Giovedì, 14 Gennaio 2021 10:37

Area Ex Cral Bormioli. Alcune semplici ma naturali domande agli assessori. In evidenza

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Lettera agli Assessori Alinovi, Bosi, Benassi dal Manifesto San Leonardo.

ASSESSORI ALINOVI BOSI BENASSI

p.c. CCV SAN LEONARDO e CORTILE SAN MARTINO

p.c. CONSIGLIO COMUNALE

Veniamo a conoscenza, purtroppo sempre attraverso gli organi di informazione e mai direttamente come abitanti o indirettamente tramite i CCV di Quartiere (che ci sembrano sempre più esautorati della loro funzione di tramite col quartiere), della partenza dei lavori di realizzazione del nuovo centro sportivo all'interno dell'area ex Cral Bormioli in strada Naviglio.

Come noto l'area faceva parte della proprietà Ex Vetreria Bormioli Rocco ed è stata oggetto di uno "scambio" sostituendo la cessione degli edifici storico-industriali vincolati, che resterebbero di proprietà del soggetto attuatore con il vincolo di conservare le strutture e recuperarne la funzionalità per usi e attività privati di interesse per la collettività ed il quartiere, con la cessione dell'area dell'ex Cral Bormioli di Strada Naviglio Alto (destinata dagli strumenti urbanistici vigenti ad attrezzature sportive e ricreative).

Nello scambio, come si legge dalla DELIBERAZIONE CC-2015-61 DELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE DEL 30/07/2015, e con il nuovo accordo veniva previsto anche il completo interramento delle linee elettriche ad alta tensione anche nel tratto fuori comparto compreso tra via San Leonardo e viale Europa, l'insediamento di una struttura di vendita medio-grande alimentare, e la previsione della destinazione a parcheggio pubblico di un'area attualmente destinata a parcheggio privato ubicata in Via San Leonardo.

Come sappiamo di tutto quello che doveva servire "....a meglio garantire il perseguimento degli obiettivi di riqualificazione del quartiere e del comparto sia in termini funzionali che di salvaguardia della memoria storico-industriale...." è stato realizzato il solo nuovo Supermercato.

Tutto il resto è sospeso e rimane il rammarico di un quartiere che si sente in un certo modo impoverito, per non "gravare di ulteriori oneri il Comune di Parma" (ma quanti altri lavori di dubbia utilità sono stati fatti: via Mazzini, Piazza della Pace ......), di quella che, secondo noi, doveva rimanere parte pubblica - memoria del nucleo storico della ex fabbrica Bormioli, lungo la Via San Leonardo - e che oggi è privata (anche se con vincolo posto dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici che garantisce la tutela e la conservazione degli immobili di valore culturale) ma che di fatto sembra allontanare la possibilità di una concreta realizzazione di una Biblioteca di Quartiere centrale al San Leonardo ed al Cortile San Martino.

Chiarito quanto sopra, apprezziamo sicuramente l'intervento di riqualificazione che, finanziato con il Piano Periferie, finalmente va verso l'attuazione ma riteniamo necessari alcuni chiarimenti e ci preme evidenziare alcune questioni legate alla sottrazione DI FATTO di aree verdi pubbliche che per la gestione si suppone vengono assegnate ai privati e in pratica privatizzate ad uso delle società sportive.

Il Centro Sportivo da chi sarà gestito? L'accesso sarà libero? Si potrà camminare, correre, passeggiare e giocare con i propri figli, ci saranno spazi giochi, campi liberi, senza necessità di associarsi? Il parcheggio quando il centro sarà attivo diventerà ad uso esclusivo del centro (77 posti auto 9 posti pullman.....): come sarà riorganizzata la viabilità complessiva di comparto? Sono previsti percorsi sicuri (pedonali e ciclabili) per raggiungere il centro? Quali sono/saranno le condizioni/prescrizioni del bando per la gestione del centro rispetto al quartiere? La nuova struttura come sarà messa in "rete" con le altre aree pubbliche (es: parco delle macine, parco nord.....)? E' stata prevista la possibilità di una fermata lungo la linea ferroviaria che transita sul confine est? E' stato fatto un censimento arboreo e le alberature che saranno abbattute per fare spazio agli impianti come saranno compensati all'interno della struttura stessa e/o del quartiere? A che punto siamo con l'interramento dell'elettrodotto? Perché il parcheggio, ora chiuso, in via San Leonardo non viene aperto per consentire la sosta dei genitori che accompagnano i propri ragazzi al nido Soleluna e Archimede nonché per accedere ai negozi di vicinato della zona?

Poche e semplici domande ma fondamentali per comprendere se questi interventi potranno essere considerati come "miglioramenti" per la qualità della vita degli abitanti e non si trasformi anche questa in un'occasione persa, con il solo incremento del traffico (e dell' inquinamento) dovuto all'utilizzo del nuovo centro.

Restiamo in attesa di un vostro riscontro.

MANIFESTO PER SAN LEONARDO