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Alzabandiera dell'Accademia militare, con il Reggimento Allievi schierato di fronte alla facciata del Palazzo Ducale. Presenti anche il sindaco Muzzarelli e il generale Camporeale. Accordo tra Comune e Accademia: l'iniziativa si svolge tutte le prime domeniche del mese. 

Modena, 8 febbraio 2016

In diverse decine di persone hanno assistito alle 8.30 di ieri mattina, domenica 7 febbraio, in piazza Roma a Modena all'alzabandiera dell'Accademia militare, con il Reggimento Allievi schierato di fronte alla facciata del Palazzo Ducale. Presenti anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli e il comandante Salvatore Camporeale.
Sulle note dell'Inno di Mameli, quattro allievi hanno issato sui pennoni collocati nei pressi di largo San Giorgio la bandiera italiana e quella dell'Unione europea.
L'iniziativa, frutto di un accordo tra Comune e Accademia militare, ha inaugurato un appuntamento periodico per la prima domenica del mese fino a giugno, per poi riprendere da ottobre. L'ammaina bandiera è previsto per le 17.30.
Sull'esempio di quanto è avvenuto in occasione dell'inaugurazione di piazza Roma dopo l'intervento di riqualificazione, per i promotori l'iniziativa contribuisce a valorizzare uno spazio di pregio e sottolinea l'ottimo rapporto tra l'Accademia e la città, che si evidenzia anche nella collaborazione nell'attività di promozione di Palazzo Ducale.

(Fonte: Comune di Modena)

A Palazzo Santa Margherita si proietta per tutta la giornata un video con il diario della madre di Spoerri, il cui padre fu ucciso dai nazisti. Il progetto dell'associazione Ecad (Ebraismo, Culture, Arti drammatiche) prevede che nel Giorno della Memoria venga esposta e valorizzata un'opera legata alle persecuzioni naziste contro la cosiddetta "arte degenerata" e alle discriminazioni politiche e razziali perpetrate dal regime hitleriano. -

Modena, 27 gennaio 2016

"Histoire de mon petit Daniel" è il titolo di un video, quasi un racconto per immagini, in cui una mano sfoglia pagina per pagina il diario della madre di Daniel Spoerri, scritto tra il 27 giugno 1930 e l'ottobre del 1932, durante i primi due anni di vita dell'artista, il cui padre fui poi ucciso dai nazisti. Il documento viene proiettato alla Galleria civica di Modena che partecipa così insieme a numerosi altri musei italiani oggi, nel Giorno della Memoria, al progetto "La Shoah dell'arte", insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica e patrocinato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Il progetto dell'associazione Ecad (Ebraismo, Culture, Arti drammatiche) prevede, infatti, che nel Giorno della Memoria venga esposta e valorizzata un'opera legata alle persecuzioni naziste contro la cosiddetta "arte degenerata" e alle discriminazioni politiche e razziali perpetrate dal regime hitleriano.
Nell'ammezzato di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103, sarà appunto proiettato per tutta la giornata di oggi, 27 gennaio, il video "Histoire de mon petit Daniel", in orario di apertura della mostra "Daniel Spoerri. Eat Art in transformation" (dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18). Alla Palazzina dei Giardini, inoltre, all'opera di Spoerri "Albero della civetta" sarà affiancato un testo scritto per l'occasione dal curatore Antonio D'Avossa, che svela il contenuto simbolico dell'opera legato agli eventi drammatici che hanno segnato l'infanzia dell'artista creatore della Eat Art.
Il diario della madre di Spoerri sfogliato nel video registra con puntualità ogni cambiamento del bambino: quanto pesa, quanto è cresciuto rispetto al mese precedente, ogni quante ore mangia. È segnato il giorno in cui per la prima volta si è nutrito con il latte vaccino, c'è il racconto di un viaggio a Galati, e una serie di fotografie con didascalia a fissare momenti di vita familiare: il giorno dopo la nascita, il primo ritratto di famiglia, il primo compleanno fino alla fotografia che chiude il diario, nella quale è ritratto insieme alla sorella nell'ottobre 1932. Solo pochi anni dopo, il padre di Spoerri, Isaac Feinstein, troverà la morte per soffocamento insieme ad altri 140 ebrei, per mano dei nazisti che avevano occupato la Romania. Nell'ottobre del '42, a dieci anni dall'ultima foto del diario, la famiglia di Daniel Spoerri ottiene il certificato di morte del padre, e Lidia, sua madre, può finalmente emigrare insieme ai suoi sei figli in Svizzera, alla ricerca della salvezza.
La mostra "Daniel Spoerri Eat Art in transformation", allestita nelle due sedi espositive della Galleria civica di Modena a Palazzo S. Margherita e alla Palazzina dei Giardini Ducali in corso Canalgrande, è visitabile gratuitamente da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19 a orario continuato; è chiusa al lunedì e martedì. Per informazioni: Galleria civica di Modena, tel. 059 2032911, ( www.galleriacivicadimodena.it ).
(Fonte: ufficio stampa Comune di Modena)

Lo spettacolo teatrale ideato nel centenario del Dadaismo e ispirato a Spoerri va in scena il 20 e il 21 gennaio alle 21 alla Galleria civica di Modena a Palazzo Santa Margherita. Ingresso gratuito, con prenotazione. Protagonisti artisti, attori e danzatori impegnati in un lavoro incentrato sui temi classici del Dadaismo. -

Modena, 9 gennaio 2016

Sono aperte le prenotazioni per assistere allo spettacolo teatrale "Da Dada a Dada", che sarà rappresentato mercoledì 20 e giovedì 21 gennaio alle 21 alla Galleria civica di Modena a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103.
L'ingresso allo spettacolo, che rientra nell'ambito della mostra "Daniel Spoerri. Eat Art in Trasformation" è gratuito fino a esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere al bookshop di Palazzo Santa Margherita in orario di mostra (dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19) e negli stessi orari si può telefonare allo 059 2032919. Possibile anche la prenotazione via email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
"Da Dada a Dada", di cui una anticipazione parziale è stata presentata al Padiglione Svizzero di Expo 2015 a Milano, andrà in scena in anteprima assoluta in sala grande, dove è allestita la mostra di Daniel Spoerri. Lo spettacolo - ideazione e regia di Franco Brambilla, produzione Statale9teatro e Fondazione Mudima Milano, organizzazione Fadia Bassmaji - è ispirato all'opera dell'artista svizzero e ai testi teatrali "Il cuore a gas" (1921) di Tristan Tzara, uno dei più significativi dell'esperienza dadaista, e "Il desiderio preso per la coda" di Pablo Picasso, scritto durante gli anni dell'occupazione nazista di Parigi.
L'azione scenica sperimenta linguaggi e mette in discussione conformismo, luoghi comuni, certezze. Protagonisti artisti, attori e danzatori sono impegnati in un lavoro incentrato sui temi classici del Dadaismo: imballaggio, collage, happening, movimento del corpo, danza. In scena le attrici e gli attori Silvia Scotti, Fabio Brusadin, Barbara Nicoli, insieme con la danzatrice Sandhya Nagaraja. L'assistente è Alessandra Pavoni, la scenografa Giuliana Davolio, la sarta Nuvia Valestri.
Suoni, parole, musiche per uno spaccato del mondo dell'arte che prende vita dagli esiti del lavoro di un artista come Spoerri, nato danzatore e coreografo, che nel 1954 ha messo in scena a sua volta entrambi i testi.
Lo spettacolo, che sarà successivamente rappresentato alla Fondazione Mudima di Milano, si inserisce nelle celebrazioni per il centenario del Dadaismo la cui data di nascita si fa risalire al 5 febbraio 1916 quando inaugurò a Zurigo, città di adozione di Spoerri, il "Cabaret Voltaire"
La mostra "Daniel Spoerri. Eat Art in transformation", è a cura di Antonio d'Avossa e Nicoletta Ossanna Cavadini. Allestita fino al 31 gennaio a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini Ducali, è stata realizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena con il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera).
In entrambe le sedi espositive è visitabile gratuitamente dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19. ( www.galleriacivicadimodena.it ).

(Fonte: Comune di Modena)

Rotatoria di via Emilia ovest all'incrocio con viale Virgilio. Entro un mese sarà aggiudicato l'appalto per la realizzazione dell'infrastruttura con conclusione prevista in autunno. Investimento da 1 milione di euro. L'intervento sarà realizzato senza dover chiudere al transito via Emilia ovest: il traffico sarà gestito infatti in modo da lasciare entrambi i sensi di marcia aperti. -

Modena, 8 gennaio 2016

Sarà aggiudicato entro un mese l'appalto per la realizzazione della rotatoria di via Emilia ovest all'incrocio con viale Virgilio. La Giunta comunale di Modena, lo scorso dicembre, ha infatti approvato il progetto esecutivo dei lavori per la realizzazione dell'opera, che richiederanno un investimento di 1 milione di euro (oltre 800 mila euro a base d'asta più altri oneri) e vedranno l'avvio entro il mese di aprile, con conclusione prevista in autunno. L'intervento sarà realizzato senza dover chiudere al transito via Emilia ovest: il traffico sarà gestito infatti in modo da lasciare entrambi i sensi di marcia aperti.
Sulla base di uno studio sul traffico nell'area, l'Amministrazione ha valutato che l'inserimento della rotatoria a sostituzione dell'incrocio semaforizzato potrà rappresentare una soluzione per tale nodo stradale, interessato da significativi flussi di traffico. Via Emilia ovest rappresenta infatti un'importante via di accesso a Modena da Reggio Emilia e, in quel tratto, è presente l'ingresso principale al comparto commerciale e fieristico della zona.
La rotatoria, con un diametro esterno di 63 metri, un'isola centrale di 20 metri e un anello di 9 metri di larghezza (oltre a una banchina interna di un metro e una esterna di 1,5 metri), ha tre rami di ingresso, due su via Emilia ovest (da Rubiera e da Modena) e uno da viale Virgilio. Le entrate in rotatoria, in tutti e tre i casi, presentano due corsie di 3 metri ciascuna, mentre le uscite sono organizzate su un'unica corsia di 4,5 metri. Ingresso e uscita, nei tre rami, sono separati da ampie isole, in modo da favorire la percezione della rotatoria, ridurre la velocità d'entrata, evitare manovre errate e costituire un rifugio per i pedoni dove sono presenti attraversamenti pedonali.
La rotatoria si svilupperà in buona parte sulla sede stradale esistente, mentre le restanti porzioni verranno realizzate attraverso allargamenti sul lato sud di via Emilia, in un campo arato attualmente posizionato a un livello inferiore rispetto alla sede stradale e che sarà portato in quota attraverso lavori di riempimento.
L'intervento prevede opere di demolizione delle aiuole esistenti, fresatura della pavimentazione, compattazione del fondo, realizzazione della fondazione e sovrastruttura stradale, rimozione dell'impianto semaforico e dei pali di illuminazione interferenti con la nuova infrastruttura (che saranno recuperati e riutilizzati) e predisposizione di un nuovo impianto di illuminazione pubblica. Il progetto prevede inoltre la sistemazione del verde, la realizzazione di nuove canalizzazioni e di filette di contenimento per gli spartitraffico e l'isola della rotatoria (in granito nella parte centrale dell'intersezione per curare anche l'aspetto architettonico). Sono previsti due tratti di mura a sostegno di nuovi marciapiedi a bordo lato sud della via Emilia ovest in direzione Modena. Viene infine rivisto il sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche attraverso l'integrazione delle caditoie e la realizzazione di un fosso di scolo attorno alla rotatoria attraverso il mantenimento di un tratto di un manufatto in cemento armato ora dismesso ma utilizzato in passato per irrigare.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Modena)

La rotatoria consentirà di raggiungere direttamente la zona del cimitero di San Cataldo e, da qui, l'ingresso in tangenziale semplificando la viabilità in quell'area della città. Un investimento da oltre un milione di euro per un'infrastruttura tra le vie Paolucci, Breda e Cesari, all'inizio della Diagonale. Lavori al via entro l'estate. 

Modena, 29 dicembre 2015

E' di un milione e 50 mila euro l'investimento del Comune di Modena per realizzare la rotatoria tra le vie Paolucci e Breda, in corrispondenza di via Cesari, che rappresenta il primo intervento concreto per la ricucitura delle rete viaria cittadina dopo la dismissione della linea ferroviaria storica.
L'infrastruttura sarà realizzata all'inizio della cosiddetta Diagonale che, quindi, potrà mantenere le caratteristiche ipotizzate di un percorso riservato a pedoni, ciclisti e mezzi pubblici, una sorta di parco lineare con un numero limitato di attraversamenti che potrà collegare l'area di viale Montecuccoli, nei pressi della stazione ferroviaria, fino all'area Fiera di Cittanova passando per la via Emilia alla Madonnina, la zona del Villaggio artigiano e il polo scolastico di via Leonardo da Vinci.
Nei giorni scorsi la giunta ha approvato il progetto esecutivo della rotatoria che ha un diametro esterno di 48 metri e i lavori saranno assegnati nei primi mesi del 2016 con l'obiettivo di avviare il cantiere entro l'estate. La rotatoria consentirà di raggiungere direttamente la zona del cimitero di San Cataldo e, da qui, l'ingresso in tangenziale (uscita 12) semplificando la viabilità in quell'area della città.
Il progetto prevede un adeguamento della rete filoviaria per continuare a garantire il transito dei filobus (linea 6) e un passaggio ciclopedonale che consenta la riconnessione con la rete esistente e con il nuovo percorso ciclopedonale che sarà realizzato in viale Montecuccoli. Tutti gli attraversamenti sia ciclopedonali che esclusivamente pedonali sono attrezzati con isole spartitraffico per garantire l'adeguata protezione a pedoni e ciclisti che possono effettuare l'attraversamento della carreggiata in due tempi.

(Fonte: ufficio stampa Comune di MO)

Fino all'8 novembre cimiteri aperti ininterrottamente dalle 8 alle 17.30. Rafforzata la sicurezza da parte della Municipale e intensificata la presenza dei volontari di Vivere Sicuri, City Angels, Gev, Ana, Gel, Anc, Anps e Non da soli presenti, nelle fasce orarie di maggior affluenza, nei cimiteri di Modena nei giorni di venerdì 30, sabato 31 ottobre e 1 e 2 novembre. -

Modena, 29 ottobre 2015 -

In occasione della commemorazione dei defunti, l'Amministrazione comunale ricorda che fino all'8 novembre i cimiteri saranno aperti ininterrottamente dalle 8 alle 17.30. Mezz'ora prima della chiusura viene dato il consueto segnale e sospeso l'ingresso dei visitatori, venti minuti dopo il segnale viene ripetuto e i visitatori devono lasciare il cimitero. Al cimitero di Albareto vecchio, a cui si accede solo accompagnati dai volontari di Vivere Sicuri, si potrà accedere sabato 31, domenica 1 e lunedì 2 novembre, sabato 7 e domenica 8 dalle 9 alle 11, (il cimitero è aperto, oltre il sabato, le prime due domeniche di ogni mese, tranne agosto), mentre il 2 novembre sarà possibile accedervi anche al pomeriggio dalle 14 alle 16.30.

In questo periodo viene rafforzata l'attività di prevenzione e sicurezza sia da parte della Polizia municipale, con pattuglie dedicate e l'ausilio della videosorveglianza. Inoltre, è intensificata l'attività di presidio dei volontari a cui partecipano le associazioni Vivere Sicuri, City Angels, Gev, Ana, Gel, Anc, Anps e gli sportelli Non da soli.
Quest'anno i volontari infatti saranno presenti, nelle fasce orarie di maggior affluenza, nei cimiteri di Modena nei giorni di venerdì 30, sabato 31 ottobre e 1 e 2 novembre. A San Cataldo ci sarà una squadra composta da quattro persone di cui una fissa all'ingresso dei Partigiani e le altre distribuite all'interno dell'area cimiteriale. Riconoscibili dalle pettorine gialle con la scritta "Comune di Modena", i volontari effettueranno diversi sopralluoghi all'interno e all'esterno delle 17 aree cimiteriali della città per scoraggiare atti di vandalismo, accattonaggio e furto. Inoltre, contribuiranno a diffondere un volantino con consigli utili alla prevenzione dei reati all'interno dei cimiteri e altro materiale informativo.

(fonte: Comune di Modena)

Sabato, 31 Ottobre 2015 16:04

Dal 15 novembre pneumatici invernali obbligatori

Dal 15 novembre al 15 aprile, anche se non nevica, per ragioni di sicurezza potranno circolare nel territorio comunale solo i veicoli in regola. Per i trasgressori sono previste sanzioni da 41 a 84 euro. In alternativa, anche se non nevica, servono catene compatibili a bordo del veicolo. -

Modena, 31 ottobre 2015 -

C'è tempo fino al 15 novembre per sostituire i pneumatici del proprio veicolo con quelli invernali o per munirsi di catene compatibili a bordo del mezzo. Lo ricorda il Comune di Modena sottolineando che, come previsto dalla direttiva del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, dal 15 novembre al 15 aprile, anche se non nevica, per ragioni di sicurezza potranno circolare nel territorio comunale solo i veicoli in regola. Per i trasgressori sono previste sanzioni da 41 a 84 euro.
Il Comune di Modena, che sta completando la definizione del Piano neve per la stagione invernale 2015-2016, invita quindi i cittadini ad attrezzare per tempo i propri veicoli. Non è previsto nessun periodo transitorio e l'obbligatorietà scatterà già dal 15 novembre.

(Fonte: Comune di Modena)

Sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 aprile ingresso gratuito ai Musei civici, Galleria civica e Museo della Figurina. Aperti il Mef e la mostra di Hiroshi Sugimoto al Foro Boario -

Modena, 4 aprile 2015 -

Fine settimana di Pasqua all'insegna della Cultura visitando i musei, tra disegno, arte, caricature, fotografia e motori. Sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 aprile, infatti, saranno aperti (come sempre gratuitamente) i Musei civici di Palazzo dei Musei in largo Sant'Agostino, così come la Galleria Civica e il Museo della Figurina di Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103. Aperti anche il Mef, Museo Enzo Ferrari con la mostra su Ferrari e Pavarotti e quella sui motori del "cavallino", e il Foro Boario, che ospita la mostra fotografica di Hiroshi Sugimoto a cura di Fondazione Fotografia, e la mostra dei progetti di Dab 5 (gratuita). Domenica 5 e lunedì 6 apre il Parco archeologico della Terramara di Montale, mentre la Ghirlandina è aperta sabato e lunedì, ma resta chiusa la domenica di Pasqua.
Palazzo dei Musei, aperto gratuitamente dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Una risata ci salverà. Modena e la caricatura negli anni della Grande Guerra.

Caricature e immagini satiriche, testi e cimeli, ricostruzioni e fotografie storiche degli anni del primo conflitto mondiale per riflettere su una tragedia che ha sconvolto il mondo facendolo entrare prepotentemente nella modernità. La mostra è visitabile fino al 12 luglio ed è allestita nella sala Boni al terzo piano di Palazzo dei Musei in collaborazione con Biblioteca Estense Universitaria e Istituto Storico con il sostegno di Lions club www.comune.modena.it/museoarte.

Le urne dei forti. Storie di vita e morte in una comunità dell'età del bronzo

La mostra presenta i risultati della pluriennale ricerca nella necropoli della Terramara di Casinalbo, che ha restituito quasi 700 urne cinerarie. Accurate analisi archeologiche e antropologiche hanno svelato aspetti non solo della morte, ma anche della vita di una delle comunità che abitavano la pianura padana oltre tremila anni fa. Visitabile gratuitamente fino al 7 giugno in sala Crespellani al terzo piano di Palazzo dei Musei www.comune.modena.it/museoarchelogico .

A Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103, sono aperti gratuitamente a orario continuato dalle 10.30 alle 19 la Galleria civica e il Museo della Figurina.

Galleria Civica. Domenica e lunedì ultimi due giorni per visitare, nelle sale superiori, "La variante e la regola. Opere su carta tra arte concreta, minimalismo e pittura analitica dalla collezione della Galleria civica di Modena". La mostra attinge dalla Raccolta del museo e dalle grafiche della Collezione Don Bettelli, e rende conto delle ricerche concrete, geometriche, minimali e analitiche che vanno dagli anni subito successivi alla seconda guerra mondiale fino agli anni '70 del Novecento. In Sala Grande, invece, c'è "The cinema show. Fotografie dalla collezione della Galleria civica di Modena" (visitabile fino al 7 giugno). La selezione delle immagini è consacrata alla settima arte e ai suoi protagonisti: un nucleo consistente attinge al fondo Franco Fontana, altre foto provengono da nuove acquisizioni. Le mostre sono a ingresso libero www.galleriacivicadimodena.it 

Museo della figurina. Il Museo nella sua versione più giocosa, con i protagonisti della Tv e dei cartoni animati anni '80 e '90. L'allestimento offre una sintesi della straordinaria avventura delle figurine in un ventennio che ha visto imporsi, tra le tematiche trattate, televisione e musica, ampliando anche la già copiosa produzione in ambito sportivo. Spazio speciale dedicato a Star Wars con grande Yoda di Lego. Ingresso gratuito. Mostra allestita fino al 30 agosto www.museodellafigurina.it .

Foro Boario Fondazione Fotografia. Nel grande spazio espositivo di via Bono da Nonantola è aperta anche per Pasqua e Pasquetta la retrospettiva dedicata a Hiroshi Sugimoto, maestro della fotografia contemporanea. Sabato 4 e domenica 5 a orario continuato dalle 11 alle 19; lunedì 6 aprile dalle 15 alle 19. L'esposizione ripercorre l'intera carriera dell'artista, presentando alcune pietre miliari della sua ricerca: dai misteriosi orizzonti marini della serie "Seascapes" ai "Theaters" ripresi con lunghissimi tempi d'esposizione; dai "Dioramas" realizzati nei musei di storia naturale fino alle recenti foto "out-of-focus" dedicate alle icone dell'architettura modernista. Ingresso, 5 euro www.fondazionefotografia.org. Sempre al Foro Boario, il Bookshop di Fondazione Fotografia ospita la mostra Dab 5, che espone i progetti per art e bookshop selezionati dal concorso nazionale per giovani designer. Ingresso gratuito, allestita fino al 26 aprile www.comune.modena.it/gioarte.

Mef. Museo Enzo Ferrari. Anche il grande cofano giallo di via Paolo Ferrari e la casa natale del Drake sono aperti a orario continuato nel weekend di Pasqua dalle 9.30 alle 19 (ingresso 15 euro, riduzioni e info online museomodena.ferrari.com). Nel padiglione principale, con "Omaggio a Ferrari e Pavarotti, celebrità mondiali del talento di Modena", l'incontro tra i due miti viene riproposto attraverso un filmato che avvolge il visitatore accompagnandolo, con l'emozione della musica e della storia, tra le più belle Ferrari di ogni epoca. Nella casa natale, l'antica officina del padre di Enzo Ferrari è oggi diventata il Museo dei Motori: tra modelli di auto da corsa delle diverse epoche sono esposti anche motori di varie tipologie, dai piccoli due, quattro e sei cilindri ai classici dodici, dagli otto cilindri ai turbo fino ai motori di F1. In ogni area filmati che permettono di capire i requisiti e le caratteristiche di quelli che sono sempre stati considerati, a giusta ragione, il cuore delle automobili Ferrari.

Parco della Terramara di Montale. Il museo archeologico all'aperto con le ricostruzioni di abitazioni e ambienti dell'età del Bronzo riapre al pubblico domenica 5 aprile ed è aperto anche lunedì 6. La domenica di Pasqua è dedicata a "Fuoco e fiamme", mentre lunedì 6 torna "Archeologi per un giorno", il laboratorio di scavo archeologico per bimbi e famiglie per sperimentare che la Storia non si apprende solo sui libri, ma si può essere protagonisti della sua ricostruzione. Il Parco apre dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 con l'ultimo ingresso un'ora prima delle chiusure. Il biglietto costa 6 euro (4 euro dai 6 ai 13 anni e gratuito fino ai 5 anni e per gli over 65). È prevista una serie di riduzioni che si possono trovare, insieme a tutte le informazioni sulle attività, sul sito del Parco museo all'aperto ( www.parcomontale.it ). I laboratori del Lunedì dell'Angelo iniziano alle 10, alle 11.30, alle 14.30, alle 16.15 e alle 17.45 (disponibilità fino a esaurimento posti; prenotazione al tel. 059 2033101; email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Ghirlandina. La Torre civica simbolo di Modena e patrimonio dell'umanità Unesco con piazza Grande e il Duomo, sarà visitabile sabato 4 e lunedì 6, ma sarà chiusa domenica 5 nel giorno di Pasqua. Modenesi, visitatori e turisti potranno scoprirla, salire le antiche scale fino alla Sala dei Torresani e da lì godere del panorama, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, ultimi ingressi alle 12 e alle 18.30, costo 2 euro.

(Fonte: Comune di Modena)

Domenica 5 aprile, Pasqua, e lunedì 6 si spalancano le grandi ante di legno del villaggio ricostruito. In maggio mostra e attività su ambiente e cibo nell'età del Bronzo -

Modena, 1 aprile 2015 -

Dimostrazioni, visite guidate e laboratori per bimbi, ma anche una mostra e incontri con esperti sul rapporto con l'ambiente dei nostri antenati dell'età del Bronzo. Domenica 5 aprile, giorno di Pasqua, il Parco della Terramara di Montale riapre al pubblico, con una domenica dedicata a "Fuoco e fiamme"; e il giorno dopo, lunedì 6 aprile, torna "Archeologi per un giorno", il laboratorio di scavo archeologico per bimbi e famiglie per sperimentare che la Storia non si apprende solo sui libri, ma si può essere protagonisti della sua ricostruzione. I laboratori iniziano alle 10, alle 11.30, alle 14.30, alle 16.15 e alle 17.45 (disponibilità fino a esaurimento posti; prenotazione al tel. 059 2033101; email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Seguono, nelle settimane successive, appuntamenti sulla scheggiatura della selce (12 aprile); sugli ornamenti delle terramare (19 aprile); sulle tecniche di modellazione dell'argilla (25 aprile); e su quelle di tessitura col racconto animato dell'attrice Sara Tarabusi (26 aprile). Per ognuna delle giornate d'apertura sono in programma laboratori per bambini e ragazzi.

Sotto il titolo "Terramare e ambiente, uno sviluppo sostenibile?" il mese di maggio sarà all'insegna dei temi di Expo 2015, sviluppati a partire dall'entrata in crisi delle Terramare, nel 1200 a. C., dopo cinque secoli di benessere. Il Parco propone una serie di incontri con esperti e una mostra. Quest'ultima si inaugura l'1 maggio, si intitola "Dalla terra(mara) alla tavola", ed è dedicata alla produzione e al consumo di cibo nel nostro territorio oltre tremila anni fa. In esposizione vasellame, attrezzi agricoli, reperti botanici e faunistici, per raccontare il percorso del cibo dai campi alle mense dei nostri antenati. Nella stessa giornata "Arco al Parco", per parlare di caccia, archi e frecce nelle terramare, con prove di tiro a cura del gruppo Arcieri di Montale. A seguire, eventi legati alle dinamiche di sfruttamento delle risorse ambientali da parte delle comunità terramaricole: dai prodotti dei campi, attraverso le ricerche archeobotaniche, a quelli ottenuti dagli animali allevati, grazie all'archeozoologia. In una giornata dedicata a "Dal grano al pane" (domenica 17 maggio nell'ambito di "Musei da gustare") con l'iniziativa "Archeojunior Masterchef" verrà chiesto ai piccoli partecipanti di inventare il panino più gustoso della preistoria.

Il Parco museo archeologico all'aperto della Terramara è a Montale in Via Vandelli (S.S. 12 – Nuova Estense). Apre al pubblico le domeniche e i festivi dal 5 aprile al 14 giugno dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 con l'ultimo ingresso un'ora prima delle chiusure. L'ingresso costa 6 euro (4 euro dai 6 ai 13 anni e gratuito fino ai 5 anni e per gli over 65). È prevista una serie di riduzioni che si possono trovare, insieme a tutte le informazioni sulle attività, sul sito del Parco museo all'aperto ( www.parcomontale.it  ). Per informazioni e prenotazioni, tel. 059 2033101.

(Fonte: Comune di Modena)

Il 2 marzo il magistrato antimafia in Consiglio comunale per il conferimento del riconoscimento; in serata, insieme a don Ciotti, incontro pubblico con i cittadini -

Modena, 26 febbraio 2015 -

Lunedì 2 marzo Modena conferirà la cittadinanza onoraria e le chiavi della Città a Antonino Di Matteo, giudice antimafia "simbolo dell'Italia che resiste, non si arrende alla violenza e reagisce, facendo prevalere la legalità", come riportato nella pergamena che gli verrà consegnata, a nome di tutta la comunità modenese, dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dalla presidente del Consiglio comunale Francesca Maletti che l'avevano proposta lo scorso novembre.

La cerimonia in Municipio, a cui interverrà anche don Luigi Ciotti, presidente di Libera Associazioni nomi e numeri contro tutte le mafie, sarà il primo atto pubblico di una due giorni del magistrato antimafia a Modena, il cui programma è stato illustrato questa mattina in conferenza stampa dal sindaco Muzzarelli, dalla presidente Maletti e dalla responsabile Ufficio legale di Libera nazionale, Enza Rando.
Il conferimento della cittadinanza, con inizio alle 17.30, avverrà durante la seduta del Consiglio comunale e, oltre che nelle sale dei Passi Perduti e di Rappresentanza, dove sarà allestito un schermo, potrà essere seguito in diretta streaming www.comune.modena.it/il-governo-della-citta.

Nel riconoscimento, si sottolinea "l'impegno decennale di magistrato inquirente, le indagini per trovare i responsabili ed i mandanti delle stragi di mafia, l'incessante lotta per liberare questo paese dalla morsa delle criminalità organizzate che hanno reso Antonino Di Matteo un simbolo dell'Italia che nei momenti più difficili ha la forza di rialzarsi e reagire", rimarcando che "Modena città Medaglia d'Oro al Valor Militare per la Resistenza si ribella con forza ad ogni tentativo di infiltrazioni della criminalità organizzata".

Durante la seduta, oltre alla delibera sul conferimento della cittadinanza al magistrato antimafia, l'Assemblea consiliare voterà anche l'intitolazione "a tutte le vittime innocenti delle mafie" de La Tenda, la struttura del Comune di Modena dedicata prevalentemente alla creatività giovanile, che ha fatto della legalità un elemento caratterizzante della propria programmazione.
Alle 21 dello stesso lunedì 2 marzo i modenesi potranno incontrare il giudice di Matteo in una serata pubblica promossa dal Comune di Modena e da Libera al Forum Monzani di via Aristotele 33, concesso gratuitamente dalla Bper. Alla serata, coordinata dalla giornalista Giulia Seno dell'Ansa Bologna. Parteciperà anche don Luigi Ciotti.

Il giorno successivo sarà invece la volta dei giovani. Alle 9 è in programma l'intitolazione della Tenda di viale Monte Kosica "a tutte le vittime innocenti delle mafie" alla presenza del giudice Di Matteo, di don Luigi Ciotti, del sindaco e della presidente del Consiglio. Successivamente, alle 10.30, Di Matteo e don Ciotti incontreranno gli studenti nell'aula magna del Corni scientifico tecnologico, presso il Polo Leonardo; coordinerà Enza Rando, responsabile dell'Ufficio legale di Libera nazionale e interverrà anche il sindaco Muzzarelli.

Gli appuntamenti del 2 e 3 marzo rientrano ne "I cento passi verso la giornata del 21 marzo", il cartellone comune di eventi in preparazione alla XX Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico, che quest'anno si svolgerà a Bologna. Al corteo che sfilerà lungo le vie della città fino al piazzale VIII Agosto per la lettura dei nomi delle vittime delle mafie, del rapido 904, delle stragi di Bologna del 2 agosto 1980 e di Ustica, sarà presente anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli con il Gonfalone del Comune di Modena.

Tante le iniziative in programma anche a Modena e su tutto il territorio provinciale nei giorni precedenti l'appuntamento del 21 marzo.
Inoltre, entrano nel vivo a Modena i laboratori di "Semi di giustizia, fiori di legalità", l'itinerario didattico proposto alle scuole dal Comune e da Libera per affrontare i temi delle mafie dal titolo. Già 40 le classi delle scuole medie inferiori e superiori iscritte. Durante gli incontri si parla di mafie, bullismo e criminalità, ma anche dei diritti e dei doveri del buon cittadino a partire dalla Costituzione e del ruolo dell'informazione nella diffusione della cultura della legalità.

(Fonte: Comune di Modena)