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Lunedì, 26 Gennaio 2015 12:55

Sassuolo - Roberto Ippolito presenta "Abusivi"

Domani, martedì 27 gennaio alla Sala Biasin di Sassuolo, un viaggio nel mondo dell'abusivismo con il giornalista e scrittore Roberto Ippolito -

Modena, 26 gennaio 2015 -

Panettieri, macelli, studi medici, tassisti senza patente, carrozzerie, persino mafiosi abusivi e tombe dove compaiono defunti abusivi. Si resta a bocca aperta leggendo l'inchiesta di Roberto Ippolito e l'elenco infinito di comportamenti illegali e senza scrupoli degli italiani, una lunga lista di irregolarità "fai da te" che fa sorridere, ma anche no, perché dietro di essa ci cela spesso la malavita organizzata e perché comunque le attività abusive, al di là dei rischi per i consumatori, hanno un costo che ricade sull'intera società.
CNA, che ormai da un anno sta portando avanti il progetto "Imprese Vere", finalizzato appunto a contrastare l'abusivismo, ha chiamato a parlarne proprio l'autore di questa inchiesta, che si è tradotta nel libro intitolato "Abusivi: la realtà che non vediamo".
L'appuntamento con Roberto Ippolito è fissato per domani, martedì 27 gennaio alle 20.30 presso la Sala Biasin di Sassuolo, in via Rocca, 22, una serata aperta al pubblico per dibattere su questi temi, assieme anche al presidente della CNA dell'Area di Sassuolo, Claudio Medici.

Roberto Ippolito è un giornalista e scrittore. Autore dei bestseller "EVASORI" (Bompiani), "IL BEL PAESE MALTRATTATO" (Bompiani) e "IGNORANTI" (Chiarelettere). E' direttore di festival letterari a Ragusa, a Cinecittà e al Maxxi di Roma. Dopo aver curato a lungo l'economia per il quotidiano "La Stampa", è stato direttore della comunicazione di Confindustria, delle relazioni esterne dell'Università Luiss di Roma e docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo della stessa Luiss.

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena
Lunedì, 26 Gennaio 2015 10:45

Carpi - Sicurezza, allarme continuo

Di fronte al ripetersi di episodi di microcriminalità, le proposte che Rete Imprese Italia formula all'amministrazione comunale -

Modena, 26 gennaio 2015 -

Presidio del territorio, eventualmente spostando agenti dall'attività di ufficio al pattugliamento, videosorveglianza, integrazione tra le forze dell'ordine. Sono queste le proposte che Rete Imprese Italia formula all'amministrazione comunale, alla quale è chiesto uno scatto di fronte al ripetersi di episodi di microcriminalità che stanno rendendo la comunità di Carpi sempre più insicura.
"E non è solo un problema di percezione della sicurezza e di vivibilità della città. Il fatto è – commentano le Associazioni di riferimento di Rete Imprese, Cna, Confesercenti, Lapam e Confcommercio – che i continui furti stanno rappresentando ormai un costo reale per le tante imprese colpite".

"Nei giorni scorsi – continua la nota di Rete Imprese – il sindaco ha incontrato il Prefetto proprio per parlare della situazione sicurezza a Carpi. Chiediamo che il primo cittadino ci informi degli esiti del colloquio ed eventualmente entri nel merito delle nostre proposte per fronteggiare un problema sempre più pressante per imprese e cittadini. A tal proposito chiediamo la convocazione del tavolo sulla sicurezza con la partecipazione delle forze dell'ordine per comprendere le modalità di intervento e presentare le nostre proposte".
Nell'incontro sul bilancio con il sindaco e la giunta avvenuto a metà gennaio Rete Imprese Italia ha fatto posto alcune domande tra le quali una specifica sulla sicurezza chiedendo una maggiore attenzione sul versante della sicurezza e legalità, sia per i cittadini che per le imprese, soprattutto dopo l'intensificazione, anche in città, di fenomeni malavitosi e di microcriminalità.
"Questo è un problema non più rinviabile e deve entrare nell'agenda dell'amministrazione comunale – sostiene Rete Imprese. I furti in pieno giorno all'interno di negozi e laboratori, denunciano una situazione allarmante e rappresenta un'aggravante economica pesante in un momento già troppo difficile per noi imprenditori".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA
 MO)

Dal 26 gennaio al 11 febbraio cinque appuntamenti organizzati da CNA per svelare tutti i segreti sulla stampa 3D di oggettistica personalizzata -

Modena, 23 gennaio 2015 -

Che cos'è la stampa 3D e cosa posso realizzare con questo strumento? Che costi ha e cosa prevede la normativa al riguardo? Può diventare una nuova opportunità di business? A tutte queste domande CNA risponde con un corso di formazione che prenderà il via lunedì 26 gennaio, dalle 19 alle 22, presso le aule della sede provinciale, in via Malavolti 27, Modena.

Cinque incontri che prevedono una panoramica sulle stampanti in commercio con costi e prestazioni, sui materiali utilizzabili e l'introduzione all'uso dei principali programmi open source necessari alla modellazione e alla personalizzazione degli oggetti 3D da mandare in stampa. Si partirà quindi dall'idea di un oggetto personalizzato, fino ad arrivare alla stampa dello stesso, anche partendo dai tanti modelli che si trovano gratuitamente sul web.

Grazie ai relatori, gli ingegneri Elena Bassoli e Francesco Leali docenti di Ingegneria Unimore, si cercherà di fornire a professionisti e imprenditori un quadro completo per orientarsi su questo argomento, di cui si fa un gran parlare, ma non sempre in modo chiaro e approfondito.

Destinatari: fotografi, tipografi, agenzie pubblicitarie, aziende metalmeccaniche o dell'abbigliamento, disegnatori, aziende di service e chi vuole capire di cosa si tratta. Un'opportunità per diversificare la propria attività e fornire un servizio al cliente sempre più completo.

Non meno importante sarà l'intervento di Maria Pia Miani CNA Interpreta, che tratterà la parte relativa alla normativa sul diritto d'autore e sull'etichettatura dei prodotti, in modo da essere in regola nel vendere gli oggetti stampati.
Il corso è gratuito per tutti gli associati CNA, mentre per i non associati il costo previsto è di Euro 100.
Per il calendario completo delle lezioni e per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito www.mo.cna.it, oppure contattare Anna Tavernari all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

Umberto Venturi, presidente di CNA Modena interviene sul dibattito in corso rispetto alla proposta del governo di modificare l'attuale sistema di gestione delle banche popolari -

Modena, 22 gennaio 2015 -

"In questi anni di crisi finanziaria, oltre che economica, il sistema delle banche popolari è quello che più di ogni altro ha sostenuto le piccole imprese, in un clima di stretta creditizia generale. Noi crediamo che questo sia il risultato di un attenzione al territorio connaturato a questo tipo di istituti di credito. Ecco perché vediamo con estrema preoccupazione la proposta di modifica delle governance delle banche cooperative". Così Umberto Venturi, presidente di CNA, interviene sul dibattito in corso rispetto alla proposta del governo di modificare l'attuale sistema di gestione delle banche popolari.

"L'approccio del governo sembrerebbe individuare nella forma cooperativa delle piccole banche un disvalore. Non ci pare che sia così, almeno stando all'esperienza di altri paesi, dove il mondo del credito esprime le sue potenzialità in varie forme. E' il caso della Germania, con le sue landesbanke e le sparkasse che operano al fianco dei grandi gruppi, ciascuno con la sua peculiarità giuridica. Peraltro, osserviamo che ciò che è avvenuto sette anni fa, con lo scoppio della bolla finanziaria, non è certo stato causato dalle piccole banche cooperative".
"Un Paese con milioni di piccole imprese e con grandi differenze tra territori - prosegue Venturi - ha sempre più bisogno di una pluralità di soggetti creditizi solidi che abbiano vocazione e interesse a partecipare attivamente allo sviluppo di tutte le sue componenti. Ritengo che le Popolari, così come le abbiamo conosciute sino ad oggi, rappresentino un valore aggiunto importante per il nostro territorio".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Mercoledì 21 gennaio un seminario in CNA Provinciale (dalle ore 17) sulle tematiche riguardanti l'export -

Modena, 20 gennaio 2015 -

Con una domanda interna stagnante, le migliori opportunità commerciali arrivano dall'export. Esportare, però, per le piccole e medie imprese si rivela un'operazione più facile a dirsi che a farsi.
CNA ha voluto organizzare un road show per affrontare i vari temi che si presentano alle imprese che giocano questa carta: gli scenari, i finanziamenti, le strategie, i paesi.
Il tutto in un seminario che prevede brevi interventi operativi e, in seguito, colloqui individuali per affrontare gli specifici problemi legati all'export.
L'incontro, aperto a tutte le imprese, si terra mercoledì 21 gennaio dalle ore 17, presso la Sala Arcelli di CNA Provinciale (a Modena, in via Malavolti, 27).

Tanti gli interventi in programma, in alcuni casi dall'estero. Si parlerà, infatti, dei numeri dell'export modenese, del mercato turco – la via della seta – grazie alla disponibilità dell'esperto Giuseppe Reggia, dei finanziamenti disponibili per operazioni commerciali all'estero, con relazioni a cura di Unicredit e Finimpresa Serfina e dell'assicurazione dei crediti esteri (Sace). Non si tralasceranno le reti d'impresa, più o meno formalizzate, come strumento per l'internazionalizzazione, argomento che vedrà l'intervento di Ezio Nicola dalla Polonia.
Si tratta di interventi brevi, che consentiranno di spaziare su varie tematiche legate all'export, prima del buffet, che farà da prologo a incontri individuali che gli imprenditori presenti potranno richiede agli esperti che animeranno il seminario.
Per partecipare e necessario iscriversi al sito www.mo.cna.it

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Modena

In gara studenti di Mirandola, con gli imprenditori nei panni dei tutor. Avviato il progetto Enterprise CNA per "fare impresa" con i ragazzi delle superiori partecipanti al progetto EBG (European Business Game), un vero e proprio gioco internazionale per far vincere la propria idea imprenditoriale. La finale italiana è prevista all'Expò di Milano nel 2015 -

Modena, 20 gennaio 2015 -

Ha preso ufficialmente avvio il progetto "Enterprise CNA- EBG" a cui per l'anno scolastico 2014/2015 CNA Modena ha deciso di aderire coinvolgendo alcune classi delle scuole medie superiori. All'iniziativa parteciperà l'IIS G. Luosi di Mirandola.
Il progetto, svolto in collaborazione con CNI-Ecipar, vede la costituzione di 6 gruppi di studenti, ciascuno dei quali penserà ad un'idea d'impresa che verrà sviluppata e in classe con la presenza di altrettanti esperti CNA. A questi ultimi spetterà il compito di illustrare le caratteristiche del sistema economico locale e tenere vere e proprie docenze tecniche. Sei imprenditori "tutor", insomma, che adotteranno e supporteranno il percorso di sviluppo delle idee imprenditoriali dei ragazzi trasmettendo la loro esperienza e competenza nel fare impresa.

Si tratta di Cesare Galavotti della Ditta GM snc, Galavotti Luciano della Torneria G.S. snc, Mengoli Mauro della Macro srl, Neri Alberto di Auto-In srl, Athos Sorghini dello Studio A.S.E. srl e Paolo Vincenzi della SEC srl.
"Da tempo realizziamo attività rivolte alle scuole medie inferiori e superiori – spiega Claudia Zagni Responsabile Divisione Politiche del Lavoro – con l'obiettivo di presentare le esperienze e le opportunità lavorative possibili nel settore artigianato e piccola e media impresa e per stimolare lo sviluppo della cultura d'impresa nelle giovani generazioni. Nel paese dal più alto numero di PMI è paradossale che i ragazzi abbiano come unica prospettiva quella di diventare lavoratori dipendenti. L'autoimprenditorialità è oggi un'importante prospettiva per i ragazzi che devono individuare il proprio futuro lavorativo: il percorso per diventare una start-up di successo non si inventa dal nulla e si può essere aiutati a costruirlo."

"Enterprise CNA- EBG" è un gioco di simulazione d'impresa che si svolge in vari paesi europei, oltre che in Italia, un'attività che mira a sviluppare le competenze necessarie a gestire un'impresa come l'analisi di mercato, della concorrenza, la pianificazione economica e finanziaria abbinando al percorso scolastico la simulazione di un vero progetto d'impresa.
Il metodo di lavoro di squadra che ne sta alla base contribuisce poi a sviluppare le dinamiche collaborative di gruppo e rafforza le competenze linguistiche.
Il programma prevede che i ragazzi partecipanti debbano costruire un vero e proprio business plan sostenibile dal punto di vista economico, peraltro – come prevedono le regole di questo "gioco" – stringendo joint venture con ragazzi di altri paesi europei attraverso la piattaforma che fa da supporto al progetto. Il progetto più interessante dal punto di vista dell'idea imprenditoriale verrà presentato, dai ragazzi che l'hanno messo a punto, nel corso della Finale Italiana prevista presso l'Expò di Milano entro la fine dell'anno scolastico. La finale europea si terrà invece a Dubrovnik in Croazia.

(Fonte: ufficio stampa CNA MO)

Rete Imprese Italia, ad un anno dall'alluvione, fa il punto della situazione: "Tante cose fatte ma manca ancora una legge nazionale sulle calamità naturali." -

Modena, 19 gennaio 2015 -

E' passato un anno da quella maledetta domenica in cui il Secchia ruppe gli argini allagando quasi 80 kilometri quadrati del nostro territorio. Oggi, girando tra Bomporto e Bastiglia, sembra che niente sia accaduto, così come niente sembrerebbe accaduto nelle zone di Nonantola e Castelfranco colpite, ancor meno di un anno fa, dalla tromba d'aria.
Ma anche se non sono visibili nei campi, sui muri, questi segni hanno lasciato cicatrici profonde nell'animo di migliaia e migliaia di persone che non si sono arrese e si sono subito date da fare per riportare la situazione alla normalità.

"Crediamo – afferma Rete Imprese Italia – che il sistema locale si sia mosso tempestivamente, erogando subito misure di pronto intervento, come ha fatto la Camera di Commercio e come hanno fatto gli Istituti di Credito sostenendo con prodotti speciali gli interventi di ripristino. In questi giorni, peraltro, hanno preso via anche le prime liquidazioni dei danni. Ancora una volta, però, come accaduto per il terremoto, ci si deve misurare con procedure piuttosto lunghe, che ostacolano i rimborsi, e bene ha fatto il Presidente della Regione ad annunciare una proroga per la presentazione delle domande da parte delle imprese".

Peraltro, quello delle domande di contributo non è l'unico problema rimasto sul tavolo. "Occorre accelerare gli interventi di messa in sicurezza del territorio, non solo in pianura, ma anche in montagna, dove le frane rappresentano un problema in termini di sicurezza e ostacolo allo sviluppo. Ad esempio, preoccupa l'assenza di notizie rispetto ad Aipo, di cui ci pare manchi ancora la designazione del nuovo direttore".
Ma, soprattutto, manca ancora una legge nazionale sulle calamità naturali. "Troppe spesso il nostro Paese è vittima di catastrofi naturali, come ben sanno in Liguria, a Parma, in Veneto, per fare solo qualche esempio. Riteniamo scandaloso che, alla luce di queste fragilità, l'Italia non si sia data anche una legge quadro in questo senso. Ecco il modo migliore per ricordare calamità come l'alluvione e il sacrificio di persone come Giuseppe Oberdan Salvioli, che perse la vita per aiutare chi era in difficoltà, sarebbe fare qualcosa per chi si troverà a fronteggiare simili calamità, per far sì che il futuro faccia meno paura del presente.

(Fonte: L'Ufficio Stampa CNA mo)

Continua l'azione di informazione dell'Associazione relativa alle novità normative del settore installazione impianti con un incontro in Camera di Commercio a Modena -

Modena, 19 gennaio 2015 -

L'applicazione del D.P.R 59/2009 sull'efficienza energetica negli edifici, le recenti normative riguardanti la sicurezza negli ambienti di lavoro, le indicazioni contenute nelle linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi, sottolineano la necessità di effettuare un corretto trattamento dell'acqua per garantire sicurezza, ridurre le emissioni di anidride carbonica ed evitare gli sprechi energetici.

CNA, per fare il punto della situazione sulle modalità di applicazione di tali leggi e chiarire quali sono le attività da intraprendere da parte di tutti i soggetti interessati, ha organizzato martedì 20 gennaio, dalle ore 17.30, un seminario tecnico presso la Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena (via Ganaceto 134, Modena). Relatore dell'incontro l'esperto Daniele Bonfanti di Cillichemie Italiana, azienda leader del mercato di depurazione acqua. Dopo i saluti di Gennaro Petrillo, Presidente Unione Installazione e Impianti di CNA Modena, Bonfanti analizzerà nel dettaglio il DPR 59/2009 sul "Risparmio energetico in edilizia" (legge che prescrive il corretto trattamento dell'acqua negli impianti sanitari e di riscaldamento), il DPR 74/2013, in altre parole il nuovo "Decreto ispezioni" (legge riguardante l'esercizio, alla conduzione, al controllo, alla manutenzione e alle ispezioni degli impianti termici) e il D.M. 10/02/2014, "Nuovo Libretto di Impianto e Rapporti di Controllo Energetico" (altro non è che la presentazione della nuova modulistica relativa al trattamento dell'acqua). Nella seconda parte del convegno sarà presentato anche il kit per l'analisi dell'acqua, utile per la compilazione della scheda due del libretto d'impianto.

Sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della depurazione dell'acqua è l'obiettivo che si pone CNA con questo incontro: oltre a ridurre il consumo energetico e ad avere una maggiore protezione dell'impianto idrotermosanitario, migliora le caratteristiche stesse di potabilità e purezza rendendo l'acqua simile a quella di fonte.
Sarà lasciato ampio spazio al dibattito in sala. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.mo.cna.it.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA
 MO)

Una nuova nota del Ministero dell'Economia invita i comuni a ridiscutere i regolamenti della Tari. Le amministrazioni sino ad ora sorde alla richiesta di confronto di CNA -

Modena, 19 gennaio 2015 -

Circa due mesi fa CNA aveva inviato a tutti i Sindaci dei Comuni della provincia, una lettera per sottolineare l'opportunità di un riesame dei regolamenti della TARI, nelle parti riguardanti i criteri di applicazione della tassa rifiuti alle imprese artigiane ed industriali di produzione, alla luce di una circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze sull'intassabilità delle superfici ove si producono "in via continuativa e prevalente rifiuti speciali", a condizione, ovviamente, che le imprese provvedessero già a proprie spese al loro autonomo conferimento.

A oggi questa richiesta è stata in gran parte disattesa dai Sindaci. Dagli amministratori comunali, infatti, non sono arrivati i segnali di attenzione e di disponibilità a discutere nel merito della questione, che per le imprese manifatturiere determina un doppio costo ed arrivare a determinare spese anche di decine di migliaia di euro. Al più, qualche amministrazione ha frettolosamente liquidato la questione con risposte essenzialmente burocratiche, accompagnate dall'affermazione che i regolamenti in vigore sono da considerare pienamente legittimi e che la circolare MEF non ha valore giuridico.

In realtà, il 9 dicembre è intervenuta anche una risoluzione ministeriale che ribadisce e puntualizza in modo molto chiaro il principio della intassabilità delle aree produttive "che in genere producono in via prevalente rifiuti speciali", e torna ad auspicare che i Comuni, assieme alle categorie economiche, "ricerchino soluzioni regolamentarie più equilibrate e condivise, evitando quindi l'insorgere di possibili contenziosi".

"Verrebbe da dire che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire – commenta Andrea Tosi, responsabile delle Politiche Economiche di CNA Modena – e questo è particolarmente grave, di fronte ad una questione di grande importanza, riguardante la tassazione delle imprese in un contesto economico che continua a mettere in discussione la sopravvivenza stessa delle aziende. Stiamo parlando infatti di Tari, imposta che, incidendo sulla superficie produttiva delle imprese, determina esborsi notevoli".
"A nostro avviso – continua Tosi - la presa di posizione del MEF avrebbe dovuto essere colta con favore perché ripropone una questione che CNA sta sostenendo da anni, cioè la necessità di una tassazione equa, tesa ad evitare ingiuste duplicazioni di costi. Infatti, visto che le imprese già pagano per il conferimento dei rifiuti speciali prodotti, è palesemente ingiusto che le stesse imprese siano assogettate alla Tari, a meno che questa non venga appositamente modulata nei regolamenti comunali. Questo è il senso della nostra richiesta".

Del resto, lo stesso Ministero sottolineava l'opportunità, da parte dei Comuni, di una consultazione con le Associazioni di categoria per ricercare soluzioni che consentissero una tassazione più equilibrata e rispondente alla reale fruizione del servizio, evitando l'applicazione della TARI nelle situazioni in cui il presupposto del tributo non sorge, come nel caso delle superfici di lavorazione industriale o artigianale, dove si producono in via continuativa e prevalente rifiuti speciali che le imprese conferiscono autonomamente sostenendo per questo dei costi.
"Questo disinteresse – sottolinea Tosi – individua quindi una precisa volontà politica: quella di non voler affrontare la discussione delle scelte e dei criteri assunti come base per la tassazione delle imprese, nonché le modalità per la determinazione dei costi industriali del servizio rifiuti proposto ai comuni dalle società multiservizi e che le stesse amministrazioni tendono a recepire automaticamente".
"Siamo consapevoli delle difficoltà finanziarie dei Comuni, ma non si può sfuggire la necessità di far sì che la pressione tributaria sia ispirata alla maggiore equità possibile. Ecco perché ci aspettiamo dai Sindaci quella disponibilità a discutere approfonditamente del problema TARI, promuovendo quelle occasioni di confronto che fino ad oggi non si sono create, anche per evitare il ricorso ad azioni legali paventate dallo stesso Ministero.

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Rete Imprese Italia su Sistri e Decreto Milleproroghe: "Un'assurdità da correggere immediatamente!" -

Modena, 15 gennaio 2015 -

"Dopo sette anni, all'assurda vicenda del Sistri si aggiunge l'ennesima beffa. Il Decreto Milleproroghe contiene l'obbligo per le imprese di pagare entro il primo febbraio i contributi per un sistema obsoleto che, è dimostrato, non garantisce in alcun modo la tracciabilità dei rifiuti. Non solo. Alla scadenza del primo febbraio si aggiunge anche quella del 30 aprile, per il pagamento del contributo 2015". Lo si legge in un comunicato stampa di Rete Imprese Italia.
"Dopo le recenti dichiarazioni del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla volontà del Governo di superare il Sistri – continua la nota – pareva si fosse scritta definitivamente la parola fine su questa esperienza fallimentare. Non è così! Ora si chiede di pagare per un sistema la cui operatività è stata differita di un anno e che non è mai diventato effettivamente operativo, tanto che nei prossimi mesi sarà archiviato in maniera definitiva".
"Se il Governo ha compreso l'inutilità di questo sistema, non obbligando più le imprese a servirsene – aggiunge il comunicato - non rinunzia, però, a pretendere i soldi dalle imprese a fronte di un servizio inesistente. Dopo che già le imprese hanno pagato a vuoto il contributo per l'utilizzo del Sistri negli anni 2010 e 2011, rilevanti risorse sottratte agli investimenti proprio negli anni in cui la crisi ha picchiato più duro".
"E' necessario, dunque, correggere questa misura al più presto – conclude la nota di Rete Imprese Italia - e confermare la proroga complessiva, per operatività e pagamenti, del Sistri il tempo necessario a definire un sistema di tracciabilità dei rifiuti nuovo, efficace e condiviso con le associazioni di categoria".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

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