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Lunedì, 13 Marzo 2023 06:19

Educare alla sicurezza sul lavoro già tra i banchi di scuola In evidenza

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Da anni in Italia assistiamo alla precarizzazione del lavoro. L’ascensore sociale è lontano dallo sbloccarsi da più di venti anni. E l’Istat certifica la risalita della disoccupazione, che sale al 7,9% (segnando un + 0,1 su dicembre); in crescita al 22,9% quella giovanile (+ 0,7% sempre su dicembre). Aumentano anche gli incidenti sul lavoro.

Di Matteo Pio Impagnatiello Pilastro di Langhirano (PR), 12 marzo 2023 -  Dall’osservazione dei dati Inail relativi al 2022 gli infortuni risultano 697.773, in aumento del 25,7% rispetto al 2021, del 25,9% rispetto al 2020 e dell’8,7% rispetto al 2019. Le malattie professionali segnano, con le quasi 61mila denunce del 2022, un ritorno ai livelli pre-pandemia. Nel 2019 si sono registrate 61.310, il valore più alto degli ultimi venti anni, dopo una riduzione nel 2020 con 45mila casi a causa dell’emergenza Covid e l’oggettiva complessità nel rivolgersi ai presidi sanitari per la raccolta della documentazione indispensabile per la denuncia. L’anno 2021 ha visto poi la ripresa con 55mila denunce.

Anche se l’Italia ha compiuto, rispetto al passato, grandi passi in avanti riuscendo ad affermare l’enorme valore a tutti i livelli della cultura della sicurezza, è evidente – lo indicano i dati  – che c’è ancora molto da fare.

Se la formazione sulla sicurezza sul lavoro degli adulti stenta a incidere positivamente per una inversione di marcia rispetto ai numeri citati, lo si deve anche al fatto che i lavoratori di una certa età hanno ormai acquisito delle certezze, che li spingono a comportarsi in una maniera, spesso errata, davanti a un rischio lavorativo.

Ripartire dai bambini e dai giovani per determinare un cambio di mentalità, che porti a un rafforzamento della cultura della sicurezza sul lavoro nelle generazioni future, può rappresentare la chiave di volta per contribuire ad un deciso miglioramento delle condizioni lavorative. Ciò sarà possibile se l’insegnamento di tali tematiche verrà inserito all’interno dei programmi scolastici.

“… finanziamento delle attività degli istituti scolastici, universitari e di formazione professionale finalizzata all’inserimento in ogni attività scolastica ed universitaria, nelle istituzioni dell’alta formazione artistica e coreutica e nei percorsi di istruzione e formazione professionale di specifici percorsi formativi interdisciplinari alle diverse materie scolastiche volti a favorire la conoscenza delle tematiche della salute e della sicurezza nel rispetto delle autonomie didattiche”: lo prevede l’articolo 11 comma 1, lettera c) del Decreto Legislativo  n. 81 del 2008.

La cultura della sicurezza diventa efficace se si basa su un sistema di analisi e diffusione delle informazioni di sicurezza, su un sistema fondato sulle competenze, sul coinvolgimento di tutte le figure professionali esistenti e sulla cooperazione.

Intanto, dopo ben quindici anni dall’approvazione del Decreto Legislativo 81 del 2008 (Testo Unico di salute e sicurezza sul lavoro), si continua a morire di lavoro.

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