Martedì, 05 Novembre 2013 17:06

I dirigenti delle scuole parmensi invitati a richiedere fondi all' Ente Invalsi

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Parma, 5 novembre 2013
 
Il comunicato della Gilda Isegnanti -
 
La Gilda degli Insegnanti ha inviato una missiva a tutti i dirigenti delle scuole statali presenti sul territorio della Provincia di Parma, invitandoli a rivolgersi all'Ente Invalsi (istituzione che si occupa delle rilevazioni statistiche nelle scuole), affinchè provveda celermente a farsi carico dei costi che ogni istituzione scolastica affronta, per svolgere le attività che questo ente in maniera crescente richiede, senza mai fornire né risorse umane né economiche. Spiega il coordinatore provinciale della Federazione Gilda-Unams, Salvatore Pizzo: "La legge obbliga le scuole a somministrare agli allievi le discusse prove che questo ente invia, poi alcune sentenze, anche se solo di primo grado, hanno sancito che rientra nella funzione docente la correzione delle stesse, anche se si tratta di materiali di un ente esterno, ma – aggiunge – negli ultimi anni stiamo andando oltre, non richiedono più la correzione, ma adempimenti burocratici, tabulazione di dati, copiatura di risultati, compilazioni di schede e quant'altro, senza che l'Invalsi si faccia carico di alcun onere. Spesso questi costi aggiuntivi, non sapendo come altro fare, vengono compensati pagandoli con il Fondo d'Istituto. La parte di salario accessorio che viene contrattata a livello decentrato e che serve per migliorare l'offerta formativa, è un andazzo assurdo. A parte la carenza di fondi, l'Invalsi non può pensare che altre istituzioni paghino, togliendo alle attività di studio, per lavori che l'Invalsi pretende e che invece dovrebbe far svolgere ai suoi dipendenti – conclude Salvatore Pizzo - è un'anomalia dovuta alla trasversalità del sostegno politico che questo ente evidentemente ha. I dirigenti scolastici non possono rimanere spettatori passivi. I politici controllano poco e male come questo ente si comporta sul territorio, noi della Gilda non temiamo questa sorta di muro di gomma e non ci sentiamo schiavi di nessuno, tantomeno dell'Invalsi, ennesimo carrozzone politico italiano".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)