Sabato, 05 Giugno 2021 07:34

"In punta di penna: rubrica di libri". UNA BARCA NEL BOSCO, Paola Mastrocola In evidenza

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"In punta di penna: rubrica di libri". È uno spazio creato per condividere letture e storie, riflessioni e pensieri a voce alta. "In punta di penna": per dare inchiostro e carta alle parole. Il settimo titolo proposto è: UNA BARCA NEL BOSCO, di Paola Mastrocola

Di Antonella Scarati Parma, 5 giugno 2021 - Se leggeste "Una barca nel bosco", cosa pensereste? Io, fin da subito, ad una cosa fuori posto.

Sentirsi così è molto comune, nei piccoli nuclei familiari, nei gruppetti d'amici, nella società.

Gaspare Torrente è un adolescente che lascia un'isola meridionale per vivere a Torino, con sua mamma e sua zia Elsa, dove per lui sarà immediato sentirsi una barca nel bosco. Scritto in prima persona, il romanzo è un'opera di narrativa italiana molto attuale, pur avendo ormai superato il suo primo decennio di vita. È stato il mio primo approccio all'autrice Paola Mastrocola, direi più che positivo.

Racconta del disagio dell'esclusione, della pacatezza d'animo di un ragazzino studioso e della sua incredulità: Gaspare non si capacita della negligenza dei suoi insegnanti. Si chiede se serva andare a scuola, dato che i programmi di studio non vengono rispettati, se gli insegnanti noncuranti non spiegano e non assegnano compiti, se le giornate trascorrono tutte uguali e non trova modo di dedicarsi ad Orazio, se non di notte nel retrobottega della gastronomia di sua mamma. D'improvviso, un giorno, imparerà lo slang torinese, comprerà felpe con cappuccio e indosserà cinture di pesce, come i suoi compagni di classe. Avrà un moto di solidarietà e tradurrà versioni di latino per tutta la classe, consulterà l'ufficio counseling dell'istituto e accoglierà Corinne, casco folto nero con gambe bellissime, ragazza francese accorsa per uno scambio interculturale.

Ho arricchito il mio bagaglio, tanto quanto Gaspare fa di quest'esperienza fuori di casa, ma sarò stata anche io parte di un Bosco Mondo? O una Corinne spaventata, pronta a fuggire dalle pratiche inusuali di un appassionato latinista fuori dal comune? È una lettura piacevole, consigliata per insegnanti e ragazzi, molto utile per cambiare il proprio punto di vista, scritta con toni ironici, per questo molto divertente. 

All'autrice è valso il Premio Campiello 2004, a me personalmente un buon motivo per approfondire il suo stile con altre letture e cogliere l'occasione per incontrare l'autrice al Torcularia Book Festival, incontro posticipato all'11 giugno. Ci sarete?

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L’Autrice si presenta

(*) Antonella Scarati, dottoressa in Medicina e Chirurgia. Pugliese di nascita, vivo a Parma dal 2009. Credo fermamente che le relazioni umane siano il regalo inaspettato di ogni giornata: qualsiasi persona che incontri ed abbia una storia da raccontarmi, non riuscirà a divincolarsi facilmente da me. Entusiasta, empatica, solare, socievole nei rapporti di amicizia, ma anche con i più piccoli con cui trascorro pomeriggi di gioco come volontaria Presso il reparto di Pediatria  dell' Ospedale dei Bambini " Pietro Barilla". Co-ideatrice di un gruppo di lettura virtuale: "Io sono l'altro", condividiamo letture inerenti la diversità, la disabilità, l'immigrazione, il bullismo. Esprimo a gran voce i miei stati d'animo, preferendo carta e penna al linguaggio parlato: scrivo lettere per accorciare le distanze del cuore.

Penso che la vita sia "Una somma di piccole cose".

Riferimenti email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. con il piacere di ascoltare, condividere e leggere riflessioni e pensieri.