Mercoledì, 02 Novembre 2016 17:32

Se la musica fosse il cibo dell'amore: viaggio musicale nell'epoca elisabettiana

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L'11 novembre al Teatro Municipale di Piacenza un recital di poesia e musica dedicato a Shakespeare e ai musicisti del suo tempo nell'ambito delle iniziative di educazione alla musica per le scuole. Testi tratti dai sonetti e dalle opere teatrali di William Shakespeare musica di William Byrd, Thomas Morley, John Dowland, John playford Henry Purcell e anonimi della tradizione popolare inglese.

Piacenza, 2 novembre 2016

Un viaggio musicale nell'epoca elisabettiana, uno dei momenti storici di maggiore splendore della cultura anglosassone, che si inserisce nelle iniziative di educazione alla musica della stagione teatrale 2016-17. Al Teatro Municipale di Piacenza è protagonista William Shakespeare di cui quest'anno ricorre il 400° anniversario dalla morte e le cui opere sono intessute di riferimenti musicali. A lui è dedicato lo spettacolo per le scuole in scena venerdì 11 novembre alle 10,30 e in replica alle 14,45: Se la musica fosse il cibo dell'amore.

Una nuova produzione ideata e diretta da Maddalena Scagnelli, che da anni si dedica con i gruppi Enerbia ed Eudaimonia, alla valorizzazione degli antichi repertori musicali italiani ed europei con particolare riferimento a quelli medievali e rinascimentali, in cui canzoni d'amore, arie strumentali e danze non sono solo utilizzate come momento di intervallo tra le scene ma spesso sono inserite direttamente nell'azione teatrale.

Il cuore del concerto recital è dedicato a Thomas Morley, musicista popolarissimo e collaboratore diretto di Shakespeare, a cui si devono brani vocali di inesausta freschezza e grazia. A lui sono accostati altri autori fondamentali del tempo, come Dowland e Byrd. Infine alcune straordinarie melodie della tradizione popolare, utilizzate e citate nelle opere shakesperiane, come la celeberrima Greensleeves. Ad aprire e chiudere lo spettacolo due brani che si collocano agli estremi di questo periodo d'oro della musica inglese: il Carpe diem di Enrico VIII e una splendida ballata erotica di Playford.