Venerdì, 13 Settembre 2019 09:00

Assegnato il premio Senagalactica per la letteratura fantascientifica intitolato alla memoria del piacentino Vittorio Curtoni. In evidenza

Scritto da

Assegnato a Senigallia il premio Senagalactica per la letteratura fantascientifica intitolato alla memoria del piacentino Vittorio Curtoni.


Senigallia 12 settembre 2019 - Presenti alla cerimonia, Lucia Curtoni, vedova dello scrittore, e Stefano Torre, uomo bionico che incarna la fantascienza.
Lo scorso 7 settembre a Senigallia, in provincia di Ancona, sono stati premiati i vincitori del premio di letteratura Fantascientifica Senagalactica “Dove stiamo Volando?”, dedicato alla memoria dello scrittore Piacentino Vittorio Curtoni.


Il concorso biennale, giunto alla quarta edizione, è organizzato dalla Biblioteca Comunale "Luca Orciari", di Marzocca di Senigallia, con la collaborazione della associazione culturale “Montimar”, del Centro Sociale “Adriatico” ed il patrocinio del Comune della città marchigiana.


Dopo ormai 6 anni, il premio dedicato a Vittorio Curtoni, ha raggiunto una notevole notorietà, e rimane una esperienza unica in Italia, paese nel quale, decisamente a torto, la letteratura fantascientifica viene considerata un genere di serie B.


Hanno presenziato alla premiazione, Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, il presidente della associazione Astrofili NASA-Senigallia Piergiorgio Zucconi, Lucia Paretti Curtoni, moglie dello scrittore Vittorio Curtoni, Il filosofo e critico letterario prof. Giulio Moraca e Stefano Torre, nella sua qualità di “Uomo Bionico” (il che ha una parentela stretta con la Fantascienza).
Lucia Paretti Curtoni ha ringraziato l'organizzazione di questo concorso, unico nel territorio nazionale, che prosegue l'opera di Vittorio Curtoni volta a stimolare nuovi e validi scrittori di questo genere letterario certamente non facile.
Il prof., Giulio Moraca, a margine della cerimonia di premiazione, ci dice che: “La letteratura è il riflesso di una determinata società, mai astratta, sempre inserita in una precisa epoca storica, delle sue paure, inquietudini, illusioni. La fantascienza, a maggior ragione in quanto proiettata verso il futuro, costituisce lo specchio della storia.”
“L’avvenire può essere letto in una visuale ottimistica, piena di sicurezze e speranze nelle sorti magnifiche e progressive dell’umanità, come affermava, però con ironia, il nostro Leopardi, oppure in un’ottica intrisa di cupi timori e pessimismi.”


Ancora più netto è il punto di vista di Stefano Torre:
“Per certi versi la letteratura fantascientifica del nostro tempo, proprio perché riflette le inquietudini del nostro tempo, può essere, ed anzi è una forma di resistenza rispetto al nichilismo imperante. Lo è per il fatto stesso di immaginare e descrivere il futuro, cosa che i nichilisti di fatto negano.”
“Se pensiamo al modo con cui disegnano il presente certi nichilisti come Umberto Galimberti, che vedono il destino dell’umanità nel segno del predominio della tecnica, dominato esclusivamente dai valori dell’efficienza e della produttività, che sono la negazione della morale e dell’etica, diventa necessario almeno provare a concepire un mondo nel quale l’uomo non si un funzionario di un apparato ma ritrovi la sua umanità.”
“Diversamente siamo destinati a perdere anche quel poco che rimane dopo che Dio è stato cancellato prima, e sostituito poi dal denaro. Denaro che ha smesso di essere un mezzo per vivere ed è divenuto il fine del nostro agire, assumendo il ruolo di unica forma di ricchezza possibile, e diventando capace di garantire la felicità e la rispettabilità.
In un simile contesto, nel quale, come ben argomenta Massimo Fini nel suo “Sterco del Demonio”, basterebbe l’uno percento del denaro disponibile per comprare tutti i beni presenti sul pianeta e addirittura la terra stessa, diventa necessario ritrovare in fretta la nostra religiosità, prima che l’umanità si autodistrugga. Dico religiosità per intendere, semplificando al massimo, una sorta di guida morale che indichi all’uomo quali siano le strade del bene e del male.”
“In questo contesto, qualunque pensiero elaborato dalla fantascienza diventa rivoluzionario in senso stretto, poiché assume un significato addirittura, se si usa un minimo di lungimiranza, politico.”


Piergiorgio Zucconi ci parla del concorso: “I racconti pervenuti, tutti veramente di buona qualità confermano, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto la fantascienza, genere letterario certamente non facile, possa stimolare la ricerca di risposte alle domande direi fondamentali sul futuro che ci aspetta.”
“Sono lieto di avere ospite quest’anno il caro amico Stefano Torre, uomo Bionico, ed essere per certi versi fantascientifico, da un lato, ma dall’altro personaggio eclettico, apprezzato poeta e scrittore oltre che persona capace di imprese epiche come la sua surreale recente candidatura a sindaco di Piacenza.”


Durante la premiazione sono state lette alcune poesie sul firmamento, con l’accompagnamento musicale di brani creati appositamente dal Maestro Roberta Silvestrini.
Moderatore e perfetto interprete di molte delle poesie lette è stato Mauro Pierfederici.


Gli autori premiati hanno prevalso su molti altri veramente di pochissimo e sono stati:
• Prima classificata: Silvana Maroni (da Napoli) con “La Bellezza Dell’Imperfezione”
• Secondo classificato: Danilo Pigozzi (da Rescaldina, Milano) con “In Nomine Domini”
• Terzo classificato: Davide Sanna (da Sassari) con “La Grande Aurora”
• Premio Speciale della Giuria: Michele Protopapas (da Prato) con “Versione Beta”


I racconti premiati sono stati raccolti in un volume edito da Marco del Bucchia con la bella copertina illustrata dal bravissimo Giorgio Bonacorsi di Pergola (PU).
Vittorio Curtoni è stato divulgatore, saggista, giornalista, ed infaticabile traduttore.
Nato a San Pietro in Cerro nel 1949, si è spento a Piacenza nel 2011.
Fu Scrittore di qualità, e diede un fortissimo impulso di rinnovamento nel panorama editoriale della fantascienza italiana. Fu uno dei personaggi più amati della fantascienza italiana. È stato fondatore e direttore della rivista ROBOT, all'epoca completamente innovativa e ancora ad oggi ricordata con grande nostalgia ed entusiasmo. Per il suo lavoro di direttore vinse, tra gli altri premi, il Grand Prix de l'immaginaire (il più prestigioso riconoscimento letterario francese) Ha tradotto principalmente fantascienza: opere di Philip K.Dick, J.G.Ballard, Kurt Vonnegut i suoi preferiti, poi Bob Shaw, James.Tiptree Jr. per fare nomi i più famosi, ma anche molta narrativa non di genere e saggistica Traducendo autori come Steve Martini, Joyce Carol Oates, biografie varie su John Lennon, Marlon Brando, Jimmy Hoffa, Oliver Stone, e altri.
Curtoni scrisse molti racconti tra i quali citiamo: Ciao futuro, Retrofuturo, Trappole in libertà, Bianco su nero ed un romando intitolato Dove stiamo Volando ”.(da cui prende l'intitolazione del concorso) pubblicato in Urania Collezione.


Buona Fantascienza a tutti!