Domenica, 17 Ottobre 2021 07:06

I nuovi criteri della Composizione negoziata della crisi In evidenza

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Di Mario Vacca Parma, 17 ottobre 2021 - Il D.L. n. 118/2021 del 24 agosto scorso, recante misure urgenti in materia di crisi d’impresa e di risanamento aziendale, a partire dal 15 novembre 2021 ha introdotto un nuovo strumento negoziale e stragiudiziale, meno oneroso e potenzialmente più adeguato ad affrontare l’attuale contesto economico derivante anche dagli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19:

la composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa. La procedura viene avviata su istanza dell’imprenditore, prevede la nomina di un esperto, con il compito di affiancare l’imprenditore nell’intero percorso di negoziazione e non richiede il ricorso al tribunale: le trattative avvengono, infatti, riservatamente e autonomamente, tra imprenditore e parti interessate con l'ausilio dell'esperto. L’attivazione del percorso per la composizione negoziata prevede anche un pacchetto di incentivi e agevolazioni.

Il legislatore ha voluto a disposizione delle imprese, ed in modo particolare le piccole imprese, alcuni strumenti adatti a scongiurare che  una crisi potenzialmente “transitoria” si trasformi in un  irreversibile dissesto. In presenza di una proroga di due anni all’entrata in vigore delle procedure di allerta, (introdotta dall'art. 12 del CCII), il decreto permette agli organi di controllo delle imprese in temporanea difficoltà di innescare percorsi alternativi di risanamento virtuosi.

Le Camere di Commercio metteranno a disposizione sui siti istituzionali una piattaforma per presentare l’istanza di accesso alla composizione negoziata che andrà fatta dall’imprenditore;  Sulla piattaforma saranno disponibili una lista di controllo particolareggiata, adeguata anche alle esigenze delle micro, piccole e medie imprese e le indicazioni operative per la redazione del piano di risanamento ed un test di autodiagnosi atto alla verifica della ragionevole perseguibilità dell’attività imprenditoriale.

Il 13 ottobre scorso il Senato ha approvato il maxi-emendamento del Governo che va a rimpiazzare il disegno di legge di conversione della crisi d’impresa. Alcune novità riguardano l’articolo 3, che prevede – appunto - l’istituzione di una piattaforma telematica nazionale per l’accesso alla composizione negoziata della crisi e determina i criteri per l’individuazione dell’esperto incaricato nel  guidare l’impresa fuori dalla crisi, mediando anche con i creditori.

L’identikit dell’esperto prevede che  viene nominato dalla Camera di commercio competente; può essere un commercialista, un avvocato, o un consulente del lavoro ed è  un operatore professionale imparziale e indipendente che opererà  con la  massima riservatezza, potendo richiedere all’imprenditore ed ai creditori le informazioni utili o necessarie e avvalersi di esperti e di un revisore; affiancherà l’imprenditore valutando con i suoi advisors e con gli organi di controllo se le prospettive di risanamento sono concrete; riveste una funzione di vera e propria mediazione e garanzia per le parti, agevolando le trattative coi creditori e prospettando le possibili strategie di intervento, con una funzione di evidente ausilio

L’imprenditore che si avvarrà di questo strumento godrà di una tutela nei confronti dei creditori (non potranno acquisire diritti di prelazione se non concordati e non potranno avviare o proseguire azioni esecutive e cautelari) e fruisce di meccanismi premiali con sanzioni e interessi ridotti in caso di debiti tributari, il tutto a partire dal deposito dell’incarico conferito all’esperto.

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La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.

Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.

Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.

Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.

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