Giovedì, 22 Luglio 2021 17:29

"Italo.Z": un racconto intrigante. In evidenza

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Da un avvocato ecco il racconto intrigante che non t'aspetti. "Italo Z." pubblicato sul sito coolmag.it

"Casa non è dove abiti,
non è dove dormi, mangi, ti cambi i vestiti,
casa è dove vive ancora e sempre la tua anima"

di Claudio Bennati Parma, 22 luglio 2021 - Una recensione che si rispetti dovrebbe, tra le altre cose, tratteggiare una linea approssimativa del testo che presenta. Nel mio caso e nel caso specifico non sarà così...

Un avvocato di Parma. Un avvocato che si cimenta con la scrittura letteraria. Non è il primo e non sarà l'ultimo, soprattutto in questa città, dove altre volte, in altri tempi, avvocati 'in borghese' erano scrittori nel cuore...

Bene, 'Italo Z', un titolo che già deve essere decrittato, perché il racconto, tanto per essere chiari, non darà spiegazioni al suo titolo. Il racconto darà invece un melting-pot caleidoscopico, in cui lo stile è somma di stili, il cui tema è somma di episodi tra l'autobiografia e la fantasia, tra invenzione e reale. E come tutte le somme, il risultato è sempre diverso dalle parti sommate, è sempre più ricco di senso, di riconoscibilità univoca, di creazione di qualcosa di nuovo e personalissimo.

L'autore, Arturo Pagnanelli, avvocato parmigiano, conosciuto e stimato non solo professionalmente ma anche come persona nota per la sua generale disponibilità e onestà, che va oltre il contesto professionale, ha pubblicato questo suo primo vero racconto, su un sito assai interessante, www.coolmag.it, un sito che si occupa a livelli piuttosto alti di forme d'arte, nelle sue multiformi sfaccettature, che mette in luce la produzione di lavori recenti, di autori spesso nuovi, poco noti. Non a caso il sito specifica subito di essere un 'WebMagazine dei 5 Sensi'...

Ritorniamo per un momento al Racconto 'Italo.Z': subito un incipit che incuriosisce il lettore, quasi lo devia dagli sviluppi successivi, sviluppi che come accennato prima, toccano luoghi, momenti e esperienze reali dello scrittore, e anche tempi più o meno trascorsi, che hanno lasciato indelebili nella memoria e nella personalità i fatti vissuti, le esperienze ancora attive, ma, e si badi bene, il tutto sfumato in un puzzle che la scrittura porta avanti, quasi racconto che si costruisce via via che procede sulla carta. Ed è lo stesso procedere della personalità dell'autore/avvocato stesso (e qui mi permetto una lettura da psicologo), che è tutto dentro il racconto stesso, almeno per chi lo conosce davvero.

Una recensione dovrebbe fra le altre cose tracciare una linea minima del testo che recensisce. Come ho detto all'inizio, la mia non vuole essere una vera recensione: vuole essere più modestamente un segno di curiosità che spero stimoli gli interessati a leggere questo racconto.