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Prosegue nel segno dell'innovazione il nuovo corso della pasticceria Remondini, con appuntamenti aperitivo serali 'fish&wine', ogni primo venerdì del mese, fino a giugno. Il via domani 7 marzo a partire dalle 18,30 -

Modena, 6 marzo 2014 -


"Investire in centro, significa credere nelle sue potenzialità. Potenzialità che ci sono e che vanno stimolate e fatte emergere, magari con un pizzico di innovazione. Per questo ritengo che anche creando, come per altro fanno pure altri colleghi, nuovi momenti di aggregazione contribuisca ad incrementare l'attrattività del cuore di Modena". Ne è convinto Mauro Rossi, giovane imprenditore e titolare della pasticceria Remondini.
L'avvicendamento alla guida dello storico locale di largo San Giorgio ha dato il via anche al nuovo corso della nota pasticceria. Pur mantenendosi fedele ad una tradizione di elevata qualità, sia nei prodotti, dolci e torte che nel servizio, sono stati introdotti elementi innovativi - tra i quali, la decisione di posticipare la chiusura del locale alle 22, favorendo la frequentazione della zona - che non hanno mancato di riscontrare l'apprezzamento di habitué ed avventori saltuari.. Su queste basi anche la decisione di diversificare l'offerta all'ora dell'aperitivo serale, "Per creare un momento di aggregazione differente, rispetto al resto della giornata ma sempre nel segno della qualità", spiega Rossi.
Così si è pensato ad 'In punta di dita': quattro appuntamenti finger food – il primo domani venerdì 7 marzo a partire dalle 18,30 – ogni primo venerdì del mese, fino a giugno presso la Pasticceria Remondini in largo San Giorgio, in cui verranno serviti, dal noto sommelier Paolo Baglietti, una selezione di vini bianchi e rosè, da quelli fermi alle bollicine, in abbinamento ad una serie di specialità a base di pesce fresco da consumare sul momento.
"E' importante – conclude Rossi – il ruolo nostro di operatori, come pure quello delle associazioni imprenditoriali di voler continuare ad essere uno stimolo e quindi sollecitare l'Amministrazione comunale nei confronti del centro storico e della sua attrattività. Ma è altrettanto fondamentale che ciascuno s'impegni ad offrire il proprio contributo. Come io stesso auspico di fare con questa iniziativa".
La pasticceria Remondini con le sue specialità e novità è anche su facebook, all'indirizzo: https://www.facebook.com/pages/Pasticceria-Remondini/420620478072124?ref=hl

(Fonte: ufficio stampa Nevent)

 

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Sabato, 01 Marzo 2014 11:11

"Dove osano le Trote"

 

Di Chiara Marando – Sabato 01 Marzo 2014

Se amate il pesce di fiume, la buona cucina e l’aria di montagna allora oggi parliamo  del posto giusto. Siamo ad Albareto, in provincia di Parma, una location immersa nel tranquillo abbraccio  della natura, un contatto rigenerante  che regala piacevoli sensazioni di benessere. E’ qui che la Famiglia Ferrari porta avanti da generazioni l’idea del nonno, una realtà che unisce la passione per il territorio, la dedizione verso il proprio lavoro con tanta intraprendenza ed energia.  

L’Agriturismo La Peschiera è un luogo incantevole dove poter soggiornare, gustare ottime specialità e addirittura praticare la pesca sportiva con tutta l’assistenza necessaria. Già, perché qui una delle attività principali è l’allevamento di Trote, Salmerini e Storioni , grazie alle limpide acque amiche del torrente Lecora.  Prelibatezze che  non solo vengono vendute a coloro che vogliono portare a casa un prodotto d’eccellenza, ma anche utilizzate per preparare gustose pietanze da assaporare nel ristorante dell’agriturismo. In cucina ci sono lo chef Franco e l’insostituibile Stefano, mentre la sala è il regno di Fabiana che si occupa di accogliere i clienti e gestire al meglio il servizio.

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Ed ora “mettiamo i piedi sotto la tavola” e parliamo di quello che si può scegliere per coccolare il palato. Se partiamo con l’antipasto ricordiamoci che c’è un intero menù da consultare quindi attenzione a non esagerare perché il Tris Peschiera è tutt’altro che scarso: Mousse calda di Trota, Insalata di Trota affumicata con cipolla e Salumi misti. I Primi sono un tripudio di bontà che spazia dal pesce alla terra con leccornie come i Gigli al sugo di Trota, Lasagne alla Trota, Tortelli ripieni di Trota o Erbetta, e ancora Pansotti alla Genovese con sugo di noci e, quando la stagione lo consente, Tagliolini con i Prugnoli.

Passiamo ai secondi dove la Trota viene proposta in succulente varianti: fritta in pastella di birra, con Pistacchio di Bronte e mandorle tostate, alla Genovese con pesto e pomodorini, alle Castagne, e la versione più estiva con pomodori, olive e capperi. Chi ama la leggerezza potrà sceglierla cotta alla griglia oppure al vapore, mentre i più temerari sfideranno il goloso Fritto di Montagna con Trotelle del bracconiere e funghi fritti, che già dal nome promette battaglia.

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Si sa, con la pancia piena ci si sente molto meglio, e dopo un pasto abbondante non c’è nulla di più rilassante che un po’ si sano riposo all’ombra di qualche albero secolare o comodamente sdraiati nel prato antistante il lago, accarezzati dalla frizzante brezza di montagna. I mesi migliori per visitare questo angolo da fiaba sono quelli dove il clima è più benevolo, e visto che la Primavera si sta avvicinando a grandi passi direi che si può già programmare un weekend fuori porta…diciamo un premio dopo il lungo e freddo Inverno.

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Agriturismo La Peschiera

Località Casa Re, 182 – 43051 Albareto (PR)

Tel. 0525 999453

Cell. 3667316228

www.lapeschiera.eu

 

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Promossa da Confesercenti la rassegna durerà fino al 3 aprile. Tra piatti tipici e rivisitazioni d'autore, sempre a costi contenuti assaggiando le eccellenze modenesi. Anche premi per gli habitué -

Modena, 25 febbraio 2014

Entra nella seconda settimana la rassegna, promossa da Fiepet Confesercenti Modena i 'Giovedì Gastronomici XL'. Con 24 ristoranti di Modena e provincia che dal lunedì al giovedì (ad esclusione dei giorni di chiusura per turno) offrono menù completi, dall'antipasto al dolce, a prezzi speciali non c'è come sempre, che l'imbarazzo della scelta.. Un'occasione, per chi desidera passare una serata fuori a cena, degustando i piatti legati alla migliore tradizione. I cui protagonisti sono le eccellenze del territorio modenese, come l'aceto balsamico tradizionale Dop e Igp, il Lambrusco (Sorbara, Modena e Grasparossa), il parmigiano reggiano, il prosciutto di Modena Dop.

Accanto ai classici tortellini, non mancano proposte decisamente creative grazie a ricette "ripensate" che offrono connubi innovativi e davvero invitanti: dal gnocco fritto come dessert, ai passatelli asciutti in vellutata di zucca, al risotto con mirtilli e crema di ricotta del Cimone. E tra le novità di quest'anno la Fidelity Card che ai più assidui frequentatori dei Giovedì Gastronomici permette di ricevere un serie di premi strettamente legati alla enogastronomia.

I GIOVEDI' GASTRONOMICI SONO ANCHE SUI SOCIAL NETWORK
Per rendere ancora più accessibile ed interattiva l'iniziativa, per tutta la durata della manifestazione infatti sarà attiva una pagina Facebook dedicata: http://www.facebook.com/pages/Gioved%C3%AC-Gastronomici-XL/325716174135098 e il nuovo sito www.giovedigastronomicixl.com.

UNA GUIDA GRATUITA, CONSULTABILE ANCHE ON LINE
Anche in questa occasione è stata realizzata una pratica guida: un comodo libretto tascabile contenente tutti i riferimenti dei ristoranti, la descrizione dei menù offerti ed i relativi prezzi. Un pratico vademecum, in distribuzione gratuita presso tutte le sedi di Confesercenti Modena, i ristoranti e i punti informativi dei maggiori comuni della provincia. La lista dei ristoranti aderenti è inoltre scaricabile dal sito www.confesercentimodena.it.

(fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

 

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Sabato, 22 Febbraio 2014 11:09

Guarda che "Gnocchi"

Di Chiara Marando – Parma 22 Febbraio 2014

Riuscire ad entrare nel regno di uno chef e poterlo osservare all’opera tra i fornelli è sempre un privilegio. Si riescono a carpire i piccoli segreti, i movimenti rapidi e sicuri di chi conosce ed ama il proprio mestiere,  e le tecniche di preparazione che possono trasformare un semplice piatto in una portata da veri gourmet.  Se poi a questo si aggiunge che in qualche caso molto fortunato riusciamo anche a portare a casa una gustosa ricetta, il gioco è fatto.

Oggi è Fabio Romani, del Ristorante Romani, a pochi chilometri da Parma,  ad aprire le porte della sua cucina, a raccontarsi e preparare per noi un piatto con i profumi del territorio. La location è quella del caratteristico podere di famiglia dall’anima rustica, dove ogni più piccolo  arredo  testimonia un pezzo di storia e di ricordi. Il menù segue la tradizione parmigiana mantenendo uno stretto legame con le ricette di casa, quelle della nonna. Primi fra tutti i famosi Tortelli di Verza, delicati ma saporiti, poi i corposi Guancialini di manzo, ed ancora i dolci come il classico e intramontabile Budino al cioccolato ed il Semifreddo agli amaretti e cioccolato. Si può dire che Fabio abbia fatto della sua cucina una seconda casa, una vera passione che lo accompagna da sempre. Lui è l’evoluzione del vecchio oste, ama intrattenere i clienti con la sua simpatia ed osservare le reazioni al primo assaggio dei piatti.

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La ricetta che ci ha voluto rivelare è semplice ma di sicuro effetto, dal gusto squisitamente avvolgente. Gnocchi fatti in casa con sugo di porri e culatello

Ingredienti:

1 kg di patate vecchie ( farinose e compatte)

200 gr. di farina (oppure fecola e maizena)

1 uovo intero

Sale q.b.

Prepararli è molto semplice, ma attenzione al piccolo tocco da professionista: le patate vanno cotte in forno (1 ora a 160°) lasciandole intere, con la buccia e su una base di sale, così da assorbirne la giusta quantità e rimanere compatte. Una volta cotte pelarle ancora calde, schiacciarle con il passapatate ed aggiungere tutti gli altri ingredienti.

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Impastate energicamente fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Dividete l’impasto in tanti filoni dello spessore di 2-3 cm e tagliate i vostri gnocchi  facendo attenzione a riporli su una superficie infarinata così che non si attacchino.

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Preparare il condimento, poi, sarà molto veloce. Tagliate grossolanamente un porro, fatelo stufare con una noce di burro, aiutandovi con un po’ di acqua di cottura, ed infine aggiungete il culatello tagliato a striscioline. Il salume garantisce già una sapidità perfetta quindi non è necessario aggiungere il sale ma solo un pochino di pepe.

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Basteranno pochi minuti perché il tutto sia pronto. Nel frattempo fate bollire i gnocchi in abbondante acqua salata ed una volta cotti aggiungeteli al condimento. Mantecate con l’immancabile Parmigiano e servite ben caldi.

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Ristorante Romani

Strada Dei Ronchi, 2 - Vicomero,

43030 Torrile Parma

Tel. 0521 314117

www.ristoranteromani.it

 

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Venerdì serata gourmet al ristorante Al Vedel di Colorno insieme all'esperto affinatore Enrico Panzarasa -

Colorno (Pr), 19 febbraio 2014 –

Dal Pecorino di Pienza al Blue Shropshire, dal Bitto al Reblochon fermier. Un viaggio nel gusto fra cultura enogastronomica e territorio è quello proposto da "I segreti del formaggio", la serata gourmet organizzata per venerdì 21 febbraio al ristorante Al Vedel di Colorno. Non una semplice cena, ma un'esperienza sensoriale grazie alla quale scoprire vere eccellenze del settore lattiero-caseario provenienti da Italia, Francia e Svizzera: piccole produzioni di alta qualità che unisco tradizione e arte casearia. Un viaggio nei luoghi, nella storia e nella cultura di prodotti di eccellenza, fra caprini, pecorini e formaggi di latte vaccino, appositamente scelti da Enrico Panzarasa, fra i migliori "nasi" italiani. Selezionatore e affinatore di formaggi di lunga esperienza, Panzarasa accompagnerà il pubblico del Vedel alla scoperta di vere eccellenze produttive con uno stile appassionato, capace di conquistare anche il palato più esigente.
Per l'occasione lo chef Enrico Bergonzi, patron del Vedel, ha elaborato un menu tematico, interamente dedicato ai formaggi. Dall'antipasto al dolce, la proposta culinaria si presenta come un vero percorso del gusto fra eccellenze alimentari e rarità del settore caseario. Un piccolo buffet di benvenuto accoglierà il pubblico, con nocciole del Piemonte al Cream Cheese, Peperone del Piquillo alla Tomme Nature e Taleggio in carrozza, per poi passare all'insalata di puntarelle, Pecorino di Pienza e aceto balsamico, accompagnati dalla selezione di salumi tipici della Bassa parmense. Si proseguirà con i primi piatti che includono i Cannelloni alla verza con fonduta di Blue Shropshire e Porto rosso e Gnocchetti al grano saraceno con fonduta di broccoli e Bitto, pancetta affumicata croccante. E poi loro, i veri protagonisti della serata: due selezioni di raffinati formaggi che includono prodotti realizzati con metodi esclusivamente artigianali, come: la Ricotta scorza nera, il Reblochon fermier, l'Etivaz, il Ficu, il Blu di Bagnoli, il Caciocavallo podolico.
Non solo formaggi e buona cucina caratterizzeranno la serata di venerdì. Il menu prevede infatti piacevoli sorprese di gusto anche in tema di vini. Le varie portate saranno abbinate a una selezione di calici, sapientemente scelte da Marco Pizzigoni che includono: Brut Metodo Classico 2011, Pinot Bianco Dellago, Amarone della Valpolicella e Moscato Rosa.

La serata è organizzata in collaborazione con il marchio "Non toccatemi il formaggio" di Selecta.

Per info complete sul menu e prenotazioni: tel. 0521 816169 – mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte. ufficio stampa Erika Ferrari)

 

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Sabato, 15 Febbraio 2014 11:03

"Ricette Fatali"... Donne Velenose ai fornelli

 

Di Chiara Marando – Sabato 15 Febbraio 2014

Cibo come tentazione fatale, goloso richiamo che appaga i sensi. Cibo come dolce veleno a cui è difficile resistere. Il corso della storia e le più note pagine di letteratura traboccano di racconti, notizie e personaggi più o meno reali le cui vite si intrecciano con il misterioso ed affascinante legame che collega il cibo alla morte.

Questo intrigante argomento è il punto di partenza da cui prende le mosse il curioso volume “Ricette Fatali” scritto da Katia Brentani (Damster Edizioni, www.damster.it), non una semplice raccolta di aneddoti e sicuramente nemmeno il classico libro di cucina, difficile catalogarlo ma certamente divertente da leggere e ricco di spunti interessanti. Tra le sue pagine vanno in scena le vite delle più famose “Donne velenose”, note serial killer, streghe ed esperte speziali, con un occhio attento alle pozioni ed ai vari alimenti incriminati,  scaltramente confusi tra i sapori di lussuosi banchetti o sfiziosi manicaretti preparati per le ignare vittime. Racconti leggeri e fluidi che ispirano altrettante appetitose ricette da provare a casa…ovviamente senza il tocco proibito.

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C’è la storia delle simpatiche vecchiette di “Arsenico e vecchi merletti” nel film di Frank Capra, dove le anziane signore offrivano ai malcapitati Sciroppo di Sambuco avvelenato, la cui dolcezza mascherava l’amara fine. Rifacendosi a loro ecco che si può provare qualcosa di invitante come i Biscotti salati all’aneto e sciroppo di sambuco, oppure la Torta di fragole che grazie all’aroma dello sciroppo acquista quel pizzico fruttato in più, due idee particolari con cui “accogliere” gli ospiti.

Tutti noi conosciamo la storia di Biancaneve e della sua mela avvelenata. Un frutto delizioso, dai colori attraenti, perfetto per preparare torte, insaporire arrosti ed arricchire contorni e dolci. L’autrice approfitta di questo ingrediente per consigliare preparazioni come Arrosto di mele e prugne della Strega, fettine di Pollo alle mele, Palline di mela e Crema di mela al curry.

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Poi ci sono le storie le nobildonne del settecento e dell’ottocento, dei loro sotterfugi a corte, vere professioniste nel mestiere di avvelenatrici seriali. E che dire delle figure femminili famose nella mitologia? Donne che di intrighi, amori infedeli e vendette ne hanno fatto il loro pane quotidiano? Medea, passionale ed istintiva, la regina Creusa, avvelenatrice mancata, oppure Deianira, la moglie di Eracle. Scoprire il nesso tra le loro appassionanti vicende e l’arte culinaria sarà stimolante e divertente. Ogni capitolo raccoglie  vicende diverse e consigli gastronomici gustosi, tutti da provare. Ma mi raccomando, non fatevi prendere troppo la mano.

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Per saperne di più:

www.damster.it

 

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Promossa da Confesercenti la rassegna durerà dal 17 febbraio al 3 aprile tra piatti tipici e rivisitazioni d'autore, sempre a costi contenuti. Anche premi per gli habitué -

Modena, 13 febbraio 2014 -

"Ma che menù strepitosi", "Ne abbiamo assaggiati diversi: favolosi", "Li proveremo il prima possibile"; e poi ancora: "Non vedo l'ora di gustare la proposta di... "Bella iniziativa, bravi!". Sono solo alcuni dei commenti raccolti sui social network in relazione alla passata edizione dei Giovedì Gastronomici la rassegna enogastronomica promossa da FIEPET-Confesercenti Modena. Il biglietto da visita forse più indicato per presentare quella del 2014, l'ottava. E anche quest'anno nella collaudata formula XL, extra large ulteriormente ampliata però: 28 giorni di durata complessiva, quasi due mesi per degustare le originali proposte e un premio per i frequentatori assidui.

A partire da lunedì 17 febbraio, fino al 3 aprile 2014, 24 noti ed affermati ristoranti della provincia – dalle colline, alla pianura, passando per il capoluogo e non solo – ogni lunedì, martedì, mercoledì e giovedì sera (chiusure per turno escluse) offriranno agli amanti della buona tavola, l'opportunità di degustare una serie di menù appositamente pensati per l'occasione. Un autentico viaggio nel gusto, che porta in tavola tradizione e creatività, fusi insieme ed espressione del perfetto connubio tra l'estro creativo degli chef e le eccellenze dei prodotti tipici modenesi quali: l'aceto balsamico tradizionale Dop e Igp, il lambrusco (Sorbara, Modena e Grasparossa), il parmigiano reggiano, il prosciutto di Modena Dop... apprezzati in tutto il mondo.

Tra le proposte: gli immancabili tortellini e passatelli in brodo, il fritto misto all'italiana, lo gnocco fritto, le crescentine e i filetti, cucinati secondo le usanze locali. Ma è pure ampia l'offerta di pietanze 'ripensate', la cui base rimane la tradizione: guanciale lardellato su purè di patate e ristretto di nocino, risotto con mirtilli e crema di ricotta del Cimone, tortino di patate di Montese con salsa al parmigiano e tartufo nero, gnocco fritto come dessert, passatello asciutto in vellutata di zucca gialla e flangè di culatello croccante, passatelli asciutti con pere Abate zucchine e ricotta salata, soufflé di mele con panna filato al caramello...mentre c'è pure chi ha previsto gustose alternative vegetariane, per chi ne farà richiesta.

Ampia anche la scelta dei ristoranti aderenti: dalle tipiche trattorie a quelli più rinomati e celebrati dalle guide. Tutti però accumunati da una caratteristica fondamentale: l'opportunità di offrire un menu degustazione completo, dall'antipasto al dolce, in molti casi bevande comprese, ad un costo ragionevole: da 23,00 a 35,00 euro. Un piccolo accorgimento che assume ulteriore valore in un periodo come quello attuale ma che, lo ricordiamo, ha accompagnato l'iniziativa fin dai suoi esordi. Sempre poi per consolidare il rapporto con la clientela è stata nuovamente istituita la fidelity card (da richiedere direttamente ai ristoratori aderenti) per premiare gli habitué della rassegna. Ad ogni ristorante visitato si potrà richiedere un timbro. Una volta raccolti il numero di timbri necessari, da un minimo di 4 ad un massimo di 10, si potrà richiedere il premio – set di calici, 1 kg di parmigiano reggiano, selezione di 6 bottiglie di lambrusco e pignoletto, aceto balsamico tradizionale da 12 e da 25 anni - presso la sede di Confesercenti (via Paolo Ferrari 79, Modena), entro il 16 maggio 2014.

"La scelta di riconfermare anche per questa, ottava, edizione dei Giovedì Gastronomici, il format di quella passata, è dettata dai riscontri positivi ottenuti - tiene a sottolineare Gianfranco Zinani, presidente di FIEPET-Confesercenti Modena – Segno indelebile della validità di questa formula, vincente, e volta ad agevolare i consumatori. Siamo riusciti a mantenere ampia l'offerta, acquisendo anche 4 nuovi locali, mentre abbiamo pensato, col fine di fidelizzare gli estimatori dell'iniziativa di re-introdurre un riconoscimento per tutti coloro che degusteranno più di un menù. Fiepet sosterrà sempre con vigore la tutela della qualità eno-gastronomica modenese e dei suoi consorzi che rappresentano il territorio, e tutti i partner e gli sponsor che avallano la professionalità della ristorazione modenese".

"Con questa iniziativa vogliamo confermare il nostro impegno e sostegno nei confronti del settore della ristorazione locale come pure per la valorizzazione di prodotti e cucina tipici modenesi - aggiunge Daniele Cavazza, responsabile delle politiche economiche e Coordinatore Area Turismo Confesercenti Modena - Anche in quest'occasione abbiamo voluto dare spazio a quegli operatori che hanno dovuto sostenere enormi sforzi per riaprire a seguito del sisma, come pure chi a chi si è trovato a dover fare i conti con le conseguenze dell'alluvione che ha recentemente colpito il territorio. Rimane dunque ampio il ventaglio delle proposte a costi accessibili a tutti anche dietro le sollecitazioni degli estimatori. Al fine di usufruire di una formula trasparente e conveniente il cui successo è incrementato nel corso degli anni".

Per rendere ancora più accessibile ed interattiva l'iniziativa, i "Giovedì Gastronomici" tornano sul Social Network per eccellenza: per tutta la durata della manifestazione infatti sarà attiva una pagina Facebook dedicata - http://www.facebook.com/pages/Gioved%C3%AC-Gastronomici-XL/325716174135098- per tenersi costantemente aggiornati. Ma sarà possibile scoprire le curiosità sui ristoranti aderenti, i menù e sui prodotti enogastronomici, anche sul nuovo sito appositamente dedicato, www.giovedigastronomicixl.com - on line a partire da oggi giovedì 13 febbraio 2014 – e accessibile direttamente da quello dell'Associazione, www.confesercentimodena.it.

I "Giovedì Gastronomici" sono promossi da Confesercenti in collaborazione con i principali Consorzi di tutela dei prodotti tipici del territorio modenese, a cui va anche quest'anno il particolare ringraziamento dell'Associazione. La loro presenza alla rassegna enogastronomica conferisce ulteriore garanzia di qualità dei prodotti alla base delle ricette proposte. L'iniziativa ha ricevuto inoltre il patrocinio della Provincia e del Comune di Modena nonché della Camera di Commercio. Sono preziosi sponsor: Caffè Cagliari, Chiarli, Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Unipol Assicurazioni.

Anche in questa occasione è stata realizzata una pratica guida dell'iniziativa: un comodo libretto tascabile contenente tutti i riferimenti dei ristoranti, la descrizione dei menù offerti ed i relativi prezzi. Un pratico vademecum, in distribuzione gratuita presso tutte le sedi di Confesercenti Modena, i ristoranti e i punti informativi dei maggiori comuni della provincia. La lista dei ristoranti aderenti è inoltre scaricabile dal sito www.confesercentimodena.it.

In allegato la locandina scaricabile

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

 

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Mercoledì, 12 Febbraio 2014 12:58

A Parma arriva IMAF CHEFS’ CUP 2014

Domani, 13 febbraio a PARMA andrà in scena la terza avvincente tappa della Chefs' Cup stellata. Protagonisti Isa Mazzocchi e Franco Madama che creeranno due ricette ispirate all'opera "Vita di Pi" -

Milano, 12 febbraio 2014 –

Domani, giovedì 13 febbraio, la prima competizione a coppie tra Chef stellati sarà in scena da Maxim's, il ristorante dell'elegante Palace Maria Luigia.
E' la terza tappa di nove date italiane molto speciali perché straordinariamente aperte al pubblico. La competizione, infatti, avviene dal vivo sotto gli occhi di giuria e di un pubblico appassionato di alta cucina che può degustare le ricette create per l'occasione in una cena esclusiva (a numero chiuso, prenotazioni su: www.imafestival.com).
Il tour italiano si concluderà a Napoli il 17 aprile. Da lì due finalisti su diciotto partecipanti voleranno a Los Angeles a maggio per un grande duello one-to-one.
Ma fino ad allora coppie inedite di Chef talentuosi daranno vita a capolavori d'alta cucina ispirati ad opere cinematografiche, tratte da racconti letterari. Ogni coppia lavorerà su un soggetto: dal Grande Gatsby ad Alice nel paese delle meraviglie a Miseria e Nobiltà ed altri ancora.
Da Maxim's giovedì 13 febbraio si esibirà la terza coppia stellata di IMAF CHEFS' CUP 2014: Isa Mazzocchi, del Ristorante La Palta, e Franco Madama, del Ristorante Inkiostro, proporranno qualcosa di magico ispirandosi al recente successo "Vita di Pi", tratto dal romanzo di Yann Martel. Nello specifico lo Chef Mazzocchi presenterà "La lasagna di Pi in zuppa di pesce", mentre lo Chef Madama cercherà di conquistare pubblico e giuria con "Tubo croccante in fili di caramello al grue di cacao e peperoncino".
E' un'opportunità rara per vedere veri maestri del food all'opera ed, eccezionalmente, gustare le loro creazioni che verranno servite durante la cena in concomitanza con l'esibizione.
Rossella Canevari, scrittrice e appassionata del mondo dell'arte e della gastronomia, ha ideato IMAF CHEFS CUP con l'obiettivo di offrire spettacoli d'arte a 3 stelle.
Spettacoli che saranno ambientati nelle location della prestigiosa catena SINA HOTELS, in nove ristoranti ubicati nelle più belle città italiane.
Questo perché, oltre agli chef in gara, saranno protagonisti anche i talentuosi resident chef delle cucine che ospiteranno l'evento, sostenuto da importanti rappresentanti del gusto italiano nel mondo quali Ferrarelle si conferma acqua ufficiale di IMAF CHEFS' CUP e Kimbo.
Le tappe
Dopo Parma ci saranno Milano, Perugia, Venezia, Viareggio, Romano Canavese e Napoli, con una finale a sorpresa ad inviti.

(Fonte: ufficio stampa Imaf Chefs Cup)

 

 

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A San Valentino, il Laboratorio Gastronomico dei Fratelli Spigaroli, a Polesine Parmense (PR), diventa un laboratorio romantico

Parma, 10 febbraio 2014

In un mondo che ci propone giorno dopo giorno cambiamenti radicali ed innovazioni tecnlogiche che si riflettono sulla mutazione genetica di usanze ed abitudini radicate nelle culture, la tradizione di San Valentino – forse perché fondata su una base solida come l'amore – è ancora difficile da pensare scollegata da un immaginario in cui per poche ore tutto si ferma e al centro rimangono solo gli innamorati.

La stessa idea di arrestare gli ingranaggi del tempo è la base che da sempre ispira il ristorante "Al Cavallino Bianco", Laboratorio Gastronomico dalle svariate identità fortemente voluto da Luciano Spigaroli, fratello dello chef Massimo, i cui nomi sono inevitabilmente legati a quello dell'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR).
Per offrire un San Valentino all'insegna della tradizione di un territorio, il ristorante "Al Cavallino Bianco" propone una serata di buona cucina accompagnata dalle più belle canzoni d'amore italiane e da un repertorio internazionale da pelle d'oca, nell'interpretazione del duo Francesco ed Alessia, che, a conclusione della serata, lasciano il microfono a chi desidera cimentarsi in un gran finale karaoke.
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Il menu – proposto al costo di 55 euro a persona, tutto compreso – si apre con un brindisi che vede, protagonisti nel bicchiere, le bollicine rosate del "Rosa di Corte", lo Strologo brut metodo classico e analcolici alla frutta, a bagnare un antipasto di piccole stuzzicherie sfiziose, Culatello di Zibello con pane bianco, spalla cotta calda con le focaccine, gran gentile con torta salata, Parmigiano Reggiano di Collina. Si prosegue con gamberi d'acqua salmastra con germogli d'orto al condimento Spigaroli oppure tortino di parmigiano e tartufo, risotto allo Champagne o tagliolini allo storione, filettino di salmone con spinacine e croccante di carciofo o faraona ricoperta di Culatello e cotta nella creta del Po con le sue verdure. Per concludere, gran buffet di frutta, gelati e dolci di San Valentino, Caffetteria e digestivi con piccolo bar.
Ad innaffiare l'intera serata, Sorriso di Cielo Malvasia Quieto – La Tosa, Ronco delle Ginestre 2006 – Castelluccio e Tanit Passito di Pantelleria.

(Fonte: ufficio stampa Ella studio)
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Sabato, 08 Febbraio 2014 11:16

Voi mangiate...al resto ci pensa la Musica

 Di Chiara Marando – Parma 08 Febbraio 2014

La cornice è quella del Castello di Torrechiara, in provincia di Parma, con la sua atmosfera dal fascino immortale, le sue colline silenziose e rasserenanti, un angolo da fiaba fermo nel tempo. La storia è quella della famiglia Vicari, una storia semplice, fatta di legami forti e tanta passione per il proprio territorio. Era il 1981 quando Gianquinto sostenuto dal fratello Maurizio, propone ai genitori Maria e Mario di rendere viva la loro abitazione, farne un ristorante che potesse essere un punto di riferimento dove incontrarsi, mangiare e sentirsi come a casa. Da questa semplice idea è nato il Ristorante “Al Mulino”, piccola oasi all’ombra del castello, luogo che conserva ancora oggi un’anima genuina, avulsa dalla modernità dirompente. Un’attività tutta in famiglia, Maurizio in  cucina dove mette in pratica i preziosi insegnamenti di mamma Maria, e “Quinto” in sala, perfetto oste ed intrattenitore dalla vitalità spiccata.

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L’immagine è quella di una costruzione deliziosamente rustica, alle cui spalle si estende la storica vigna, piacevole location estiva per spettacoli ed eventi a tema. L’interno è arredato con accogliente semplicità:  tavoli in legno, luci calde ed avvolgenti, quadri e foto alle pareti ed un continuo via vai di affezionati clienti che non perdono mai una serata in compagnia, magari allietata da contributi musicali. Già, perché non è raro sentire le dolci note di una chitarra accompagnate dalla morbida voce di Gianquinto, oppure dei tanti artisti che improvvisano coinvolgenti concerti, un mix capace di rendere una cena speciale. La musica è da sempre parte integrante del “Mulino”, non a caso Quinto ha seguito questa sua vocazione fondando , insieme al figlio Emilio, le “Anime Salve”, una realtà composta da musicisti che insieme danno vita ad un vero e proprio tributo in memoria del  grande poeta Fabrizio De Andrè. Ormai da quindici anni si esibiscono in tutta Italia, trascinando il pubblico e dando corpo a quelle emozioni che solo la musica sa creare.

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Un luogo dove poter lasciare da parte la stressante quotidianità e salutare per qualche ora pensieri e problemi facendosi coccolare da un ambiente rassicurante, un concetto che De Andrè esprimeva al meglio nella sua meravigliosa canzone “Amico Fragile”:  “…Potevo attraversare litri e litri di coralloper raggiungere un posto che si chiamasse arrivederci…” 

E dato che anche il cibo concilia il buonumore ecco che potrete scegliere tra i piatti della cucina parmigiana per completare al meglio il quadro di una serata da ricordare. Il mio consiglio è quello di provare i profumati salumi misti accompagnati dall’intramontabile Torta Fritta e dalla specialità della casa, la sfiziosa Salsa Egisto, a base di cipolle rosse di Tropea, un vero e proprio must del locale. Poi potrete continuare con i classici tortelli di zucca, erbetta e patate con la gustosa variante al sugo di funghi oppure speck, e ancora la Bomba di riso ripiena di carne di vitello e maiale oppure la pasta del giorno condita con sugo di soffritto e salamino. Se passiamo ai secondi allora largo alla carne con le grigliate oppure il saporito Filetto “Rosa di Parma” magari servito con patate arrosto. Come sempre questi sono solo alcuni esempi per stuzzicare l’appetito. Ma non dimentichiamoci dei dolci: Semifreddo del Mulino, da scoprire, e Torte della casa come quella di mele, limone e la classica crostata con marmellata di prugne.

Qui la tradizione si sposa con l’evoluzione dei tempi che cambiano conservando quel tocco di romanticismo che non guasta mai. A pensarci bene si sta avvicinando San Valentino…provate a cliccare qui.

 

Bar Ristorante Al Mulino

Strada Mulino, 12, 43010 Torrechiara Parma

Tel. 0521 355122

www.mulinoditorrechiara.it

www.animesalve.it

 

 

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia