Mercoledì, 04 Marzo 2020 06:13

La delicata situazione della ristorazione parmigiana: “Disdette e tavoli vuoti. È un momento difficile, dobbiamo restare uniti” In evidenza

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In un incontro fra il Parma Quality Restaurants, il Comune e gli enti cittadini è stato fatto il punto sull’improvvisa crisi del settore a causa del Coronavirus e sulle possibile strategie da attuare -  (Foto di Gallery di Francesca Bocchia)

Parma, 03 marzo 2020 – Disdette delle prenotazioni e catering annullati nel giro di pochi giorni. È questo lo scenario che si sono improvvisamente trovati ad affrontare i ristoratori locali, come conseguenza del Coronavirus e dal panico che si è generato fra i cittadini e i turisti. Un grido d’allarme che vede il comparto unito nel chiedere un confronto aperto e collaborativo con le istituzioni e gli enti della città, affrontato in un incontro del Parma Quality Restaurants.

«Quella che stiamo affrontando è una situazione molto difficile e improvvisa, che ha colpito tutti, dal grande locale alla piccola realtà familiare, con conseguenze molto pesanti dal punto visto economico, soprattutto per chi lavora con visitatori esterni e clientela business – ha illustrato la situazione Enrico Bergonzi -. In molto casi le prenotazioni sono crollate del 90%».

«Purtroppo quello che stiamo vivendo è un momento estremamente delicato, ma è massimo l’impegno per garantire le iniziative programmate – ha voluto rassicurare l’assessore comunale al Commercio e al Progetto Unesco, Cristiano Casa -. Restano infatti confermati Cibus Off, il salotto cittadino collaterale a Cibus, Settembre Gastronomico e la Cena dei Mille, che vedranno il Parma Quality Restaurants impegnati in prima persona nella loro realizzazione. La soluzione per uscire da questa crisi è come sempre il lavoro e la collaborazione, come la città ha dimostrato più volte di saper fare. Proprio per questo stiamo lavorando a una campagna promozionale del territorio e delle sue risorse, mostrando come la vita a Parma prosegue, con i locali aperti e i musei che hanno ripreso la loro attività. Un messaggio corale dei parmigiani che sappia riportare i turisti nella città italiana della Cultura 2020».

«La situazione è molto complessa – concorda Alessandra Foppiano, executive manager di Parma Alimentare -, ma occorre continuare a lavorare e pianificare le iniziative in cartellone per quest’anno, per essere pronti a ripartire quando la situazione ritornerà alla normalità».

«Non possiamo nascondere che dall’inizio dell’anno i numeri sulle visite sono crollati. I teatri hanno subito un colpo durissimo, proprio nell’anno in cui gli investimenti erano maggiori – ha fatto eco l’assessore comunale alla Cultura Michele Guerra -. Ora la risposta è restare uniti e lavorare tutti insieme per recuperare il duro crollo delle visite, pianificando azioni mirate, con sforzi anche economici sulla comunicazione e sulla creatività. Dobbiamo fare in modo che il 2020 si protrai ben oltre il calendario solare».

Anche il Sindaco Federico Pizzarotti ha voluto portare il proprio contributo all’incontro, sottolineando l’importanza del senso di responsabilità da parte di tutti nel rispettare le prescrizioni indicate da Ministero e Regione, ma anche della necessità di continuare a lavorare uniti: «Quello che stiamo vivendo è un periodo concitato con effetti che si protrarranno nel medio periodo – ha precisato il primo cittadino -. Per questo motivo stiamo ragionando su azioni coordinate e mirate per il rilancio del territorio».

 

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