Domenica, 02 Agosto 2020 07:51

Ricordi di pianificazione aziendale In evidenza

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Di Mario Vacca 02 agosto 2020 - Come lanciare una start up innovativa ottenendo un risparmio fiscale e contestualmente finanziare l’impresa

L’altra sera, appena tornato a casa, cercavo di rilassarmi dopo una lunga giornata di lavoro.

Avevo finalmente un momento libero e dopo aver addormentato i bambini ed essermi steso sul divano ho cercato un modo per riposare. Guardando qualche video in rete mi sono ritrovato a frugare nei canali YouTube che parlano del mio settore. Così, tra una ricerca e l’altra, mi sono ritrovato a ricordare tutte le avventure passate, dall’inizio del mio percorso sino ai nostri giorni.
Molte di queste le ricordo come se fossero avvenute ieri e ancora mi sento immerso in molte di queste. Ho pensato così di creare una rubrica dove condividere con voi tutte le mie esperienze, in modo da poter dare un contributo a tutti coloro che in questo periodo si ritrovano incerti e spaventati da questo difficile periodo.

La storia di oggi mi affascina ancora perché è nata per caso. Da una semplice necessità mi sono ritrovato coinvolto nella nascita di una bellissima start up innovativa, specializzata nel mondo dell’oculistica. Ma non voglio anticiparvi nulla.

UNA START UP INNOVATIVA NEL MONDO DELL’OCULISTICA
Un giorno mia suocera mi propone di fare una visita oculistica per un controllo annuale cosicché, avendo tra i miei amici un oculista, gli chiedo udienza e, stabilito il giorno dell’incontro, procediamo con la visita.
Sono molto attento ai rapporti interpersonali e quando mi viene fatto un favore sento sempre il bisogno di sdebitarmi, così durante il periodo natalizio ho mandato all’oculista un invito per una cena in omaggio presso il ristorante di cui sono socio, l’Osteria dei Servi. È un regalo che faccio spesso a persone a me molto vicine.
Evidentemente questo regalo ha scatenato qualcosa nei pensieri dell’oculista, infatti poco dopo mi ha chiamato per invitarmi ad un aperitivo e in quell'occasione mi ha detto:
” Mario noi siamo tre oculisti, io più altri due colleghi, e vogliamo aprire una nostra clinica oculistica. Questo perché, oltre a lavorare nella ASL, operiamo anche nel privato e dato che non abbiamo un luogo dedicato ci tocca portare i pazienti in altre cliniche. Dopo tanti anni di sacrifici è venuto il momento di dedicarci all’apertura della nostra clinica. Noi però di numeri e di gestione aziendale non capiamo proprio nulla! Cosa ne pensi di darci un consiglio? ”.
In occasione dell’Epifania decidiamo quindi di incontrarci con i soci nell’altra città emiliana ove avrebbe sede la clinica. Tra questi vi era la dottoressa, che mi ha chiarito fin da subito l’idea ed i loro obiettivi. Ad un certo punto del discorso viene fuori che il socio più piccolo di età è un ricercatore: in quel preciso istante ho capito che la chiave per risolvere i nostri problemi era davanti ai nostri occhi sin da subito.

LE SOLUZIONI SONO DAVANTI AI NOSTRI OCCHI, LA NOSTRA BRAVURA STA NEL NOTARLE
A questo punto ho interrotto il discorso:
“ Scusate ma perché non unire l'utile al dilettevole? Dalle vostre parole ho capito che parte dei Vostri guadagni va via in tasse. Sfruttando il fatto che uno dei vostri soci è un ricercatore potreste costituire di startup innovativa piuttosto che aprire una semplice società di capitali. Il socio ricercatore potrebbe integrare la sua ricerca all’interno della società offrendo quindi al mercato quel valore aggiunto che mi state dicendo voler perseguire e magari,, integrare nell’innovazione il miglioramento della ricerca di alcune malattie con la scrittura di un software innovativo ”.
“Cosa succede in questo modo?” Che la società otterrà la certificazione di start up innovativa e Voi beneficereste di un credito d’imposta del 40% da detrarre dalle tasse sui redditi, riuscendo a ridurle se non addirittura ad annullarle, trasferendo al prossimo anno l’eventuale eccedenza del credito; siccome credete nel progetto, investendo per oltre 300.000,00 euro il credito d’imposta non sarebbe inferiore a 120.000,00 naturalmente da dividere pro-quota in percentuale alle quote detenute nella società.

Appena concluso il ragionamento i soci si sono guardati negli occhi, con uno sguardo incredulo. Si notava la loro voglia irrefrenabile di discutere di quanto avevo appena detto e, per evitare di mettere loro fretta, ho deciso di spostarmi dal tavolo.

Al mio rientro ho trovato delle persone entusiaste, pronte a lanciarsi nel progetto, che mi chiedono di seguirli in questo percorso di lancio. Una volta perfezionato il mio mandato è iniziata la fase di progettazione e, partendo da un immobile destinato a uso bancario, grazie ai tanti professionisti intervenuti ha preso forma una bellissima clinica oculistica.
Il mio ruolo era quello di gestire i contratti, l’amministrazione e l’attività finanziaria anche se sono stato preso dal turbine dei lavori che mi hanno insegnato tanto nell’organizzazione del lavoro e nella difficoltà insita nella costruzione di una sala operatoria. Così, insieme ai miei partner e rivolgendomi a istituti di finanziamento, fondi europei e regionali, ho fatto ottenere - insieme al congruo capitale sociale che hanno stanziato i soci come investimento iniziale, - altri € 700.000,00, cosi, diversi mesi dopo la costituzione della società, tra liquidità, finanziamenti e forme di acquisto rateale, il contatore dello stato patrimoniale è salito quasi al milione di euro.

UN’INNOVAZIONE A TUTTO TONDO
Attraverso questo finanziamento siamo riusciti a fare una grande passo avanti nel mondo della ricerca, soprattutto dopo l’acquisto di un laser di ultima generazione utile prodotto da una società tedesca.
Possiamo quindi esser molto fieri del nostro progetto, perché oltre ad aver innovato il mondo dell’oculistica siamo riusciti ad essere innovativi anche dal punto di vista imprenditoriale.
I medici sono stati coscienti fin da subito di essere ottimi professionisti nel proprio campo, ma nello stesso tempo sono stati coscienti di non essere altrettanto efficienti nella gestione aziendale riflessione che li ha portati a chiedere una consulenza esterna, situazione che se facessero in tanti molte aziende non si troverebbero in difficoltà sin dai primi mesi.
Dopo tempo ci siamo lasciati perchè oramai la clinica ha trovato la propria dimensione, al suo interno vi è adesso un amministratore che si occupa giornalmente della società coadiuvato da personale serio e preparato. Oggi mi chiamano per un controllo semestrale della gestione ove verifico eventuali scostamenti del business plan e consiglio le correzioni tutto ciò già in vista delle prescrizioni dettate dal nuovo codice. Il prossimo passo sarà consigliare l’applicazione della legge 231 grazie all’applicazione di un software innovativo che è in corso di progettazione dai responsabili di una start-up che ho l’onore di seguire.

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Chi è Mario Vacca

Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.

Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.

Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.

Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.

 

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