Martedì, 10 Dicembre 2013 14:42

Parma, "Scacco Smog": da dodici giorni aria irrespirabile

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Ieri il laboratorio mobile di Arpa, in via Montebello, ha registrato il 66° sforamento dei limiti di legge del livello delle polveri sottili (Pm10), attestandosi su un corposo 91 microgrammi, quasi il doppio del consentito -

Parma, 10 dicembre 2013 -

Il dodicesimo giorno fuori legge.

Tutta l'Emilia Romagna è coperta da una fitta coltre di aria avvelenata, avvelenata da noi stessi, che poi provvediamo anche a respirarcela.

Sembra un po' una plastica applicazione della legge del contrappasso, in questo caso per analogia.

Sporcate l'aria? Sembra dire divertita Madre Natura, ora respiratela tutta quanta, fino all'ultima molecola di veleno.

Pianura Padana, il quinto territorio più inquinato al mondo.

Polveri sottili sostanze classificate certamente cancerogene dallo Iarc, lo scorso ottobre.

Italia in infrazione europea sul piano Aria, il programma imposto dalla Ue che esige che gli Stati membri migliorino lo stato dell'ambiente, con puntuali step da rispettare.

Puntualmente disattesi.

Polveri sottili nei mesi invernali, ozono in estate, lo Stivale arranca e inciampa continuamente nelle solite problematiche.

Non ci sono soldi da investire in programmi importanti di riconversione della mobilità urbana.

Così ne spendiamo molti di più nella cura dei danni sanitari certi che la pressione ambientale causa negli abitanti delle nostre camere a gas della pianura padana.

Il gatto è stanco di mordersi la coda.

Il problema è Il Problema e andrebbe messo al primo punto delle visioni future del nostro bacino.

Una azione concertata sovra regionale, un patto tra i sindaci, gli enti locali, il comparto produttivo, i cittadini, tutti coloro che danno il loro contributo negativo all'accrescimento dei livelli di inquinamento ambientale.

Oggi come nei precedenti 11 giorni a Parma non si respira.

E se lo si fa, ciò che entra nei polmoni è cancerogeno.

I cibi avariati vengono tolti dagli scaffali.

Quando le autorità prenderanno coscienza che autorizzare ancora a immettere polveri in atmosfera è come collaborare fattivamente al danno sanitario dell'intera popolazione?

Quando arriverà il momento in cui si calcolerà quanto smog può sopportare il nostro eco sistema.

Perché è certamente facile affermare che ogni singolo impianto sia a norma di legge, vedi il camino di Ugozzolo, ma se guardassimo alla sommatoria, ponessimo alla luce del sole l'imponente massa di inquinanti che ogni giorno il nostro territorio scarica in aria, allora, e solo allora, avremmo davanti le cifre del disastro.

E non potremmo più fare finta di niente.

(Fonte: ufficio stampa Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR)