Venerdì, 17 Luglio 2015 16:36

Terminator Genesys, il ritorno di Schwarzenegger

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Il quinto capitolo segna il ritorno di Arnold Schwarzenegger nello storico personaggio ma dalle nuove vesti ironiche. -

Parma, 17 luglio 2015 - di F.P. -

Chiunque sia passato dalle parti di Cannes durante il festival del Cinema non può non aver notato il mastodontico monitor che occupava quasi tutta la facciata principale dell'hotel Ritz Carlton proiettando un susseguirsi di inseguimenti, scene d'azione e sequenze del nuovo Terminator Genesys firmato Alan Taylor (regista noto per aver diretto Thor the dark world e per la sua lunga esperienza in serie tv di grande successo come Lost, I Soprano, Mad Men).

La storia è sempre la stessa? Non proprio: dopo un quarto episodio che sembrava aver messo fine ai viaggi nel tempo (abbastanza osteggiato dal pubblico), si è tornati a scrivere il passato, il presente e il futuro attraverso un nuovo balzo temporale con regole nuove e personaggi altamente rivistati. Un cambio palese che parte Da Sarah Connor (Emilia Clarke) al T800 (Arnold Schwarzenegger) passando per John Connor (Jason Clarke) e Kyle Reese (Jai Courtney) in un mondo in cui Skynet (Genesys) non è solo un software della difesa in stile anni 80-90, bensì un'entità informatica evoluta e attualizzata capace di essere presente in ogni device di cui oggi non possiamo più fare a meno (cellulari, tablet, computer di bordo della macchina...).

Il ritorno di Arnold Schwarzenegger, nel ruolo del T800 buono (più simile a un premuroso padre anziano che a una macchina assassina), ha subito catturato il pubblico e i social che hanno approvato a suon di like e di tweet l'ironica umanizzazione che si riassume in un sorriso a denti stretti del terminator e nella sua ironica autodefinizione di «vecchio ma non obsoleto».
Allo stesso tempo Jason Clarke (attore molto in voga in questo momento) è l'altro fattore che giustifica il prezzo del biglietto: fidatevi un John così non l'avevate mai visto!

Una storia che riparte da zero ogni volta e ogni volta si ripropone di essere l'ultima, lasciando il chiaro messaggio che il futuro è ancora da scrivere. Non siamo ai livelli dei primi due film, ma per essere un quinto episodio sicuramente ci avviciniamo molto agli standard con i quali è iniziata questa fortunata saga.