Venerdì, 15 Gennaio 2021 16:25

DOVE CI PORTA LA DEGUSTAZIONE – La petite montagne In evidenza

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L'Equilibrista intervista Andre Senoner – sommelier professionista

da L’Equilibrista @lequilibrista27 Parma, 15-01-2021

Nella mia carriera di degustatore ho avuto modo di incontrare persone e vedere luoghi sempre con occhi diversi, spesso grazie proprio al confronto genuino ed aperto che solo il tavolo di degustazione può offrire. Oggi, che la cosa non è praticabile, ho deciso di intraprendere un viaggio virtuale insieme all'amico e collega André Senoner, sommelier professionista, che dopo aver investito su di una solida formazione dove il più recente Dip WSET è solo uno delle tante, ha lavorato per grandi stellati fra cui il tre stelle Michelin Rosa Alpina-St.Hubertus di San Cassiano (BZ) come Capo Sommelier. 

Proprio qui si è messo in gioco ed ha affinato la sua tecnica nel servizio, allenato la sua memoria sulla geografia vitivinicola e costruito la sua dialettica, accettando da qui in avanti, di guidarci alla scoperta di grandi territori vinicoli in giro per l'Italia e nel Mondo. Le recenti festività natalizie sono finite da poco e magari alcuni dei nostri lettori si sono trovati fra le mani uno Champagne o magari ne hanno solo sentito parlare ma non sono mai andati oltre.

Ciao Andre, cosa ci puoi dire di una delle zone più vocate del Mondo del vino come la Champagne ?MT0_0387.-Andre_Senoner_1.jpeg

Direi che possiamo far partire il nostro viaggio proprio dalla Montagne de Reims, zona famosa per i Grandi Cru, dove nell’estremo nord giace la sottozona “La Petite Montagne” conosciuta anche come Val de Vesle e Ardre.

Qui troviamo un suolo con bassa incidenza della famosa “craie” pensate ad Ecueil dove ve n'è solo il 5%, per cedere il passo ad una maggiore presenza di argilla, calcare e marne. Nei villaggi limitrofi ogni vitigno si ritaglia uno spazio preciso, come a Rilly la Montagny dove domina lo chardonnay, o nella zona di Ecueil e Vrigny dove il pinot noir e meunier si spartiscono il territorio dando vita a vini di grande finezza ed eleganza, forse meno potenti rispetto ai più blasonati Gran Cru se guardiamo al resto della Montagne de Reims.

Tra le cantine che credo abbiano davanti a loro un buon sviluppo e che metto in risalto per questo, mi piace ricordare Frédéric Savart, Maxime Ponson e Emmanuel Brochet.

Il buon Frédéric grande appassionato dell’Italia, ama il Barolo e la pasta e quindi come dargli torto del resto. Venendo a qualche dato più tecnico, egli è considerato un N.M. “Négociant Manipulat”, cioè un produttore che acquista anche uve da terzi solo sulla carta, perchè in vigna ed in cantina conserva il cuore di un R.M “Récoltant Manipulant” cioè proprietario e produttore di vini da sole uve di sua proprietà. Trovo ammirevole la sua capacità di destreggiarsi nella pratica di affinamento in legno tanto da strizzare l’occhio alla più acclamata Borgogna. I suoi vini hanno quindi grande freschezza, tanto da essere uno dei pionieri da seguire in questa nuova generazione di vigneron contemporanei, che si stanno imponendo sempre più.

Maxime invece, all’età di trenta anni, ha ereditato terreni ed esperienza dal padre purtroppo recentemente scomparso e contrariamente a tutto quello che si possa pensare, non si è perso d'animo e con grinta e passione vuole imporsi e far veder le sue capacità, ricercando qualità assoluta ed affermazione. Piano piano sta aumentando la sua produzione, tanto che di recente e uscito con due nuovi champagne, un Blanc de Noir e una nuova Cuvée d’assemblage che ho potuto assaggiare.

Emmanuel poi, un grande talento che ogni anno stupisce con champagne in continua crescita qualitativa. Produce solo cuvée d’assemblage in minime quantità e tutto nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale tanto che da poco ha lanciato il suo primo Champagne rose de saigneé, una scintilla nella notte per chi ama il genere.

Ed ecco le notre proposte 

Champagne Premier Cru BdN L’Ouverture Brut s.a, 100% Pinot Noir

Un sorso tira l’altro, straordinaria freschezza per un pinot noir in veste contemporanea i cui agrumi ed erbe aromatiche dominano l’olfatto per un grande piacere di beva.

Abbinamento esclusivo con Tartare di coregone, marinato con mela verde e aneto, in guazzetto di salsa al vino bianco.

 

Champagne Premier Cru La Petite Montagne Extra Brut s.a, 40% Meunier, 40% Chardonnay e 20% Pinot Noir

Dopo 60 mesi sui lieviti grande sensazione di freschezza citrina conclusa con una sensazione esaltante di burro acido, Champagne ideale come aperitivo e d’accompagnamento a tavola.

Abbinamento azzeccato potrebbe essere con Ravioli del plin, farciti di formaggio di malga, in brodo di cappone e erbe di montagna. 

 

Champagne Le Mont Benoit Extra Brut s.a, 35% Meunier, 35% Pinot Noir e 30%  Chardonnay

Il vino più complesso dei tre proposti oggi, pochissime bottiglie che s esprimono in frutta, spezia e un bouquet gustativo ricco di sapidità e di rande finezza.

Abbinamento con Maialino da latte spennellato in salsa alla senape e crema al cavolfiore.

Eccoci già alla fine di questo primo appuntamento che ci accompagnerà attraverso una disamina sempre puntuale e concreta di queste tipologie, passando dai territori o dalle singole parcelle e cercando di portare esperienza e curiosità.