Giovedì, 06 Febbraio 2014 10:57

Decision making e big data per il futuro delle aziende In evidenza

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Forse in pochi conoscono l'arte del "decision making", ovvero l'insieme di tecniche che aiutano a prendere le "migliori decisioni possibili"; ancora più oscuro può risultare il processo attraverso il quale il "decision making" viene applicato alla scelte di strategia e organizzazione aziendale.

Di Andrea Montanari - Reggio Emilia, 06 febbraio 2014

Come possiamo migliorare il processo decisionale personale e aziendale? Il nostro cervello è in grado di prendere decisioni ottimali? Le nuove tecnologie possono supportarci in tutto questo? Se teniamo conto che ogni giorno prendiamo migliaia di decisioni che costruiscono il nostro futuro e il successo delle imprese, la questione non è futile come può sembrare a una prima disattenta occhiata. Se poi consideriamo che pure il Corriere della Sera, in un recente articolo, auspicava lo studio del "decision making" per la classe politica italiana, ben comprendiamo quale ruolo avranno tali nuove scienze in un futuro prossimo. Futuro prossimo che è già presente tanto che la prestigiosa Harvard Business Review ha dedicato l'intero numero di Novembre 2013 al tema.

È un ingegnere informatico genovese, ma da anni residente a Reggio Emilia, Piergiorgio Grossi, ad animare il "Better Decisions Forum" (letteralmente "Il Forum delle decisioni migliori"). Dopo un'esperienza in Ferrari, dopo aver co-fondato l'ormai celebre reggianissima ReStart, ha deciso portare il tema delle decisioni ad un Better Decision Forum che si terrà a Bologna, l'11 febbraio alle 18:30, al Sympo' ex Chiesa cinquecentesca nel cuore della città felsinea.
Il tema dell'incontro: il processo decisionale dietro una decisione di business affrontato in modo innovativo e multidisciplinare come multidisciplinare è il nostro cervello. "Tre circle, tre aree fondamentali – ci spiega Grossi – attorno alle quali si snoderà la discussione, le tre aree maggiormente importanti per le strategie di decision making: la prima, "Life", ovvero l'uomo, la sua storia, le sue decisioni; la seconda "Human", l'importanza della cognizione, delle emozioni e delle intuizioni nel processo decisionale; l'ultima "Tech" ovvero l'effetto della tecnologia sulle decisioni umane".
Il Better Decision Forum, al quale parteciperà una folta schiera di innovatori reggiani, sarà l'occasione, secondo Grossi, per conoscere "una lettura dei processi decisionali attraverso l'analisi di scelte decisive compiute da protagonisti di eventi reali e arricchirsi della consulenza di esperti in scienze cognitive, information technology, big data, management, economia e psicologia".
Piergiorgio Grossi

Oltre al decision making, infatti, sono proprio queste le altre aree di cui si occupa Grossi; i Big Data, ovvero raccolte di dati così grandi e complesse da richiedere strumenti differenti da quelli tradizionali, in tutte le fasi del processo: acquisizione, analisi, condivisione, visualizzazione.
"Di Big Data parleremo certo ai vari Better Decision Forum che abbiamo in cantiere, tra i quali uno sarà sicuramente qui in città – ci spiega Grossi – data l'importanza sempre maggiore che tale settore sta rivestendo nelle scelte e nelle strategie aziendali. Con Iconsulting, la società di consulenza per la quale sono Direttore dell'Innovazione, abbiamo già avuto come clienti aziende del calibro di Max Mara, Gucci, Barilla, Ducati, Sky Italia, Vodafone. Ma anche la pubblica amministrazione si sta interessando sempre di più al nostro modo, del tutto innovativo, di trattare grandi raccolte di dati". Grossi si riferisce ai progetti portati avanti per esempio con il Ministero dell'Interno di Analisi della Criminalità (che stanno sviluppando anche nel Regno Unito) o per la Regione Emilia Romagna per supportare il miglioramento del servizio sanitario o per i servizi volti ad una migliore viabilità.


"Anche il Comune di Reggio Emilia si è dimostrato attento su questo punto – continua Grossi – che ha chiesto il nostro supporto per avere a disposizione strumenti per l'individuazione e il controllo di diversi fenomeni come l'abusivismo edilizio. Per permettere il raggiungimento di tali obiettivi abbiamo realizzato per il Comune di Reggio Emilia un ambiente integrato di analisi. In particolare sono stati curati i seguenti aspetti: Analisi dei Servizi Sociali, Lavori Pubblici, Controllo di Gestione, integrazione delle basi dati di Anagrafe (storicizzata), Toponomastica e Catasto al fine ai fini del controllo evasione ed elusione, correzione degli errori e miglioramento della qualità dei dati attraverso l'introduzione di un processo di gestione e monitoraggio della qualità delle informazioni a supporto del processo decisionale. Come accennavo prima, siamo proprio in quell'ambito in cui la tecnologia interagisce, crea soluzioni e permette di compiere migliori scelte a chiunque, sia esso il singolo cittadino, la PA o la grande azienda internazionale".