Venerdì, 11 Febbraio 2022 16:02

Cannabis Black Cream: alla scoperta di una varietà dallo straordinario profilo aromatico In evidenza

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Le varietà di cannabis, come ben sai, sono numerose. Tra le tante degne di nota spicca la Black Cream. Apprezzata sia dagli esperti, sia dai principianti - si può coltivare facilmente grazie ai semi autofiorenti - ha caratteristiche interessanti delle quali parleremo nelle prossime righe di questo articolo.

Black Cream: le caratteristiche fondamentali della genetica

Quando si parla della cannabis Black Cream, è innanzitutto necessario ricordare il suo essere una genetica a forte dominanza indica. Si tratta di preciso di un incrocio tra la cannabis Pakistani Kush autofiorente e la Cream Caramel. Il risultato di questo mix, come è chiaro dal titolo dell’articolo, è una varietà di cannabis il cui profilo, a ragion veduta, può essere definito straordinario.

Gli effetti

Dato che si tratta di una varietà a dominanza indica, questa genetica di cannabis si contraddistingue per interessanti effetti rilassanti. Alla luce di ciò, quando la si chiama in causa se ne raccomanda il consumo durante le ore serali, meglio se prima di coricarsi. Tra gli altri aspetti da considerare quando si discute degli effetti, un doveroso cenno va dedicato all’efficacia anti ansia. Secondo diversi punti di vista, grazie a questa genetica è possibile contrastare le conseguenze dell’affaticamento fisico.

Le peculiarità fisiche

Quali sono le peculiarità fisiche di questa genetica di cannabis? La prima cosa che salta agli occhi quando si guarda la pianta cresciuta è la presenza di una grande quantità di rami. Un’altra caratteristica degna di nota riguarda il fatto che questa varietà di cannabis è nota per la sua capacità di produrre una notevole quantità di resina. Le cime sono numerose e, nel momento in cui le si descrive, è necessario rammentare il loro essere straordinariamente compatte.

La cannabis Black Cream è considerata tra le varietà maggiormente produttive. Per questa peculiarità bisogna dire grazie al fatto che, nella maggior parte dei casi, la sua altezza non supera l’1,10 metri (il minimo, invece, si aggira attorno ai 60 centimetri).

Tutto sull’aroma

Nelle righe precedenti, abbiamo elogiato il profilo aromatico di questa genetica di cannabis. Entrando nel dettaglio delle sue caratteristiche, è bene ricordare che, all’olfatto, si presenta con una sensazione corposa e piacevolmente persistente. Nel momento in cui si cerca di dare un nome ai vari sentori, si può trovare il miele, ma anche il caffè. Quest’ultima nota olfattiva è una reminiscenza della varietà Cream Caramel.

Dimensioni

Un altro aspetto degno di nota al quale abbiamo solo accennato nelle righe precedenti è quello delle dimensioni della pianta. Come già accennato, l’altezza massima è di circa 110 centimetri. Questo risultato vale sia in caso di coltivazione outdoor, sia nei casi in cui, invece, si opta per la coltivazione outdoor. Essendo, come più volte ricordato, la Black Cream una varietà a dominanza indica, nel momento in cui si guardano gli internodi è possibile notare il loro essere molto vicini.

Profilo dei cannabinoidi

Descrivere la varietà Black Cream significa, per forza di cose, chiamare in causa anche il profilo dei cannabinoidi. Questa varietà di cannabis autofiorente si contraddistingue per la presenza di una percentuale di THC pari a circa il 18%. Molto basso è invece il contenuto di CBD, che si aggira attorno all’1%.

Non c’è che dire: sono davvero tante e interessanti le peculiarità di questa celebre genetica di cannabis autofiorente. Un altro punto da non dimenticare riguarda i tempi che intercorrono dalla semina al raccolto. In generale, si parla di circa 8 settimane. Il rendimento all’interno è decisamente superiore a quello che si può ottenere con una coltivazione outdoor. Nel primo dei due casi, infatti, si ha a che fare con una media compresa fra i 350 e i 550 grammi al metro quadro. In outdoor, invece, bisogna mettersi nell’ottica di massimo 150 grammi a pianta.