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Mostre, installazioni, fotografia, architettura e design, video arte, realtà virtuale, food design, musica: uno sguardo a 360° sul sistema della creatività contemporanea italiana e un focus sulla creatività emergente: Festival della Creatività Contemporanea a Parma dal 2 aprile al 15 maggio.

Tutte le foto della presentazione nella galleria in fondo alla pagina ph. Francesca Bocchia

Parma, 10 febbraio 2016

E' stato presentato ieri, presso il Teatro Agorà della Triennale di Milano, "Parma 360", Festival della Creatività Contemporanea che si terrà a Parma dal 2 Aprile al 15 Maggio. Mostre, conferenze, installazioni, conferenze, workshop: un evento unico, senza precedenti sta per coinvolgere la nostra città.

Uno sguardo a 360° sul sistema della creatività contemporanea italiana e un focus sulla creatività emergente. Mostre, installazioni, fotografia, architettura e design, video arte, realtà virtuale, food design, musica. Un grande evento culturale che di snoderà fra mostre disseminate in tutta la città, conferenze, workshop e circuiti off.
Anche i negozi del centro storico, grazie al supporto di Ascom Parma Confcommercio Imprese per l'Italia, per tutto il periodo del Festival ospiteranno la creatività e le opere di numerosi artisti che si metteranno "in mostra" attraverso le vetrine dei negozi.

Spazio anche alla didattica. In occasione del Festiavl, le associazioni KONTAINER e 360° Creativity Events, con il contributo di Funder35, hanno ideato PARMA 360 CREATIVITY LAB una piattaforma di servizi per la formazione specializzata delle professioni dell'arte e della creatività in cui si incontrano patrimonio storico, cultura e nuove tecnologie per promuovere l'occupazione dei giovani, cercando di favorire e creare nuovi sbocchi professionali promuovendo la cultura e la creatività nei diversi settori (fotografia, design, new media, web digital) come leva di sviluppo socio-economico, motivo per il quale anche Cariparma Crédit Agricole e Chiesi hanno trovato una profonda unione di intenti con questa prima edizione del Festival Parma 360.

Tra le attività formative in programma: il workshop Fotografare con i Fotografi, il workshop Food Design e Food Stylist, un Forum Internazionale sulla "Rigenerazione Urbana", con la partecipazione di Michelangelo Pistoletto e la collaborazione di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Ordine degli Architetti e Pianificatori di Parma. Un corso per curatori "Young Curator", impostato attraverso la metodologia del "learning by doing".

Fra i tanti eventi in programma, in Piazzale della Pace, insieme al maggiore artista contemporaneo, Michelangelo Pistoletto e a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, con il coordinamento dell'associazione parmigiana Manifattura Urbana, verrà realizzato il simbolo del Terzo Paradiso, con l'intento di avviare un processo di rinascita e rigenerazione urbana in un'area monumentale della città che sta subendo negli anni un processo di incuria e abbandono.

Palazzetto Eucherio Sanvitale, prezioso gioiello dell'architettura tardo-quattrocentesca nel cuore del Parco Ducale, ospiterà Maurizio Galimberti. L'Instant Artist presenterà a Parma una serie inedita intitolata AriDadaKali 2012-2015, a cura di Benedetta Donato. Attraverso il corpo, lo studio del nudo femminile e un intreccio di riferimenti e citazioni, da Giacomo Balla ai fotogrammi di Man Ray e Moholy-Nagy, Galimberti fa parlare la propria immaginazione.

A Palazzo Pigorini, in strada Repubblica, rivivrà l'archivio del designer e architetto Vico Magistretti con la mostra Archivio in viaggio realizzata in collaborazione con la Fondazione Vico Magistretti e Berni Studio di Parma. Schizzi, appunti, fotografie e oggetti d'arredo illustreranno gli storici sodalizi professionali di Magistretti con alcune delle più importanti aziende italiane di design.

Sempre Palazzo Pigorini ospiterà The art of food valley a cura di Chiara Canali: un tour attraverso le forme, i sapori e i colori del distretto territoriale della Food Valley emiliana, un percorso di intersezione tra artisti e cibo in omaggio a Parma recentemente eletta dall'Unesco "Città Creativa per la Gastronomia". Ventitré artisti rifletteranno su venti prodotti tipici DOP e IGP compresi nel territorio della Food Valley utilizzando tutte le forme e le tecniche espressive, dalla pittura alla scultura, dall'installazione alla fotografia.

La Chiesa sconsacrata di San Ludovico in via Cavour ospiterà la video-installazione OPUS del visual artist C999 e le fotografie di ERRESULLALUNA. Opus, ispirandosi alle cromie e all'estetica manierista, "affrescherà" simbolicamente le pareti con un'opera tra la video arte ed il vjing. Uno spettacolo immersivo, proiettato ogni ora per tutta la durata del festival amplificato ulteriormente grazie alla piattaforma cloud Fullmmersion che consentirà una navigazione virtuale a 360°. L'installazione è accompagnata da 17 opere fotografiche a sfondo sacro di grandi dimensioni realizzate da Erresullaluna e Chuli Paquin De Poulpiquet.

The Strange Days – cose dell'altro mondo, da venerdì 1 aprile sino a domenica 3 aprile, animerà gli spazi dell'Ex-Manzini-WoPA (a cura di Federica Bianconi in collaborazione con Associazione Workout Pasubio, Solaris, spazio entropia, CNA, CACCA, Sequence e spazioborgoriccio e con il contributo di Paolo Schianchi, Gianluigi Ricuperati, Elisa Barbieri, Otto Grozni, Marco Scotti e Valentina Rossi).
72 ore di creatività dirompente, irregolare e fuori dal coro, The Strange Days condivide spensieratezza, bizzarria, divertimento, in un contesto multidisciplinare che coinvolgerà cittadini irregolari e non, artisti, scrittori, attori.

L'iniziativa è organizzata dalle associazioni 360° Creativity Events, Art Company, Made in Art, Kontainer, con il contributo del Comune di Parma, la direzione artistica di Camilla Mineo, Chiara Canali, Simona Manfredi, Federica Bianconi e un'ampia rete di partner pubblici e privati.
L'obiettivo della manifestazione, alla sua prima edizione, è quello di recuperare la naturale vocazione culturale e artistica della città, facendo vivere in modo nuovo e sinergico gli spazi espositivi, valorizzando la comunità creativa sul territorio e coinvolgendo in maniera attiva la cittadinanza.

Tutte le info su www.parma360festival.it 

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Si inaugura a Parma la mostra della scrittrice-pittrice bolognese Eloisa Guidarelli, da sempre sensibile ai temi delle migrazioni e delle dittature. Ad aprire l'evento una lettura di poesie. La personale sarà esposta nella libreria 'Diari di bordo' per un mese. -

- di Alexa Kuhne -

Parma, 21 novembre 2015 –

In un'epoca di confusione e di informazione disinformata sarebbe corretto cercare occasioni per far chiarezza. La non conoscenza o la conoscenza distorta del problema migrazione è un esempio attualissimo di quanto ci sia ancora da capire su un fenomeno che sta interessando il mondo intero.
Ed è per questo che ci sono artisti e scrittori che si rivolgono a una platea sempre più attenta a temi importanti, che riguardano, oggi più che mai, tutte le comunità, grandi e piccole.
Così, oggi, dalle 18, in una accogliente libreria di Borgo Santa Brigida che si chiama "Diari di bordo", verrà inaugurata la mostra 'Que es la vida?', una personale di tele, acrilici su faesite, dell'artista bolognese Eloisa Guidarelli.
Alla serata d'apertura il progetto visivo sarà accompagnato dalle letture delle due antologie: "Sotto il cielo di Lampedusa - Annegati da respingimento" (Rayuela 2014) e "Sotto il cielo di Lampedusa II - Nessun uomo è un'isola" (Rayuela 2015), a cura del gruppo culturale multiVersi.

"Credo che per una città come Parma sarà un intervento importante – spiega Eloisa Guidarelli -. Sarà un contributo rilevante la testimonianza di un ragazzo del movimento Eritrea Democratica. Sono alla ricerca di qualcuno che possa aiutarci o consigliarci eventuali modi perché queste testimonianze importanti e dal vivo non cadano nel nulla durante una presentazione. C'è molta disinformazione sui migranti, sulle dittature dalle quali fuggono".
Ad Abhram Tesfay del Movimento Eritrea Democratica il compito di portare la sua testimonianza, accanto ai poeti che leggeranno brani dai due lavori che raccolgono testi provenienti da tutto il Paese. Con lui ci saranno Bartolomeo Bellanova, Benedetta Davalli, Okwuchi Uzosike, Pina Piccolo, Met Sembiase, Gaius Tsamo...
" Io sono una pittrice – dice Eloisa -; espongo opere a tema, ma questi sono i miei ideali, e mi interessa che arrivino soprattutto le voci di chi, in prima persona, vive le sofferenze. In fondo, la mia pittura esiste perché è spinta da quella mancanza di diritti umani che colpisce loro e me personalmente".

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A partire da domani, 1 Novembre, l'ingresso al Foro Boario di Modena sarà gratuito le prime domeniche del mese, nelle giornate del 1 novembre, 6 dicembre e 3 gennaio. Apertura ad orario continuato dalle 11 alle 19. Oggi pomeriggio, alle 17, incontro con l'artista norvegese Morten Andenaes. -

Modena, 31 ottobre 2015 -

Fondazione Fotografia Modena aderisce all'iniziativa promossa dal Ministero per i Beni Culturali #DomenicalMuseo, che prevede gli ingressi gratuiti di tutti i musei ed aree archeologiche nella prima domenica del mese. A partire da domani, 1 Novembre, l'ingresso al Foro Boario di Modena sarà quindi gratuito.

Fino al 10 gennaio la sede espositiva ospita la mostra Fotografia Contemporanea dall'Europa nord-occidentale: oltre 70 opere di 19 artisti, da Wolfgang Tillmans a Jonny Briggs, recentemente entrate a far parte della collezione della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, in grado di suggerire la vivacità e l'eterogeneità di tendenze di un'area geografica che abbraccia Germania, Gran Bretagna e Scandinavia. Cuore dell'allestimento, incastonato nel percorso come una 'mostra nella mostra', è un importante omaggio al fotografo norvegese Tom Sandberg (1953 – 2014), le cui opere intendono dialogare con quelle degli altri artisti europei in un gioco di rimandi e affinità più o meno evidenti. L'intero progetto espositivo è a cura di Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia Modena.

Le successive aperture domenicali del Foro Boario ad ingresso gratuito saranno il 6 dicembre e il 3 gennaio. L'orario di apertura domenicale è continuato, dalle 11 alle 19.

La mostra è affiancata da un programma di incontri con gli artisti protagonisti dell'allestimento, anch'essi ad ingresso gratuito. Oggi, Sabato 31 ottobre, alle 17, interverrà il norvegese Morten Andenæs, allievo di Tom Sandberg. Artista e scrittore, Andenaes ha impostato il suo lavoro sulle relazioni tra linguaggio visivo e verbale. Le sue fotografie si distinguono per lo stile minimalista e apparentemente distaccato, che lo porta a ritrarre talvolta i soggetti di spalle, proprio come Sandberg.

La mostra Fotografia Contemporanea dall'Europa nord-occidentale è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in partnership con UniCredit, da sempre impegnata in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente. La accompagna un catalogo a cura di Filippo Maggia e Francesca Lazzarini, edito da Skira.

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Alla vigilia dei suoi primi 70 anni di storia, una mostra ripercorre le campagne di comunicazione a partire dal famoso carosello televisivo del 1964 con Walter Chiari, "Solo io mi chiamo Yoga". La mostra resterà allestita presso gli spazi della Cascina Triulza fino alla fine dell'esposizione universale. -

Parma 13 ottobre 2015 –

Inaugura oggi alle ore 13 a Expo Milano, alla presenza del presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini, la mostra dedicata al marchio di succhi di frutta Yoga, di proprietà del consorzio cooperativo bolognese. La mostra, che resterà allestita presso gli spazi della Cascina Triulza fino alla fine dell'esposizione universale, ripercorrerà i momenti più salienti della storia del marchio e della sua comunicazione, alla vigilia dei suoi primi 70 anni di vita.

La storia di Yoga, il cui marchio fu registrato ufficialmente a Roma nel 1946, comincia già alla fine degli anni venti a Massa Lombarda, in provincia di Ravenna, sede della omonima industria Massalombarda, prima azienda italiana dedicata alla produzione di succhi di frutta. Il prodotto conobbe subito una larghissima diffusione su larga scala, a tal punto che Yoga divenne quasi una parola di uso comune per indicare i succhi di frutta. Conserve Italia, che rilevò il marchio nel 1995, ha saputo valorizzare con immutata intensità il valore dell'italianità del succo, preservando sempre quella "fedeltà alla frutta" che è garanzia di bontà e di naturalità.

Le campagne di comunicazione esposte nel percorso della mostra muoveranno dal claim storico "Solo io mi chiamo Yoga", ovvero il messaggio che nel corso degli anni è riuscito ad esprimere in maniera efficace e quasi lapidaria il concetto di unicità della marca. Yoga è unico, ma al tempo stesso anche vario e diverso, come i gusti dei succhi e della frutta proposti ai consumatori. Ed è stata proprio la frutta il soggetto e il mezzo con cui Yoga si è sempre proposta agli italiani: dentro alla famosa bottiglia di vetro si trova frutta vera, selezionata con cura e attenzione.

L'apice della relazione di fiducia e familiarità tra il marchio e i suoi consumatori fu raggiunto negli anni Cinquanta, quando Walter Chiari, personaggio già amatissimo dal pubblico italiano, si fece portavoce e testimonial del brand con il carosello pubblicitario del 1964 "Solo io mi chiamo Walter Chiari. E solo io mi chiamo Yoga".

All'interno della mostra sarà possibile rivedere anche altri Caroselli televisivi di Yoga, con l'indimenticabile Orsaghiotto, fino ai concorsi a premi ("5 milioni per 5 parole") e alle recenti campagne di comunicazione di Conserve Italia che continuano a fare leva sull'unicità della marca e sulla bontà della frutta lavorata, necessaria per produrre succhi di altissima qualità.

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A Palazzo Bossi Bocchi, dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015 una nuova mostra, dedicata al tema del cibo: un cammino nel vivo della cultura e della storia parmense. -

Parma, 3 ottobre 2015 -

Cogliendo le sollecitazioni proposte da Expo 2015, Fondazione Cariparma propone una nuova mostra, dedicata al tema del cibo: Il Cibo, l'Arte e la Storia nelle Collezioni d'arte di Fondazione Cariparma, a cura di Francesca Magri e Nicoletta Moretti; è un mirato percorso che, alimentato dalle ricche Collezioni d'Arte di Palazzo Bossi Bocchi, si distingue per l'originale approccio di generi e l'ampiezza degli stimoli artistici.

A Palazzo Bossi Bocchi, dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015, sarà possibile intraprendere un cammino nel vivo della cultura e della storia parmense: dagli Editti e Avvisi per la regolazione del cibo emessi dai duchi Farnese, Borbone e della Duchessa Maria Luigia alle suggestive immagini del fondo fotografico realizzato nel 1990 in occasione del restauro del Battistero di Parma; dalle antiche scene di caccia dei maestri fiamminghi, alle nature morte con le tavole imbandite e le ricche dispense dei "signori"; fino alle "scene di genere", in cui il tema del cibo ritrova il senso del forte legame con lo scorrere della vita in ogni tempo.

Ecco allora che nella teoria delle sale espositive troveranno posto i maestri fiamminghi della Collezione Cozza, le grandi tele di Felice Boselli provenienti dalla collezione Sanvitale, il bellissimo quadro del napoletano Giuseppe Recco della Collezione Garbarino, unitamente ad alcuni significativi esempi di pittori dell'Ottocento italiano, dal macchiaiolo Giovanni Bartolena a Giovanni Segantini capolavori della Collezione Bruson.

Per approdare al primo Novecento con il locale Donnino Pozzi, unitamente a testimonianze più recenti, in cui il chiarismo di Gianfranco Manara si confronta con gli esperimenti di Bruno Zoni, di Goliardo Padova e Claudio Spattini, tra naturalismo, postcubismo e informale.

E ancora le "scene di genere", care agli artisti per raccontare e testimoniare momenti di incontri sociali e avvenimenti conviviali, proposte in mostra attraverso le varie tecniche della pittura e della fotografia, dagli interni delle osterie fiamminghe di pittori quali David Teniers il Giovane sino alle borghesi stanze ottocentesche di Giorgio Sherer.

Il tutto accostato a suppellettili di ceramica, porcellana e rame rappresentate nei dipinti esposti e provenienti dalle stesse Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma; la mostra si chiude con gli scatti del fotografo Carlo Bavagnoli: suggestive immagini di una Parma ritratta negli anni '60 e '70: fotografie che, tratte dal Fondo Bavagnoli (donato alla Fondazione Cariparma e custodito presso la sua Biblioteca di Busseto), raccontano la città e i suoi legami con il cibo.

Mostra
"Il Cibo, l'Arte e la Storia nelle Collezioni d'arte di Fondazione Cariparma"
A cura di Francesca Magri e Nicoletta Moretti
Dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015.
Palazzo Bossi Bocchi – sede Fondazione Cariparma (Strada al ponte Caprazucca, 4 – Parma).
Inaugurazione sabato 3 ottobre 2015, ore 10.

Giorni d'apertura:
martedì e giovedì (orari 15.30-18) e domenica (orari 10-12.30 ▪ 15.30-18).
Per informazioni tel 0521-532108/11 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Cariparma)

Inaugurata a Palazzo Pigorini  la mostra MoRE nell’ambito di MERCANTEINFIERA OFF 2015, evento ideato da Fiere di Parma e Comune di Parma a sostegno della sperimentazione artistica cittadina. -

Parma, 28 settembre 2015 -

 L'arte che oltrepassa i confini di una sua naturale collocazione, quale può essere una prestigiosa rassegna dedicata all'antiquariato ed al modernariato, per abbracciare gli spazi vitali della città, trovando “voce” nel racconto di illustri protagonisti del mondo della cultura: registi, fotografi, designer, ma anche critici e docenti.

È questo il manifesto che, nel segno della parola “sperimentazione”, sintetizza Mercanteinera OFF 2015, il fuorisalone della cultura, ideato da Fiere di Parma e dal Comune di Parma presentato a Palazzo Pigorini alla presenza dell’Assessore alla cultura Laura Maria Ferraris, del Segretario Generale di Fiere di Parma Marcella Pedroni, e del Direttore CAPAS Luigi Allegri.

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Il fuorisalone, infatti, dopo lo straordinario successo dello scorso autunno, torna in città dal 25 settembre al 31 ottobre.

Nella cornice di Palazzo Pigorini, i visitatori potranno ammirare una mostra d’avanguardia dedicata alle opere “incompiute” di artisti internazionali, patrimonio del Museo digitale MoRE (Museum of REfused and unrealised art projects, www.moremuseum.org ), ma anche assistere ad un ciclo di incontri tenuti da personaggi di spicco del panorama culturale, pronti a svelare ragioni, retroscena e curiosità di altri “incompiuti”.

Con un'esposizione che raccoglie oltre 30 opere “mai realizzate” da parte di artisti riusciti, nel tempo, ad affermarsi nel panorama culturale nazionale ed internazionale, MoRE riprende il filo di un discorso avviato nel 2014 quando, grazie proprio a questo progetto pionieristico, si era aggiudicato il Premio Mercanteinfiera. A Palazzo Pigorini, il pubblico potrà così scoprire una serie di progetti del XX e XXI secolo mai portati a termine, per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure perché semplicemente impossibili, tutti naturalmente raccolti e conservati all'interno del museo digitale.

La mostra, visitabile gratuitamente, è curata da Elisabetta Modena e Marco Scotti (ideatori dello stesso museo MoRE), Valentina Rossi e Anna Zinelli che, attraverso le opere in esposizione, realizzate con materiali compositi e presentate in forme differenti, puntano a far emergere le potenzialità di questa inedita realtà digitale, fondata su una possibilità di fruizione illimitata (nel tempo e nello spazio) e che contribuisce ad alimentare il dibattito sul sistema dell'arte contemporanea, aprendo ulteriori spazi di indagine e di riflessione.

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Le opere “incompiute” saranno anche al centro di MoRE Talks, un ciclo di incontri in programma sempre a Palazzo Pigorini (ingresso gratuito) che accenderà i riflettori sui progetti, siano essi installazioni, libri o persino ricette, mai effettivamente portati a termine.

Il prossimo appuntamento con MoRE talks è in programma per oggi, lunedì 28 settembre, alle 18.30, con “File not found: l'archivio dalla carta al digitale”, incontro realizzato in collaborazione con lo Csac dell'Università degli Studi di Parma e che vedrà, a Palazzo Pigorini, un altro ospite d'eccezione: il direttore del metaLAB di Harvard, Jeffrey T. Schnapp.

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Tra gli altri protagonisti del contenitore, il critico musicale Giampiero Cane (sabato 3 ottobre), la docente universitaria Anna Dolfi (domenica 4), il regista Paolo Benvenuti (venerdì 23), il designer Andrea Branzi (venerdì 30), i fotografi Silvia Lelli e Roberto Masotti (sabato 31).

L'originalità di questa proposta, inedita e di alto profilo, interpreta perfettamente la nuova sfida raccolta dal nostro polo fieristico - spiega Marcella Pedroni, Segretario Generale di Fiere di Parma-. L'idea è infatti quella di creare una forte sinergia con il territorio, proiettando l'arte al di fuori di una rassegna di modernariato ed antiquariato per renderla accessibile ad un pubblico sempre più vasto e giovane. Fiere di Parma ha operato dunque in questo caso a sostegno della sperimentazione artistica per trasformare la città in un fulcro internazionale  di divulgazione del cultural heritage.

Il fuorisalone si terrà in contemporanea alla fiera internazionale di antiquariato, modernariato e collezionismo, Mercanteinera (3-11 ottobre), giunta quest’anno alla sua 34esima edizione e organizzato dalle Fiere di Parma all’interno del Quartiere Fieristico .

Date: 25 settembre – 31 ottobre 2015

Luogo: Palazzo Pigorini, Parma. Primo Piano.

Orari: mer-ven 10.00-13.00, 15.00-19.00 | sab-dom 10.00-19.00

Ingresso mostra: libero

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Inaugura domenica 13 settembre alla Reggia di Colorno (PR) la mostra collettiva itinerante "Arte... immaginazione o immaginario". -

Parma, 12 settembre 2015 -

E' giunta al terzo e ultimo step "Arte... immaginazione o immaginario", la mostra collettiva itinerante allestita nei mesi scorsi prima a Villa Soragna di Collecchio e poi al Castello di Torrechiara.
L'ultimo appuntamento è in un contesto altrettanto prestigioso come la Reggia Ducale di Colorno, che nell'appartamento del Principe ospiterà le opere dei ventuno artisti contemporanei (Fausto Beretti, Paolo Bottioni, Mauro Buzzi, Mariangela Canforini, Danilo Cassano, Claudio Cesari, Nicla Ferrari, Omar Galliani, Raimonda Guida, Daniela Leghissa, Claudio Lucchetti, Tiziano Marcheselli, Daniela Monica, Giovanni Ortolani, Elisabetta Poli, Silvana Randazzo, Fabrizio Sabini, Giovanna Scapinelli, Gian Luca Torelli, Mariagiulia Ubaldi, Vincenzo Vernizzi), nelle cui creazioni si rivivono i temi dell'immaginazione e dell'immaginario in modo trasversale.
Queste tematiche sono già presenti all'epoca di Platone e Aristotele, ma sono ancora attuali e vengono reinterpretate in chiave moderna e rispondono alle esigenze di libertà del pensiero creativo, ma anche all'evocazione di antichi miti e visioni condivise, che stanno alla base del linguaggio interpretativo e delle identità culturali che ci contraddistinguono.

L'inaugurazione si terrà domani, domenica 13 settembre 2015 alle ore 11.00 alla presenza dell'Onorevole Giuseppe Romanini, che ha sostenuto fin da subito questo ambizioso progetto, e del Sindaco di Colorno Michela Canova.
Saranno esposte complessivamente oltre sessanta creazioni, tra sculture e pitture, a cui si aggiunge il grande libro di opere su tela di Mauro Buzzi dedicato alla Cappella Sistina, reinterpretata in chiave allegorica.
Il progetto artistico, curato da Mauro Buzzi, Claudio Cesari e dal critico d'arte Marzio Dall'Acqua, è stato promosso dai Comuni di Collecchio, Colorno e Langhirano, patrocinato dal MIBACT – Ministero dei Beni Ambientali, Culturali e del Turismo, Polo Museale Regionale dell'Emilia Romagna - e dalla Provincia di Parma.
Alla mostra è abbinato un catalogo generale di oltre duecento pagine particolarmente apprezzato nei precedenti due appuntamenti, che contiene oltre alle opere esposte, le poesie di Miranda Amoretti Cesari, Paolo Tinti, Mariagiulia Ubaldi e Alessandra Vignoli e le fotografie di Luigi Briselli.

L'esposizione, ad ingresso libero, è visitabile fino al 4 ottobre 2015, tutti i giorni escluso il lunedì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

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Dopo il successo dello scorso autunno, torna il fuorisalone della cultura ideato da Fiere di Parma e Comune di Parma: esplorazione del mondo artistico dell' "incompiuto". In contemporanea un ciclo di talk per spaziare nelle opere "mai realizzate" di musica, letteratura e cucina. -

Parma, 5 Settembre 2015 -

Dopo il successo dello scorso autunno, torna il fuorisalone della cultura ideato da Fiere di Parma e dal Comune di Parma. Un evento all'insegna della "Sperimentazione", è questa la parola chiave di Mercanteinfiera OFF 2015 che arriverà in città dal 25 settembre al 31 ottobre con una mostra d'avanguardia dedicata alle opere "incompiute" di artisti internazionali, patrimonio del Museo digitale MoRE.

Dopo aver vinto, grazie a questo aspetto pionieristico il Premio Mercanteinfiera 2014, con MoRE - acronimo di Museum of REfused and unrealised art projects - , in autunno Palazzo Pigorini ospiterà, in una mostra gratuita al pubblico, oltre 30 progetti "mai realizzati" da parte di artisti che nel tempo si sono affermati nel panorama culturale nazionale ed internazionale.
La mostra è curata da Elisabetta Modena e Marco Scotti (ideatori dello stesso museo MoRE), Valentina Rossi e Anna Zinelli che con questo lavoro vogliono interrogarsi sul significato e sulle potenzialità dell'esporre progetti mai portati a termine, composti di materiali eterogenei e presentati in forme differenti.

MoRE, infatti, raccoglie, conserva ed espone progetti di artisti del XX e XXI secolo non realizzati per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure semplicemente utopici o impossibili. Il tutto però rigorosamente "on line". Un museo dunque dalla doppia identità: non solo inedita realtà digitale ma serbatoio democratico che nobilita, grazie ad una fruizione illimitata (nel tempo e nello spazio) progetti "incompiuti" aprendo così ulteriori spazi di indagine e dibattito sul sistema d'arte contemporanea.

"L'idea centrale di questa iniziativa - spiega Ilaria Dazzi, Brand manager di Mercanteinfiera - oltre a dare continuità all'esperienza di Mercanteinfiera OFF, è quella di valorizzare la progettualità dei ricercatori di MoRE, dando al non realizzato, al non finito, un luogo fisico dove possono trovare spazio progetti e opere ad oggi confinate al mondo virtuale del museo. Una iniziativa inedita e di alto profilo di cui siamo molto soddisfatti e che rappresenta l'orizzonte cui il polo fieristico sta guardando: cercare, creare e sperimentare, anche grazie alla multimedialità, nuovi scenari che sappiano avvicinare al mondo dell'arte un pubblico sempre più giovane".

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             Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au, Forum Vogelsang Banana (2008)

A Palazzo Pigorini si potranno così ammirare i progetti "incompiuti" di Valerio Berruti, Davide Bertocchi, David Casini, CRASH! (Scott King & Matthew Worley), Matthew Darbyshire, Jeremy Deller, Regina José Galindo, Goldschmied & Chiari, Franco Guerzoni & Luigi Ghirri, Ugo La Pietra, Claudia Losi, Eva Marisaldi, Jonathan Monk, Liliana Moro, Giovanni Ozzola, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Luca Trevisani, Massimo Uberti, Luca Vitone, Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au.
Per l'occasione saranno inoltre presentate due nuove acquisizioni che andranno ad arricchire la collezione in esposizione sul sito www.moremuseum.org : il progetto di Sissi per la fiere londinese Frieze Art Fair, e un progetto di arte pubblica di Flavio Favelli: la "porta" che avrebbe dovuto essere realizzata presso l'aeroporto di Malpensa.

"Volentieri collaboriamo anche quest'anno alla valorizzazione del Premio Mercanteinfiera attraverso l'organizzazione della mostra dedicata al progetto More - conclude Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura del Comune di Parma -. L'originalità della proposta che unisce un'approfondita ricerca scientifica alle potenzialità dell'innovazione digitale siamo certi potrà incuriosire un pubblico trasversale. La riflessione sul concetto di Progetto, anche dove non realizzato, riteniamo costituisca oggi elemento fondamentale di crescita per comunità basate sulla conoscenza e circolazione di saperi e siamo particolarmente soddisfatti che la collaborazione con Fiere di Parma consenta la realizzazione di questa preziosa opportunità per cittadini e visitatori di Mercanteinfiera".

Parallelamente alla mostra artistica, nelle sale di Palazzo Pigorini, dal 25 settembre al 31 ottobre, sarà organizzato dal museo MoRE in collaborazione con Fiere di Parma un ciclo di talk tenuti da personaggi di spicco del panorama culturale che sveleranno motivi, retroscena e curiosità di altri "incompiuti".
Il fuorisalone si terrà in contemporanea alla fiera internazionale di antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, Mercanteinfiera (3-11 ottobre), giunto quest'anno alla sua 35esima edizione e organizzato dalle Fiere di Parma.

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Dal 18 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 gli spazi espositivi del Foro Boario di Modena ospiteranno un nucleo di acquisizioni riferite all'Europa del Nord

Modena 01 Agosto 2015 -

Tutto il fascino dell’Europa del Nord nel nuovo nucleo di opere fotografiche, gestite dalla Fondazione Fotografia Modena, che verranno esposte nello spazio del Foro Boario di Modena.

Dal 18 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 oltre 70 opere di 19 artisti, da Wolfgang Tillmans ad Jonny Briggs, saranno in grado di suggerire la vivacità e l'eterogeneità di un'area geografica che abbraccia Germania, Gran Bretagna e Scandinavia.

Cuore dell'allestimento, incastonato nel percorso come una 'mostra nella mostra', sarà inoltre un omaggio al fotografo norvegese Tom Sandberg (1953 - 2014), le cui opere intendono dialogare con quelle degli altri artisti europei in un gioco di rimandi e affinità più o meno evidenti. L'intero progetto espositivo è a cura di Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia Modena.

Si chiama Fotografia contemporanea dall'Europa nord-occidentale. Capitolo I, e mantiene l'impostazione aperta che da sempre ha caratterizzato le collezioni di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: oltre un migliaio di opere da tutto il mondo, che Fondazione Fotografia, in qualità di società strumentale della fondazione bancaria, ha il compito di valorizzare. La pluralità e la varietà degli artisti riuniti è uno dei principali punti di forza di questo nuovo capitolo di opere (cui seguirà un secondo capitolo a completare l'Europa sud-occidentale), che vanno dal paesaggio al ritratto, dalla stage photography all'istantanea, passando per il reportage e le installazioni. Molteplici sono anche i temi affrontati dagli artisti, che si confrontano con le più urgenti sollecitazioni che la realtà impone alla nostra attenzione e indagano questioni legate alla storia del medium e alla natura delle immagini contemporanee.
 
Le due mostre sono promosse da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit, da sempre impegnata in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente. Sono inserite nel programma del festivalfilosofia 2015, che si svolgerà dal 18 al 20 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo e sarà dedicato al tema Ereditare

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Il mondo osservato attraverso l'ottica della giovane parmigiana DOC Alessia Leporati. La mostra fotografica, inaugurata sabato scorso, resterà aperta al Chourmo EnoLibreria di Parma, almeno per altri 10 giorni. -

- di Giada Andrea Rusciano - Parma 20 aprile 2015 -

"Siamo fatti della stessa sostanza di cui sono fatti i sogni" diceva Shakespeare nel 1600 e le foto di Alessia Leporati, giovanissima fotografa di Parma, catturano la parte onirica della nostra umanità.
Attiva già da diversi anni come designer e fotografa, Alessia riesce a comunicare tramite i suoi ritratti la bellezza delle cose semplici.
Abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con lei in occasione della sua mostra fotografica "Home" allestita presso la libreria Chourmo Enolibreria di Parma (via Imbriani, 56).

Raccontaci un po' la tua storia, come ti sei avvicinata alla fotografia?

Mi sono avvicinata alla fotografia circa 13 anni fa, per caso, con una macchina russa vecchissima su cui non funzionava l'esposimetro. All'inizio ho usato pellicole in bianco e nero e, tra i primi scatti, uno di mia nonna mi colpì particolarmente. Da lì ho iniziato ad appassionarmi e ad amare il ritratto.
Mia nonna la fotografo tutt'ora, quasi tutte le settimane.

Da dove nasce l'istinto di fotografare?

Io fotografo perché ho paura di dimenticare. Non ho molte foto della mia infanzia e vorrei averne di più; magari di momenti in famiglia, magari anche foto venute male, ma cmq spontanee.

Qual'è il lavoro artistico c'è dietro ai tuoi lavori?

Le mie foto nascono in modo diverso a seconda della situazione. Alcune nascono per caso e altre sono più "studiate".

La mostra resterà esposta per almeno altri 10 giorni.

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