AUSL Parma

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Una nuova casa per l’oncologia di Parma. Giovedì 28 marzo, 16.30, all’auditorium Carlo Gabbi, di Crédit Agricole Green Life, via La Spezia 138, sarà presentato il progetto della nuova struttura e il lancio della campagna di raccolta fondi. L’iniziativa vedrà la partecipazione dei rappresentanti delle Istituzioni e delle Associazioni economiche e di volontariato.

Parma -

Le specialità di cura dei tumori avranno un’unica grande casa. Una nuovo spazio di cura per tutta l’area oncologica che permetterà ai professionisti di lavorare fianco a fianco e offrirà ai pazienti ambienti più confortevoli e tecnologie avanzate. Un unico Centro di 9.000 mq, 6 piani per terapie oncologiche, radioterapia e degenza, 35 ambulatori e ampi spazi per l’accoglienza. Il piano seminterrato ospiterà 3 locali per gli acceleratori lineari. Il nuovo Centro oncologico sorgerà a fianco della Torre delle Medicine di via Volturno e avrà un accesso carrabile da via Abbeveratoia, con 200 nuovi posti auto.

Il progetto sarà presentato giovedì 28 marzo all’auditorium Carlo Gabbi, di Crédit Agricole Green Life, via La Spezia 138, alla presenza delle autorità cittadine, dei principali rappresentanti delle Istituzioni, delle Associazioni economiche e di volontariato.

“L’idea di realizzare un Centro oncologico – spiega  Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma - nasce a fine 2015, in occasione dell’inaugurazione dell’Ala Sud”. Il progetto proposto da Azienda Ospedaliero-Universitaria con il Comitato Consultivo Misto, Azienda Usl e Università di Parma ha infatti incontrato ampia condivisione nelle Istituzioni del territorioA marzo 2016 è stato approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e ha ottenuto la disponibilità di Fondazione Cariparma che sostiene la realizzazione e l’implementazione di tecnologie con un importante contributo economico.

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“Ora  - prosegue Fabi - grazie a un lavoro di squadra molti degli impegni presi sono stati realizzati.  Abbiamo spostato il vecchio Day hospital al Cattani, offrendo ai pazienti uno spazio ambulatoriale più adeguato. Di pari passo è proseguito il progetto del nuovo Centro, grazie alla disponibilità di finanziamenti da parte di Fondazione Cariparma, Stato, Regione, oltre a fondi aziendali”.

Dopo la presentazione in anteprima del progetto, sarà  avviata una sottoscrizione pubblica di raccolta fondi, con l’obiettivo sia di migliorare l’accoglienza ai pazienti sia di mettere a disposizione dei cittadini le tecnologie più avanzate in campo oncologico. La gestione delle risorse finanziarie raccolte è assegnata a Munus, Fondazione di Comunità di Parma, che opera sul territorio allo scopo di promuovere il dono e la cultura della solidarietà affiancando persone, famiglie, istituzioni, imprese, enti ed organizzazioni che desiderano contribuire alla costruzione del bene comune. Alla Fondazione Munus spetta il compito di conservare il capitale raccolto, assicurare trasparenza nella gestione, garantendo che ogni euro donato venga destinato interamente al progetto. 

 

Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma 

Maggiori spazi, locali più accoglienti ed una nuova camera calda. Un crono-programma studiato in tre fasi, per non interrompere le attività. Proseguono senza sosta i lavori di ampliamento e ristrutturazione del Punto di Primo Intervento dell'Ospedale di Borgotaro. L'opera di riqualificazione consegnerà al "Santa Maria" una struttura dedicata all'emergenza-urgenza, completamente rinnovata ed altamente funzionale, con termine previsto a fine giugno.

Il Punto di Primo Intervento dell'ospedale di Borgotaro ha registrato, nel 2018, poco meno di 9.400 accessi (sono stati circa 9.200 nel 2017) e ha assicurato oltre 10.600 prestazioni ambulatoriali.
Il progetto, che ha preso avvio lo scorso dicembre, è strutturato in tre fasi, per garantire le normali attività del servizio e quindi arrecare il minor disagio possibile ai cittadini.

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La prima fase, che si avvia alla conclusione, vede la realizzazione di nuovi spazi più confortevoli e rispettosi della privacy, tra cui ambulatori per i codici verdi e bianchi, un locale per il triage ed una sala d'aspetto con venti posti a sedere, oltre a depositi e locali accessori per il personale. La seconda e la terza fase dei lavori, sono invece dedicate alla costruzione di un accesso riservato ai pedoni e di una nuova camera calda. Per quest'ultimo locale è previsto il completo rifacimento della struttura attualmente esistente e la realizzazione di un nuovo ambiente, più spazioso ed attrezzato per consentire il passaggio del paziente dall'ambulanza alla struttura ospedaliera, in una situazione di confort termico e climatico. Con l'obiettivo di assecondare le manovre delle ambulanze, la camera calda assumerà una configurazione a settore circolare; per la sua realizzazione saranno utilizzati materiali esterni di finitura tecnologici, come la lamiera grecata, mentre la struttura portante sarà in acciaio.

L'intervento di ristrutturazione e ampliamento del Punto di Primo Intervento - del valore di circa 490 mila euro - è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna che ha stanziato per la riqualificazione complessiva dell'Ospedale Santa Maria di Borgotaro 2 milioni e 692mila euro.

 

Fonte: Ausl Parma

Si rinnova il parco macchine dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma con la sostituzione di 3 dei 5 tomografi presenti al Maggiore. Iniziati i lavori per la sostituzione della prima TAC  in Scienze radiologiche.  Nell’ultimo anno eseguiti  oltre 57.000 esami. 

Parma -

Saranno più veloci e permetteranno esami più approfonditi le tre nuove Tac, a 128 strati, in arrivo all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. La prima apparecchiatura diagnostica è in fase di installazione al piano rialzato del padiglione Barbieri, nel reparto di Scienze Radiologiche, diretto dal prof. Nicola Sverzellati.  

Un vero e proprio rinnovamento del parco macchine - spiega il direttore del  dipartimento diagnosticoGirolamo Crisi – che, dopo il Barbieri, proseguirà in Neuroradiologia e in Radiologia di Emergenza Urgenza, nei locali del Pronto soccorso.  Le tre apparecchiature, progettate per ottenere risultati diagnostici ottimali a bassa dose, sono tutte a 128 strati e rispondono alle esigenze del nostro dipartimento che ogni anno esegue oltre 57.000 esami TC”.

“Sostituiamo – precisa Massimo Fabi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma – 3 dei 5 tomografi attualmente in uso al Maggiore, proseguendo con il nostro piano di rinnovamento delle tecnologie sanitarie. Un progetto di sviluppo fondamentale perché rappresenta un fattore strategico per garantire ai cittadini un servizio di eccellenza”.

La nuova macchina In Scienze Radiologiche sarà operativa da fine gennaio e nel periodo di installazione sarà garantito il normale flusso di esami senza creare ritardi per i pazienti grazie all’utilizzo delle altri tomografi presenti al Maggiore e sul territorio.

 “Il nuovo acquisto  - spiega Sverzellati - rappresenta un passo in avanti importante, soprattutto per i pazienti affetti da patologie croniche destinati a sottoporsi a ripetuti controlli, nonché per i pazienti pediatrici. Il nuovo scanner è uno dei prodotti di maggiore qualità sul mercato estremamente rapido e dotato di sistemi di abbattimento dell’esposizione alle radiazioni ionizzanti che apporterà importanti benefici diagnostici per la valutazione quotidiana di diverse categorie di pazienti”. 

L’installazione della strumentazione diagnostica si completa con un pacchetto software per l’analisi computerizzata delle patologie e ricostruzione 4D delle immagini. “Questo –conclude Sverzellati -comporterà auspicabilmente un cambiamento nella refertazione degli esami TC che includerà sistematicamente misurazioni sempre più precise ed immagini riassuntive più chiare per la comprensione della valutazione radiologica”.

 

Fonte: Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma