Venerdì, 18 Marzo 2022 18:22

“Leggo quindi penso: Pianeta pinocchio”: il progetto parmigiano di lettura ad alta voce apre la sua seconda fase In evidenza

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Conclusi in questi giorni i primi laboratori di lettura ad alta voce, il progetto culturale-teatrale “Leggo quindi penso: pianeta Pinocchio”, ideato dall’associazione Progetti&Teatro, in collaborazione con L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali, si appresta ad inaugurare la seconda parte dell’iniziativa

Parma, 18.03.2022 – I laboratori di lettura ad alta voce che hanno costituito il primo percorso di attività del progetto “Leggo quindi penso: pianeta Pinocchio” - realizzato dall’associazione culturale Progetti&Teatro, in collaborazione con L.O.F.T. Libera Organizzazione Forme Teatrali e sostenuto da Fondazione Cariparma, nell’ambito del bando “Leggere crea indipendenza”- sono ormai giunti al termine e, per gli artisti coinvolti che hanno guidato gli incontri laboratoriali, è tempo di aprire una seconda fase di lavoro che impegnerà i mesi a venire.

Attraverso lo svolgimento di laboratori aperti alla cittadinanza - quello con le maestre di scuola elementare, condotto a Sorbolo da Carlo Ferrari e Francesca Grisenti, quello guidato da Franca Tragni all’interno della biblioteca di Vigatto e rivolto a donne e uomini di diversa estrazione, un terzo tenuto da Savino Paparella con gli allievi del primo anno della scuola professionale Forma Futuro di Parma, quello per gli over 60, condotto sempre in città da Adriano Engelbrecht, e ancora a Parma, un laboratorio diretto da Ferrari con i ragazzi della scuola media Vicini, uno tenuto da Elisa Cuppini e Paparella con due classi terze dell’Istituto Giordani e, ultimo ma non ultimo, quello gestito sempre da Cuppini e Paparella con la comunità multietnica occupante l’ex Istituto Biondi delle Orsoline - si è realizzato un processo di educazione alla lettura e all’ascolto che ha consentito ai partecipanti d’identificare nella lettura per capitoli del romanzo “Le avventure di Pinocchio” un efficace strumento per incentivare le relazioni e attivare confronti e scambi su diverse tematiche importanti, cercando di contestualizzarle nel complesso tempo storico in cui viviamo.

Tra i temi affrontati durante la lettura quello del lavoro, che partendo dall’episodio raccontato da Collodi relativo al “paese delle api industriose” ha permesso di creare interessanti collegamenti con un altro capolavoro letterario, “Furore” di Steinbeck, muovendo così a una riflessione sui concetti di società ideale e società reale; con i più giovani sono state poi indagate le tematiche della coscienza (il grillo parlante), della paternità (il rapporto fra Pinocchio e Geppetto), e poi quelle della creazione, la disobbedienza, la bugia, la fuga, la crescita personale, il rapporto con la legge (nel capitolo che parla del processo per truffa al gatto e alla volpe, dove è stato possibile trovare nessi e analogie con testi di Collodi e Rodari).

Ma quale tipo di approccio alla lettura hanno avuto i diversi gruppi di lavoro, appartenenti a generazioni e culture differenti? “Rispetto all’età, all’etnie, al genere abbiamo riscontrato molteplici attitudini alla lettura” spiegano gli artisti “c’è chi legge spesso, chi nulla, chi per lavoro, chi per necessità. Quello che per noi è importante suggerire a chi legge ad alta voce è che non venga mai meno l’attenzione al proprio interlocutore, alla presenza di colui o colei che ascolta”.
Ciò che ha accomunato i diversi percorsi è stato poi l’entusiasmo, la voglia di mettersi in gioco, di ritrovarsi e riscoprirsi nella propria capacità di dire, nell’atto di stabilire una relazione con l’altro, che fosse presente all’incontro oppure solo ideale (come è stato per le maestre nel loro “raccontare ad alta voce” pensando anche ai propri alunni).

Il progetto “Leggo quindi penso: pianeta Pinocchio” proseguirà, dunque, in una nuova ottica di lavoro: dopo alcune azioni sceniche e reading previsti per la tarda primavera (tra cui una lettura itinerante all’interno del complesso della Camera di San Paolo a Parma), l’iniziativa confluirà in estate, durante la rassegna “Sul Naviglio”, in un vero e proprio esito finale, gestito dagli artisti di L.O.F.T. e da interpreti esterni all’associazione, insieme ad alcuni lettori scelti tra i vari laboratori, cui seguirà uno spettacolo teatrale sempre dedicato alle avventure del burattino più famoso al mondo.

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