Martedì, 09 Marzo 2021 08:40

Cashback: tutto ciò che c’è da sapere In evidenza

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È entrato in vigore da gennaio, ma forse non tutti sanno come funzioni. Stiamo parlando del cashback. Dopo l’esperimento delle feste natalizie, durante il quale lo Stato ha difatti rimborsato circa 220 milioni di euro (rimborso medio di 70 euro circa a persona), si è deciso di confermare il cashback partito ufficialmente dal primo gennaio 2021. Questo dovrebbe durare fino al 30 giugno 2022

Ma sai di preciso cosa è il cashback? Vediamo nel dettaglio. 

Come funziona

Il cashback è una iniziativa del Governo utile ad incentivare i pagamenti con carte, evitando il contante, utilizzando un sistema di restituzione in denaro di una percentuale di quanto pagato. Si parla di un intervallo di tempo di sei mesi. Il rimborso semestrale sarà pari al 10% di quanto speso dal consumatore, fino a 1500 euro a semestre, con almeno 50 operazioni cashless a semestre. 

Il rimborso massimo, quindi, è di 300 euro in un anno. Ogni pagamento è considerato fino ad un massimo di 150 euro. È previsto, inoltre, un supercashback, ovvero un rimborso riconosciuto ogni semestre per 1500 euro, in aggiunta a quello standard, soltanto ai primi 100 mila registrati che hanno effettuato un numero alto di operazioni cashless, con almeno 50 operazioni di pagamento nel semestre. Si tratta, per la precisione, delle persone che hanno effettuato più operazioni nel semestre. 

Direttamente sull’app IO si potrà visualizzare giorno per giorno la classifica e capire a che posizione ci si trovi e quante operazioni manchino. Il 10 luglio del 2021 sarà poi pubblicata. 

Per quanto riguarda i periodi del rimborso, si parla di: 

  • 1° gennaio 2021 - 30 giugno 2021;
  • 1° luglio 2021 - 31 dicembre 2021;
  • 1° gennaio 2022 - 30 giugno 2022.

Chi può partecipare al cashback

Vediamo nel dettaglio chi, effettivamente, può partecipare al cashback. In primo luogo bisogna essere maggiorenni e in secondo luogo residenti in Italia. Questo significa che possono partecipare tutte le categorie sopracitate, a patto che gli acquisti vengano fatti come consumatori semplici, non come professionisti o imprenditori. 

Non c’è una distinzione per quanto riguarda il tipo di acquisto: rientra ogni tipo di spesa effettuata con modalità cashless, quindi elettronica: tutti i servizi e i beni, quali quelli alimentari, d’abbigliamento, medicinali e quant’altro. Non sono contemplate, però, le spese fatte online. Questo perché il Governo ha cercato di spingere all’acquisto nei negozi tradizionali. 

È importante chiarire che gli esercenti non devono aderire o convenzionarsi, sono a monte gli operatori che gestiscono i pos ad aderire all’iniziativa. Per esempio, sono convenzionato American Express, Poste Italiane, Iccrea, SIApay e tanti altri. 

Come partecipare

Ma come si può partecipare al cashback? Non è assolutamente complicato. Basta iscriversi con una identità SPID o con una carta di credito elettronica al sito IO.it, all’app PagoPA o ai vari sistemi convenzionati. Proprio durante la fase di registrazione verrà richiesto, oltre al codice fiscale, anche lo strumento di pagamento elettronico da utilizzare e l’iban su cui si desidera ricevere l’accredito. È fondamentale che l’iban venga inserito correttamente, altrimenti non si potrà ricevere il cashback. 

Oltre a questo, va detto che ci sono una serie di strumenti da poter utilizzare per il pagamento. Nella fattispecie, sono stati ammessi come strumenti appositi di pagamento diverse carte di pagamento di circuiti internazionali, quali: Visa, Maestro, Mastercard, American Express e altri; anche le carte Pagobancomat sono utilizzabili, come le Satispay e le Bancomat Pay. Per adesso non si può partecipare con Apple Pay o Google Pay. Difatti si parla di quei metodi di pagamento via smartphone che si servono del contactless: questi ancora non sono riconosciuti ai fini del cashback.