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Donne in Corsa, la sesta edizione
Torna l’iniziativa che sostiene i progetti del volontariato al femminile: domenica 6 ottobre si corre per il ben-essere e la tutela dei diritti delle donne. 

Domenica 6 ottobre torna la sesta edizione di “Donne in corsa” e una città bellissima indosserà tuta e scarpette per correre o camminare in una festa di colori e stare dalla parte delle donne, dei loro diritti e del loro ben-essere. Un’iniziativa ogni anno più grande e condivisa pensata per sostenere l’operato di otto associazioni: ANDOS, APE, Casa della Giovane, Centro Antiviolenza, Centro di Aiuto alla Vita, Famiglia Più, Futura e Pozzo di Sicar. Partecipando daremo loro modo, per esempio, di ampliare uno sportello di ascolto alleviando le difficoltà di donne sole o vittime di violenza, di sostenere madri fragili, di accompagnare al meglio donne che stanno combattendo una malattia ... Progetti concreti che le volontarie portano avanti da anni, con passione e competenza. 

Come ha detto Daniela Manici a nome di tutte le associazioni coinvolte, “siamo donne unite dalla passione per la solidarietà declinata al femminile, ci accomuna una battaglia forte e coraggiosa per tutelare e aiutare le altre donne”.

Il fischio che d’avvio sarà alle 10, davanti a Palazzo Ducale all’interno del Parco Ducale; da lì la corsa si snoderà per cinque chilometri nelle strade della città senza traffico per poi ritornare al punto di partenza. Nello stesso giorno, dalle 9 sarà possibile iscriversi per chi ancora non lo avrà ancora fatto nei diversi punti già attivi: Forum Solidarietà, in via Bandini 6 e i punti vendita Conad di Parma e provincia (pre-iscrizione entro domenica 22 settembre, ritiro KIT gara da lunedì 30 settembre). Il kit di gara, al costo di 10 euro, dà diritto alla maglietta (da scegliere fra cinque tinte e sei taglie) e a un buono sconto per un percorso benessere alle Terme Berzieri di Salsomaggiore Terme.

“E’ una manifestazione ormai attesa – ha detto Elena Dondi, presidente di Forum Solidarietà che promuove e organizza l’evento – dove la corsa è sinonimo di benessere sia fisico che sociale, e dove il  valore è soprattutto nello stare insieme; un momento divertente che vede le associazioni collaborare nella condivisione dello stesso obiettivo”. 

Ed è una grande squadra quella che rende possibile questa iniziativa, fatta di enti e organizzazioni che mettono a disposizione le proprie competenze e aziende grandi e piccole che non si limitano a sostenere l’evento ma che invitano i propri dipendenti a farne parte. 

Siamo felici di aver sostenuto questa manifestazione – ha affermato Nicoletta Paci, assessore del Comune di Parma con delega all’Associazionismo e volontariato, Pari opportunità e Partecipazione - perché mette in luce tutto ciò che le donne sanno e possono fare, anche in tema di solidarietà. 

Rosanna Cattini per Conad Centro Nord ha proseguito: “Negli anni è cresciuta sempre più la voglia di essere presenti in questo progetto e forti dell’entusiasmo espresso dai nostri soci imprenditori Conad in occasione dell’Anolino Solidale abbiamo cercato di agevolare tutti i nostri clienti anche della provincia di Parma dando a tutti la possibilità di iscriversi e avere tutto il kit in anticipo nei nostri punti vendita. Come sempre pensiamo che la partecipazione corale sia il primo importante passo per questo cammino a favore del benessere e la tutela dei diritti delle donne”. 

“Con grande piacere – spiega Anna Maria Gherardi, Presidente Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Parma - anche quest’anno abbiamo deciso di sostenere Donne In corsa. Le motivazioni risiedono nel nostro desiderio di farci portavoce delle tematiche di genere della nostra comunità. La corsa è l’espressione perfetta per dimostrare che passo dopo passo, insieme, con passione e determinazione, tutte le donne possono avanzare verso un traguardo che preveda, nella vita quotidiana, l’eliminazione di comportamenti e circostanze che portano a discriminazione e disparità tra i generi”.

Oltre al patrocinio e la co-organizzazione dell’Assessorato Partecipazione e Diritti dei Cittadini del Comune di Parma, a CONAD Centro Nord, al Comitato Pari Opportunità Ordine dei Dottori Commercialisti di Parma ci sono Chiesi Farmaceutici, OCM, Systab Srl, , DAVINES, Cellular Line, Consorzio Terme Berzieri, Erreà, Cavarretta Assicurazioni, Consorzio Melinda, Consorzio Terme Berzieri. Fra i partner tecnici troviamo CUS Parma e IREN, Comeser e De Simoni. Infine, determinante sarà la collaborazione delle associazioni Impronte dell’anima con l’angolo dog-care, SEIRS Croce Gialla e Cucina & Logistica Aics – Volontari Protezione Civile. Un ringraziamento particolare va al Comando Provinciale Carabinieri di Parma.

Lo scorso anno i partecipanti hanno sfiorato il migliaio: uomini e donne di ogni età, animati dalla voglia di trascorrere una bella mattina insieme e di far sentire la propria solidarietà a chi, ogni giorno volontariamente, si impegna per dare voce ai diritti delle donne, che sono anche i diritti di una società evoluta.

Pubblicato in Cronaca Parma

La lebbra: Chi dice che sia una antica malattia venuta dall'oriente, chi dice che sia una malattia europea. Tra i sintomi iniziali si possono riscontrare macchie cutanee, mancanza di sensibilità al calore e al dolore e debolezza muscolare. La lebbra col tempo, se non curata, può danneggiare ossa, muscoli e articolazioni.

Di Nicola Comparato Parma, 15 settembre 2019 - I lebbrosi, persone allontanate da tutti per il loro aspetto causato da una malattia considerata una punizione divina. Volti sfigurati di uomini, donne, anziani e bambini, che per evitare la diffusione del batterio, venivano rinchiusi in strutture chiamate "lebbrosari". Molte sono state le strutture di questo tipo anche in Italia, e l'ultimo di questi fu chiuso pochi anni fa a Gioia del Colle in Puglia (BA). Oggi sono rari i casi registrati nella nostra penisola, dovuti perlopiù ad immigrati giunti sul suolo italiano. Tra i paesi più colpiti nel mondo troviamo l'India, il Brasile, il Bangladesh, l'Indonesia e vari stati africani. Per secoli la lebbra è stata considerata una malattia pericolosissima, tanto che a chi ne era colpito, era assolutamente proibito mangiare con persone sane oppure recarsi in luoghi come locande e chiese o addirittura lavarsi nei corsi d'acqua frequentati dalle altre persone. I lebbrosi dovevano farsi riconoscere dagli altri membri della comunità indossando abiti particolari e uno speciale sonaglio che avvertiva la popolazione del loro arrivo. Ma come spesso accade, è l'ignoranza che uccide. Oggi sappiamo che la lebbra, detta "Morbo di Hansen", dal nome del medico norvegese che ne dimostrò l'eziologia, è una malattia infettiva e cronica causata dal batterio "Mycobacterium Leprae", che grazie ai passi avanti della medicina, ai giorni nostri può essere facilmente curata se trattata nei tempi giusti.

Il commento di Giorgio Matellon presidente dell' associazione di Udine "I nostri amici lebbrosi":

"La nostra Associazione “I Nostri Amici Lebbrosi” Onlus, nata nel 1968, ha operato e opera in modo esclusivo nelle realtà del Sud Del Mondo, dove la lebbra ha rappresentato e continua a rappresentare un grave problema.
La diffusione della lebbra, che è di per sè una malattia facilmente curabile, è legata indissolubilmente alle condizioni generali di povertà, malnutrizione, difficoltà di accesso all’acqua potabile e cattive condizioni igieniche che ancora permangono in molte zone dei vari paesi. Immagini fotografiche relative all'attività dell’Associazione e informazioni su come sostenere i nostri progetti sono reperibili sul nostro sito. La lebbra esiste ancora!".

"Il cancelliere dei lebbrosi, video su Youtube che racconta la storia dell'Associazione I Nostri Amici Lebbrosi, dalla sua fondazione nel 1968, e del suo fondatore, il dottor Daniele Sipione"

https://m.youtube.com/watch?v=3V1leK3l8qM 

Per info e contatti:

La pagina Facebook "I NOSTRI AMICI LEBBROSI

https://www.facebook.com/NostriAmiciLebbrosi/ 

Il sito ufficiale "I NOSTRI AMICI LEBBROSI"

http://www.inostriamicilebbrosi.org 
I Nostri Amici Lebbrosi
Via Poscolle 73 • 33100 UDINE
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(Tutte le immagini appartengono al sito ufficiale dell'associazione)

Pubblicato in Volontariato Emilia

 

Entrare a far parte, come volontari, della grande famiglia dell’Assistenza Pubblica di Parma significa condividerne i valori di solidarietà, mettendo il proprio tempo, la propria energia e il proprio impegno a disposizione di chi ne ha bisogno. 

Lunedì 16 settembre 2019, presso la sede dell’Assistenza Pubblica di Parma (Viale Gorizia, 2/A), alle 20.45, si terrà il primo incontro del corso per aspiranti soccorritori, in cui saranno presentati tutti i progetti e i servizi dell’associazione. È l’occasione di scoprire di più sul mondo di questo ente di volontariato.

I servizi sono attivi 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, e ciò è possibile grazie al sostegno di 2.800 soci contribuenti e all’impegno e alla costanza di circa 1000 militi volontari e soci attivi. La maggior parte degli angeli color arancio della Pubblica ha tra i 40 e i 50 anni, ma tanti sono anche gli under 30 che, con entusiasmo e senso di responsabilità, si dedicano alla causa.

Nel 2018, i chilometri percorsi dai mezzi dell’associazione sono stati più di 750.000 per un totale di oltre 275.000 ore di volontariato. La Centrale Operativa Otto per i trasporti ordinari ha gestito oltre 33.000 servizi, sia per la città che per la provincia e si prepara per una svolta epocale: la gestione dei trasporti pedonali e gommati intraospedalieri. 

Il corso per gli aspiranti soccorritori durerà tre mesi e sarà articolato in una serie di lezioni teoriche alternate a prove pratiche, in cui si verrà abilitati all’utilizzo del defibrillatore automatico esterno per la rianimazione cardio-polmonare. Gli incontri si terranno ogni lunedì e giovedì, a partire dalle 20.45. Incaricati di formare i futuri militi saranno alcuni volontari qualificati che illustreranno come intervenire in servizi ordinari, di urgenza o di emergenza, secondo gli standard Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) approvati dalla regione Emilia-Romagna. Il percorso terminerà con una prova scritta e le prime esperienze in ambulanza, cui seguirà un esame finale.

«Fare volontariato presuppone passione ma soprattutto formazione - afferma Filippo Mordacci, comandante del corpo militi –, oggi più che mai! Per questo ci piacerebbe che tanti parmigiani partecipassero alla prima serata, perché informa su tutti i nostri servizi e offre una panoramica su ciò che significa entrare a far parte della grande famiglia dell’Assistenza Pubblica. La passione dei volontari è il nostro carburante, pertanto aspettiamo a braccia aperte chiunque vorrà unirsi a noi». 

Per ulteriori informazioni su come diventare militi dell’Assistenza Pubblica di Parma, è possibile consultare il sito www.apparma.org o la pagina Facebook www.facebook.com/AssistenzaPubblicaParma, contattare l’Ufficio Comando ai numeri 0521.224981-224982 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Lunedì 16 settembre 2019

ore 20.45

ASSISTENZA PUBBLICA – PARMA (ONLUS)

Viale Gorizia, 2/A – Parma

 

Pubblicato in Cronaca Parma
Lunedì, 02 Settembre 2019 12:08

Mirandola in festa sulle ali del volontariato

Mirandola in festa grazie all’azione messa in campo dai volontari che con impegno e dedizione hanno voluto donare alla propria Città due giornate dedicate alla spensieratezza ma anche alla riflessione mostrando le attività, che spesso sono nell’ombra, ma che sono fondamentali per il benessere di tutta la comunità mirandolese.

Di Guido Zaccarelli Mirandola 2 settembre 2019 - La solidarietà si riferisce all'agire in solidus, in modo concreto, per il benessere della persona. È un impegno etico e sociale che si svolge alla pari a favore di altri. Da non confondere con l'elemosina, che esprime un rapporto di disparità tra gli individui. Due giornate (il 31 Agosto e il 1° Settembre 2019) dove i cittadini hanno potuto incontrare le associazioni presenti nel territorio e i volontari, che donano il loro tempo alla vita sociale della città di Mirandola, e “misurare la solidarietà” come riporta il titolo della manifestazione. Misurare la solidarietà porta con se l’immagine del tempo assegnato al fare quotidiano per raggiungere insieme il bene comune.


L’incontro con Fabio Busi è di quelli che lasciano il segno pensando alla misura dell’impegno con il quale ha realizzato un roulette da destinare alla Protezione Civile per il coordinamento modenese:
«Il sisma del 2012 che ha colpito i territori dell’Emilia Romagna ha portato alla luce una rete di solidarietà umana senza precedenti dimostrando che le persone nel momento del bisogno sono presenti e si dispongono all’aiuto reciproco. La mia abitazione ha subito danni e una famiglia di Costa Volpino sul lago d’Iseo ha regalato alla mia famiglia una roulette. Ritornato nella mia abitazione, ho pensato che era giusto ricambiare questo gesto donando la roulette alla protezione civile. Lo stato di conservazione era tale da giustificare un intervento sostanziale tale da essere impiegata per il Centro Coordinamento del Soccorso. Il lavoro è stato lungo e molto difficoltoso, ma alla fine l’energia della solidarietà ha contribuito a superare gli ostacoli che incontravo, grazie anche alle persone che ho incontrato durante il cammino e che mi hanno aiutato anche finanziariamente per completare il progetto da destinare nei percorsi di emergenza o nelle manifestazioni nelle piazze.


Progetti futuri?:
«il progetto prevede di realizzare una roulotte per alleviare il disagio di una persona disabile con problemi motori, o di deambulazione, da mettere al coperto e al caldo, o al fresco, in base alle stagioni.
Cosa significa essere volontario?:
«Donare il proprio tempo e volontà a costo zero e guadagno zero. Significa mettere in campo le proprie forze, in base a quello che una persona può dare, e il benessere che si prova stimola al fare perché smuove l’energia dell’utilità verso il prossimo».

Italo Calvino, nelle Città invisibili narra: Marco Polo descrive un ponte pietra per pietra. Ma qual è la pietra che sostiene il ponte? chiede Kublai Khan. Il ponte non è sostenuto da questa o quella pietra – risponde Marco – ma dalla linea dell'arco che formano. Kublai Khan rimane silenzioso, riflettendo. Poi soggiunge: Perché mi parli delle pietre? È solo dell'arco che mi importa. Polo risponde: Senza pietre non c'è arco.

 

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, consulente aziendale, saggista e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

 

 

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Quest’anno l'organizzazione di volontariato Fidas, Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue, festeggia il 60° anniversario dalla fondazione con un viaggio on the road lungo tutta Italia. A Parma il camper è sbarcato per la sua terza tappa, parcheggiando davanti alle scuole di via Toscana. Sono stati proprio gli studenti, infatti, i protagonisti di questa giornata di festa. 

Oltre 200 alunni delle classi degli istituti Bertolucci, Albertelli-Newton e delle 5° dell’ITIS Leonardo Da Vinci si sono riuniti il 27 marzo nell’Aula Magna dell’ITIS per la premiazione dei migliori elaborati nati dalla partecipazione al Bando “A Scuola di Dono” di Fidas Nazionale. Le classi vincitrici hanno ricevuto dalla presidentessa di Fidas Parma, Ines Seletti, un buono di 500 euro per l’acquisto di materiale didattico e i loro elaborati restano in gara per il premio nazionale di Fidas che verrà consegnato a Matera ad aprile. 

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Hanno accolto gli studenti, oltre alla presidentessa di Fidas Parma, Ines Seletti, la preside dell’ITIS, Elisabetta Botti, il preside del liceo musicale Bertolucci di Parma, Aluisi Tosolini, il presidentente di Fidas Regionale, Michele Di Foggia, una delegazione della Croce Rossa di Parma e l’assessore alla cultura del Comune di Parma, Michele Guerra. 

“Donare il sangue è un gesto anonimo – spiega Ines Seletti -  e non c’è privilegio più grande per noi di Fidas di promuovere questo dono e il suo significato”. “Donare, infatti, è il tema del concorso di Fidas nazionale che ha motivato gli studenti partecipanti di tutte e tre le fasce di età della scuola, primaria e secondaria” ha specificato Michele di Foggia prima di indicare i vincitori di Parma. “Tutti i cittadini devono lavorare per una “Buona Vita”, come recita lo slogan di Fidas, - commenta il preside Tosolini – Doniamo, senza pretese di ricevere nulla in cambio, per combattere gli egoismi e le arroganze di questa società perchè solo così possiamo costruire insieme una buona comunità”.  “Anche questo è un tema culturale. – continua l’assessore Michele Guerra – Chi è capace di donare, riceve molto di più di quello che ha dato. Donare significa gratuità, reciprocità, relazione e libertà”, elementi fondamentali anche del buon vivere. 

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A essere premiati per il cortometraggio e lo storytelling su questi temi sono stati gli studenti delle classi 3°F dell’Albertelli-Newton e del Movimento Studenti Azione Cattolica di Parma. Premio speciale invece per la 2°F Albertelli-Newton che ha presentato un corto particolarmente apprezzato dalla giuria. 

A portare la loro testimonianza di nuovi donatori sono stati due 19enni, Francesco Battistini e Gabriele Cavagni, che data la loro giovane età hanno potuto donare solo da poco ma il gesto ha già cambiato il loro vivere. “Ci si sente molto meglio dopo – spiegano i due donatori, in particolare ai loro coetanei – Ci si sente come se si trovasse finalmente il giusto posto nella società. Andate a donare, con gli amici o da soli, vi assicuriamo che sarà una bella esperienza che non dimenticherete”.

E proprio grazie al gesto anonimo della donazione di sangue, una giovane alunna è potuta salire sul palco del salone davanti ai suoi amici. La studentessa ha infatti spiegato ai suoi coetanei come fino ai 7 anni, a causa di una malattia, sia stata sottoposta a molte trasfusioni. “Adesso sono ancora troppo piccola per donare – ha raccontanto la ragazzina – ma posso aiutare, come oggi, donando la motivazione a chi può farlo”. 

A concludere la mattinata di festa è stata l’esibizione di Richmond Oduro, un giovanissimo batterista studente della Albertelli Newton. Richmond all’età di 9 anni ha ricevuto in dono da uno sconosciuto, che era venuto a conoscenza della sua storia, una batteria appartenuta al  figlio venuto a mancare del benefattore. E grazie alla raccolta fondi del Gruppo Fidas Albertelli-Newton e della Fondazione Munus, ha avuto la possibilità di frequentare un’accademia musicale e inseguire il suo sogno. Richmond, come la studentessa che ha portato la sua testimonianza, sono esempi concreti di come un piccolo gesto possa cambiare una vita e salvarla. 

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Fidas promuove la condivisione e l’importanza della donazione di sangue, un piccolo gesto che può salvare vite e dare concreto aiuto a chi ogni giorno è costretto a terapie trasfusionali. La donazione del sangue è un gesto volontario, anonimo e gratuito, ma anche responsabile. Richiede innanzitutto di prendersi cura di se stessi e del proprio stato di salute per poter essere di aiuto agli altri. E questo è il messaggio che i giovani partecipanti di questa mattina si sono portati a casa, oltre al meritato premio.

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Domenica 10 marzo, in occasione dell'Open Day, si è svolta l'inaugurazione e benedizione del nuovo mezzo di soccorso di Assistenza Pubblica Croce Azzurra di Traversetolo.

I fondi sono stata raccolti grazie all’idea di Cristian Schianchi, uno dei giovani volontari di dotare l’Associazione, nell’anno del cinquantenario della fondazione, di un’ambulanza idonea per portare il soccorso anche “oltre la strada”.

Per un’Associazione come la “Croce Azzurra”, chiamata ad intervenire anche in zone di montagna, è importante poter disporre di mezzi adatti ad operare con le condizioni meteo più avverse. Anche per questo il suo utilizzo sarà prezioso per il servizio di Protezione Civile. Vanno ricordate anche le varie e qualificate manifestazioni motoristiche e cicloturistiche che ogni anno animano il nostro appennino, grazie all’impegno di Associazioni e Circoli, che richiedono la presenza di diverse équipe di soccorritori Volontari per l’assistenza sanitaria e un mezzo come questo è indispensabile per superare tanti ostacoli.

All’appello hanno risposto con sensibilità diverse aziende e associazioni del territorio, dimostrando di comprendere l’importante ruolo della “Croce Azzurra” che ha ringraziato tutti sentitamente.

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Si è concluso ieri, giovedì 21 febbraio, il progetto di volontariato “Un carico di colori”, svolto da un gruppo di richiedenti protezione internazionale accolti dalla Cooperativa Svoltare insieme al Consorzio Fantasia: il progetto ha visto da dicembre i volontari impegnati nelle attività di smistamento e consegna dei materiali scolastici destinati alle scuole di Parma, in supporto al Settore Investimenti ed Economato del Comune.

Nello specifico si è trattato di 5.702 articoli di cancelleria che sono stati visionati e distribuiti presso 22 scuole, tra asili nido e materne, per facilitare le operazioni di consegna dei quali la Cooperativa Svoltare ha messo a disposizione anche i propri mezzi.

Il lavoro che i volontari hanno portato avanti con ritmi serrati è stato prezioso e ha permesso in poco tempo di soddisfare le richieste delle scuole, fornendo un valido e proficuo supporto per tutta la città. Nel giorno conclusivo del progetto la delegata all'Inclusione Sociale Katya Lucà ha portato ai volontari un saluto e ringraziamento da parte dell’Amministrazione Comunale.

 

Fonte: Comune di Parma

 

Lunedì 18 febbraio 2019 si terrà un incontro aperto a tutta la città, in cui saranno presentati tutti i progetti, i servizi e gli obiettivi dell’Assistenza Pubblica di Parma.  

Parma –

Non servono requisiti specifici per entrare nella grande famiglia dell’Assistenza Pubblica di Parma. Chi decide di far parte dell’associazione deve condividerne i valori di solidarietà e avere la voglia e il tempo di aiutare chi ha bisogno.

Chiunque desideri saperne di più sul volontariato in Pubblica, si segni in agenda questa data: lunedì 18 febbraio 2019. Presso la sede dell’associazione (Viale Gorizia, 2/A), alle 20.45, si terrà un incontro aperto a tutta la città, in cui saranno presentati tutti i progetti, i servizi e gli obiettivi dell’ente.

L’Assistenza Pubblica, che affonda le sue radici nel lontano 1902, è, da sempre, un punto di riferimento per tutta la comunità parmigiana.

I servizi sono attivi 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, e ciò è possibile grazie al sostegno di 2.800 soci contribuenti e all’impegno e alla costanza di 900 militi volontari e soci attivi. La maggior parte degli angeli della Pubblica ha tra i 40 e i 50 anni (età media: 46,6), ma molti sono anche gli under 40 e gli under 30 che, con grinta e passione, si dedicano alla causa.

 Nel 2018, questa grande associazione ha totalizzato più di 275.000 ore di volontariato.

Sono stati effettuati circa 54.000 servizi, divisi tra ambulanze, automediche e pulmini per il trasporto disabili, per un totale di 750.000 chilometri percorsi. La Centrale Operativa Otto ha gestito oltre 33.000 servizi, sia per la città che per la provincia. Sul fronte degli altri servizi offerti dalla Pubblica, il Pulmino di Padre Lino, l’unità di strada per i senza fissa dimora,  ha servito una media di 120 pasti a serata, il Telefono Amico, che offre uno spazio di dialogo telefonico a chiunque senta la necessità di parlare e confrontarsi, ha ricevuto quasi 8.000 richieste di aiuto.

 

IL CORSO PER DIVENTARE SOCCORRITORI 

Il corso per diventare soccorritori volontari sarà strutturato in modo da alternare lezioni teoriche a prove pratiche. Gli incontri si terranno ogni lunedì e giovedì, a partire dalle 20.45. 

Saranno dei volontari qualificati a occuparsi della formazione dei futuri militi: spiegheranno come intervenire in servizi ordinari, di urgenza o di emergenza, secondo gli standard Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) approvati dalla regione Emilia-Romagna. 

Il periodo di formazione durerà tre mesi, più due weekend, dove si verrà abilitati all’utilizzo del defibrillatore automatico esterno per la rianimazione cardio-polmonare.

Il percorso terminerà con una prova scritta e le prime esperienze in ambulanza, cui seguirà un esame finale.

 

«Il nostro corso, per quanto impegnativo e intenso, non trasforma il volontario in medico o infermiere: al di là dei requisiti indicati dalla normativa regionale – spiega Cristiana Madoni, direttore sanitario della Pubblica -, quello che vogliamo, attraverso le lezioni, è rendere capaci di gestire la prima fase di una emergenza e riconoscere le situazioni critiche. Questo per la sicurezza dei volontari stessi e di chi si va ad assistere».

«Ogni nuovo corso - afferma Filippo Mordacci, comandante del corpo militiè per noi un'occasione speciale. Possiamo far conoscere le numerose attività che ogni giorno mettiamo a disposizione della città e, allo stesso tempo, dare l'opportunità a nuovi volontari di cimentarsi nella bellissima avventura della Pubblica. A volte basta poco per far scattare la scintilla e far così emergere il desiderio insito in ciascuno di noi di potersi mettere a servizio degli altri: nella nostra realtà è possibile farlo con i giusti strumenti. La passione dei volontari è il nostro carburante, pertanto aspettiamo chi vorrà unirsi a noi, sicuri di poter vivere insieme un'esperienza di vita arricchente».

 

Lunedì 18 febbraio 2019 ore 20.45

ASSISTENZA PUBBLICA – PARMA (ONLUS)

Viale Gorizia, 2/A – Parma

 

INFORMAZIONI

Per ulteriori informazioni su come diventare militi dell’Assistenza Pubblica di Parma, è possibile consultare il sito www.apparma.org o la pagina Facebook www.facebook.com/AssistenzaPubblicaParma, contattare l’Ufficio Comando ai numeri 0521.224981-224982 o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Pubblicato in Cronaca Parma

Vi sono povertà che vanno ben oltre la condizione economica di un soggetto che, rapportandosi con la società, si ritrova a vivere una situazione di disagio dettata dalla propria condizione educativa. Vi sono povertà che trascurate a lungo producono un impatto negativo sul territorio, le cui ripercussioni sociali permangono e si manifestano nelle generazioni avvenire per decenni. Vi sono povertà evitabili dettate da semplici distrazioni alle quali, per porvi rimedio, basterebbero poche attenzioni ed un impegno concreto della società affinché queste si colmino divenendo risorsa.

L'esempio più noto che giunge ad oggi ed in grado di contrastare questo fenomeno cosiddetto di "povertà educativa", utile a risolvere un problema sociale dall'elevata importanza, ruota attorno a ciò che potremmo definire un miracolo: gli oratori.

Diffusissimi nella storia d'Italia ed al centro di tante e positive storie nostrane, rappresentano da secoli luoghi di incontro, crescita e comunità, in cui non solo riuscire con successo nell'aggregazione dei giovani, ma in grado di concorrere ad educare in pieno le future generazioni, basandosi su quegli imprescindibili valori cristiani certi e duraturi. Ad oggi ne risultano censiti circa 8000 con un'attività proficua che persiste dal 1500, epoca in cui ad opera di San Filippo Neri, si diede vita a questa realtà con l'idea di unire persone di ogni ceto dietro la forza motrice di un grande valore: l'amicizia.

Nell'efficace contrasto alla povertà educativa gli oratori con la sola attività di dopo-scuola prestata alle famiglie, svolgono un ruolo centrale nella formazione del minore. Prettamente incentrati sul lavoro dei volontari, gli oratori si dimostrano utili strumenti di socializzazione, affiancando alla formazione scolastica le tante attività sportive, artistiche e ludiche avviate all'interno.

E' grazie anche a simili esperienze che la nostra associazione si spende attivamente intorno al tema dei minori, cercando con proprie risorse e nei limiti dei propri spazi e tempi dei preziosi soci volontari, di dedicare sempre maggiore attenzione alle giovani generazioni, coinvolgendole in progetti, laboratori ed eventi in grado di simularne gli effetti ed i benefici, nella speranza che vi siano future generazione dall'elevata cultura, dalla profonda preparazione ma soprattutto dotati di un'ampia e benevola sensibilità verso il prossimo.

Andrea Coppola
Tesoriere e Responsabile organizzativo
Intesa San Martino

Mercoledì, 26 Dicembre 2018 10:40

Cena di Natale con gli "Angeli"

Consueta cena con i City Angels in Stazione a Parma con il menu della tradizione per circa sessanta persone. Il MENU': Pasta con Tonno, Pollo e patate al forno, dolci e panettone ecc...

(Foto di Francesca Bocchia)

 

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