Martedì, 13 Settembre 2022 09:10

Cosa vuol dire Transizione Ecologica? In evidenza

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Quando si parla di transizione ecologica si fa riferimento a tutti quei provvedimenti, tecnologie e innovazioni che vengono utilizzati per promuovere un cambiamento all’interno della società nel rispetto dell'ambiente che ci circonda.

Il tema della transizione ecologica, che oggi è al centro dei principali dibattiti, deve la sua diffusione soprattutto all'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, un vero e proprio programma relativo allo sviluppo sostenibile in campo ambientale, sociale ed economico.

In Italia a questo scopo nel 2021 è stato istituito il Ministero della Transizione Ecologica o MITE, sostituendo dunque il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Questo dicastero, oltre ad aver ereditato le funzioni del precedente Ministero, gioca un ruolo chiave nel processo di transizione ecologica, soprattutto per quanto riguarda il settore energetico.

Bisogna inoltre sottolineare che la transizione ecologica è un cambiamento che deve essere effettuato a tutti i livelli della società, a partire dalle persone per arrivare alle grandi aziende, anche nel rispetto degli obiettivi stabiliti nell'Accordo di Parigi stipulato nel 2015. Quest'ultimo prevede, tra le altre cose, la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra, l'incremento del 32% circa dell'efficienza energetica e il raggiungimento di almeno il 32% di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Transizione Ecologica: tutte le strategie

Una volta fornita una definizione di transizione ecologica è arrivato il momento di concentrarsi su quelli che sono gli obiettivi e le strategie di questo piano. Si possono individuare sostanzialmente sette punti principali sui quali si concentra il processo di transizione ecologica: le fonti di energia rinnovabile, la mobilità elettrica, l'energy storage, la digital energy, lo smart building, l'economia circolare e per concludere il modello agroecologico.

Il primo punto prevede un aumento considerevole negli investimenti relativi alle forme di energia che provengono e rispettano l'ambiente, come nel caso dell'energia solare o eolica; ad esso è inoltre collegato il terzo punto, l'energy storage, ovvero lo stoccaggio di energia per ottenere una maggiore efficienza energetica e far fronte ad eventuali problemi nel rifornimento e nella distribuzione.

Il secondo punto è invece relativo alla mobilità elettrica, ovvero all'uso dell'energia elettrica per alimentare i mezzi di trasporto e combattere così le principali cause di inquinamento atmosferico. La digital energy fa riferimento all'utilizzo di energie digitali e tecnologie innovative per la filiera energetica, mentre lo smart building è un progetto per la costruzione di edifici intelligenti ed efficienti dal punto di vista energetico.

Chiudono il piano di transizione ecologica l'economia circolare, vale a dire un adeguato smaltimento e riuso dei rifiuti, e il modello agroecologico, ovvero la riduzione dell'uso di pesticidi, l'intervento sugli allevamenti intensivi e l'aumento delle superfici dedicate all'agricoltura biologica.

Tecnologie Ecosostenibili: i Raffrescatori Adiabatici

Nell'ottica della transizione ecologica sono diversi i dispositivi presenti sul mercato che possono aiutare a raggiungere gli obiettivi stabiliti in termini di energia e rispetto dell'ambiente. Tra questi figurano ad esempio i raffrescatori adiabatici, dei sistemi di raffrescamento dell'aria che permettono di abbassare le temperature all'interno di luoghi di lavoro e abitazioni sfruttando il naturale processo di evaporazione dell'acqua.

Il funzionamento dei raffrescatori adiabatici è molto semplice ed intuitivo: il dispositivo cattura l'aria calda proveniente dall'esterno e attraverso una ventola la convoglia verso un pannello interno mantenuto costantemente bagnato; l'aria calda che entra in contatto con il pannello provoca l'evaporazione e l'aria fredda prodotta viene rimessa in circolo rinfrescando gli spazi circostanti.

Oltre ad essere una soluzione più ecologica, che non richiede l'utilizzo di gel refrigeranti ed altri prodotti chimici come avviene per i condizionatori tradizionali, i raffrescatori adiabatici risultano più economici, anche dal punto di vista dei consumi di energia elettrica, e richiedono una minore manutenzione.