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Mercoledì, 30 Giugno 2021 09:35

Consorzio di Bonifica e AIPO sono al lavoro per migliorare la sicurezza idraulica di Calendasco e Rottofreno

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Aumentare la sicurezza idraulica dell’argine maestro del Po per reggere una piena con un tempo di ritorno di 200 anni. Con una stretta collaborazione tra Consorzio di Bonifica di Piacenza, AIPO e Amministrazioni comunali, continuano gli interventi che renderanno Calendasco e Rottofreno idraulicamente più sicuri. 

Da una parte è in corso – a cura di Aipo – il rialzo e ringrosso della difesa spondale in modo da adeguarla alla pianificazione vigente: in tutto sono interessati oltre 3 chilometri di argini, 1,6 nel territorio del comune di Rottofreno e 1,5 in quello di Calendasco, per una spesa complessiva di circa 5,2 milioni di euro. Dall’altra è partito il cantiere – in carico al Consorzio – per adeguare il reticolo idraulico artificiale retrostante, in modo da convogliare le acque di scolo verso una chiavica di nuova costruzione che permetterà la dismissione di quelle vetuste ora operanti sull’arginatura maestra.

Le opere sono state presentate oggi in un incontro pubblico a Soprarivo, promosso nell’ambito del percorso partecipativo avviato dal comune di Calendasco. 

È il Direttore del Consorzio, Angela Zerga, ad intervenire sul tema della sicurezza idraulica: <<Da sempre l’attenzione verso i canali di scolo e gli impianti idrovori è alta, ma le intense e ripetute piogge degli scorsi anni hanno reso necessario effettuare uno studio mirato sull’intero territorio rivierasco della Val Tidone al fine di individuare le criticità su cui intervenire. Quella con AIPo e le amministrazioni comunali è una cooperazione che dura nel tempo; comune a tutti la volontà di mettere l’interesse pubblico in primo piano valorizzando l’uso delle risorse a disposizione>>.

<<L’intervento complessivo – sottolinea Mirella Vergnani, Dirigente AIPo per l’area emiliana occidentale -   prevede l’adeguamento in sagoma e in quota dell’argine maestro di Po secondo quanto prescritto dalla pianificazione di bacino e va a completare le opere già realizzate sul territorio piacentino a partire dal 2015, in particolare nei comuni di Castel S. Giovanni e Sarmato, finalizzati a un miglioramento della sicurezza idraulica. Salvo imprevisti, il cantiere inerente le arginature e la nuova chiavica dovrebbe completarsi all’inizio dell’autunno>>.

<<I lavori avviati sono un notevole passo avanti per la sicurezza del territorio, tra i più esposti al rischio idraulico in tutta la provincia di Piacenza>>, continua il Sindaco di Calendasco, Filippo Zangrandi.  <<Altri lavori sono già stati progettati e candidati a finanziamento, per completare l’innalzamento e il ringrosso dell’argine anche oltre Soprarivo e per dotare la nuova chiavica di sei idrovore in grado di smaltire nel Po l’acqua piovana raccolta dal reticolo idraulico della zona circostante anche nel caso di piene importanti del Grande Fiume, scongiurando così allagamenti diffusi”. 

L’attuale sistema scolante, pur garantendo la gestione ordinaria delle acque, in concomitanza di un innalzamento del fiume Po deve essere infatti affiancato da un impianto di sollevamento meccanico che permette lo scolo impedito dalla chiusura delle paratoie chiavicali necessarie a bloccare il rigurgito del Po nei canali. 

La nuova idea progettuale prevede di convogliare le acque meteoriche e di scolo, oggi gestite da 5 chiaviche, verso un’unica nuova chiavica in grado di sollevare e smaltire in Po (anche con il fiume in piena) le portate raccolte dal reticolo idraulico consortile, massimizzando la sicurezza degli abitati presenti a campagna dell’argine maestro. Ad AIPO spetta la dismissione delle chiaviche esistenti e la costruzione della nuova chiavica Galeotto, che verrà dotata di impianto di sollevamento da parte del Consorzio. Di competenza del Consorzio di Bonifica gli interventi di sistemazione del reticolo idraulico (940 metri lineari circa) afferente alla nuova chiavica. 

I lavori in corso 

Lavori di rialzo e ringrosso da oltre 5 milioni 200 mila euro su oltre 3 chilometri di argini: 1,6 nel territorio del comune di Rottofreno e 1,5 in quello di Calendasco, per una spesa complessiva di circa 5,2 milioni di euro. 

Nel 2018 è partito il primo cantiere, relativo al comune di Rottofreno, del valore di circa 2,2 milioni di euro. La ditta che aveva vinto l’appalto ha rescisso il contratto, per cui si è reso necessario un nuovo affidamento appena concluso che permetterà di riprendere e terminare i lavori.  

Più articolato l’intervento a Calendasco, che interessa il territorio da Boscone Cusani a valle. Oltre ai lavori di rinforzo delle arginature, è prevista l’impermeabilizzazione della scarpata lato fiume e, soprattutto, la completa revisione del sistema delle chiaviche, con la realizzazione di una nuova chiavica unica al posto di cinque già esistenti, che saranno dismesse. 

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