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Giovedì, 25 Gennaio 2018 09:32

"L'abaco dei sentimenti confusi" - Sabato presentazione con l'autore, Giuseppe Procaccini In evidenza

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Il libro "L'abaco dei sentimenti confusi" sarà presentato sabato 27 gennaio alle 18.30 alla libreria Voltapagina di via Oberdan, 4/c a Parma. Insieme all'autore, interverrà Giuseppe Amoroso, già capo di Dipartimento del Ministero dell'Interno. A moderare l'incontro il giornalista Salvo Taranto.

L'ABACO DEI SENTIMENTI CONFUSI Gaffi Editore

Cover Procaccini 1Una raccolta di dodici novelle che si susseguono senza una sequenza organica, un pò "indisciplinate": città e luoghi diversi, ambienti veri e fantasiosi, personaggi disparati, passato, presente e futuro, si incrociano e cavalcano, come a rincorrersi: tra sogno e realtà.

Il tempo della narrazione è contemporaneo, tranne la breve incursione del racconto "Il fratello": dalla storia di una moneta antica il lettore viene precipitato a Patrasso, agli albori del cristianesimo. In tutte le novelle la personalità complessa dell'autore, grazie a uno stile inconfondibile e confidenziale, tiene aperta una delicata linea di comunicazione. Procaccini affronta temi drammatici e leggeri, senza smettere mai di essere autentico: nel racconto "La confessione", in una pigra giornata napoletana, un uomo di successo sfruttando un'amara autoironia, fa i conti con il suo passato, prendendone finalmente coscienza; ne "Il parapioggia "ambientata a palazzo Chigi, racconta una storia un pò umoristica e leggermente dissacrante, ma soprattutto esemplificativa delle dinamiche burocratiche ed umane, in una ricostruzione fedele dei luoghi e degli atteggiamenti del "potere".

Denigrare o compatire sono sentimenti mai espressi, ma sempre sfiorati con delicatezza: in tutte e su tutte le novelle il dato prevalente è il rispetto della condizione umana, con le abitudini, le piccinerie, i sogni e le fatiche, la fortuna e l'amaro destino di ciascuno. Eppure è proprio questa condizione umana a dare coraggio, a restituire, se non fiducia, speranza.

Giuseppe Procaccini

Entrato al Viminale nel 1972, opera sino al 1989 in diversi sedi oltre che alla Presidenza del Consiglio "ricoprendo diversi e delicati incarichi", come si può leggere nello stesso sito del ministero dell'Interno.
Passato quindi al ministero del Tesoro, con relativa collaborazione alla Presidenza italiana della Cee nel 1990, rientra al Viminale nel 1992, alternando il ruolo di Commissario straordinario in svariati Comuni (tra cui i laziali Fiumicino e Marino) a diverse missioni internazionali. Nell'ottobre del 1995 viene nominato prefetto e direttore della Scuola superiore del ministero dell'Interno, carica che ricopre sino al marzo 1996, allorché il Consiglio dei Ministri presieduto da Lamberto Dini lo nomina prefetto di Latina. Quattro anni e qualche mese più tardi, il 1° luglio 2000, Giuseppe Procaccini viene richiamato a Roma come capo della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e nel novembre 2001 riceve la nomina di Vice Capo della Polizia - Vice Direttore Generale preposto all'attività di Coordinamento e Pianificazione delle Forze di Polizia. Altro incarico importante nel dicembre 2006, quando diventa Capo del Dipartimento per le politiche del personale dell'amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie. Dopo di che, nel 2008, il primo incarico come capo di Gabinetto dell'allora ministro dell'Interno Roberto Maroni. Ruolo che gli è poi stato confermato tanto da Anna Maria Cancellieri quanto da Angelino Alfano. Capo di Gabinetto di ben tre ministri dell'Interno, quindi. Fino al caso Ablyazov e alle dimissioni.

 

Invito presentazione libro Procaccini 1

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