Mercoledì, 02 Novembre 2022 07:09

Crisanti: Uno zanzarologo d’attacco In evidenza

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Andrea Crisanti volto noto dei talk-show italiani, strenue sostenitore dei dispositivi di protezione da usare anche in casa, oggi deputato del PD, non manca di far notare tutta la sua esperienza di “zanzarologo”.

Di Andrea Caldart Cagliari, 31 ottobre 2022 (Quotidianoweb.it) - Domenica pomeriggio nella trasmissione di Rai Tre condotta da Lucia Annunziata, Crisanti ha esternato tutto il suo disappunto verso il Governo di Giorgia Meloni.

Alla domanda della scandalizzatissima giornalista di sinistra: “Esiste o non esiste il diritto di chi ha fatto il buon cittadino? ha esordito dicendo: “È una decisione politica contro coloro i quali si sono vaccinati. Per paradosso se leviamo la multa a quelli che non si sono vaccinati, dovremmo premiare quelli che si sono vaccinati. Ma mi permetta, che dignità ha uno Stato che commina una multa, sacrosanta su una legge, e poi la leva. La stessa cosa vale per le tasse. Non è che si possono premiare sempre i comportamenti non virtuosi. Perché guardi: uno Stato, un governo che non riesce a discriminare un comportamento virtuoso da uno non virtuoso, non è uno Stato morale”.

Sia alla Annunziata che a Crisanti è sfuggito l’abominio profuso contro gli italiani della repressione coercitiva delle libertà individuali targata Speranza & Co, mandando in onda una triste pagina del giornalismo talebano, approfittando della Tv di Stato, con i soldi del canone dei cittadini.

Ma di quale dignità stavate parlando? Quella di un padre di famiglia costretto a pagarsi 15 euro di tampone, per poter lavorare due giorni?

Per chi non lo ricordasse, lo “zanzarologo” padovano, nei mesi scorsi, aveva dichiarato alla trasmissione “Agorà” che lui: “Voleva abolire la privacy” inneggiando a: “L'app di tracciamento ha funzionato benissimo per esempio nella Corea del Sud, in Italia non so quanto è costato e che fine abbia fatto".

Anche ieri non si è smentito e intervenendo a: “The Breakfast club su Radio Capital” ha dichiarato che: "Il ministro Schillaci? Uno che non capisce nulla di sanità. Ma è un bravo radiologo".

Giorgio Palù, presidente di AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco, fu lui ad incoronare Crisanti, con il nomignolo di “zanzarologo”, smentendo che fosse un virologo.

Allora non è chiaro a che titolo parli quando attacca il Governo Meloni tacciandolo di “tanta ideologia e poca scienza”.

Perché noi italiani vorremmo avere chiarezza su quali basi scientifiche parlava il governo precedente, dal momento che la stessa Pfizer ha ammesso di non aver fatto studi scientifici, sulla protezione della non trasferibilità del vaccino, e allora caro Crisanti, lei che “versione” ha raccontato per tanto tempo?

Purtroppo, gli italiani teleimboniti di falsità scientifiche, hanno dovuto sopportare la vergognosa compressione dei diritti individuali, dell’obbligatorietà vaccinale, e dell’infame ricatto della tessera verde OBBLIGATORIA.

Caro Crisanti forse è venuto il momento che il delirio chiusurista sinistroide lobbysta, che ha solo dimostrato di essere un parassita in guerra contro i cittadini, sia giunto al suo capolinea, perché l’umanità da sempre, con i virus, ci convive.

Nella storia purtroppo, ci sono stati molti “fascismi”, creati da quei politici, consapevoli di generare odio, attraverso la discriminazione di una parte della popolazione, facendo credere alla massa in quella stessa scienza che ai giorni nostri, ha disposto lockdown, greenpass, e ogni genere di discriminazione.

Tutte le bugie che sono state iniettate nel cervello in questi due anni, saranno difficili da debellare, ma la verità sta emergendo.

Rimane il fatto che, il delirio di onnipotenza di fattorini inetti in camice bianco, ha solo dimostrato il modello di fallimento della “scienzah” delle barzellette che che è stato raccontato e, che da bravi politicanti, qualcuno continuerà a sostenere.

La schifosa domanda della Annunziata ci riporta indietro nel periodo del medioevo dove, frustrazione e rabbia, venivano usate per condannare chi non si piegava alla norma, bruciandolo/la sul rogo pubblico.

Purtroppo, per voi, oggi questa brutalità non è permessa e l’aver dichiarato “diverse” le persone che non si sono piegate al siero magico, non colmerà le vostre pulsioni ossessive, ma attenzione che il fuoco, si accende con nulla e brucia tutto, ma porta con sé, miseria.