure di emergenza, propedeutiche all’iter burocratico per ottenere le necessarie autorizzazioni, allo scopo di garantire l’approvvigionamento idrico: un super lavoro per il team tecnico del Consorzio, già messo in campo nell’estate del 2022 con un notevole sforzo di risorse economiche e di mezzi d’opera.

Oltre al prelievo di acqua dal fiume Po attraverso l’impianto di Foce Ongina, nel Comune di Polesine Zibello – mediante l’utilizzo di un complesso sistema di pompe mobili – la Bonifica Parmense effettuerà un prelievo delle acque stoccate nella Cassa dell'Enza tra Montecchio e Montechiarugolo – che verranno poi portate, attraverso un sistema di canalizzazioni, ai campi agricoli della zona – e in prossimità della sponda Nord Ovest del bacino idrico denominato lago Cus in località Ghiaie, nel Comune di Medesano.

L’iter burocratico partirà mediante il programma, previsto nei casi emergenziali dalla Protezione Civile, proseguendo poi con la richiesta alla Regione Emilia-Romagna per concludersi con l’autorizzazione concessa da AIPo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po.

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LE AZIONI A GARANZIA DEL SERVIZIO IRRIGUO

Già nell’estate del 2022 – per fornire una risposta concreta alle esigenze di approvvigionamento idrico – il Consorzio ha realizzato un’opera provvisionale alla foce del torrente Ongina nel fiume Po: i livelli estremamente ridotti di portata del Po non consentivano infatti all’impianto di Foce Ongina di funzionare. Il team tecnico dell’Ente ha quindi creato una coronella associata ad un sistema di pre-sollevamento provvisorio, proprio per consentire la messa in esercizio dell’impianto.

Per quanto riguarda il prelievo di acqua dalla cassa di espansione di monte sull’Enza, nel Comune di Montechiarugolo il Consorzio, per immetterla nel canale Spelta – corso d’acqua fortemente in sofferenza a causa del persistere della severità idrica – avverrà in località San Geminiano per una portata massima di esercizio pari a circa 100 litri al secondo e per un volume d’acqua complessivamente prelevato pari a 120 mila metri cubi.  Per effettuare il prelievo verrà installata una motopompa mobile autoadescante con tubazione di aspirazione.

Infine, l’intervento per i prelievi dai bacini idrici nel territorio del comune di Medesano verrà effettuato in località Ghiaie, in prossimità della sponda nord ovest del bacino idrico denominato lago Cus: in questo caso è prevista la realizzazione di una pista di accesso al bacino idrico e la formazione di una piazzola per l’alloggiamento di un mezzo agricolo, al fine di permettere il funzionamento della pompa mobile.

Le azioni portate avanti l’anno scorso in emergenza – sottolinea la Presidente del Consorzio della Bonifica Parmense Francesca Mantelli – stanno ormai diventando ordinarie, con tutte le conseguenze del caso, dall’aumento dei costi al maggiore impegno di personale, perché essenziali per garantire le irrigazioni. In particolar modo a Foce Ongina la situazione è anche peggiore, già oggi, rispetto all’anno scorso. Stessa cosa per il bacino del Taro e per quello dell’Enza. Siamo certi che solo grazie a queste azioni di prelievo dalla Cassa dell'Enza tra Montecchio e Montechiarugolo e nel bacino Cus a Medesano riusciremo a garantire l’irrigazione. Stiamo già predisponendo la parte amministrativa per farci trovare pronti”.

[Foto: una fase delle manovre di emergenza nell’estate scorsa presso l’impianto consortile di Foce Ongina, Polesine Zibello; e un momento del prelievo straordinario, sempre l’estate scorsa, dalla Cassa d’espansione di monte sull’Enza, tra Montecchio e Montechiarugolo, per immettere risorsa idrica nell’ecosistema del torrente Spelta]

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