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Durante la visita alla Casa della Salute Parma centro la birmana Phyu Phyu Thin ha approfondito diversi temi con i professionisti che lavorano nella struttura -

 

Parma, 2 aprile 2014 -

La birmana Phyu Phyu Thin, parlamentare della lega nazionale per la democrazia, ha visitato ieri la Casa della Salute Parma centro dell'Azienda USL.
Accolta dal Direttore Generale Massimo Fabi e dalla Direttrice del Distretto Giuseppina Ciotti, Phyu Phyu Thin dopo aver fatto alcune domande su come è organizzato il sistema sanitario in Italia ha approfondito diversi temi con i professionisti che lavorano nella struttura: dal ruolo del medico di famiglia all'importanza della prevenzione.
Particolare attenzione, ha posto a come sono organizzati i servizi per la salute delle donne e i servizi di salute mentale.

Phyu Phyu Thin, amica del premio Nobel San Suu Kyi, è in visita nella nostra città grazie all'Associazione Italia-Birmania, accompagnata dalla senatrice Albertina Soliani.

 

(Fonte: ufficio stampa AUSL di Parma)

 

Le iniziative nel Distretto Sud-Est di Azienda USL e Associazioni di Volontariato. In diversi comuni del Distretto Sud-Est, l'Azienda USL e le Associazioni di Volontariato locale organizzano dei punti informativi nelle Case della Salute  -

 

Parma, 31 marzo 2014 -

Aprile è il mese dedicato alla prevenzione alcologica. Quest’anno, in diversi comuni del Distretto Sud-Est, l’Azienda USL e le Associazioni di Volontariato locale organizzano dei punti informativi nelle Case della Salute.

Questo il calendario degli appuntamenti, dalle 9 alle 12.30.

Casa della Salute di Langhirano: il 3 con AA (Alcolisti Anonimi) e Gruppi familiari Al-Anon e il 7 con ACAT (Associazione Club Alcolisti in Trattamento) “Appennino Sud Est”. Casa della Salute di Collecchio: l’1 con ACAT “Il Volo”, il 16 con AA e Gruppi familiari Al-Anon e il 29 con ACAT. Casa della Salute di Felino: l’11 con ACAT “Appennino Sud Est”. Casa della Salute di Traversetolo: l’8 con ACAT “Il Volo” e il 10 con AA e Gruppi familiari Al-Anon. Casa della Salute di Sala Baganza: il 30 con AA e Gruppi familiari Al-Anon. 

Alla Casa della Salute di Monticelli, l’appuntamento è dalle 14.30 alle 17, il 17 con ACAT “Il Volo” e il 24 con AA e Gruppi familiari Al-Anon.

I volontari sono a disposizione per rispondere alle domande dei cittadini e per fornire materiale informativo.

 

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

 

 

Grazie alla generosità della Ditta Tecnoplastica di Parma, è stato donato un misuratore del grado di idratazione e nutrizione al servizio di Cardiologia del polo sanitario di via Pintor dell'AUSL.

Parma, 27 marzo 2014 -

E’ un misuratore del grado di idratazione e nutrizione l’apparecchiatura donata dalla ditta Tecnoplastica di Parma al servizio di Cardiologia del polo sanitario di via Pintor dell’AUSL.

Uno strumento non invasivo che in pochi secondi fornisce al cardiologo informazioni specifiche utili per la prevenzione e per il trattamento dello scompenso cardiaco. Questa patologia comporta l’incapacità del cuore di svolgere la sua funzione di pompa, quindi di portare a organi e tessuti l’ossigeno, attraverso il sangue. Secondo il Ministero della Salute, oltre i 65 anni, lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale. A soffrire di scompenso cardiaco in Italia sono circa 600.000 persone e si stima che la sua frequenza raddoppi a ogni decade di età (dopo i 65 anni arriva al 10% circa).

Il nuovo apparecchio consente di effettuare una diagnosi sensibile e precoce di alterazioni prescompenso, quindi è utile in fase preventiva. Nella fase acuta della malattia, facilita il monitoraggio della terapia diuretica. In fase post dimissione, in pazienti già colpiti da scompenso cardiaco, è invece utile per controllare la qualità dell’idratazione e dello stato nutrizionale a lungo termine, evitando quindi nuovi ricoveri in ospedale.   

Del valore di circa 10.000 euro, l’apparecchio rappresenta dunque un importante aggiornamento tecnologico  per le attività diagnostiche della cardiologia del Pintor, un servizio che segue in un anno circa  500 persone con diagnosi di scompenso. 

Ieri la cerimonia di ringraziamento per la donazione, alla presenza di Massimo Fabi, direttore generale dell’AUSL e di Paola e Giuseppe Casali, rispettivamente rappresentante legale e socio della ditta Tecnoplastica.

 

 

 

(Fonte: Ufficio stampa Azienda USL di Parma)

 

Mercoledì, 26 Marzo 2014 10:29

Fidenza – L’Hospice compie 10 anni

 

In programma due convegni il  29 marzo e il 4 aprile e un evento aperto alla cittadinanza il 24 maggio, giornata nazionale del sollievo. E’ un’iniziativa di Azienda USL di Parma e Cooperativa AuroraDomus -

 

Parma, 26 marzo 2014 -

 

L’Hospice di Vaio dell’Azienda USL compie 10 anni. E’ stata la prima delle attuali 4 strutture ad aprire nell’estate del 2004 ed oggi è parte della rete provinciale per le cure palliative insieme ai Centri di Parma (Piccole Figlie), Langhirano e Borgotaro.

 

Per celebrare al meglio questa importante ricorrenza, l’Azienda USL e la cooperativa AuroraDomus, insieme ai Comuni di Fidenza e Salsomaggiore e all’Associazione Dott. Bruno Mazzani organizzano tre eventi.

 

I CONVEGNI. Il primo appuntamento è per il 29 marzo, dalle 9 alle 13.30, quando nell’aula A dell’Ospedale di Vaio si terrà “L’Hospice tra passato e futuro”. Tra altro, saranno presentati i primi dieci anni di vita della struttura e raccontate le esperienze degli altri centri presenti in provincia. “Etica e nuovi confini nelle cure palliative” è il titolo del secondo evento, che si svolgerà il 4 aprile dalle 9 alle 16, nella sala delle Cariatidi del Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore. L’evento conclusivo aperto a tutta la cittadinanza e al mondo del volontariato si terrà il 24 maggio, giornata nazionale del sollievo, al Centro culturale San Michele di Fidenza dalle 9 alle 13. I programmi sono disponibili nel sito www.ausl.pr.it

 

L’HOSPICE DI VAIO. Offre una risposta personalizzata ai bisogni assistenziali di chi ha una malattia, non solo oncologica, in fase avanzata e non più suscettibile di cure attive. Un luogo dove le cure mirano a dare sollievo dal dolore e a tutti i sintomi che necessitano di terapie di supporto, dove è garantita la presa in carico del malato e della sua famiglia. 

 

L’ORGANIZZAZIONE DEL CENTRO. E’ una struttura territoriale gestita dalla Cooperativa AuroraDomus, la prima Cooperativa sociale italiana a gestire un servizio sanitario di questo tipo. La Direzione Clinico-assistenziale è infermieristica. Il personale è composto da una psicologa, sette infermieri, dieci operatori socio-sanitari e da due addetti alle attività alberghiere. Collaborano anche i fisioterapisti del Dipartimento Cure Primarie del Distretto di Fidenza. L’équipe multiprofessionale, con  il coinvolgimento e la partecipazione attiva dell’assistito e della sua famiglia, definisce per ogni paziente, il piano assistenziale individualizzato, caratterizzato da ampia flessibilità, nel rispetto dei ritmi di vita, delle abitudini e dei desideri della persona malata e di chi l’assiste. Don Mauro Ghidini e il diacono Gabriele Boselli garantiscono, a chi lo desidera, assistenza spirituale.   

 

IL RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. Anche nel Centro, il medico di famiglia continua a svolgere il suo ruolo di primo riferimento per la salute dei propri assistiti. Ha libero accesso alla struttura e garantisce la continuità assistenziale nelle 12 ore diurne (di notte e nei prefestivi il servizio è assicurato dalla guardia medica).

 

LA STRUTTURA. L’ambiente è particolarmente accogliente. Ci sono  undici camere singole e due doppie. Il Centro è dotato di tutte le attrezzature più moderne per l’assistenza ai malati. E’ favorita la presenza dei familiari. Tutto è stato realizzato  per  offrire una permanenza confortevole.

 

IL RUOLO DEL VOLONTARIATO. Ne tempo il Centro ha consolidato forti legami e collaborazioni con il volontariato. In particolare con l’AVO e l’Associazione Dott. Bruno Mazzani che insieme alla Cooperativa AuroraDomus a all’AUSL ha promosso diverse iniziative culturali, oltre ai progetti “Germogli” e “Un cielo per l’Hospice” con le scuole. 

 

I NUMERI DELL’HOSPICE. Sono 15 i posti letto della struttura  e solo nel 2013, gli ospiti sono stati 191, per un totale di 5.153 giornate di degenza.

 

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

 

 

Il 27 marzo dalle 19 alle 21 circa intervento di  manutenzione straordinaria. Per contattare l'Ospedale di Vaio chiamare il numero 0521.393111 -

 

Parma, 25 marzo 2014 -

 

Giovedì 27 marzo dalle 19 alle 21 circa, per contattare telefonicamente i servizi dell’ospedale di Vaio dell’Azienda USL è necessario chiamare il n. 0521.393111.

In queste due ore, infatti, sarà effettuato un intervento di manutenzione straordinaria della rete.

Si ricorda che il numero di telefono 118 rimane regolarmente in funzione.

La Direzione si scusa con i cittadini per i possibili disagi arrecati.

  

(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

 

Importante innovazione in campo chirurgico all’Ospedale di Vaio: sono iniziati gli interventi in laparoscopia avanzata... 

 

Parma, 19 marzo 2014 -

Grazie al generoso contributo di 132.000 euro di Fondazione Cariparma, sono stati acquistati diversi strumenti di ultima generazione, già in funzione da circa un mese.

Nuove possibilità di cura per gli assistiti ed opportunità per il Dipartimento Chirurgico dell’Ospedale di Vaio – che già ha qualificati professionisti - di essere competitivo con le realtà ospedaliere del nord Italia, anche sul piano delle tecnologie. 

La chirurgia laparoscopica è una metodica che consente di eseguire le procedure chirurgiche utilizzando un sistema di visione televisivo e di operare attraverso piccole incisioni cutanee. La grande innovazione sta nell’utilizzo di strumenti ottici ed operativi introdotti attraverso le piccole incisioni praticate. Il chirurgo opera guardando un monitor, dove l'immagine  è meglio definita e di dimensioni maggiori rispetto alla realtà. Numerosi e di rilievo i vantaggi per i pazienti. La mini-invasività chirurgica riduce notevolmente il dolore post-operatorio e le necessità di ricostruzione dei tessuti in fase post operatoria.

Sono perciò accelerati i tempi di recupero ed è ridotta in modo consistente la permanenza in ospedale.

Queste le attrezzature acquistate:

un sistema completo per laparoscopia ad alta definizione, che permette di “magnificare” le immagini, cioè di visualizzare particolari che altrimenti non sarebbe possibile vedere, consentendo quindi al professionista una maggior precisione nell’intervento. E’ un sistema di ultima generazione, utile anche per la chirurgia delle vie escretrici. La messa a fuoco automatica della telecamera, posta sulla punta della sonda, consente di effettuare, ad esempio, il trattamento di piccoli calcoli renali, senza compromettere l’integrità del rene.

Una sonda ecografica laparoscopica, che permette di valutare i margini di neoplasie (ad esempio al fegato, ai reni, ecc.) e quindi di intervenire con maggior precisione, per asportare solo il tessuto malato.

Un sistema robotizzato per il sostegno dell’endoscopio durante le procedure chirurgiche, dotato di software applicativo per il riconoscimento vocale, che permette al chirurgo di muovere l’ottica laparoscopica attraverso ordini verbali.

Massimo Fabi: "Desidero ringraziare Fondazione Cariparma e ricordare il Prof. Carlo Gabbi. La significativa donazione di Fondazione ha consentito l'acquisto di apparecchiature di ultima generazione, peraltro già in funzione, utili ad effettuare interventi chirurgici in laparoscopia. L'attenzione e il sostegno di Fondazione, quindi, hanno fatto sì che all'Ospedale di Vaio vi siano nuove possibilità di cura per gli assistiti e che il nosocomio, che già ha qualificati professionisti, sia sempre più un centro di riferimento e di eccellenza".

Paolo Andrei: "Questa donazione di Fondazione Cariparma coniuga due aspetti: da un lato, consente di dare alla popolazione di riferimento una occasione di miglioramento della qualità della vita, dall'altro è un'opportunità per esprimere riconoscenza verso l'alta professionalità del personale che lavora all'Ospedale di Vaio. Fondazione ha la certezza di aver messo in buone mani la donazione elargita. Ringrazio anch'io Carlo Gabbi, innanzitutto un carissimo amico, e ribadisco l'impegno di dare continuità all'azione che lo stesso ha portato avanti negli anni."

Domenico Potenzoni: "Puntare all'eccellenza, in particolare in tempo di crisi è la scelta vincente. E' quello che facciamo all'Ospedale di Vaio. E un passo avanti ci viene consentito di farlo grazie a questa donazione, che permette ai qualificati professinisti del Dipartimento di Chirurgia di disporre di un sistema completo per laparoscopia ad alta definizione, di una sonda ecografica laparoscopica e di un sistema robotizzato per il sostegno dell'endoscopio."

Don Gianemilio Pedroni: "Nel portare i saluti del Vescovo, Mons. Mazza, voglio ringraziare tutti i presenti. I vostri pazienti sono nostri parrocchiani, amici: hanno grande riconoscenza per il lavoro quotidianamente svolto, con grande professionalità e umanità. La capacità di ascolto, il prestare attenzione alle esigenze del singolo sono garanzia di un servizio di qualità."

Giorgio Pigazzani: "Un grazie sincero a Fondazione Cariparma, al Prof. Gabbi e al Presidente Andrei. Occasioni come questa sono importanti e significative. Grazie alla donazione, è possibile migliorare ulteriormente la qualità delle prestazioni offerte, che in questo Ospedale sono già di alto livello".

Mario Cantini: "A quasi dieci anni dall'apertura dell'Ospedale di Vaio, il 5 luglio ricorrerà l'anniversario, è bello ritrovarci per ringraziare formalmente Fondazione Cariparma, che negli anni è sempre stata a fianco del nosocomio fidentino, sostenendolo e contribuendo alla realizzazione di importanti innovazioni."

 

 

(Fonte: Uffici Stampa AUSL di Parma)

 

 

Protagonisti gli alunni di scuole d'infanzia e materne. Lezioni con i professionisti dell'AUSL e visite guidate nei poliambulatori -

Parma, 19 marzo 2014

Per imparare fin da piccoli a prendersi cura del proprio benessere, ad acquisire corrette abitudini alimentari e igienico-sanitarie, a capire l'importanza della prevenzione è nato "A scuola di sicurezza".
Un progetto delle scuole d'infanzia di Riccò, Solignano, Ghiare di Berceto e della materna Don Tarasconi di Fornovo realizzato in collaborazione con l'Azienda USL di Parma – Distretto Valli Taro e Ceno, che si svolge nel corso di quest'anno scolastico, con lezioni in aula e visite guidate ai servizi dell'Azienda Sanitaria.

Il percorso educativo–didattico è iniziato a febbraio con l'intervento dell'assistente sanitaria Anna Maria Bertorelli alle scuole di Riccò e di Fornovo, terminato con la successiva visita dei piccoli alunni al poliambulatorio di Fornovo. L'iniziativa continua martedì 18 marzo, quando l'assistente sanitaria Silvia Dalle Vacche farà lezione ai bimbi prima a Solignano, poi a Ghiare di Berceto, utilizzando simpatici cartelloni con immagini a colori, dimostrazioni pratiche di igiene orale ed educazione alla salute di tutto il corpo. Nel pomeriggio, gli alunni delle due scuole faranno una visita guidata al servizio di Pediatria di Comunità e agli ambulatori dentistico, di oculistica, di otorinolaringoiatria e di cardiologia, con l'infermiera Donatella Mariani. La visita prevede anche l'intervento del terapista della riabilitazione Corrado Dodi. Un'occasione, per i bimbi, per vedere come vengono utilizzate le diverse strumentazioni, per familiarizzare con i professionisti sanitari, apprezzare l'importanza del loro lavoro e, soprattutto, per superare le paure che i luoghi di cura suscitano, in particolare nei più piccoli.

 

(Ufficio stampa Ausl Parma)

 

 L’Azienda USL promuove la campagna di prevenzione degli incidenti domestici della Regione Emilia-Romagna. In distribuzione gli opuscoli dal titolo “Attenti a quei due!” nei servizi di Pediatria di comunità -

 
Parma, 13 marzo 2014
 

La casa, il luogo dove per definizione ci sentiamo tutti al sicuro e protetti, in realtà nasconde diverse insidie. Gli incidenti domestici, infatti, sono assai più numerosi di quelli stradali e degli infortuni sul lavoro. E’ un fenomeno che riguarda tutti, ma in particolare i bambini

Proprio per ridurre il numero degli incidenti tra le mura di casa dei più piccoli, la Regione Emilia-Romagna ha realizzato  un’apposita campagna di comunicazione per sensibilizzare i genitori su questo tema e un opuscolo dal titolo “Attenti a quei due!”.  

Nel corso di quest’anno, il pratico libretto, che ben si presta ad una lettura in famiglia con i più piccoli di casa, sarà consegnato ai genitori che porteranno i bimbi a sottoporsi alle vaccinazioni del primo anno di vita nei servizi di Pediatria di comunità di ciascun distretto dell’AUSL.

“La casa è l’ambiente dove i bambini trascorrono più tempo – commenta Emilio Marchionni,  referente dell’AUSL per la prevenzione  degli incidenti domestici -. E’ il primo luogo in cui giocano, imparano e crescono. E’ importante prestare attenzione affinché sia un posto davvero sicuro, a misura di bambino. L’opuscolo in distribuzione, per ognuna delle stanze di casa, evidenzia i possibili rischi e segnala i necessari accorgimenti da seguire, molto semplici, ma efficaci. E’ nostro obiettivo, con questa campagna – conclude Marchionni – ridurre sempre più il numero degli incidenti domestici”.

Dal coprire gli angoli dei mobili con i paraspigoli, alla protezione dei vetri con le apposite pellicole antisfondamento, all’uso dei blocca cassetti, al tappeto antiscivolo nella vasca da bagno, con un occhio di riguardo ai giocattoli e agli accessori per l’infanzia, che devono essere robusti, certificati e costruiti con materiali atossici. Questo e tanto altro ancora è contenuto nell’opuscolo. Per maggiori informazioni, consultare il sito www.ausl.pr.it. 

 
 
(Fonte: Ufficio stampa Ausl Parma)

 

Inaugurata oggi la residenza terapeutica intensiva e post-acuzie per minori Area Vasta Emilia Nord (AVEN), la prima, in Emilia-Romagna, ad essere a completa gestione pubblica.

Parma, 12 marzo 2014 -

Il Centro è operativo già dall'ottobre scorso, quando, dopo un iter preparatorio delle Neuropsichiatrie Infanzia e Adolescenza delle Aziende di AVEN (che raggruppa le Aziende sanitarie pubbliche di Piacenza, Parma, Reggio-Emilia e Modena), ha iniziato ad accogliere i primi ospiti.

La struttura è dotata di 8 posti letto, più uno dedicato alle emergenze/pronte accoglienze ed è rivolta ad adolescenti di età compresa tra i 14 e i 17 anni affetti da patologie psichiatriche dell'età evolutiva.

Obiettivo del Centro è offrire ai giovani ospiti un progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato – condiviso anche con la famiglia - finalizzato ad aumentare la capacità riflessiva, ridurre i comportamenti a rischio, migliorare l'adattamento sociale e relazionale, sostenere un adeguato livello di autonomia e favorire il reinserimento scolastico e/o l'avviamento professionale.
In sintesi, l'obiettivo è garantire una cura appropriata ed efficace utile a superare la fase di acuzie e a consentire un positivo rientro nel contesto familiare, scolastico e sociale.

Per questo è fondamentale un lavoro di rete tra diversi servizi per la realizzazione di programmi personalizzati e di sostegno al minore e alla sua famiglia. La struttura, infatti, opera in stretta collaborazione da un lato con i Servizi Ospedalieri di Parma (Pronto soccorso, Servizi Psichiatrici e Ospedale del Bambino) e, dall'altro, con i Medici di famiglia e i Servizi della comunità.

L'équipe di 20 professionisti che lavora nella struttura è composta da un medico psichiatra, un medico neuropsichiatra infantile, uno psicologo, educatori professionali, infermieri, un assistente sociale e operatori sanitari in grado di garantire prestazioni diagnostiche, riabilitative e terapeutiche.

Attualmente, il Centro accoglie 5 minori, tutti ragazzi.

L'accesso alla Residenza avviene tramite segnalazione dei Centri di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza delle province di AVEN.
La permanenza in struttura per ogni ospite può andare da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 1 anno.
I ragazzi al Centro trascorrono le loro giornate tra le attività scolastiche (compatibilmente con le condizioni di salute), le attività terapeutico-riabilitative, che, in base ai progetti individualizzati sono svolte singolarmente e/o in gruppo e le attività ricreative-socializzanti. Anche il "tempo libero", se ben organizzato, diventa infatti un'opportunità di crescita e recupero delle proprie competenze. Sono organizzate uscite per fare piccole spese, per andare al ristorante, a teatro, ... Inoltre, il Centro è convenzionato con la palestra del Comune, adiacente la struttura, dove i giovani possono fare attività motoria, in questo periodo, ad esempio, è possibile frequentare un corso di kickboxing. Infine, ogni ragazzo viene coinvolto attivamente nella gestione domestica della quotidianità residenziale al fine di sviluppare e migliorare le autonomie individuali. Ogni ospite, può ricevere visite tutti i giorni, dalle 16 alle 19, previo accordo con l'équipe.

La struttura, di proprietà del Comune di Torrile, è stata completamente ristrutturata e riqualificata. E' posta su due piani.

A piano terra si trovano oltre agli studi degli operatori, un'ampia sala dove i ragazzi consumano i pasti, guardano la tv, ascoltano la musica. Dalla stanza si può accedere al giardino, dotato di gazebo. Per chi vuole e sa suonare, è disponibile una pianola. Vi sono poi una piccola cucina e un'altra ampia stanza dedicata alle attività ricreative. Al primo piano, ci sono le stanze, tutte a 2 letti (tranne una, che è singola), ciascuna con bagno. Vi sono, infine altri studi, del personale. Le pareti sono dipinte con colori pastello, che rendono la struttura molto accogliente.

Prevista dalla programmazione della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria di Parma, la Residenza vede la positiva collaborazione dei servizi sociali, della scuola, del sistema giudiziario, delle cooperative, del volontariato e del Comitato Utenti e Familiari (CUF) di Parma.

Il Centro si avvale delle attività di formazione e di supervisione di professionisti dell'Università di Parma e dell'Istituto Scientifico di Ricerca "Stella Maris" di Pisa.

Massimo Fabi "Quella che inauguriamo oggi è una struttura per adolescenti, tra i 14 e i 17 anni, con patologie psichiatriche e disturbi del comportamento. E' la prima, con queste caratteristiche, ad essere a gestione pubblica in Emilia-Romagna e risponde ai bisogni espressi non solo dalla provincia di Parma, ma dall'area vasta Emilia nord, che comprende le province da Piacenza a Modena. Nel centro è svolto un lavoro che mira al reinserimento sociale dei giovani ospiti, attraverso progetti riabilitativi individualizzati. Si tratta di percorsi che possono richiedere anche tempi lunghi, la permanenza in struttura può andare da un mese ed arrivare fino all'anno".

Andrea Rizzoli "Oggi è un giorno importante per questo territorio. Il centro è collocato nel cuore del paese, si affaccia sulla piazza: anche questo sta a significare come tutto voglia accogliere questi ragazzi, voglia coinvolgerli nella vita del paese, perchè si sentano davvero come a casa. Massima disponibilità e apertura, dunque, ad ogni forma di collaborazione, perchè il lavoro avviato già da ottobre scorso, quando la struttura è entrata in funzione, continui al meglio'".

Marcella Saccani "E' davvero importante questo servizio che inauguriamo oggi. Lo è in modo particolare perchè è dedicato agli adolescenti: una età della vita molto delicata, dove si gettano le basi per costruire il proprio futuro. Chi, come questi giovani, vive un forte disagio e sofferenza, ha bisogno di un luogo dove, oltre a trovare cura e ssistenza sanitaria, può ricostruire il proprio intimo, le relazioni. Punto di forza del centro è, anche per questo, la capacità di essere all'interno del contesto sociale, di interagire con le opportunità che il territorio offre: la scuola, le attività sportive, le attività ricreative, ecc."

Michela Cappai "Il primo impatto, entrando nella struttura, è quello di grande accoglienza: già questo è un aspetto significativo, un obiettivo raggiunto. Porto oggi la soddisfazione della Regione, che ha seguito il progetto fin dall'inizio. Sono tre le caratteristiche del centro: è una struttura provinciale, ha capacità di rispondere ai bisogni di area vasta ed è la prima a completa gestione pubblica in Emilia-Romagna. Nel portare i saluti della Responsabile del Servizio Salute Mentale e Dipendenze Patologiche regionale, auguro a tutti un buon lavoro"

Pietro Pellegrini "E' un ottimo risultato vedere oggi inaugurare questa struttura, ma è mio desiderio "domani" vederla chiudere. Ciò vorrebbe dire che non c'è più questa sofferenza, questi bisogni e che siamo in grado di lavorare sulla prevenzione, a partire dai bambini. La situazione attuale è invece critica: registriamo il 17% di disperisione scolstica e il 42% di disoccupazione giovanile. In questo scenario, il futuro è davvero incerto, ancora di più se ad affrontarlo sono giovani in condizioni di fragilità. C'è forte di bisogno di sostenere le famiglie, di lavorare e collaborare con le scuole e il mondo del lavoro. I ragazzi hanno bisogno di occasioni, non solo di cure".

 

 

(Fonte: Ufficio stampa AUSL di Parma)

 

Il concorso sulla donazione di sangue rivolto agli alunni di IV e V superiore. Tutte le informazioni sul sito www.donaresangue.it -

Parma, 11 marzo 2014 


C'è tempo fino al 22 marzo per partecipare al concorso "Sali sulla nuvola rossa", rivolto alle classi di IV e V superiore. Concorrere è semplice: occorre realizzare un messaggio o un breve video sulla donazione di sangue e caricarlo sul sito www.donaresangue.it seguendo le istruzioni nell'area dedicata.
In tutta la regione, sono 56 le scuole che hanno aderito finora, con 156 progetti presentanti. Tra questi, vi sono i 6 progetti presentati da 5 scuole di Parma e provincia: l'istituto d'arte Toschi di Parma, l'istituto professionale di Bedonia, il Paciolo di Fidenza, l'alberghiero di Salsomaggiore e l'istituto Gadda di Langhirano.
I ragazzi possono realizzare più video e più messaggi e partecipare da soli o in gruppo. I filmati devono essere al massimo di un minuto e le musiche inedite.
Una giuria di esperti, che terrà conto anche dei voti espressi sul web, assegnerà i 13 premi in palio: un Ipad Mini al migliore video e messaggio; nove borse di studio da 500 euro all'opera giudicata migliore per ogni provincia (il premio va all'istituto di appartenenza); due borse di studio da 500 euro per la classe e l'istituto che hanno partecipato con il maggior numero di opere.
Il concorso è promosso dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e le associazioni AVIS e Fidas.
"Sali sulla nuvola rossa" è anche il titolo della campagna di promozione alla donazione di sangue che quest'anno si rivolge, in particolare, ai più giovani e li invita ad essere protagonisti, sia diventando donatori che promuovendo la donazione di sangue tra gli amici e i familiari. Maggiori informazioni sulla campagna sono disponibili sui siti dell'Azienda Usl e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.

 

 

(Fonte: Gli Uffici stampa Azienda USL di Parma Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma)