Sabato, 18 Marzo 2023 06:14

Parola chiave Sostenibilità, anche per l’abbigliamento. In evidenza

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Possiamo vestirci in modo sostenibile? Certo, scopriamo cos’è il Green Wearing! Stiamo però attenti al fenomeno Greenwashing, che attrae molti consumatori, ma nasconde ben altro. Vi spieghiamo in cosa consiste questa strategia attuata da molte imprese, per fortuna non da tutte!

Di Mita Valerio Roma, 17 marzo 2023 (Quotidianoweb.it)  - E’ davvero possibile coniugare la parola Sostenibilità con il modo in cui ci vestiamo ogni giorno?

Può, quindi, anche l’abbigliamento, essere in qualche modo Green?

Certo che può esserlo, anzi, oltre ad essere semplicemente una possibilità dovrebbe rappresentare anch’esso un dovere per tutti noi.

Cerchiamo prima di tutto di comprendere meglio cosa voglia dire esattamente sostenibilità nel settore tessile e dell’abbigliamento.

Nella produzione di nuovi capi di abbigliamento, ogni azienda dovrebbe avere ben presente l’importante obiettivo di impattare meno possibile sull’ambiente.

I punti chiave non possono che essere le emissioni di CO2, l’acqua, l’impiego di additivi /sostanze chimiche, l’utilizzo di energia.

Tutto questo deve essere ridotto al minimo e per quanto riguarda, in particolare, le sostanze chimiche dovrebbero essere azzerate.

Sono molti i brand impegnati su questo fronte, consapevoli che il rispetto per l’ambiente assume, oggi più che mai, una notevole importanza.

Pensiamo che questo sia un tema certamente da non sottovalutare, non ci meraviglia che la stessa attivista Greta Thunberg, notissima a livello mondiale, sia apparsa tempo fa sulla rivista Vogue Scandinavia ed abbia spiegato il suo rapporto con la moda.

Il suo modo di essere sostenibile (in tutto e per tutto) passa anche da questo aspetto della vita quotidiana. La sua visione della moda è certamente fuori dagli schemi, Greta dice di non acquistare nulla di nuovo da anni e di preferire piuttosto i capi presi in prestito, magari personalizzandoli e riparandoli personalmente.

La sua posizione nei confronti dell’industria della moda non è certamente di poco conto, essa infatti, spiega Greta, ha un notevole peso sia a livello di inquinamento che di sfruttamento dei lavoratori. Tutto questo per un mercato che si fonda sempre più sul “consumo usa e getta”.

L’industria della moda, impossibile negarlo, ogni anno contribuisce alle emissioni di gas serra più di voli aerei e trasporti navali messi insieme.

Un costo ambientale davvero troppo elevato.

L’obiettivo sarebbe quello di far crescere in ognuno di noi una sensibilità e un’attenzione che ci porti davvero a riflettere nel momento in cui acquistiamo un indumento nuovo.

Come è stato fatto? Ne ho veramente bisogno?  Ed inoltre….. I miei indumenti vecchi sono davvero consumati e da buttare?

Dobbiamo sottolineare che esistono molte aziende tessili che oggi fanno del Greenwashing la loro bandiera attirando in questo modo i loro consumatori, ma il loro essere Green è solo di facciata.

In cosa consiste il Greenwashing?

Praticamente è una strategia di comunicazione attuata da imprese che presentano un ecologismo solo apparente, presentando ai loro consumatori un’immagine ingannevole, ma il loro reale impatto ambientale è tutt’altro che positivo.

Un brand che sia seriamente ecosostenibile ha invece, un valore aggiunto del quale il consumatore tiene conto con sempre maggior interesse.

Non basta ovviamente “una semplice etichetta green” per essere certi che quello che acquistiamo sia veramente stato realizzato rispettando al 100% l’ambiente e l’uomo che ci ha lavorato.

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Foto: tratte da Cristina Servini e Igam Ussaro precursori della moda sostenibile (Salsomaggiore Terme (PR) – “Sinestesia fra le Arti” )

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