Mercoledì, 24 Febbraio 2021 15:22

Inquinamento Ingegna. Individuato il responsabile In evidenza

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I reflui zootecnici finiscono nel torrente Ingegna, affluente del Taro, i Carabinieri Forestali individuano  il responsabile.

Parma, 24 febbraio 2021.  Un allevamento zootecnico sversa i liquami con una conduttura su ripidi terreni nei pressi del torrente Ingegna, affluente del Taro. I reflui finiscono nel torrente inquinandolo. I Carabinieri Forestali della Stazione di Borgotaro individuano il responsabile sanzionato e segnalato all’autorità giudiziaria..

Nel corso delle attività di controllo del territorio e di repressione dei fenomeni di rilascio di reflui zootecnici nei torrenti della Provincia, i Carabinieri Forestali della Stazione di Borgotaro hanno individuato uno sversamento di liquami, provenienti da una azienda di Compiano dedita all’allevamento di bovini,   nel torrente Ingegna, affluente del fiume Taro. 

L’ allevamento ha evidenziato forti criticità nella gestione dei liquami che nonostante fossero  contenuti in apposite concimaie, tracimavano liberamente nei terreni circostanti e venivano in parte prelevati con una pompa e con una conduttura che li riversava cospicuamente su scoscesi terreni non lontani dall’allevamento.  Da qui, specie in presenza di piogge, ma anche a causa della pendenza del versante, i reflui zootecnici finivano, in parte,  nel vicino torrente Ingegna, affluente del fiume Taro.  Tale illecita immissione produceva l’inquinamento del corpo idrico con emissioni maleodoranti, variazione della trasparenza delle acque e formazione di schiuma.

         L’illecito smaltimento è avvenuto in totale difformità con quanto stabilito dalla normativa di settore per la quale gli effluenti degli allevamenti possono essere utilizzati, fuori dai contenitori di stoccaggio, solamente in periodi prefissati e con modalità di distribuzione capillare sui terreni agricoli con funzione di fertirrigazione.

          Il responsabile è stato segnalato all’Autorità giudiziaria per irregolare smaltimento di rifiuti liquidi  e, sulla base della normativa regionale, è stata elevata una sanzione di oltre duemila euro.