Martedì, 23 Aprile 2019 12:12

Il mercato immobiliare italiano pare in lenta ripresa

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La situazione immobiliare in Italia è piuttosto complicata, al momento, anche solo da comprendere. La tendenza, che dura ormai da quantomeno tre anni, è quella che vede la quantità di compravendite aumentare, così come il numero di mutui che vengono erogati, grazie soprattutto al fatto che i tassi sono rimasti piuttosto bassi, con i tempi medi di vendita che proseguono a diminuire. 

Eppure, i prezzi su gran parte dell’Italia proseguono nel loro percorso in ribasso. Anche durante l’anno scorso, a parte qualche rara eccezione (come ad esempio Milano, Verona e Bologna), le quotazioni sono state registrate in diminuzione tra l’1% e il 2% praticamente dappertutto. Anche la situazione immobiliare Treviso rispecchia l’andamento di gran parte del territorio italiano.

 

LA POPOLAZIONE STA INVECCHIANDO

In Italia si registra uno dei tassi di invecchiamento più alti al mondo e ovviamente il numero di giovani è sempre più risicato. Una notizia che non si riflette di certo positivamente sul mercato immobiliare. Infatti, nella maggior parte dei casi, chi compra una casa, scegliendo magari di attivare un mutuo ventennale, ha davanti a sé tutta una vita: capita davvero molto di rado di trovare una persona intorno ai 70 anni che compia un’operazione del genere. 

Anzi, sempre più soggetti anziani decidono di vendere il loro appartamento, optando per soluzioni meno costose, oppure scegliendo anche di fuggire dall’Italia e andare a vivere all’estero. Un patrimonio immobiliare in vendita che aumenta di mese in mese e che sicuramente non favorisce un aumento dei prezzi. 

 

LA PRECARIZZAZIONE È UN ALTRO FATTORE CHE INCIDE

Anche se non sono tanti come in passato, di giovani che contraggono matrimonio e che vogliono costruire una famiglia, comprando una casa, ce ne sono comunque ancora. Il principale ostacolo che deve essere superato è prettamente economico: capita molto di rado che abbiano una fonte di reddito a tal punto stabile da poter sopportare una spesa abitudinaria come il mutuo per tanti anni. 

Secondo le ultime stime, pare che qualcosa come 800 mila famiglie vorrebbero comprare un’abitazione, ma solo una ridotta percentuale ha a disposizione un reddito tale per potersela permettere effettivamente.

 

TROPPE ABITAZIONI DI BASSO VALORE

Sul mercato immobiliare, quindi, ci sono abitazioni in vendita davvero di ogni tipo, di cui buona parte che ha un valore veramente molto basso. Una gran parte delle case che sono sul mercato hanno difficilmente delle richieste, proprio per via delle loro caratteristiche. 

Se fino a qualche decennio fa, ad esempio, un appartamento posto esattamente in periferia manteneva comunque un certo fascino, oggi questa situazione è completamente scomparsa. Al giorno d’oggi, chi decide di comprare una casa, non prende nemmeno in considerazione l’idea di farlo in periferia di una grande città: spesso, la richiesta è per un’abitazione in zone residenziali, con dei balconi e vicine a zone ben servite dai pubblici trasporti. 

Così, la tendenza si delinea in men che non si dica: nel momento in cui una casa con quelle caratteristiche viene messa in vendita, le richieste sono così tante che spesso la compravendita si chiude in maniera fulminea. E sono esattamente tali abitazioni a rimpolpare il quantitativo delle compravendite in Italia. 

Gran parte delle altre case, invece, finisce per restare ai margini, senza opportunità di essere vendute per tanti anni, a patto che il proprietario non decida di applicare un consistente sconto al prezzo iniziale, spesso svalutandola.

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