Sabato, 28 Gennaio 2023 07:00

“L’Agorà del Diritto” – una domanda, una risposta: “Dopo la democrazia” In evidenza

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Di Emilio Graziuso 28 gennaio 2023 - Nella giornata di ieri ho avuto l’onore ed il piacere di essere relatore in un incontro culturale nel quale è stato presentato il libro “Dopo la democrazia tra populismo e tecnocrazia: un decennio vissuto pericolosamente” (Casa editrice Zolfo) scritto da Giuseppe Alberto Falci e da Jacopo Tondelli (direttore della testata “Gli Stati Generali”).

All’evento era presente il direttore Tondelli che ha tracciato una serie di fotogrammi su vari momenti della democrazia e della vita politica italiana dal Governo Monti al Governo Meloni, periodi tutti efficacemente tratteggiati nel libro.

L’incontro è stato particolarmente importante perché ha permesso di dibattere, anche con il pubblico, su democrazia, populismi e storture del sistema politico.

Personalmente ho voluto esprimere alcune considerazioni sulla crisi della democrazia, non dal punto di vista squisitamente politico, bensì della percezione della democrazia da parte della collettività.

emilio_graziuso_monticelli_terme_1.jpegPerché a mio parere è proprio nella collettività che qualcosa è venuto meno.

È all’interno della collettività che è iniziata la crisi, che è una crisi di valori democratici.

Oggi più che mai c’è bisogno di cittadini e non di sudditi, di idee forti e motivi di impegno.

Bisogna riaffermare il primato dei cittadini per evitare il suicidio del sistema democratico.

Ci sono nuove lotte da combattere.

Sono troppi anni che si stanno riaffacciando in Italia, con nuovo vigore, populismi, egoismi nazionali, pensieri unici.

E, purtroppo, la storia del nostro Paese ci insegna che quando questo “venti” cominciano a soffiare si sa da dove si parte ma non si sa dove si approda.

Il cittadino, quindi, deve prendere in mano il proprio destino, anche se non si riconosce in nessun partito, e tornare ad essere protagonista, rivendicare il proprio ruolo nella società ed in politica, quanto meno lottare per il diritto “alle preferenze”, diritto scomparso da troppi anni, circostanza che ha determinato una sempre maggiore disaffezione nei confronti delle istituzioni.

Sono convinto che il risveglio della democrazia non verrà dalla politica ma dall’iniziativa civica, popolare, da un moto che parta dalla base, una base che oggi, sembra avere perso la “bussola” dei valori nei quali credere e riconoscersi, essendo stata completamente esautorata dai processi decisionali.

Nuovo coraggio civico, quindi, perché, come ho detto a conclusione dell’evento di ieri, forse non è la democrazia che latita bensì mancano uomini democratici nel senso vero e pieno del termine.

 

(*) Autore

avv. Emilio Graziuso -  Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca.

Svolge la professione forense dal 2002 occupandosi prevalentemente di diritto civile, bancario – finanziario e diritto dei consumatori.

Docente ai corsi di formazione della prestigiosa Casa Editrice Giuridica Giuffrè Francis Lefebvre ed autore per la stessa di numerose pubblicazioni e monografie.

Relatore a convegni e seminari giuridici e curatore della collana "Il diritto dei consumatori" edita dalla Key Editore.

Presidente  Nazionale Associazione "Dalla Parte del Consumatore".

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