Mercoledì, 17 Settembre 2014 11:51

Parma - Gilda Insegnanti: "Monchio delle Corti e Palanzano, sia il Collegio dei Docenti a decidere il futuro della scuola"

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La Gilda degli Insegnanti ha rilevato la mancata concertazione con le parti sociali prevista dalla legge, a seguito dello scontro che sta interessando l'Istituto Comprensivo di Corniglio, relativamente al futuro dei plessi della scuola di 1° grado di Palanzano e Monchio delle Corti -

Parma, 17 settembre 2014 -

La Gilda degli Insegnanti a seguito dello scontro dal sapore campanilistico che sta interessando l'Istituto Comprensivo di Corniglio, relativamente al futuro dei plessi della scuola di 1° grado (ex medie) di Palanzano e Monchio delle Corti, con una lettera inviata ai sindaci dei due comuni, al dirigente scolastico e per conoscenza al dirigente dell'Ambito Territoriale Scolastico, ha formalmente rilevato che la legge regionale che regola la programmazione territoriale dell'offerta formativa, prevede che sia obbligatoria la concertazione con le parti sociali. Procedura che le amministrazioni interessate fino ad oggi non hanno seguito, almeno nei confronti delle rappresentanze firmatarie del contratto di categoria dei docenti e del restante personale scolastico.

La Federazione Gilda Unams rilevando che di fronte all'impossibilità della politica locale di decidere, ledendo così non solo i diritti degli studenti ma anche del personale scolastico, docente e non, che deve avere un'assegnazione certa e non "provvisoria", ha proposto che i comuni interessati demandino le decisioni da adottare al Collegio dei Docenti, organo per legge deputato ad individuare un'organizzazione didattica ottimale rispetto alle specifiche esigenze ambientali. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams, precisa: "Affidarsi al corpo docente che riveste un ruolo di centralità nelle situazioni scolastiche è quanto di meglio si possa fare in una situazione del genere, la politica locale come quella nazionale quando si occupa di istruzione dimentica spesso gli insegnanti e le loro rappresentanze di categoria, come se la scuola la facessero altri".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Insegnanti Parma)