Giovedì, 11 Giugno 2020 15:23

L’acqua c’è ma si esaurirà in circa 20 giorni - (con video) In evidenza

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La criticità dei livelli idrologici nel Bacino per ora risulta “normale”: è quanto emerso dall’incontro tra i 40 partners, istituzioni e portatori di interesse dell’Osservatorio del Distretto del Po che ha elaborato i dati aggiornati. Il 9 Luglio il prossimo appuntamento

Parma, 11 Giugno 2020 – Grazie alle precipitazioni cadute nelle ultime due settimane la risorsa idrica è presente nel bacino del Po ed i livelli statistici registrati ed elaborati dallo staff tecnico dell’Autorità Distrettuale confermano che la situazione complessiva nel distretto (Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Provincia Autonoma di Trento) è tornata ai livelli medi del periodo.

Questo contesto di relativa “normalità” idrologica però pare avere una durata ben precisa ed esaurirsi nell’arco temporale di una ventina di giorni o poco più. E proprio sulla base di queste informazioni aggiornate, da una quarantina di partners istituzionali e portatori di interesse – comprendenti 7 regioni, i 4 Enti Regolatori dei Grandi Laghi (Garda, Maggiore, Como e Iseo) Terna, Enel, A2A, Energia Futura, Anbi e Servizi Idrici – che il Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli ha fissato l’attuale criticità idrologica a livello NORMALE, ma complessivamente destinata ad esaurirsi nel tempo sopraindicato.

DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE DELL’ADBPO MEUCCIO BERSELLI. “Dopo il periodo di sostanziale magra invernale e primaverile questa fase risulta beneficiare dell’apporto di precipitazioni abbastanza consistenti che ci consentono di guardare con sufficiente serenità fino alla fine del mese di Giugno. Già il prossimo 9 Luglio però terremo un altro incontro dell’Osservatorio per avere una situazione fedele agli eventi meteoclimatici che si alterneranno sul territorio in previsione della fase più delicata per la maturazione delle importanti colture del Distretto”.

IL BOLLETTINO IDROLOGICO IN NUMERI. Il mese di Maggio, grazie alle precipitazioni cadute sul tutto il distretto, ha visto un netto miglioramento della situazione idrologica nel bacino del fiume Po, soprattutto se comparata a quella fotografata nel mese precedente. La portata attuale alla sezione di chiusura dell’intero bacino a Pontelagoscuro è di 1959 m3 e quindi in linea con la media del periodo. Attualmente le piogge cadute nei giorni scorsi hanno innalzato i livelli su tutte le sezioni rilevate; tuttavia – data la forte antropizzazione del territorio e il carattere temporalesco dei rovesci, unito ai suoli resi meno permeabili a causa dal vento e dalle temperature estive che hanno insistito sul distretto – tali livelli tenderanno ad un lento esaurimento in circa 20 giorni. Le piogge (allineate con le medie di un mese piovoso come Maggio dalle ultime serie storiche) che nella parte occidentale del distretto del Po sono risultate addirittura superiori; e la fusione del manto nevoso Alpino dovuta alle temperature miti (circa +1 e +2 gradi sulla media) hanno aumentato la quantità di acqua stoccata nei grandi laghi (Maggiore +113%, Garda +94%), tutti superiori alle medie di periodo ed anche nei bacini montani. Situazione leggermente meno rosea nella parte Appenninica e costiera del bacino, dove l’assenza di neve, temperature e precipitazioni più scarse confermano il trend dovuto al periodo estivo di esaurimento più rapido delle risorsa idrica.
Pertanto lo stato attuale della severità globale (viste tutte le componenti analizzate ed elaborate dallo staff tecnico del Distretto) si attesta su un livello di criticità che rientra nella norma e con una incidenza delle riserve idriche in grado di garantire un soddisfacimento del fabbisogno per i prossimi 20-25 giorni.

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I NUMERI DEL BOLLETTINO NEL DETTAGLIO

SCENARIO ATTUALE DI SEVERITÀ IDRICA: MEDIA. Il mese di Maggio è stato caratterizzato da precipitazioni confrontabili o poco al di sopra delle medie di riferimento. Dopo la prima decade del mese è stato osservato un incremento delle portate che sono risultate superiori alle medie mensili del periodo in tutte le sezioni principali del fiume Po. Nella terza decade si è osservato un costante esaurimento dei deflussi fino a valori inferiori alle medie mensili di riferimento e confrontabili con quelli precedenti all’evento stesso. Le portate medie mensili di Maggio sono risultate complessivamente inferiori a quelle medie del periodo, seppur superiori ai minimi storici e con scarti percentuali rispetto alla media che risultano inferiori a quelli osservati nel mese precedente.

TENDENZA SCENARIO DI SEVERITÀ IDRICA: NORMALE. Le condizioni meteorologiche continueranno ad essere tipiche del periodo tardo-primaverile con fasi perturbate alternate a periodi asciutti. Le temperature risulteranno variabili con valori in linea o appena superiori alle medie del periodo dalla metà del mese. Le portate previste alle sezioni principali del fiume Po risulteranno inizialmente confrontabili alle medie di riferimento per il mese di Giugno. Per la decade in corso sono previste precipitazioni diffuse su tutto il territorio distrettuale.

SITUAZIONE PORTATE. Dopo la prima decade del mese caratterizzata da portate inferiori al valore medio mensile di lungo periodo, ma comunque superiori ai minimi storici, gli eventi meteorici osservati hanno determinato un incremento significativo dei deflussi con valori di portata al di sopra delle medie mensili in tutte le sezioni principali del fiume Po. Nella terza decade del mese di Maggio si è invece osservato un costante esaurimento delle portate fino a valori al di sotto delle medie mensili, risultando confrontabili con quelli già osservati prima dell’evento.

SITUAZIONE LIVELLI. Nel mese di Maggio, a seguito degli eventi osservati di precipitazione e le conseguenti risposte dei bacini idrografici in tutto il territorio distrettuale, l’andamento dei livelli idrometrici osservati alle sezioni principali del fiume Po è stato caratterizzato da un innalzamento durante la seconda decade ed un successivo progressivo esaurimento fino a valori osservati prima dell’evento.
SITUAZIONE PIOGGE. Le precipitazioni del mese di Maggio sui rilievi alpini sono risultate poco al di sopra delle medie del periodo, mentre sulle aree di pianura i valori sono risultati in linea, in alcuni casi al di sotto, delle medie di riferimento. L’inizio del mese è stato caratterizzato da condizioni perturbate con precipitazioni diffuse su tutto il territorio distrettuale, in particolare sul settore occidentale. Per la decade in corso sono previste precipitazioni diffuse su tutto il territorio distrettuale, successivamente è attesa invece una tipica stabilità estiva.

SITUAZIONE TEMPERATURE. Il mese di Maggio è stato caratterizzato da temperature di poco superiori alle medie con anomalie comprese generalmente tra +1°C e +2°C. Sui rilievi le anomalie termiche hanno raggiunto anche +3°C. Persiste il trend positivo che ha caratterizzato le ultime due stagioni (primavera ed inverno). Attualmente le temperature risultano essere in linea o poco inferiori alle medie del periodo, tale trend rimarrà invariato fino a metà mese. Successivamente si attende un lieve rialzo termico.
SITUAZIONE INTRUSIONE SALINA. La lunghezza di risalita del cuneo salino risulta ridotta, essendo il fenomeno contrastato dall’incremento delle portate osservate in risposta alle precipitazioni del mese di Maggio.

SITUAZIONE DELL’ACCUMULO NEVOSO. Il manto nevoso sull’arco alpino occidentale risulta superiore ai valori medi del periodo oltre i 2200-2400 m di quota, dove le ultime precipitazioni sono state diffusamente a carattere nevoso. Risulta assente invece l’accumulo nevoso sul settore appenninico.

SITUAZIONE DELL’ACCUMULO IDRICO NELLE DIGHE MONTANE. La riserva idrica stoccata è generalmente in linea o poco superiore ai valori del periodo su tutto il distretto. Il riempimento cumulato è circa al 85% della massima capacità di invaso.

SITUAZIONE DELL’ACCUMULO IDRICO NEI GRANDI LAGHI REGOLATI. L’attuale riserva idrica nei grandi laghi regolati è confrontabile con la media del periodo, risultando anche superiore nel caso del Lago Maggiore. Rispetto al mese precedente il volume accumulato è aumentato.