Domenica, 12 Giugno 2016 10:35

Accolto il concordato. Parmacotto non è più Rosi. In evidenza

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Alla fine i creditori hanno accolto la proposta di concordato avanzata dall'azienda.

di Lgc - Parma 9 giugno 2016 - Secondo il sempre ben informato sui procedimenti fallimentari "PQ", i creditori (banche e imprese fornitrici) diventando ora i nuovi proprietari dell'impresa.

"Si tratta - scrive PQ, della famiglia Levoni, che attraverso la Alcar Uno spa e Globalcarni spa ha crediti per 10,45 milioni di euro, e la Tino Prosciutti spa di Sala Baganza e la sua controllata la Fibar Carni spa di Felino, che insieme hanno crediti per 8,51 milioni; poi il consorzio Parma Prodotti Alimentari srl (2,66 milioni), la Felsineo spa (1,4 milioni), il Consorzio Zenit, che fa capo alla cooperativa Proges (720mila euro) e la Katia Prosciutti srl (50mila euro)."
Un passaggio doloroso che vedrà il "taglio" dello stabilimento di Marano e l'uscita dall'azienda della famiglia Rosi oltre ai 52 posti di lavoro già perduti. (LEGGI QUI).

Marco Rosi già aveva lasciato le redini dell'azienda nel gennaio dello scorso anno trasferendo le cariche al figlio il quale, a seguito della nuova situazione, dovrà anch'egli abbandonare la guida ai nuovi proprietari.

(Il dettaglio del concordato dalle colonne di PQ - 8/5/2016)