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Dopo la Milano Design Week 2019, il visionario artista britannico Alex Chinneck torna in Italia, a Parma, con una retrospettiva su IQOS World revealed by Alex Chinneck: il progetto monumentale visitato da oltre 200.000 persone in una sola settimana. (Foto Francesca Bocchia)

Polo culturale BDC28 – Borgo delle Colonne 28, Parma
1–8 dicembre 2019
Lunedì – Domenica, 16.00-22.00
Ingresso riservato ai soli adulti

Alex Chinneck, artista britannico noto per la sua visione originale e dirompente, arriva a Parma con una mostra che documenta lo sviluppo e la creazione dell’installazione milanese IQOS World revealed by Alex Chinneck, presentata in occasione della Design Week 2019.


Dall’ 1 all’8 dicembre 2019, gli spazi del polo culturale BDC28 ospiteranno un percorso espositivo – composto da sculture, fotografie, prototipi –, per illustrare lo sviluppo dell’installazione che catturò l’attenzione di oltre 200.000 visitatori in una sola settimana.
"Il progetto realizzato in collaborazione con IQOS è stato un successo e sono orgoglioso della meravigliosa risposta che ha ricevuto durante la Milano Design Week”, racconta Alex Chinneck. “Sono molto contento di tornare in Italia per presentare la documentazione che racconta questa collaborazione e di presentare il mio lavoro per la prima volta a Parma".


IQOS World revealed by Alex Chinneck
Invitato a pensare per gli spazi dell’Opificio 31 – nel cuore del distretto milanese di via Tortona – un progetto capace di raccontare un nuovo futuro e inedite possibilità, Chinneck ha dimostrato la sua abilità unica nell’unire arte, architettura e teatro, dando origine a un’installazione in scala monumentale. È stata infatti l'architettura stessa dell’edificio – sia esterna che interna – a trasformarsi in opera d'arte, assumendo forme nuove e inattese: le pareti e i pavimenti sono diventati metafora di un processo di trasformazione, capace di evocare, attraverso immaginifici portali, infinite vie verso un possibile futuro.
Il progetto ha visto protagonista l’architettura dell’intero edificio che, attraverso una serie di interventi scultorei, è stata trasformata in modo spettacolare, sfidando la percezione del pubblico. All’esterno, l’artista ha ricreato una facciata totalmente nuova, il cui prospetto – richiamo all’estetica della tradizionale architettura milanese – sembrava “aprirsi” in una delle sue estremità attraverso una zip che lasciava intravedere l’interno dell’edifici. Gli spazi interni, invece, sono stati trasformati radicalmente, attraverso “aperture” inaspettate nel pavimento in cemento e nelle pareti in pietra.

Il simbolo della zip si è rivelato così il tratto distintivo del progetto, l’espediente attraverso cui l’artista ha dato origine a una serie di fenditure surreali da cui si propagava una luce eterea e impalpabile che invadeva lo spazio, trasportando il visitatore in un’esperienza inedita e coinvolgente.
Il lavoro di Alex Chinneck è stato presentato per la prima volta in Italia nell’aprile del 2019, rispecchiando la reputazione internazionale dell’artista, capace di creare installazioni scultoree che scompaginano il mondo che ci circonda, mettendo in discussione la comprensione di oggetti e materiali familiari.


Alex Chinneck e IQOS condividono la stessa visione rivoluzionaria, l’attitudine a guardare le cose da una prospettiva differente, ripensando ciò che apparentemente sembra immutabile. È proprio questa riflessione, volta a rivelare una visione alternativa del futuro, che ha guidato lo sviluppo della collaborazione tra l’artista e il brand.
Parma e l’Emilia Romagna


Con questa iniziativa, IQOS conferma il proprio legame con Parma, città di innovazione e cultura, e in generale con il territorio emiliano.
A Parma, infatti, nel mese di novembre è stato inaugurato in Strada Cavour 5/c il concept store IQOS dedicato alla presentazione ai fumatori adulti del dispositivo IQOS che scalda il tabacco, mentre a Bologna si trova la sede di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna SpA (PMMTB), centro di eccellenza mondiale di Philip Morris International per la prototipazione, la produzione su larga scala dei prodotti alternativi e dei filtri ad alto contenuto tecnologico.
Attiva a Zola Predosa (Bologna) già dal 1963, PMMTB ha ampliato la sua presenza sul territorio con la costruzione, l’avviamento e la messa a regime del primo impianto produttivo al mondo per la produzione su larga scala di prodotti del tabacco senza fumo: il nuovo stabilimento produttivo, situato a Crespellano, in provincia di Bologna, è attivo dal 2016.


Philip Morris International: costruiamo un futuro senza fumo
Philip Morris International (PMI) sta guidando la trasformazione del mondo del tabacco: vuole creare un futuro senza fumo con lo scopo di sostituire le sigarette a beneficio di tutti quei fumatori adulti che altrimenti continuerebbero a fumare, della Società, dell’azienda e dei suoi dipendenti, degli azionisti.
PMI è tra le aziende leader nel mercato dei tabacchi lavorati, dei prodotti senza combustione, inclusi i loro dispositivi elettronici e accessori, e degli altri prodotti contenenti nicotina commercializzati al di fuori del mercato statunitense. PMI sta costruendo il proprio futuro grazie alla categoria dei prodotti senza fumo che, seppure non siano privi di rischi, rappresentano una valida alternativa al fumo di sigaretta. Grazie alle competenze multidisciplinari impiegate nello sviluppo dei suoi prodotti, alle infrastrutture all’avanguardia e alla validazione della ricerca scientifica, PMI vuole assicurarsi che i suoi prodotti senza combustione possano incontrare le preferenze dei suoi consumatori e i rigorosi requisiti previsti dalla legge.
Il portfolio di prodotti senza fumo IQOS include prodotti a tabacco riscaldato e vaporizzatori di nicotina. PMI ha stimato che, al 30 settembre 2019, oltre 8 milioni di fumatori adulti nel mondo hanno già smesso di fumare sigarette e sono passati ad IQOS, il dispositivo che scalda il tabacco che è al momento disponibile in 51 mercati – a livello nazionale o solo in alcune città.
Per ulteriori informazioni si può visitare il sito di PMI e quello di PMI Science, oltre ai canali ufficiali italiani Facebook e Twitter, Philip Morris Italy e @PhilipMorris_IT.

ALEX CHINNECK – Biografia

Alex Chinneck (1984, Bedford – UK), vive e lavora nel Kent, Regno Unito.
Laureato presso il Chelsea College of Art, è membro del consiglio della Royal Society of Sculptors.

Il suo lavoro si contraddistingue per essere monumentale, sia nell’ambizione che nell’impatto. Unendo infatti le discipline dell’arte, dell’architettura e del teatro con l’ingegneria, nella sua ricerca l’artista mira a superare i confini dei materiali e il loro potenziale scultoreo.
In un'era sempre più digitale, il lavoro di Chinneck è radicato in esperienze di vita reale. Le sue sculture sfidano la nostra comprensione di oggetti e materiali familiari, trasformando l'ordinario in straordinario.

Dopo la sua prima opera d’arte pubblica realizzata all’età di 28 anni, Chinneck è diventato noto per le sue sculture surreali in scala architettonica che danno origine ad una visione distorta del mondo che ci circonda.
Nel suo universo surreale, dove le regole normalmente associate ai materiali non sono più valide, il legno si annoda, l’asfalto si arriccia, la pietra si libra nell’aria e i mattoni si sciolgono: l’artista rivela così una attitudine particolare nell’introdurre la fluidità scultorea in quelle forme considerate inflessibili.

Tra le sue installazioni più rappresentative ci sono: lo stravolgimento di un edificio di tre piani attraverso un illusorio scorrimento della facciata in mattoni verso il basso; una casa a due piani costruita con 7.500 mattoni di cera, scioltisi nelle settimane successive; una replica illusoria di un edificio in pietra a Covent Garden che, liberandosi dalle proprie fondamenta, sfidava la forza di gravità come stesse fluttuando a mezz’aria; un’installazione in cui un pilone dell’elettricità alto 37 metri è stato presentato capovolto, come una stella caduta dal cielo; la creazione di un’enorme e inaspettata zip sulla facciata di un edificio adibito a uffici risalente agli anni '60.

L'edificio caratterizzato dalla zip è stato celebrato come una delle installazioni di spicco della Milano Design Week 2019, mentre il pilone elettrico invertito è stato un progetto di punta in occasione del London Design Festival.

Dietro queste narrazioni apparentemente semplici, si cela un’enorme complessità di esecuzione: è impossibile non lasciarsi impressionare dalle sue opere e alcuni dei suoi progetti sono stati tra i più apprezzati del Regno Unito. Ogni suo intervento ha infatti saputo attrarre l’attenzione del pubblico, stimolandone il dibattito, e le sue installazioni temporanee – visibili spesso per meno di un mese –, hanno visto oltre un milione di visitatori e sono state raccontate dai media di tutto il mondo.
Qualunque sia la loro dimensione o la loro configurazione, le opere di Alex Chinneck si inseriscono nel contesto circostante, trasformando le percezioni dei luoghi e rendendo momentaneamente il mondo intriso di magia. La natura dirompente e surreale delle sue opere mette in discussione la nostra comprensione degli oggetti e dei materiali a noi più familiari, rendendo straordinario tutto ciò che è ordinario.

I suoi progetti di arte pubblica prendono vita a partire da studi e sculture in piccola scala, lavori che l’artista ha ripreso di recente. Questi pezzi rivelano lo stesso spirito giocoso e la stessa accessibilità delle sculture ambientali, realizzate grazie a una eccellente e minuziosa lavorazione artigianale. Nel ripensare oggetti domestici tradizionali in modo contemporaneo, le sue opere acquistano una valenza che sfida il tempo, trascendendo dalla loro natura materiale e dalla loro funzione originaria. Lo scorso anno, una scopa annodata realizzata a mano in legno di frassino, è stata selezionata tra quasi 10.000 partecipanti come vincitrice della Liberty Open Call 2018.

www.alexchinneck.com 
Instagram: @alexchinneck

 

 

Pubblicato in Cultura Emilia