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Sabato, 09 Luglio 2016 10:12

"Viaggiare senza soldi", in un libro i segreti e i consigli per lavorare e viaggiare in tutto il mondo In evidenza

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L'autore è Massimo Dallaglio, giornalista e direttore del network Mollotutto. Nel suo nuovo libro edito da Iacobelli ci spiega quali sono i lavori più richiesti, i corsi da fare e le dritte per girare il mondo senza spendere un euro, anzi, guadagnando.

Di Manuela Fiorini – foto di Massimo Dallaglio

Modena, 9 luglio 2016

Viaggiare senza soldi? Il sogno di tutti. Spesso, però, è proprio la mancanza di un budget da dedicare alla scoperta del mondo che limita i nostri spostamenti, se li intendiamo come vacanza, divertimento, soggiorni in alberghi e pranzi al ristorante. C'è un altro modo per esplorare paesi diversi e confrontarsi con culture differenti, senza spendere un euro, anzi, guadagnando.

Lo spiega Massimo Dallaglio, reggiano, giornalista e direttore del network Mollotutto nel suo nuovo libro "Viaggiare senza soldi" edito da Iacobelli. Il volume si presenta come una raccolta di suggerimenti e informazioni sui mestieri utili per viaggiare e lavorare in tutto il mondo, dalla formazione ai corsi, ai primi passi, con una parte finale dedicata alla compilazione del curriculum, anzi "dei" curriculum, che varia a seconda del paese in cui si cerca lavoro, ai consigli per risparmiare sui trasporti, su vitto e alloggio e su come imparare in fretta l'inglese, la lingua che ci consente di comunicare in tutto il mondo.

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Massimo, come nasce questo libro?

"Ho deciso di scriverlo dopo avere raccolto per 18 anni interviste e testimonianze, pubblicate sul network Mollotutto.info  e Mollotutto.com  di persone che avevano deciso di lasciarsi alle spalle la vita di prima e trasferirsi all'estero. Ho notato che c'erano delle caratteristiche ricorrenti, che ho diviso in macroprofili: i cervelli in fuga, cioè coloro che hanno una formazione alta, sono magari laureati in Medicina, Ingegneria o biologia, e di solito non tornano più in Italia perché all'estero hanno trovato condizioni migliori. Poi, ci sono i pensionati, che vanno in paesi dove la loro pensione vale di più e che difficilmente rientrano. Ci sono poi i piccoli imprenditori, che vanno altrove per aprire un'attività. Infine, ci sono coloro che mi hanno ispirato questo libro: quelle persone che hanno fatto un corso di formazione e che portano la loro professionalità in tutto il mondo e si spostano lavorando".

Se un giovane volesse imparare un mestiere finalizzato proprio a viaggiare e andare all'estero, quale gli consiglieresti?

"Metto al primo posto il croupier. Tutte persone di cui ho raccolto la testimonianza si dicono soddisfatte del lavoro che fanno e che hanno trovato facilmente. I corsi di formazione si fanno in una delle quattro scuole certificate in Italia, poi, dopo il corso si fa un'esperienza all'estero e di solito il lavoro è garantito. Al secondo posto metterei il barman che non è il barista che prepara caffè e il cappuccino o i cocktail in discoteca, ma un professionista formato, per esempio, alla Mixology Academy di Milano, dove ha imparato a fare tutti i cocktail internazionali, oppure ha una specializzazione "acrobatica" e può mandare il curriculum in locali, ristoranti, alberghi di lusso in tutto il mondo. Al terzo posto metto il mago, che nel nostro immaginario è quello che annoda i palloncini alle feste per bambini. Invece, all'estero è una figura molto apprezzata e ricercata, che "fa strappare i capelli alle ragazzine" come una rockstar. Se uno è bravo può lavorare a Las Vegas o in diverse trasmissioni televisive".

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Quali sono i primi passi da fare quando si è presa la decisione di "mollare tutto" e trasferirsi all'estero?

"Prima di tutto si deve studiare rigorosamente quella che è l'Immigration Law, cioè la legge sull'immigrazione del paese che ci interessa e di attenersi scrupolosamente alle regole, producendo i documenti richiesti. Negli USA, Canada, Australia sono molto rigorosi in tema di visti, non si può improvvisare, oppure arrivare con un visto turistico e dire "Se trovo qualcosa, mi fermo", oppure "Ho uno zio, un cugino che mi può aiutare", perché la prima cosa che fanno è fermarti e metterti in galera per 48 ore prima di espellerti dal paese! I pensionati, in genere, devono invece dimostrare di avere un'entrata fissa mensile che consente loro di mantenersi".

L'inglese è la lingua attraverso la quale possiamo farci capire in tutto il mondo. Come si può fare per impararlo bene?

"In Italia si fanno corsi su corsi dove si impara la grammatica e appena si commette un errore scatta il "No, ripeti", sottolineando lo sbaglio fatto. Questo blocca la persona nel momento che deve parlare in maniera fluente. Dobbiamo tenere presente che noi parliamo non per parole, ma per frasi. Per questo una lingua si impara più velocemente guardando film sottotitolati, oppure cartoni animati in lingua originale, che usano un linguaggio più semplice e frasi più brevi. Dobbiamo "buttarci" e parlare, anche sbagliando, perché all'estero ti capiscono lo stesso. Alcune scuole, poi, consentono di prenotare ore di conversazione, magari da fare su Skype".

Come possiamo rendere infine il nostro curriculum efficace?

"Quello che non si deve fare è tradurre semplicemente il nostro CV in inglese o utilizzare il famigerato "curriculum europeo" che in molti casi è addirittura controproducente. Ogni nazione ha i suoi standard. Per esempio, se indichi il sesso, in alcuni paesi crei una differenza di genere, in altri è gradita la foto, in altri ancora no. Nel mio sito ho creato una sezione dove poter confrontare le diverse formule".

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Il libro
Massimo Dallaglio
Viaggiare senza soldi
Iacobelli Editore, 224 pag – 16 euro

INFO
www.mollotutto.net 
www.mollotutto.info 
www.offertelavoroestero.com 
www.viaggiaresenzasoldi.com 

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