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In occasione della “Giornata Internazionale della Terra” i rappresentanti dell'associazione JRE Europa insieme per un evento metafora di rinascita, sostenibilità e rispetto per l'ambiente. Portavoce della compagine italiana è stato lo chef Luca Marchini

Modena 24 Aprile 2017 -

In occasione della “Giornata Internazionale della Terra” l'Associazione JRE Europa si  è incontrata per un evento unico nel suo genere, metafora di rinascita, sostenibilità e rispetto per l'ambiente: “Earth Day Dinner”. Ad organizzare ed ospitare l'appuntamento è stata la Polonia, new entry dell'associazione con tre ristoranti.

Due giornate, il 21 e 22 aprile, incentrate sulla scoperta di questo territorio, delle sue peculiarità e dei prodotti che la terra offre. Due giornate durante le quali gli chef si sono trovati impegnati in attività a contatto con la natura, alle prese con piantumazioni per contribuire alla crescita e sviluppo della foresta, ma anche in preparazioni culinarie senza l'ausilio di utensili e strumenti elettrici.

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Per l'Italia è stato Luca Marchini, chef del Ristorante L'Erba del Re di Modena e neo e letto presidente della compagine italiana, a cimentarsi in ricette che hanno previsto l'utilizzo di alimenti quali bacche, licheni, radici, germogli, piante e fiori, ma anche pesci e selvaggina, lavorati secondo antiche tecniche di fermentazione ed essiccazione. E non vi erano cucine attrezzate o elettrodomestici ad aiutare il lavoro, ma solo cotture alla brace, con legna, in buche e su pietre calde.

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Lontano dalle tipicità modenesi, lo chef Marchini ha portato in Polonia la sua esperienza per fonderla con la cultura e le tipicità locali, realizzando i piatti di una volta, quelli più popolari e contadini. Una riscoperta dei sapori genuini che la cucina polacca custodisce, ma soprattutto la volontà di puntare l'attenzione sul rispetto che la terra e i suoi frutti meritano, nonché sull'importanza imprescindibile che ricoprono nella vita di ogni uomo.

Pubblicato in Cultura Emilia
Lunedì, 27 Febbraio 2017 16:38

La Cantina Settecani è V.I.V.A. e sostenibile

La Cantina Settecani è V.I.V.A. e sostenibile : l’importante certificazione di sostenibilità, attribuita dal Ministero dell’Agricoltura è stata consegnata alla Cantina modenese, che entra in un ristretto club di virtuose realtà vinicole italiane.

Lunedì 27 Febbraio 2017 -

Erano appena in 48 gli agricoltori che fondarono la Cantina Settecani nel 1923, oggi sono 200. Un percorso condiviso che ha connotato nel corso di alcuni decenni, l’opera virtuosa di una delle realtà più significative nel panorama delle cantine sociali. Una cantina nel cuore del Grasparossa, posta nella frazione di Settecani, ai confini delle località modenesi di Castelvetro, Castelnuovo Rangone e Spilamberto, che ha saputo crescere, senza mai smettere di porsi nuovi e ambiziosi obiettivi, superando difficoltà, e conquistando successi.

Lo spirito è quello di una grande famiglia fatta di famiglie, una realtà imprenditoriale dove le decisioni si prendono insieme, e mentre si guarda all’anno appena trascorso e si tracciano i primi bilanci, si ricordano gli importanti traguardi raggiunti nel 2016: l’Oscar della Guida Bere Bene del Gambero Rosso 2017 per l’ottimo rapporto qualità prezzo, con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Secco; la medaglia d’argento al Concorso internazionaleLa selezione del Sindaco”; l’inserimento nella Guida “Emilia Romagna da bere e da mangiare” e la presenza nella Guida Vini d’Italia 2017 del Gambero Rosso. Insieme a un altro successo che rende orgogliosi i soci della Cantina Settecani, il prestigioso riconoscimento V.I.V.A., attribuito ai vini sostenibili di pochissime cantine italiane. Un progetto del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, che grazie a DNV GL, uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale, ha attentamente registrato le performance di sostenibilità della storica cantina modenese.

Una certificazione lunga e complessa da ottenere, nella quale ogni elemento determinante allo svolgimento dell’attività - Aria, Acqua, Vigneto e Territorio, viene esplorato in tutti i suoi aspetti, seguendo un rigido disciplinare tecnico, che tiene conto di metodologie di monitoraggio, sistemi di controllo e valori essenziali che indicano l’attenzione dell’azienda alla sostenibilità. Un percorso che indica “i vini sostenibili” prodotti senza nuocere in alcun modo al territorio, e che alfine possono fregiarsi dell’etichetta V.I.V.A. da porre sulla bottiglia.

Un blasone conquistato da Cantina Settecani nel 2016, che entra così di diritto in un club ristretto di aziende del calibro di Marchesi Antinori, Tasca D’Almerita, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Arnaldo Caprai, Guido Berlucchi & C., che hanno scelto la sostenibilità come valore primario. Il progetto V.I.V.A. (Valutazione dell’Impatto della Vitivinicoltura sull’Ambiente) è stato sviluppato dal Ministero in collaborazione con un pool di importanti enti di ricerca (Agroinnova dell’Università di Torino, il Centro Opera per l’agricoltura sostenibile dell’Università Cattolica di Milano e il Centro di ricerca sulle biomasse dell’Università di Perugia) e con il supporto dell’ente di certificazione DNV GL.
 

www.cantinasettecani.it/

 

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Pubblicato in Food

Il Gambero Rosso ha presentato la nuova Guida “Gelaterie d'Italia 2017”: una selezione delle migliori gelaterie valutate con un punteggio che va da zero a tre Coni. La Gelateria Bloom di Modena entra nella cerchia delle eccellenze con il riconoscimento più alto.

Modena 25 Gennaio 2017 -

Il Gambero Rosso ha presentato nei giorni scorsi durante il Sigep la sua nuova Guida "Gelaterie d'Italia 2017", una selezione delle migliori gelaterie valutate secondo criteri estremamente rigidi, con un punteggio che va da zero a tre Coni secondo il livello di eccellenza raggiunto. Delle oltre 37.000 realtà esistenti, soltanto 300 sono entrate nella prestigiosa Guida e solo 36 hanno raggiunto il riconoscimento dei tre coni

Tra queste c'è la Gelateria Bloom di Modena, regno del giovaneGianluca Degani, sperimentatore per vocazione e visionario del gusto. Passione, impegno, costante studio e rispetto per le materie prime sono le caratteristiche che hanno permesso al suo gelato di differenziarsi e raggiungere questo ambito riconoscimento. I tre Coni sono il risultato non solo di tanto lavoro, ma soprattutto di quella volontà espressa da chi desidera creare qualcosa di nuovo ed unico.

Quello che Bloom offre è un'esperienza gustativa che nasce da una ricerca fisica e chimica del gelato naturale, del gusto puro, ponendo particolare attenzione ai legami con il territorio ma anche all'incontro tra ingredienti selezionati e calibrati tra loro.

" Senza dubbio mi sento soddisfatto e felice per il risultato raggiunto che premia un duro lavoro portato avanti giorno dopo giorno da me e da tutti i miei collaboratori – spiega Gianluca Degani- Ora, tuttavia, arriva la parte più entusiasmante ma, nello stesso tempo, difficile: confermarsi ad alti livelli e continuare a crescere. Lo dobbiamo a noi stessi in primis, ai nostri clienti ed ai nostri stimatissimi fornitori, con i quali abbiamo un rapporto quasi simbiotico.

Penso che non siamo stati premiati per un prodotto o alcuni prodotti in particolare, quanto piuttosto per la filosofia che sta alla base del nostro lavoro e per l'attitudine a questo mestiere che mettiamo in campo quotidianamente."

L'importante riconoscimento non è quindi per Gianluca un punto di arrivo, ma uno stimolo per migliorare e crescere portando avanti progetti nuovi e ambiziosi. C'è la volontà di continuare a sperimentare, di espandere la propria rete commerciale e di creare un laboratorio attrezzato che possa fungere sia da centro produttivo, sia da punto di ricerca e sviluppo per le arti e le scienze legate al mondo del dolce.

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È un ex allievo della Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni: prima stella Michelin per il modenese Valentino Cassanelli ed il suo ristorante Lux Lucis di Forte dei Marmi.

Di CM -

Lunedì 26 Dicembre 2016 -

L'11 dicembre ha compiuto 32 anni, è cresciuto a Spilamberto ed ha sviluppato e maturato la sua passione per la cucina nella Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni: lui è Valentino Cassanelli, lo chef del ristorante “Lux Lucis” di Forte dei Marmi.

Ed è proprio qui che ha conquistato per il 2017 la prima stella Michelin della sua carriera, che si prospetta essere lunga e ricca di soddisfazioni.

«Ricordiamo Valentino come un allievo brillante e talentuoso – commenta il direttore della Scuola Alberghiera di Serramazzoni Giuseppe SchipanoI suoi successi non ci sorprendono, anzi li sentiamo un po’ anche nostri. Da noi ha appreso le nozioni basilari che ha poi saputo sviluppare e perfezionare».

Lo stretto legame con l'arte culinaria ed il desiderio di accrescere le sue conoscenze sull'argomento è vivo fin dalla prima infanzia, quando la nonna gli ha insegnato a chiudere i tortellini e tagliare le tagliatelle.

Dopo aver frequentato la Scuola Alberghiera di Serramazzoni, all’età di 17 anni è volato a Londra per lavorare prima alla “Locanda Locatelli”, poi da “Nobu”, tempio della cucina fusion. Il rientro in Italia coincide con la sua esperienza nel ristorante di Carlo Cracco, che nel febbraio 2012 lo porta dal “Principe”, uno degli hotel più prestigiosi di Forte dei Marmi.

Il 2012 è un anno importante per Cassanelli che crea e apre il ristorante Lux Lucis, il locale dove tradizione e modernità si fondono in proposte enogastronomiche originali, curate ed equilibrate.

Miglior chef della Versilia per il 2014, nel 2015 si aggiudica il prestigioso premio Guida Touring “Top di Domani”. La consacrazione definitiva arriva con la stella Michelin 2017 attribuita appunto al Lux Lucis, già premio Touring Club come "Cucina d'autore" nella guida "Alberghi e Ristoranti d'Italia 2016 e 2017" e premio~Gatti Massobrio il "Faccino Radioso 2017" destinato alle migliori tavole della guida.

 

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Domenica 11 dicembre, alle 18.30 il libro che unisce i racconti di dieci scrittori, sarà presentato insieme alla collana Comma21, presso la Sala Europa, in Piazza Grande, a Modena, nell'ambito della rassegna Libriamodena. A seguire, ci si trasferisce in piazza Mazzini, per un aperitivo con gli autori presso l'Ottica Galvani, main sponsor del volume.

Di Manuela Fiorini

MODENA – Dieci autori intingono nel giallo la loro penna per dare vita a un'antologia che si legge con il fiato sospeso. Debutta domenica 11 dicembre, Giallomodena un libro di racconti gialli che hanno come denominatore comune l'ambientazione a Modena o nella sua provincia. "Perché ogni modenese che si rispetti", si legge nella prefazione, "anche quelli che negheranno sempre, fino all'evidenza, è legato alla Pioppa (la torre campanaria Ghirlandina n.d.r) e per quanto si possa allontanare, fino all'altro capo del mondo, quel legame continuerà ad esercitare la sua tenace influenza". Firmano i racconti Fabrizio Cavazzuti, Simone Covili, Fabrizio Fangareggi, Manuela Fiorini, Luigi Guicciardi, Maurizio Malavolta, Angelo Martinelli, Giovanni Mistrulli, Fabio Mundadori ed Enrico Solmi.

GIALLO MODENA COVER


Il debutto coincide anche con quello di Comma21, la nuova collana di Damster Edizioni che unisce noir, gialli e thriller. Si comincia alle 18.30, alla Sala Europa, in Piazza Grande, nell'ambito della fiera dell'editoria Libriamodena.
Alle 19, ci si trasferisce presso, in via Emilia Centro angolo Piazza Mazzini, presso Ottica Galvani, main sponsor del volume, per un aperitivo con gli autori, che saranno lieti di firmare le copie e rispondere alle domande degli intervenuti. L'evento è gratuito, ma a numero chiuso, massimo 100 persone. Ci si può prenotare scrivendo a www.galvanishop.com . Durante l'evento si potrà usufruire di sconti "one shot" su montature, occhiali da vista e da sole e molto altro.
Giallomodena si può acquistare, durante la giornata dell'evento e, successivamente, anche sul sito www.damster.it  presso le librerie Emily Bookshop di via Fonte d'Abisso 11, e Libreria Mondadori di Sassuolo, anche presso i punti vendita Ottica Galvani. A chi avrà effettuato un acquisto l'antologia sarà data in omaggio.

Galvani locandina OK

 


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INFO
AA.VV.
Giallomodena
Collana Comma21, Damster Edizioni
Pag 200 - € 14
www.damster.it
www.galvanishop.com

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Giovedì, 08 Dicembre 2016 10:11

Serata di apertura del Socialtables@ Ghirlandina

Lunedì 5 dicembre Food for Soul, l'associazione Onlus fondata da Massimo Bottura, ha inaugurato un nuovo spazio a Modena con Socialtables@ Ghirlandina: in cucina per la serata di apertura, lo chef stellato Luca Marchini del ristorante l'Erba del Re.

Foto e Testo di Chiara Marando -

Giovedì 08 Dicembre 2016 -

Il 5 dicembre Food for Soul, l'associazione Onlus fondata da Massimo Bottura, ha inaugurato un nuovo spazio a Modena con Socialtables@ Ghirlandina: ogni lunedì sera la mensa si preparerà a servire pasti gratuiti per circa 60 persone in difficoltà, segnalate da Caritas e centri d’ascolto della città.

In cucina per la serata di apertura, lo chef stellato Luca Marchini del ristorante l'Erba del Re che, insieme alla sua fidata brigata, ha realizzato una cena d'autore utilizzando esclusivamente cibo di recupero proveniente da supermercati, negozi e botteghe di Modena e dintorni.

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Un progetto importante che porta avanti il lavoro intrapreso dall'associazione contro lo spreco alimentare a favore di chi ne ha più bisogno. Lo scopo è quello di incoraggiare le organizzazioni private e pubbliche a creare mense in tutto il mondo, promuovendo il valore del recupero.

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A darsi il cambio ogni lunedì sera saranno gli chef di “Modena a Tavola”. Dopo Luca Marchini si proseguirà con Carlo Gozzi del ristorante “L'incontro” (12 dicembre) e Fabio Trolio della trattoria “La Busa” (19 dicembre). Il giorno di Santo Stefano sarà la volta di Gianluca Soncini della “Trattoria del Campazzo” (26 dicembre), poi Cristian Facchini dell'“Osteria Emilia” (2 gennaio 2017), Stefano Corghi del “Il luppolo e l'uva” (9 gennaio), Frank Cerrato de “I girasoli” (16 gennaio), Massimiliano Sereni della “Locanda Corte di Albareto” di Gaiato (23 gennaio), Marco Messori “Osteria della Cavazzona” (30 gennaio), Paolo Reggiani dei Laghi Curiel (6 febbraio), Lorenzo Migliorini della “Taverna dei Servi” (13 febbraio), Massimiliano Telloli dello “Stallo del Pomodoro” (20 febbraio), Emilio Barbieri del ristorante “Strada Facendo” (27 febbraio), Barbara Astolfi de “Il Calcagnino” di Formigine (6 marzo).

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JRE Italia, l'associazione internazionale che riunisce giovani chef di talento, ha scelto il suo nuovo presidente per il prossimo triennio: Luca Marchini, chef stellato del ristorante L'Erba del Re di Modena

Di Chiara Marando -

Martedì 06 Dicembre 2016 -

La cucina è creatività, sperimentazione, contrasto ed armonia, ma soprattutto passione. Una passione che nasce dal desiderio di dare forma ai sapori, scoprirne le caratteristiche e giocare con accostamenti inusuali tornando poi ad interpretare la tradizione e le sue materie prime.

Ci vogliono costanza e talento per fare la differenza, per rendere quella della tavola un'esperienza da ricordare. Ma ci vuole anche il confronto, quella capacità spesso difficile di dialogare con chi fa lo stesso mestiere, scambiarsi impressioni, storie e solidarietà.

Ed è proprio da queste basi che nasce l'attività svolta da JRE Italia, l'associazione internazionale che riunisce giovani chef dalle comprovate abilità, portavoce dell'alta cucina.

Lunedì 28 Novembre, al MUDEC di Milano, durante l’annuale Assemblea dei soci, JRE Italia ha scelto il suo nuovo presidente per il prossimo triennio: è Luca Marchini, titolare e chef del ristorante L'Erba del Re, nel cuore del centro storico di Modena, e chef executive del Pavarotti Restaurant Museum di Milano. La sua è una cucina in costante evoluzione, frutto di studio e grande rispetto per le materie prime, alla cui base c'è meditazione ed equilibrio.

In occasione della nomina, il nuovo presidente, già tesoriere dell'associazione, ha affermato: “Sono molto onorato di questa nomina, che ho accolto con grande senso di responsabilità. Desidero prima di tutto di ringraziare il presidente che mi ha preceduto e che ci ha traghettato fino a dove siamo oggi. Il mio impegno prioritario – spiega Marchini - sarà di grande coinvolgimento dei miei colleghi sia sull’aspetto decisionale sia su quello operativo. Sarà massima la trasparenza con gli associati e ampia la loro partecipazione. Insieme renderemo ancora più grande JRE”.

Insieme a lui, ad affiancarlo nel compito di consolidare il lavoro svolto dal presidente uscente Andrea Sarri, il neoeletto board dell'associazione: il vicepresidente Marcello Trentini, chef del Magorabin di Torino; Stefano De Lorenzi, segretario e tesoriere e chef del Ristorante Due Mori di Asolo; i consiglieri Aurora Mazzucchelli (Ristorante Marconi di Sasso Marconi), Alberto Faccani (Magnolia Ristorante di Cesenatico) e Filippo Saporito (Leggenda dei Frati, Firenze).

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Food for Soul, l'associazione Onlus fondata da Massimo Bottura, arriva a Modena con Socialtables@ Ghirlandina: dal 5 dicembre, ogni lunedì sera, pasti gratuiti per circa 60 persone in difficoltà, segnalate da Caritas e centri d’ascolto della città.

Di Chiara Marando -

Sabato 03 Dicembre 2016 -

Un terzo del cibo prodotto in tutto il mondo viene sprecato, buttato via. Non sono solo numeri e statistiche, è la realtà di quello che rappresenta un dramma a livello globale.

Lo spreco alimentare e la fame nel mondo sono due espressioni dello stesso problema: da questa convinzione prende le mosse il progetto di “Food for Soul”, l'associazione Onlus nata dalla mente dello chef pluristellato Massimo Bottura, che mira a sensibilizzare nei confronti di una maggiore sostenibilità e di un rifiuto dello spreco alimentare. E lo fa attraverso la realizzazione e promozione di iniziative, che preferiscono definire culturali, in collaborazione con chef, artisti, artigiani ed enti

Food for soul

Lo scopo è quello di incoraggiare le organizzazioni private e pubbliche a creare mense in tutto il mondo, promuovendo in tal modo il valore del recupero, non solo per le persone bisognose ma per intere comunità che devono prendere coscienza di ciò che accade intorno a loro.

Come lo fanno?

Raccogliendo fondi per ristrutturare spazi abbandonati in aree marginalizzate; cucinando pasti salutari e stagionali con il surplus alimentare preveniente da supermercati, produttori e botteghe; invitando chi ne ha più necessità, ma anche volontari e chef a condividere la stessa tavola.

Dopo il Refettorio Ambrosiano di Milano, la Mensa dell'Antoniano a Bologna ed il Refettorio Gastromotiva di Rio,Food for Soul arriva a Modena con Socialtables@ Ghirlandina.

In collaborazione con la Fondazione Auxilium, a partire dal 5 dicembre, ogni lunedì sera la mensa si preparerà a servire pasti gratuiti per circa 60 persone in difficoltà, segnalate da Caritas e centri d’ascolto della città.

Attraverso la cultura, la coscienza ed il senso di responsabilità possiamo fare la differenza – spiega Massimo Bottura - Questo è il messaggio che trasmetteremo anche nella mensa di Modena. L’abbiamo chiamato una tavola sociale, proprio perché il cuoco può raccontare e portare l’esperienza dei suoi ristoranti nel sociale. E qui a Modena l’iniziativa ha trovato subito il posto e le persone”

A darsi il cambio in cucina saranno gli chef dell'associazione “Modena A Tavola”, che si occuperanno di realizzare preparazioni nutrienti e bilanciate, con materie prime ricavate dal surplus proveniente da Modena e provincia: “Noi chef non potevamo che metterci a disposizione perché il ruolo di un cuoco e di un ristoratore è proprio quello di essere parte integrante della vita sociale dei luoghi in cui vive e lavora – commenta Luca Marchini, presidente del Consorzio Modena a Tavola – Massimo è il primo ad essere così, un esempio per l’intera comunità dei cuochi, e ci fa sentire orgogliosi del nostro contributo al suo progetto Food for Soul”.

Insieme a “Modena a Tavola”, altre importanti realtà locali hanno deciso di dare il loro contributo: il Comune e la Diocesi di Modena, il Mercato Albinelli e la Menu SRL.

Ma i socialtables@ Ghirlandina desiderano puntare l'attenzione anche sul grande potenziale delle numerose strutture esistenti sul territorio, attraverso un lavoro di recupero e ristrutturazione di quegli spazi ancora utili ma purtroppo inutilizzati, in linea con il lavoro e i valori portati avanti da Food for Soul.

Numerose sono le possibilità di partecipare al progetto anche con contributi individuali, siano essi economici o con attività di volontariato. Per saperne di più http://www.foodforsoul.it/it/

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Lunedì 10 Ottobre a Modena si terrà un esclusivo evento di degustazione organizzato da Première Italia: 70 pregiate bollicine, 21 terroirs di 21 produttori differenti tutti da assaporare e ricordare.

Modena 07 Ottobre 2016 -

Sta per arrivare una giornata per veri appassionati di bollicine. Lunedì 10 Ottobre a Modena si terrà un esclusivo evento di degustazione organizzato da Première Italia: 70 pregiate bollicine, 21 terroirs di 21 produttori differenti tutti da assaporare e ricordare.

Dalle 10 alle 18 si potranno sorseggiare alcuni dei grandi nomi della spumantistica internazionale. Saranno i padroni di casa Alessandro e Mario Federzoni a presentare le diverse etichette, accuratamente selezionate per offrire ai presentiun'esperienza di degustazione unica. Location d'eccezione sarà Villa al Corletto, cornice perfetta per questa occasione unica di conoscere in modo più approfondito le diverse aziende non solo attraverso le bollicine, ma anche dalle parole dei produttori stessi.

Insieme al buon bere, anche una degustazione food con prodotti scelti quali Mortadella Villani, Parmigiano Reggiano del Consorzio, in diverse stagionature, ed panettone allo champagne dell’Antica Pasticceria Muzzi. Inoltre, alle ore 13 verrà servito un risotto allo champagne e Parmigiano Reggiano firmato dallo chef Luca Balboni.

Ecco i rappresentanti per lo Champagne presenti all'evento:

- De Venoge – Épernay;

- Pierre Legras – Chouilly – Côte des Blancs;

- Demière Ansiot – Oger – Côte des Blancs;

- Jacques Rousseaux – Verzenay – Montagne di Reims;

- Marc Chauvet – Rilly la Montagne – Montagne di Reims;

- Treslon – Vallée de l’Ardre;

- Mary Sessile – Treslon – Vallée de L’Ardre;

- Binon – Coquard – Spoy – Bar-Sur-Aube;

- Morel Père & Fils – Les Riceys – Bar-Sur-Seine;

- Erick Schreiber– Courteron – Bar-Sur-Seine.

Poi ci saranno i rappresentanti della Borgogna con Pierre Ponnelle– Beaune – Côte d’Or, la Loira con Monmousseau – Montrichard – Loir-et-Cher e l’Alsazia con Cremant d’Alsace, Dopff au Moulin – Riquewihr – Haut-Rhin.

Per la Spagna sarà portavoce Mas Bertran – Saint Martì Sarroca – Alto Penedés, mentre l’Italia vedrà presenti tutte le maggiori regioni del vino: il Trentino Alto – Adige, con le Cantine Roverè della Luna – Roverè della Luna – Chiusa di Salorno (Trento); la Franciacorta, con Ugo Vezzoli – San Pancrazio – Franciacorta (Brescia); l’Umbria con Decugnano dei Barbi – Fossatello – Orvieto (Terni); l’Emilia Romagna con Azienda Agricola De Pietri – Saliceto Buzzalino (Modena) e Podere Pavolini – Bacedasco (Piacenza); il Veneto, con Le Contesse – Tezze di Vazzola – Valdobbiadene (Treviso); la Campania, con Telaro – Roccamolfina – Galluccio (Caserta).

 

Per informazioni e prenotazioni:

Strada Corletto Sud, 382 – 41126 Modena

Tel. +39 059 512373

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.premiereitalia.it

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Dall'8 al 16 Ottobre il territorio di Modena ospiterà la fiera itinerante “Frutti Antichi e biodiversità” per la tutela di varietà particolari di frutta e fiori antiche e la salvaguardia dell'ambiente. Una ricerca e selezione che vede in prima fila la Gelateria Bloom, tra sorbetti dai gusti particolari e incontri culturali.

Modena 06 Ottobre 2016 -

Riscoprire tutto il gusto e la particolarità di quei frutti ormai dimenticati, piccoli doni della natura dal sapore inaspettato da conoscere ed apprezzare. Questa è l'idea sui cui si fonda la rassegna itinerante “Frutti Antichi e biodiversità”, promossa dal FAI – Fondo Ambiente Italiano, un punto di incontro e di confronto per operatori, studiosi e istituzioni che hanno come obiettivo la ricerca e tutela di quelle varietà particolari di frutta e fiori antiche, ma anche l’educazione all’ambiente e la salvaguardia della biodiversità come valore essenziale.

A partire da sabato 8 fino a domenica 16 ottobre sarà il territorio di Modena ad ospitare questo evento capace di affascinare, incuriosire, deliziare e istruire i visitatori.

Una ricerca che ormai da qualche anno vede in prima fila la Gelateria Bloom, regno del giovane “alchimista del gusto” Gianluca Degani, impegnata nella sperimentazione, selezione e lavorazione di particolari tipologie di frutti antichi.

Ciò che viene creato sono preparazioni in grado di raccontare la tradizione, il patrimonio agricolo locale e tutta la deliziosa bontà di prodotti naturali ed autoctoni, attraverso un'esperienza gustativa che parte da una coppetta o un cono.

“Abbiamo cercato diverse tipologie di frutta antica nelle campagne emiliane, e non solo, scoprendo un patrimonio incredibile di biodiversità, fragile ed incontaminato – spiega Gianluca Degani, titolare di Bloom – In questo modo siamo riusciti ad instaurare un rapporto diretto con i produttori che, purtroppo, spesso soffrono di scarsa visibilità e di pochi spazi per comunicare le loro caratteristiche distintive. Ecco, noi crediamo che una tale ricchezza vada preservata e raccontata e lo facciamo a modo nostro, attraverso il gelato”.

Ecco quindi che nel corso di queste due settimane sarà possibile apprezzare particolari sorbetti, realizzati con lavorazioni accurate e pazienti, senza derivati del latte e animali, dove a parlare è la pura intensità di materie prime quali: Mela Rambour Frank, Mela abbondanza rossa, Pera briaca, Pera angelica, Azzeruolo, Corbezzolo, Giuggiola, Nespola invernale.

Durante queste giornate di rassegna si assaporerà ma si potrà anche imparare e parlare di biodiversità. Bloom ha scelto di farlo ospitando Katja Agide, autrice del libro “Manuale frutti dimenticati”, che porterà al pubblico la sua esperienza e conoscenza dell'argomento, ma anche attraverso incontri con i produttori, portavoce e testimoni diretti di quanto un impegno costante possa fare la differenza.

 

EVENTO:

RASSEGNA DEI FRUTTI ANTICHI E DELLA BIODIVERSITA'

DOVE:

GELATERIA BLOOM, Via Farini nr.23, Modena

QUANDO:

Dall'8 al 16 Ottobre 2016

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