Sabato, 23 Ottobre 2021 15:18

"In punta di penna: rubrica di libri " - Storia del mio bambino perfetto, Marina Viola, Rizzoli. In evidenza

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27esimo appuntamento con "In punta di penna: rubrica di libri". Uno spazio creato per condividere letture e storie, riflessioni e pensieri a voce alta. "In punta di penna": per dare inchiostro e carta alle parole.

Di Antonella Scarati (*) Parma, 23 ottobre 2021 -

Luca è il primogenito di Marina e Dan, una coppia di ragazzi incontratisi nel New England, per puro caso. L'entusiasmo e la sorpresa di nuova vita, per questi giovani genitori, sono smorzati da alcuni segni che Luca, dopo alcuni mesi dalla nascita, non dà.

Sono genitori spaventati, che vagabondano per chiropati e terapisti, prima di approdare in studi medici e si chiedono quale sia la diagnosi per il loro bambino, che non emette suoni, non li vede e non risponde durante gli esami a cui, durante le visite mediche, viene sottoposto.

Il bambino è letargico: Marina e Dan si uniscono nel loro coraggioso amore e attraversano bufere, peggiori di quella di neve, del loro primo incontro a casa di amici. La storia si fa incalzante e sempre più difficile, Luca affronta terapie e pomeriggi lunghi in compagnia di professionisti che gli insegnano ad apprendere gesti, che per un bambino autistico con la Sindrome di Down, risultano diagrammi scansionati in ordine cronologico dall'inizio alla fine della giornata.

Luca non parla, ma sa come farsi ascoltare.

Ci sono delle paroline magiche che, se solo sussurrate, gli evocano felicità: upstairs- cha cha cha- french fries.

Mamma Marina apre il proprio cuore ai ricordi della sua traversata oltreoceano, da ragazza milanese abituata alle estati in Liguria, all' approdo da straniera e all'insegnamento della letteratura italiana. Un racconto non privo di verità, da emarginata madre italiana di un bambino autistico in America, allo stesso tempo intriso di speciali servizi offerti fuori dall'Italia, ad iniziare dalle scuole private che aprono le porte alle famiglie dei ragazzi con bisogni speciali.

Non mancheranno problemi famigliari, interdisciplinari, di normale amministrazione extrafamigliare, ma di certo non manca l'entusiasmo del compimento della felicità di Luca. Un racconto vivo, carico di tensione, pregno di informazione e umanità, un racconto che dovrebbe giungere in ogni casa, per aprire mente e cuore e insegnare che l'empatia è un dono acquisito, come dimostra Sofia

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