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Sabato 15 febbraio secondo incontro di sensibilizzazione e informazione organizzato dall'Unità Operativa di Cardiologia diretta da Francesco Melandri-

Modena, 13 febbraion 2014 -

Sarà annunciata anche la prossima apertura della sezione locale dell'Associazione "Gli Amici del Cuore"

Si terrà sabato prossimo, 15 febbraio, il secondo degli appuntamenti promossi dall'Unità operativa di Cardiologia dell'Ospedale di Sassuolo diretta da Francesco Melandri, nell'ambito dell'iniziativa "Cardiologie aperte 2014".

L'incontro, aperto ai cittadini, è organizzato in collaborazione con i Comuni del distretto sanitario di Sassuolo e "Gli Amici del Cuore", Associazione che da oltre vent'anni con passione, determinazione e competenza svolge un'attività di forte stimolo volta al costante miglioramento delle strutture cardiologiche a Modena e in provincia, oltre a un'azione di sensibilizzazione sui sani stili di vita e sulla prevenzione, in particolare delle cosiddette morti improvvise. Sarà anche l'occasione per annunciare che l'Associazione nelle prossime settimane aprirà la locale sezione, potenziando così ulteriormente la propria presenza sul territorio.

L'incontro si terrà presso la sala Biasin in via Rocca 22, a Sassuolo, e avrà inizio alle ore 9.00. Dopo i saluti dei sindaci di Sassuolo, Luca Caselli, e di Fiorano Modenese, Claudio Pistoni, sono previsti gli interventi di Francesco Melandri che parlerà della gestione e assistenza, con il supporto del monitoraggio a distanza, dei pazienti portatori di defibrillatore cardiaco impiantabile e di Giovanni Spinella, presidente dell'Associazione "Gli Amici del Cuore"; seguiranno quindi le relazioni del direttore del distretto sanitario Maria Pia Biondi, di Andrea Donati, direttore sanitario dell'Ospedale e dell'avvocato Davide Guidi che esporrà le attività svolte dal Rotary di Sassuolo per favorire l'acquisizione di nuovi defibrillatori.

(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)

 

Venti opere del vincitore della Biennale 'Premio Estense Arte 2013' saranno ospitate per due mesi all'interno degli spazi espositivi permanenti dell'ospedale -

Modena, 8 febbraio 2014 -

Venti opere pittoriche dell'artista mantovano Antonio Haupala saranno ospitate, a partire da sabato 8 febbraio 2014, all'interno degli spazi espositivi permanenti della "Galleria CurArte" del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense (NOCSAE) di Modena.

L'iniziativa, organizzata grazie all'impegno dell'associazione di volontari 'La Bottega degli artisti', nasce a seguito della prima edizione della Biennale di pittura contemporanea "Premio Estense Arte 2013" di cui Antonio Haupala è stato decretato vincitore.

La mostra dell'artista Haupala sarà visitabile per circa due mesi. Successivamente, negli spazi espositivi permanenti della "Galleria CurArte", saranno ospitate anche le mostre personali del secondo e del terzo classificato alla 'Biennale di pittura': Patrizia Da Re e Vania Galli.

Nota biografica di Antonio Haupala
Nato a Mantova nel 1956 da madre italiana e padre tailandese, trascorre la sua infanzia a Bangkok e l'adolescenza negli Stati Uniti. L'interesse per l'arte, dopo una laurea in Giurisprudenza, lo spinge ad accostarsi alla pittura a olio. Nel 1997 espone le sue prime opere. Dal 2008 ha aperto una galleria privata a Mantova. È il vincitore della prima Biennale di pittura contemporanea organizzata in ospedale a Modena dall'associazione 'la Bottega degli Artisti'.

(Fonte: Ufficio Stampa, Rapporti con i Media e Relazioni Esterne Azienda USL di Modena)

 

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Si terranno lunedì 10 e sabato 15 febbraio gli incontri organizzati dall'Unità Operativa di Cardiologia diretta da Francesco Melandri -

Sassuolo, 8 febbraio 2014 -

Saranno due gli appuntamenti promossi dall'Unità operativa di Cardiologia dell'Ospedale di Sassuolo diretta da Francesco Melandri, nell'ambito dell'iniziativa "Cardiologie aperte 2014".

Il primo, aperto al pubblico e rivolto prima di tutto a pazienti e loro familiari, si terrà lunedì 10 febbraio, dalle 14.30 alle 17.00, presso la sala Conferenza della struttura sanitaria di via Ruini 2. L'attenzione si focalizzerà sull'importanza della terapia farmacologica, dell'appropriatezza e dell'aderenza alla terapia, con un approfondimento specifico dedicato all'impiego dei farmaci generici.

Il secondo incontro invece è in programma per sabato 15 febbraio ed è organizzato in collaborazione con i Comuni del distretto sanitario di Sassuolo e gli Amici del Cuore, Associazione che da oltre vent'anni con passione, determinazione e competenza svolge un'attività di forte stimolo volta al costante miglioramento delle strutture cardiologiche a Modena e in provincia, oltre a un'azione di sensibilizzazione sui sani stili di vita e sulla prevenzione, in particolare delle cosiddette morti improvvise.

L'incontro di sabato si terrà presso la sala Biasin in via Rocca 22, a Sassuolo, è avrà inizio alle ore 9.00. Dopo i saluti dei sindaci di Sassuolo, Stefano Caselli, e di Fiorano Modenese, Claudio Pistoni, sono previsti gli interventi di Francesco Melandri che parlerà della gestione e assistenza, con il supporto del monitoraggio a distanza, dei pazienti portatori di defibrillatore cardiaco impiantabile; seguiranno quindi le relazioni del direttore del distretto sanitario Maria Pia Biondi, di Andrea Donati, direttore sanitario dell'Ospedale e dell'avvocato Davide Guidi che esporrà le attività svolte dal Rotary di Sassuolo per favorire l'acquisizione di nuovi defibrillatori.

(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)

 

La soluzione provvisoria consente di garantire la convivenza con i cantieri, mantenendo inalterata l'efficienza del punto. Nel 2013, sono stati 181 gli utenti.
Fondamentale l'aiuto agli operatori nella gestione dei problemi legati al sisma -

Modena, 5 febbraio 2014 -

Inaugurata la nuova sede per il Punto Unico del Volontariato del Policlinico ospitata all'ingresso, piano terra, in una struttura prefabbricata messo a disposizione dalla Protezione Civile, nei pressi dell'ingresso 2. La sede originaria, infatti, si trova nell'atrio centrale che è interessato dai noti lavori di ristrutturazione. I volontari del Punto saranno a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e nei pomeriggi dal lunedì al giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30. Questa mattina si è tenuta con una piccola cerimonia, alla presenza dell'Assessore Politiche sociali, sanitarie e abitative, Francesca Maletti, del Direttore Generale del Policlinico, Licia Petropulacos, del Direttore Sanitario, Anselmo Campagna.
Nato ormai sei anni fa, nel giugno 2008, il Punto Unico del Volontariato è concepito per armonizzare l'attività delle associazioni che operano al servizio dei pazienti. Le attività del Punto Unico del Volontariato sono coordinate da Giulio Vaccari, Presidente del Comitato Consultivo Misto dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, coadiuvato da Mirella Cantaroni, Responsabile dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Policlinico, attraverso i volontari delle associazioni che hanno aderito al progetto. "Compito del Punto Unico del Volontariato – spiega Giulio Vaccari - è fornire ai degenti e ai loro familiari informazioni sui servizi e gli interventi offerti dalle associazioni di volontariato in ambito sanitario, supportare i malati ed i loro accompagnatori nel momento dell'ingresso o delle dimissioni, aiutare gli utenti per il pagamento del ticket".
Tra i servizi offerti c'è anche "Libri in corsia e non solo", che mette a disposizione dei pazienti ricoverati al Policlinico i libri in dotazione alla biblioteca. Si tratta di circa 350 volumi e di una decina di audio-libri (coi supporti necessari per l'ascolto) la cui gestione è affidata ai volontari delle associazioni. L'iscrizione al servizio è gratuita, il prestito dura 30 giorni per i libri e una settimana per gli audiolibri.
"I volontari svolgono un importante ruolo di supporto all'attività del Policlinico – aggiunge il dottor Anselmo Campagna, Direttore Sanitario del Policlinico – che è divenuta determinante in questi ultimi mesi. I lavori di ristrutturazione in corso dopo il sisma, infatti, hanno modificato i percorsi e le collocazione dei reparti ed è stato necessario accompagnare gli utenti. Per questo motivo intendo rinnovare anche pubblicamente il ringraziamento che avevo già portato al Comitato Consultivo Misto nell'incontro dello scorso mese di giugno".

I dati e i progetti

Nel quinquennio 2008-2013 il Punto Unico ha ricevuto 1493 accessi, una media di circa 298 all'anno. Nel 2013 sono stati 181 gli accessi al Punto del Volontariato. Di queste, 25 sono state informazioni date ad altre associazioni aderenti, 11 richieste di trasporto malati, 9 richieste di alloggi, 24 assistenza ai pazienti ricoverati, 3 informazioni al Tribunale dei diritti del Malato, 22 orientamenti al volontariato, 80 informazioni varie, 7 donazioni. Un dato in calo rispetto al 2012, quando gli accessi complessivi erano stati 258 (di cui 31 informazioni alle associazioni, 11 richieste di trasporto malati, 11 richieste di alloggi, 35 assistenza ai pazienti ricoverati, 10 informazioni alle associazioni di tutela dei diritti, 41 orientamenti al volontariato, 113 informazioni varie, 6 donazioni) spiegabile con le difficoltà logistiche dovute al sisma.

(Fonte: uffici stampa Ausl Modena)

 

Un importante appuntamento per fare il punto sull'evoluzione delle tecniche per il trattamento e la cura di una delle neoplasie più diffuse: il prossimo 8 febbraio alla Sala Peruzzi -

Modena, 5 febbraio 2014 -

"Sarà un'occasione importante per fare il punto sulle tecniche più efficaci per il trattamento del tumore al retto, ambito nel quale l'Ospedale di Carpi ha maturato un'esperienza ormai ventennale. Il prossimo 8 febbraio arriveranno in città esperti di fama internazionale e molti specialisti coi quali in questi anni abbiamo collaborato, steso protocolli e linee guida. Tra loro spicca il professor Vincenzo Valentini, dell'Università Cattolica del S. Cuore di Roma, con cui, unici in provincia, lavoriamo per l'applicazione di un protocollo, grazie al quale abbiamo potuto offrire ai pazienti un trattamento meno invasivo, che, in tutta una serie di casi, consente di ottenere ottimi risultati terapeutici." Sono le parole con cui Margherita Gavioli, direttore incaricato della Divisione di Chirurgia dell'Ospedale di Carpi, presenta il convegno in programma sabato 8 febbraio. Un appuntamento per fare un bilancio sull'evoluzione delle cura del tumore del colon retto negli ultimi vent'anni.

I dati più recenti, contenuti nel Registro tumori della provincia di Modena, evidenziano che il tumore del colon retto costituisce una delle neoplasie più frequenti. Dalle statistiche nazionali emerge che nell'uomo rappresenta la seconda causa di morte per tumore (10% del totale) e la terza nella donna (11,1%), va, però aggiunto che negli ultimi anni, pur in presenza di un aumento dei casi, la sopravvivenza a cinque è significativamente aumentata.

Il convegno, che si terrà presso la Sala Congressi di Via Peruzzi, si svilupperà nell'arco di un'intera mattinata, dalle 8.30 alle 13.00. Dopo i saluti del direttore generale dell'Azienda Usl di Modena, Mariella Martini, del sindaco di Carpi, Enrico Campedelli e l'introduzione di Giorgio Lenzotti, direttore del presidio ospedaliero dell'Ausl di Modena, interverranno diversi specialisti. Tra i temi affrontati, l'importanza della diagnosi precoce, le nuove frontiere terapeutiche aperte dalla terapia pre-operatoria e il miglioramento della sopravvivenza e della qualità della vita dei pazienti.

L'incontro, pur rivolgendosi prima di tutto agli specialisti e agli addetti ai lavori - chirurghi, oncologi, radioterapisti, gastroenterologi - è aperto al pubblico ed ha la finalità anche di sensibilizzare l'opinione pubblica a partire dai pazienti, dai loro familiari e dai medici di medicina generale famiglia il cui ruolo è davvero centrale. Per questa ragione la mattinata terminerà con una tavola rotonda che avrà tra i protagonisti oltre a rappresentanti di tutte le figure professionali che sono coinvolte nell'assistenza e nella cura anche alcuni pazienti. "Sarà così possibile affrontare il tema della cura e più in generale della presa in carico in tutti i suoi aspetti, ponendo particolare attenzione non solo ai pur importantissimi aspetti clinici, ma anche alla relazione, alla chiarezza dei percorsi alla capacità di dare risposte adeguate alla persona e non soltanto al paziente" conclude Margherita Gavioli.

(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)

 

L'associazione ha donato 5.500 euro al Policlinico di Modena per supportare l'Attività di Sostegno Psicologico -

Modena, 29 gennaio 2014 -

Il Club Soroptimist - Associazione formata da donne con posizioni di elevata responsabilità nelle professioni e nell'imprenditoria - vicino alle donne colpite dal tumore al seno. L'associazione ha donato, infatti 5.500 euro al Policlinico di Modena per supportare l'Attività di Sostegno Psicologico svolta dal Centro per i tumori eredo-familiari della mammella e dell'ovaio nonché dal percorso assistenziale aziendale "Punto Amico – Percorso Senologico", permettendo così l'estensione del servizio a 30 ore settimanali per tutto il 2014. Il supporto psicologico è gestito dal Settore di psicologia ospedaliera ed è finalizzato ad "accompagnare" la donna durante il percorso terapeutico (intervento chirurgico, trattamenti oncologici, ecc.) fino alla sua completa riabilitazione, favorendo un'elaborazione del vissuto emotivo che accresca la fiducia nelle capacità di affrontare la malattia.

Nel 2012 le donne operate al seno e seguite presso il Policlinico sono state 400. "La diagnosi di tumore della mammella è un evento che incide profondamente nella psiche della donna – spiega la dottoressa Paola Vandelli, Direttore del Servizio Formazione e aggiornamento a cui afferisce il Settore Psicologia ospedaliera – e quindi è fondamentale la presenza di uno psicologo nell'equipe multidisciplinare che possa prendere in carico la donna e sostenerla in tutto il suo percorso di cura. Questo sostegno diviene ancora più significativo nell'ambito del percorso onco-genetico dove le pazienti si troveranno ad affrontare scelte importanti in piena autonomia decisionale. Per poter decidere è fondamentale che si realizzi un'autentica integrazione tra l'informazione acquisita sulla propria condizione di rischio e la sfera psichica, etica, relazionale e sociale del soggetto e della sua famiglia."

"Il nostro obiettivo primario – spiega l'avvocato Cecilia Ghittoni, Presidente del Club Soroptimist – è l'avanzamento della condizione femminile che passa per la tutela della salute femminile intesa in senso ampio e quindi anche psicologico. Per questo abbiamo deciso di appoggiare il supporto psicologico delle donne colpite dal tumore al seno, svolto al Policlinico dalla dottoressa Elisabetta Razzaboni. Si tratta di uno sforzo importante per la nostra associazione, perché i fondi sono stati raccolti direttamente da donazioni delle nostre iscritte." Soroptimist pone così in essere una nuova azione coerente con le finalità che persegue, vale a dire aiutare altre donne in difficoltà proseguendo nel continuo e fattivo intervento a favore in particolare di donne e minori, persone disabili e svantaggiate. Tra i progetti del Club modenese, una sottolineatura la merita la realizzazione dell'aula di ascolto protetto per il minore in Tribunale.

"Desidero ringraziare Soroptimist – ha precisato il dottor Anselmo Campagna, Direttore sanitario del Policlinico – per la sensibilità dimostrata verso un tema delicato come la cura del tumore al seno. Da tempo abbiamo istituto alcuni Percorsi Unitari di Trattamento Oncologico, i cosiddetti PUNTO, tra i quali spicca proprio quello senologico, organizzato come percorso che racchiude al suo interno tutte le competenze diagnostiche e terapeutiche necessarie per fornire un servizio di elevata qualità ed efficienza. Ancora una volta dobbiamo ringraziare il mondo dell'associazionismo che ha deciso di aiutare, tramite noi, la cittadinanza, attraverso il sostegno al Policlinico."

Il tumore della mammella rappresenta la neoplasia più frequente nelle donne della popolazione italiana in tutte le fasce d'età. In Italia, infatti, vengono diagnosticati circa 35.000 nuovi casi all'anno e si calcola che 1 donna su 10, nel corso della vita, si possa ammalare di tumore della mammella.
Il Percorso Unitario di Trattamento Oncologico (PUNTO) Senologico
Il PUNTO Amico Senologico è costituito da un gruppo di professionisti del Policlinico: chirurghi senologi, chirurghi plastici, oncologi, radioterapisti, anatomopatologi, fisiatri, psicologi, in stretto legame con i radiologi senologi, che attraverso un approccio multidisciplinare garantiranno la qualità delle prestazioni sanitarie, l'ottimizzazione dei tempi di trattamento e la semplificazione delle cure. Ogni anno sono circa 500 le donne che si rivolgono al PUNTO per una patologia neoplastica al seno.

Il Centro per i tumori eredo-familiari della mammella e dell'ovaio
Il Centro dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena è stato riconosciuto come Centro Hub regionale per la genetica molecolare oncologica nel 2011. Nel 2012 ha svolto 400 consulenze onco-genetiche per la definizione del rischio eredo familiare per il tumore della mammella. Oltre ad offrire un programma di sorveglianza clinico strumentale intensificato, gestisce da un lato diversi studi di farmaco prevenzione nel quale si rende necessaria la collaborazione dello psicologo per elaborare materiale informativo chiaro e comprensibile e facilitare la decisione della donna; dall'altro lato ha creato un'equipe multidisciplinare per il percorso di chirurgia preventiva.

PER SAPERNE DI PIU'

Cosa si intende per percorso onco-genetico? Negli ultimi 10-15 anni, l'identificazione di geni responsabili di una maggior suscettibilità ereditaria di sviluppare alcune forme di cancro, tra cui il tumore della mammella o dell'ovaio, e la conseguente disponibilità di test genetici predittivi (ad es. il test genetico BRCA1/BRCA2) di questo tipo di rischio, hanno posto le basi per lo sviluppo della Consulenza Genetica in campo oncologico, conosciuta meglio come consulenza onco-genetica che deve aiutare gli interessati a conoscere la malattia, il suo probabile decorso e gli eventuali trattamenti. "Comprendere le basi genetiche della malattia – rileva la dottoressa Laura Cortesi oncologa e Referente del percorso per i tumori erdo-familiari della mammella e dell'ovaio del Policlinico – serve da un lato a valutare il rischio di ricorrenza nei parenti e quindi ad impostare la strategia preventiva più appropriata in considerazione del rischio, delle aspirazioni familiari, dei principi etici e religiosi, e ad agire di conseguenza e in questa valutazione il supporto psicologico risulta determinante". Negli ultimi anni, inoltre, l'attività onco-genetica è andata integrandosi con il percorso assistenziale senologico permettendo l'identificazione dei soggetti geneticamente predisposti nel momento della fase di diagnosi di neoplasia mammaria. L'informazione genetica risulta in questo caso di fondamentale importanza per la gestione della paziente, sia dal punto di vista terapeutico sia di follow-up, sia per iniziare un percorso di prevenzione a livello familiare.

(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)

 

Molti i consensi per l'iniziativa promossa nell'ambito del progetto Volontariarte. I quadri di quattro artisti di fama internazionale saranno esposti sino al 3 febbraio -

Modena, 28 gennaio 2014 -

Ultimi giorni per ammirare le opere d'arte della mostra "CONTEMPORANEA-MENTE" allestita presso l'Ospedale di Sassuolo nell'ambito dell'originale e innovativo progetto VolontariArte il cui scopo è portare il mondo dell'arte all'interno della struttura ospedaliera.

DAnna rid

"Mancano ormai pochi giorni alla chiusura di Contenporanea-mente, ma già oggi possiamo tracciare un bilancio più che positivo. In tanti sul libro degli ospiti hanno infatti scritto frasi di apprezzamento, evidenziando sia la qualità delle opere, sia l'importanza di iniziative volte a rendere ancora più accoglienti i luoghi di cura" ha evidenziato Luca Bagnoli, dell'ospedale di Sassuolo e motore instancabile di VolontariArte.

Le opere dei quattro artisti contemporanei di fama internazionale Salvatore d'Anna, Aris, Giorgio Bartocci e Ciro Palladino saranno esposte sino al 3 febbraio.

 

(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)

 

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Un nuovo ecografo di ultima generazione donato dall'associazione "Gli Amici del Cuore" all'Unità Operativa di Cardiologia del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense di Modena.

Modena, 27 gennaio 2014 -

Questa mattina, all'ospedale di Baggiovara, la consegna ufficiale, avvenuta alla presenza di un nutrito gruppo di volontari de "Gli Amici del Cuore", dell'assessore alle Politiche sociali, sanitarie e abitative del Comune di Modena Francesca Maletti, del presidente dell'Associazione, Giovanni Spinella e di diversi dirigenti dell'Azienda, tra i quali il Direttore Generale dell'Azienda Usl di Modena Mariella Martini e Stefano Tondi, direttore dell'Unità Operativa di Cardiologia.

L'apparecchiatura, che da oggi va ad arricchire la dotazione dell'Azienda Usl di Modena, risponde all'esigenza di migliorare e rinnovare la strumentazione già utilizzata dai 14 cardiologi che lavorano a Baggiovara. Tra le peculiarità dell'ecografo la portabilità, caratteristica molto importante perché ne consente un utilizzo più flessibile all'interno dell'ospedale. Si facilitano, in questo modo, le consulenze in altri reparti dell'ospedale permettendo di implementare il lavoro quotidiano dei cardiologi che, sempre più spesso, sono impegnati nella gestione di problematiche multidisciplinari complesse. L'indagine eco-cardiologica, in particolare, è una diagnosi precoce e molto precisa delle condizioni dei pazienti ricoverati e di quelli in arrivo dagli ambulatori che consente di visualizzare il funzionamento del muscolo cardiaco e delle sue valvole in modo non invasivo e ripetibile, senza esporre il paziente a radiazioni o stress.

Con questo strumento, il cui valore è di circa 32mila euro, anche grazie all'alta capacità di definizione delle immagini registrate, è possibile un inquadramento diagnostico più accurato rispetto a quello che si può ottenere eseguendo la sola visita cardiologica seguita dall'elettrocardiogramma.

"Per noi si tratta di un traguardo importante, che abbiamo raggiunto per merito del lavoro straordinario che quotidianamente svolgono i nostri volontari, ma anche grazie alla tanta gente che continua a darci fiducia e che riconosce al nostro impegno, oramai ultraventennale, rigore e passione. Anche in questo caso, ad orientare la nostra scelta, è stato il desiderio di offrire una strumentazione utile all'intera comunità. L'abbiamo individuata insieme agli specialisti, scegliendo il meglio, pensando anche ad un utilizzo che non fosse vincolato ad un unico reparto. La donazione rappresenta la tappa di un percorso che continua e che si sviluppa prima di tutto sul versante della prevenzione e della formazione" ha sottolineato con la sua consueta passione e determinazione il presidente de "Gli Amici del Cuore", Giovanni Spinella.

"Ancora una volta il volontariato, e in particolare l'Associazione de "Gli Amici del Cuore", si dimostra un partner preziosissimo non soltanto per l'importante valore economico delle donazioni che riceviamo. Da loro, infatti, arriva l'esempio e lo stimolo ad agire per migliorarci, non dimenticando mai che siamo chiamati ad assicurare a tutti i cittadini il diritto costituzionale alla salute, amministrando la cosa pubblica, risorse cioè che appartengono all'intera comunità. Anche per questo la loro funzione è insostituibile" ha dichiarato il direttore generale dell'Azienda Usl di Modena, Mariella Martini, nel ringraziare l'associazione modenese.

"In un momento di difficoltà economiche che rendono non facile reperire risorse per l'acquisizione di nuove strumentazioni sanitarie la generosa donazione de "Gli amici del cuore" è un aiuto concreto per la nostra attività quotidiana. Ormai è infatti imprescindibile fare attività cardiologica senza l'ausilio di un ecografo" ha concluso il responsabile dell'Unità Operativa di Cardiologia, Stefano Tondi.

IL BILANCIO DI UN ANNO D'ATTIVITÀ DELLA CARDIOLOGIA
L'Unità Operativa di Cardiologia di Baggiovara, che dispone di 16 posti letto ordinari ai quali se ne aggiungono due di Day Hospital e sei di terapia intensiva, nel corso del 2013 ha erogato complessivamente quasi 17mila prestazioni ambulatoriali. In particolare, sono stati eseguiti 3.600 ecocardiogrammi al torace, 300 trans-esofagei e oltre 2mila visite con ECG e 500 elettrocardiogrammi semplici.

Tra le altre attività ambulatoriali quotidianamente svolte dall'Unità Operativa di Cardiologia, sono state effettuate 800 visite aritmologiche, per verificare l'eventuale alterazione del normale ritmo cardiaco, e circa 2mila test da sforzo. Arrivano poi a 1800 i controlli su dispositivi impiantabili come i pacemaker e a 2mila gli holter (ovvero le registrazioni di 24 ore dell'attività del cuore). All'interno dell'ospedale sono state fornite inoltre 2mila consulenze cardiologiche e 500 controlli ai defibrillatori in dotazione al reparto.

Per quanto riguarda l'attività interventistica emodinamica, ogni anno sono eseguite più di mille angioplastiche, procedure interventistiche utilizzate per dilatare restringimenti dei vasi sanguigni, e 1800 coronarografie (un'indagine diagnostica di tipo invasivo che consente di visualizzare direttamente le arterie che distribuiscono sangue al cuore). Riguardo all'attività impiantistica, sono 850 le procedure aritmologiche registrate nel corso del 2013 e 100 le angio-tac coronariche, eseguite in collaborazione con la Radiologia, che permettono, in modo non invasivo, di evidenziare o escludere la presenza di restringimenti all'interno delle arterie coronariche.

(Fonte: ufficio stampa Ausl Modena)

 

In stretto coordinamento con la Protezione Civile, con la Provincia, i Comuni e i loro servizi socio-sanitari si sta lavorando per assicurare l'assistenza sanitaria nelle zone colpite dall'esondazione del fiume Secchia e nei centri di accoglienza. La medicina di gruppo di Bastiglia, chiusa a causa degli allagamenti, è stato riaperta a Modena, in Via Stelvio -

Modena, 21 gennaio 2014 -

Pur in un contesto estremamente complesso e in costante evoluzione, non si registrano emergenze sanitarie. Ad oggi l'intervento più impegnativo ha riguardato l'evacuazione della residenza per anziani Villa Anna, avvenuta nella mattinata di domenica 19 gennaio. Come noto 55 persone sono state accompagnate presso l'Ospedale Sant'Agostino Estense di Baggiovara. Lo spostamento è avvenuto utilizzando un pullman e solo per sette persone allettate si è fatto ricorso all'ambulanza.

Grazie al coordinamento messo a punto dall'Azienda sanitaria con i servizi sociali del Comune di Modena si è provveduto all'individuazione delle strutture con posti disponibili, presso le quali far alloggiare le persone evacuate. Già nella serata di domenica due anziani sono stati dimessi, altri ventisette, di cui 24 donne e 3 uomini, hanno trascorso la notte presso la struttura di Baggiovara. I rimanenti 26 sono stati accolti presso altre residenze per anziani della provincia.

Molto significativo lo sforzo messo in campo sin dal primo momento dalla Centrale Operativa del 118: attraverso la propria attività di coordinamento si è occupata prevalentemente dei trasporti e dell'individuazione delle destinazioni più idonee per le cosiddette persone fragili.

La situazione è in evoluzione e al momento risulta difficile tracciare un bilancio più dettagliato. Da domenica pomeriggio presso il Centro di Accoglienza di Modena è reperibile un medico di continuità assistenziale. A seguito degli allagamenti, non è agibile la Casa della Salute di Bomporto. I cinque disabili ospitati presso il Gruppo appartamento "Casa Poppi" di Sorbara sono stati trasferiti a Carpi.

Rispetto agli ambulatori dei medici di medicina generale la situazione è articolata. La Medicina di gruppo di Bastiglia, a seguito dell'allagamento degli spazi in cui opera, in accordo con il Dipartimento di Cure Primarie, ha temporaneamente attivato un ambulatorio a Modena in via Stelvio 27, che sarà aperto, tutti i giorni, dalle 16.00 alle 18.00. A Ravarino, Sorbara e Solara gli ambulatori sono regolarmente aperti, mentre a Bomporto restano in funzione due ambulatori, quelli di Via Donizzetti e Via Frescobaldi. Inagibili, infine, gli ambulatori dei pediatri di libera scelta di Bastiglia e Bomporto. Per garantire l'assistenza, saranno ospitati presso la sede della cooperativa MDF7 (Medici di famiglia) in Via Curiel, a Nonantola.

(Fonte: Ufficio Stampa, Rapporti con i Media e Relazioni Esterne Azienda USL di Modena)

 

La commissione, nell'ambito di una rosa composta da tre candidati ritenuti idonei ha attribuito al dottor Tondi la valutazione più elevata -

Modena, 15 gennaio 2014 -

È Stefano Tondi il nuovo direttore dell'Unità Operativa di Cardiologia del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense di Modena. Nato a Bologna nel 1956, è cresciuto professionalmente a Modena, dove, dopo essersi laureato presso la Facoltà di Medicina e avere conseguito le specializzazioni prima in Cardiologia e successivamente in Anestesia e Rianimazione, ha iniziato a lavorare prima presso l'Ospedale di Sassuolo, quindi al Policlinico di Modena e al Sant'Agostino Estense, dove lavora dal 2005, anno dell'inaugurazione dell'Ospedale di Baggiovara.

"La commissione, che nell'ambito di una rosa composta da tre candidati ritenuti idonei ha attribuito al dottor Tondi la valutazione più elevata, ha individuato un professionista di assoluto spessore al quale abbiamo assegnato l'incarico. Si tratta di uno specialista che in questi anni ha saputo conquistarsi la stima dei colleghi, che ha dimostrato di possedere anche notevoli capacità gestionali e di dialogo. Sono convinta che saprà proseguire nel modo migliore quel percorso di virtuosa integrazione, utile per l'intera comunità modenese, avviato da tempo, e reso possibile grazie anche al lavoro del professor Gioachino Coppi, direttore del Dipartimento Integrato malattie cardiache e vascolari" ha sottolineato il direttore generale dell'Azienda Usl di Modena, Mariella Martini.

Stefano Tondi da marzo del 2012 ricopriva ad interim l'incarico di direttore dell'Unità Operativa di Cardiologia del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense di Modena. Il nuovo incarico decorre da domani, 16 gennaio 2014.

IL CURRICULUM VITAE
Stefano Tondi, classe 1956, è nato a Bologna e si è laureato nel 1981 in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli Studi di Modena specializzandosi quindi in Cardiologia (1985) e Anestesia e Rianimazione (1988). Sposato, due figli, inizia a lavorare in Ospedale a Sassuolo a partire dal 1987 come assistente cardiologo. Due anni dopo la specializzazione in Cardiologia diventa assistente universitario di ruolo per la cattedra di Cardiologia del Policlinico di Modena. Tra il '94 e il '97 lavora quindi a tempo pieno come cardiologo all'ospedale civile Sant'Agostino di Modena. Nel 1997 è nominato titolare del Modulo organizzativo di Emodinamica a Modena. Negli anni successivi svolge attività scientifica a Londra e Rotterdam e collabora con alcune strutture sanitarie italiane. In particolare, a Modena, con Hesperia Hospital e presso il laboratorio di Emodinamica del Policlinico, si specializza nell'esecuzione di angioplastiche coronariche. Nel 2005 diventa responsabile del Laboratorio Provinciale di Emodinamica presso il Nuovo Ospedale Civile S.Agostino-Estense a Baggiovara. Nel 2012 gli viene affidata dall'Azienda Usl di Modena la direzione ad interim dell'Unità Operativa di Cardiologia del Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense di Modena. Il dottor Tondi, all'intensa attività clinica ed assistenziale, ha sempre affiancato attività scientifica e di ricerca: è autore di numerose pubblicazioni ed ha partecipato, spesso come relatore e moderatore, a importanti convegni nazionali e internazionali.

(Fonte: Ufficio Stampa, Rapporti con i Media e Relazioni Esterne USL Modena)

 

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