Mercoledì, 20 Dicembre 2017 15:11

Una brillante commedia scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme

Scritto da
Una brillante commedia scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme Una brillante commedia scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme foto di Federico Riva

Sino al 1 gennaio 2018 il Teatro Manzoni ospiterà una brillante commedia scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme. Il sagace artista campano sarà in scena con "Una festa esagerata...!", spettacolo prodotto da Diana Or.I.S., pronto a fare divertire il pubblico tutti i giorni eccetto il 24 e il 25 dicembre. In scena con il mattatore, anche Nicola Acunzo, Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, Sergio D'Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribò e Mirea Flavia Stellato.

Salemme arriverà anche nella nostra regione a inizio febbraio: l'1 al Teatro Nuovo di Ferrara, il 2,3 e il 4 al Teatro "Il Celebrazioni" di Bologna.

LO SPETTACOLOUna cascata di risate, sin dalle prime battute di uno spettacolo che regala due ore di buon umore a getto continuo. Tutto ruota intorno a lui, padre di famiglia, e alla festa di compleanno da organizzata per la figlia neo diciottenne. Un Vincenzo Salemme mattatore è il protagonista indiscusso di una serie di vicende che, nella loro quotidianità, hanno in sé una variabile comica capace di rendere tutto surreale. I suoi compagni di palco assecondano le inclinazioni artistiche del "one man show" in maniera egregia, trasformando l'assolo in una sinfonia armonica ed esilarante. Il risultato è coinvolgente: applausi a scena aperta dalla prima all'ultima fila. Ma non poteva essere diversamente: la leggerezza che Salemme offre al suo pubblico è proprio ciò che serve per trascorrere una serata serena con le persone che si amano.

teatro-vincenzosalemme-phfedericoriva.jpg

                                una brillante commedia scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme, foto di Federico Riva

PAROLA AL REGISTA – È proprio Vincenzo Salemme a parlare della sua creatura raccontando le motivazioni da cui si è sviluppato un testo di questo genere: "Una festa esagerata! nasce da un'idea che avevo in mente da tempo, uno spunto che mi permettesse di raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell'animo umano. Non dell'umanità intera, ovviamente, ma di quella grande melassa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito "piccola borghesia". Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni, coloro che vivono le relazioni sociali usando il codice dell'ipocrisia come unica strada per la sopravvivenza. Sopravvivenza alle "chiacchiere", alle "voci", ai sussurri pettegoli e sospettosi dei vicini. E sì, perché io vedo la nostra piccola borghesia come un grande condominio, fatto di vicini che si prestano lo zucchero, il termometro e si scambiano i saluti ma che, al contempo, sono pronti a tradirsi, abbandonarsi e, in qualche caso estremo, anche a condannarsi a vicenda".

IL MESSAGGIO - Un'idea, quella da cui parte Salemme, particolarmente efficace in questo momento storico in cui, purtroppo, dominano conflitti internazionali, guerre di religione e odi razziali: "Ognuno trova sempre una buona ragione per odiare l'altro. Ma quel che temo ancora di più é l'odio che si nasconde dietro il velo sorridente della nostra educazione. Temo il buio del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione. Spero che questa commedia strappi risate e sproni al dialogo. Un dialogo tra persone che si rispettino e, seppure con qualche sforzo, provino a volersi bene".

Di Pietro Razzini