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Martedì, 03 Novembre 2015 10:06

Emil Banca prima banca in Italia a ottenere il rating sociale

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Rating sociale, a Emil Banca un voto di A- in una scala da D a AA. La banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara è la prima banca in Italia a ottenere il giudizio assegnato da MicroFinanza Rating, una società privata e indipendente leader mondiale nel settore. - 

Modena, 3 novembre 2015 -

Emil Banca ha un rating sociale di A-, su una scala che va da D a AA. Il voto glielo ha assegnato MicroFinanza Rating, una società privata e indipendente leader mondiale nel settore con 15 anni di esperienza e oltre 800 clienti in 88 diversi Paesi. La banca di credito cooperativo presente a Modena, Bologna e Ferrara è la prima banca in Italia a ottenere il rating sociale, che permette a un'impresa di misurare, dimostrare e migliorare il livello di realizzazione della propria missione e di raggiungimento degli obiettivi sociali dichiarati.

«Siamo molto orgogliosi del risultato conseguito, atteso ma non scontato – afferma il presidente di Emil Banca Giulio Magagni - In termini sintetici, il nostro rating sociale di A- significa che i sistemi di performance sociale e protezione dei clienti sono buoni e la missione sociale è raggiungibile. In pratica il giudizio è stato molto buono, ma c'è ancora da lavorare. Del resto lo scopo del rating è indirizzare l'azienda verso un'azione di miglioramento, avendo individuato preventivamente le criticità».

A differenza del rating classico, che valuta la solidità economica e finanziaria di un'azienda, il rating sociale è una misura che tiene in considerazioni aspetti diversi dalle sole dimensioni finanziarie, come la governance, la trasparenza, l'impatto ambientale e altri aspetti tipici della responsabilità sociale d'impresa. "Gli obiettivi sociali sono inclusi nelle scelte strategiche e gli organi decisionali mostrano un'adeguata adesione alla missione istituzionale, il turnover del personale è molto basso, la protezione dei clienti è buona, le pratiche di recupero crediti sono non aggressive e le politiche aziendali per prevenire il sovraindebitamento dei clienti di credito sono buone. Eccellente la responsabilità verso le proprie comunità e l'ambiente, grazie a 19 comitati soci che presidiano il territorio e a un monitoraggio costante del consumo interno di carta, metano, energia elettrica".

Queste sono alcune delle osservazioni che, al termine di un attento esame durato diverse settimane e che ha toccato quasi tutti i settori della banca, hanno portato MicroFinanza Rating ad attribuire ad Emil Banca un rating sociale di A-, su una scala che va da D a AA, con un giudizio complessivo che recita "Sistemi di gestione della perfomance sociale e di protezione del cliente buoni. Missione sociale raggiungibile". «L'idea di sottoporci a questo giudizio - aggiunge Daniele Ravaglia, direttore generale Emil Banca - nasce dall'aver partecipato al Programma Jasmine per l'ottenimento di fondi da parte di un organismo europeo (Fei – Fondo europeo per gli investimenti) per finanziare le microimprese e grazie al quale l'anno scorso abbiamo messo a disposizione del territorio 4 milioni di euro a condizioni molto vantaggiose. Alla società che effettuò quella scrupolosa due diligence abbiamo poi chiesto un'ulteriore indagine per verificare il livello di allineamento delle nostre strategie con la missione sociale, l'equilibrio tra obiettivi sociali e finanziari e soprattutto il grado di "protezione" che la nostra azienda ha nei confronti della clientela. Un'analisi che assume un grande valore nel momento in cui avviene attraverso una valutazione esterna, indipendente e riconosciuta a livello internazionale».

«Il rating sociale risponde ad alcune domande - spiega Aldo Moauro, direttore di MicroFinanza Rating – Le principali sono: qual è il rischio di deviazione dalla missione a cui è esposta l'impresa? Vi è equilibrio fra obiettivi sociali e finanziari? L'impresa protegge i propri clienti (per esempio dal sovraindebitamento e dai soprusi)? È attrezzata per avere un ruolo nella valorizzazione della comunità e dell'ambiente? Qual è il profilo socio-economico dei clienti? Com'è percepita, da parte dei clienti, la qualità dei servizi offerti?».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

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