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Domenica, 08 Luglio 2018 19:27

F1: Vettel, re d'Inghilterra

Vettel e la Ferrari vincono nel fortino Mercedes. Hamilton, in testacoda al primo giro dopo un contatto con Raikkonen, viene battuto in patria da una grande Ferrari. Il finlandese è comunque gran terzo e va a completare la festa Ferrari.

di Matteo Landi

"A casa loro!" e ci aggiunge una lunga risata. A fine gara Vettel non sta nella pelle. Nonostante le famigerate gomme con battistrada ribassato, favorevoli alle Mercedes, nonostante un preoccupante problema al collo che lo ha costretto a saltare parte delle libere del sabato, la Ferrari vince a casa del nemico. Tedesco, di nome, ma inglese di fatto visto che ha sede a Brackley, nel Northamptonshire. Alla fine delle qualifiche Hamilton facevano lo sbruffone, forte della pole position conquistata. Come le star si faceva attendere da Vettel e Raikkonen, già posizionati davanti ai fotografi per le operazioni di rito. Vettel si era indispettito e gliel'aveva promessa, la vittoria. Il tedesco se la conquista nei primi metri di gara, scattando, dalla seconda posizione in griglia, meglio di Hamilton, superato anche da Bottas e quasi da Raikkonen. Quasi, perchè il pilota Ferrari nel primo giro tenta l'attacco all'idolo di casa inglese, non gli riesce, arriva lungo e lo tocca. Abbastanza da mandarlo in testacoda e spedirlo in ultima posizione. Da lì in poi per Hamilton sarà una lunga rimonta, aiutata dall'entrata in pista di ben due safety car, che culminerà nella seconda posizione finale, conquistata con un sorpasso su Bottas che sa di ordine di scuderia. Approccio differente rispetto a quanto fatto da Ferrari in Austria che ha lasciato Raikkonen e Vettel liberi di lottare in pista. Adesso veniteci ancora a raccontare che in Mercedes sono "sportivi" ed in Ferrari giocano "sporco" con le carriere dei propri piloti, non avrete credito.

Raikkonen penalizzato oltre misura va comunque sul podio. Hamilton, partenza da incubo e gran rimonta. Mercedes, strategia sbagliata?

Non ha giocato sporco Raikkonen, a fine gara felice per un terzo posto conquistato nonostante una penalità di 10 secondi che, ultime sanzioni alla mano, non ci stava. Per niente. Qual'è il metro di giudizio dei commissari? Normalmente per un errore del genere - perchè di errore si tratta - un pilota viene sanzionato con 5 secondi di penalità. In questo caso va raddoppiato perchè il pilota che ha subito il danno è l'uomo Mercedes Hamilton acclamato dalla folla? Restano tanti dubbi su certi giudizi dei commissari, pochi, pochissimi sul rendimento della Ferrari. Oggi faceva l'ultima apparizione la gomma con battistrada ribassato di 0,4 mm. Pneumatico che nelle altre due partecipazioni stagionali aveva dato una grossa mano alle prestazioni Mercedes. Stavolta neanche questo ha aiutato l'armata teutonica con sede in Inghilterra. La pole position conquistata sabato era farina del sacco di Hamilton, autentico specialista del giro veloce, il quale ha però malamente sbagliato la partenza ed è per questo che, viste le prestazioni Ferrari, non era affatto scontato che potesse vincere. Vettel ha gestito molto bene le gomme nella prima parte di gara, approfittando della safety car, entrata in pista al 33esimo giro per rimuovere la vettura incidentata di Ericsson, per cambiare una seconda volta le gomme così da averle fresche per la parte finale della corsa. Strategia non copiata dal duo Mercedes: si rafforza la teoria che gli uomini di Toto Wolff, abituati a vincere indisturbati, non siano pronti a lottare con gli altri. Al contrario, ad esempio, di Raikkonen, a quasi 39 anni ancora voglioso di lottare: nonostante i 10 secondi di penalità scontati durante la gara il pilota finlandese ha rimontato, lottato con piloti come Verstappen, che potrebbe essere suo figlio, e nel finale ha superato il connazionale Bottas cogliendo un insperato podio. Il sorpasso della giornata resta comunque quello inferto a Bottas, sempre lui, da Vettel, che ha permesso al tedesco di tornare in testa dopo la seconda safety car, entrata in pista in seguito all'incidente fra Grosjean e Sainz.

Silverstone: quante emozioni!

Silverstone ha offerto emozioni nella lotta al vertice come a centro gruppo, fra sorpassi, errori, ruotate ed incidenti. Una gara "vecchio stile" su un circuito che ha fatto la storia della Formula 1. A dimostrazione che la ricerca ossessiva dei sorpassi, tradotta nei nuovi tracciati progettati da Tilke, è futile e fine a se stessa. A ben guardare gli ingredienti che assicurano spettacolo sono sempre gli stessi: prestazioni vicine fra i top, uno dei "grandi" costretto alla rimonta e presenza di giovani vogliosi di farsi notare ed eccellere. Peccato per Leclerc: il monegasco prodotto del Ferrari Driver Academy si trovava agilmente in zona punti prima di effettuare il suo pit stop. Al rientro in pista ha percorso pochi metri prima di dover parcheggiare la sua Alfa Romeo-Sauber a bordo pista per problemi tecnici. Oggi la squadra svizzera con motore e finanziamenti italiani poteva brillare ma ha collezionato un doppio ritiro, visto anche il già citato incidente di Ericsson. La lotta fra le vetture di centro gruppo è stata vinta da Hulkenberg, gran sesto con la sua Renault, dietro a Ricciardo su Red Bull.

Ricciardo, quinto, tiene su la baracca Red Bull

La squadra austriaca stavolta non ha messo in pista due vetture veloci come in altre occasioni. Solo la penalità subita da Raikkonen e la rimonta obbligata di Hamilton hanno permesso alle vetture del marchio austriaco di lottare con Ferrari e Mercedes. Verstappen ha ancora una volta mostrato le unghie, resistendo in ogni modo agli avversari, prima di incappare nell'ennesimo errore che, prima del ritiro per problemi tecnici, lo aveva portato nella via di fuga. L'olandese, fresco vincitore in Austria, non riesce ad essere costante ma verrà ancora una volta esaltato dalla sua squadra e dai media appena tornerà alla vittoria. Dimenticando che i trofei importanti si vincono con i punti e non con le vittorie sporadiche a sensazione.

Vettel e Ferrari: leadership rafforzata

Al termine del Gran Premio di Gran Bretagna la classifica recita Vettel 171, Hamilton 163. Otto punti di vantaggio per il tedesco dopo 10 gare. La Ferrari ne ha venti di margine sulla Mercedes nel costruttori. Una doppia leadership rafforzata dopo il weekend austriaco. Adesso il grande Circus si prende due settimane di pausa e rivedremo i piloti in pista per le prove libere del Gp di Germania venerdì 20 luglio. A Maranello dopo aver vinto nella tana del nemico proveranno a fare la voce grossa anche nella patria del leader del mondiale Vettel. "Testa bassa e piedi per terra" è lo storico motto di Arrivabene. Stavolta Maurizio lasciali prima festeggiare, ne hanno ben donde.

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Vince Verstappen, Raikkonen secondo davanti a Vettel. Per la Ferrari è un doppio podio veramente dolce che la proietta in testa alle due classifiche mondiali. Debacle Mercedes: problemi tecnici appiedano Hamilton e Bottas.

di Matteo Landi

Alla fine del primo giro il campionato della Ferrari sembrava irrimediabilmente compromesso. Vettel sprofondato nella pancia del gruppo, Raikkonen - dopo uno spunto fenomenale allo start - passato in pochi km dall'attacco della prima posizione di Hamilton alla quarta, grazie anche ad una divagazione nella via di fuga ed una piccola ruotata subita da Verstappen. Inutile invocare una sanzione per l'olandese, quelle vengono comminate con facilità alla Ferrari e con difficoltà ad altri, vedi le tre posizioni di penalità rimediate da Vettel dopo le qualifiche per un presunto impedimento a Sainz. Basta riavvolgere il nastro della memoria alla qualifica del Gp di Silverstone 2017 per notare come un impedimento di Hamilton ai danni di Grojean non venne sanzionato dai commissari. Gli esempi di lecite penalità non affibbiate a Verstappen si sprecherebbero e per la verità oggi merita risalto ben altro. Come la grande gara dello stesso giovane olandese, rude nel sorpasso su Raikkonen ma docile quanto basta con gomme che hanno avuto un rendimento disastroso sulla Red Bull gemella di Ricciardo, costretto ad un pit stop aggiuntivo prima della resa per problemi tecnici. Quest'oggi Verstappen è stato fra i migliori protagonisti della gara che ha avuto la svolta decisiva al 14esimo giro. Quando le facce degli uomini Mercedes, gioiosi per la doppietta che sembrava profilarsi, hanno iniziato a scurirsi: succede anche ai migliori di fare flop ogni tanto ed ecco che Bottas è costretto a ritirarsi a causa di un problema idraulico.

Bottas si ferma e cambia tutto

La direzione gara decide di intervenire con una virtual safety car, Red Bull e Ferrari giocano la carta del cambio gomme in un momento in cui l'andatura è obbligatoriamente lenta. Hamilton non lo fa e nel momento in cui viene esposta la green flag in Mercedes sono convinti che il campione del mondo possa allungare sugli inseguitori, abbastanza da poter rientrare, dopo la sosta ai box, ancora leader. Così facendo i tedeschi compiono il primo grande errore di valutazione del campionato: Hamilton dopo la sosta si ritrova quarto. Subisce poi il sorpasso del rimontante Vettel: il tedesco mostra il suo lato più aggressivo e prevaricatore e, con due ruote sull'erba, realizza uno dei più bei sorpassi della stagione. Con Verstappen in testa davanti ad un grintoso Raikkonen, per Vettel sembra avvicinarsi un podio positivo per come era partita la gara, ma non esaltante: con Hamilton alle sue spalle la sua classifica mondiale ne avrebbe giovato poco. A pochi giri dalla fine si ammutolisce anche la Mercedes di Hamilton ed ecco che per la Ferrari la trasferta austriaca si trasforma nella sconfitta meno amara della sua storia recente: Raikkonen secondo, Vettel terzo e la squadra di Maranello torna in testa al mondiale costruttori oltre a quello piloti con il quattro volte iridato tedesco.

Arrivabene: "Uno può portare un pacchetto interessante ma se scalda troppo ti fermi a destra"

A fine gara Arrivabene gongolava come mai aveva fatto per un doppio podio non concretizzato con una vittoria. Ne aveva ben donde. Sei motori Ferrari nelle prime dieci posizioni grazie anche al 4° e 5° posto conquistato dalle Haas ed al 9° e 10° dai due alfieri della Sauber tinta Alfa Romeo. Sabato la Ferrari aveva subito una brutta batosta, impossibilitata a contrastare le prestazioni monstre del duo Mercedes, nonostante le più, per Ferrari, congeniali gomme "tradizionali" in luogo degli pneumatici con battistrada ribassato che torneranno per l'ultima volta nella prossima gara di Silverstone. Domenica la doccia fredda è diventata decisamente più tiepida: con l'andare avanti della gara, le Ferrari di Raikkonen e Vettel sono riuscite a tenere il passo della concorrenza gestendo meglio gli pneumatici. E sfiorando la vittoria. La tanto decantata superiorità del nuovo pacchetto di sviluppi portato in pista dall'armata teutonica condotta da Toto Wolff è di colpo divenuta quanto mai fragile, ed a questo punto diventano chiari i motivi che avevano obbligato i tedeschi a posticipare il più possibile il debutto della power unit versione 2.1. Per la prima volta dall'avvento dell'era turbo ibrida la Mercedes è spalle al muro: hanno fra le mani la monoposto più veloce del lotto ma qualcosa si è inceppato. Un problema che, con sole tre power unit a stagione a disposizione, si fa esponenziale per Hamilton e Bottas. L'inglese ha adesso un solo punto di svantaggio in classifica nei confronti di Vettel, in Mercedes hanno tutte le risorse necessarie per risolvere qualsivoglia problema ma quanto tempo ci impiegheranno? A Maranello sapranno sfruttare l'inatteso momento difficile degli uomini di Wolff? Ci attende un campionato incredibilmente incerto che, alla fine del primo giro del Gp d'Austria sembrava già chiuso.

Raikkonen sbaglia, delude, esalta: le mille sfaccettature di un latino Iceman

In una classifica piloti rivoluzionata, che vede Vettel davanti ad Hamilton di un soffio, balza agli occhi il terzo posto adesso occupato da Raikkonen. "Bollito", "ha fatto il suo tempo", dicono. Eppure eccolo lì, terzo e con 101 punti che proiettano la Ferrari in testa alla classifica costruttori. In Austria ha mostrato tutto il suo repertorio: partenza monstre, errori inattesi da un veterano come lui, grinta a pacchi quando nella seconda parte di gara si mette a rimontare dopo un bel sorpasso su Ricciardo. Negli ultimi giri Vettel è terzo, in Ferrari potrebbero dare il team order che regalerebbe al tedesco altri tre punti su Hamilton. Ma Arrivabene stavolta non se la sente di rovinare la festa al finlandese. Il tempo di Raikkonen alla Ferrari finirà. Leclerc sarà il degno sostituto ma siamo sicuri che adesso la Ferrari con un altro pilota sarebbe in testa al mondiale riservato ai costruttori?

Leclerc, ancora a punti, non sorprende più

Detto della gara dei top team non si può non rimarcare l'ennesima bella prova del giovane monegasco Leclerc. Stavolta ha faticato, subito il sorpasso del campione Alonso, ma ancora una volta ha centrato la zona punti. Fanno 13 dall'inizio di questo campionato, quasi il doppio di quanto conquistato dall'intero team Sauber fra il 2016 ed il 2017. Non male per un debuttante. Il suo futuro sarà in Ferrari, ma sapranno Arrivabene e soci attendere la sua maturazione prima di portarlo a Maranello?

McLaren e Williams: come eravamo

Il Gran Premio d'Austria ci ha consegnato una McLaren capace di riaffacciarsi in zona punti con Alonso ottavo. Un risultato che quasi fa gioire gli uomini di Woking e proprio questo rende bene l'idea del baratro in cui è finita la gloriosa squadra fondata da Bruce McLaren. Incredibilmente peggio va alla Williams: squadra capace di vincere ben 9 campionati costruttori ed ora fanalino di coda della classifica. In Austria Stroll e Sirotkin hanno concluso in fondo al gruppo, in 13esima e 14esima posizione. Un risultato che non è frutto di una gara sfortunata ma riflette il livello prestazionale della vettura inglese, pur dotata del potente motore Mercedes. In Williams più dei rubli russi portati in dote da Sirotkin avrebbe fatto comodo l'esperienza di un pilota che può dare una direzione allo sviluppo. Questo 2018 rischia di diventare l'annus horribilis della storia della prestigiosa squadra inglese, in attesa di vedere anche di peggio se, come ventilato, importanti sponsor se ne andranno.

Silverstone chiude il rush di 3 gran premi consecutivi

Neanche una settimana ed il Circus torna in pista sullo storico tracciato di Silverstone. Ci si attende un dominio Mercedes, grazie anche al ritorno delle famigerate gomme con battistrada ridotto di 0,4 mm. In Austria la Ferrari ha giovato dei problemi di affidabilità patiti dai rivali ma a Maranello urge una reazione "prestazionale": in qualifica, su una pista teoricamente favorevole alla Ferrari, Vettel e Raikkonen hanno subito il progresso dagli ultimi sviluppi Mercedes. Se in Mercedes è arrivato un preoccupante allarme affidabilità gli uomini di Maranello non possono cullarsi sugli allori. Guardare il mondo dall'alto della prima posizione in classifica, però, dev'essere un bell'effetto.

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Mercoledì, 27 Giugno 2018 16:25

Nuova Audi Q8: scopri la nuova ammiraglia - VIDEO

Il design di una coupé, la sportività di un SUV con trazione quattro e tutta la tecnologia Audi. La Q8 arriverà sul mercato entro la fine dell'anno.

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Venerdì, 08 Giugno 2018 16:25

Ford Fiesta Active e ST - VIDEO

Due nuovi modelli di casa Ford a confronto: Ford Fiesta Active e Ford Fiesta ST. Crossover adatto anche a percorsi sterrati e disagevoli la prima, super sportiva l'altra che arriva fino a 200 cavalli.

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Martedì, 29 Maggio 2018 09:51

Nuova Suzuki Swift Sport - VIDEO

L'icona sportiva del marchio Suzuki è tornata: nuova Swift Sport.

Interamente rinnovata avendo in mente due unici obiettivi: le prestazioni e il piacere di guida. Il risultato è una vettura che riassume il suo potenziale in 3 numeri:

975 kg di peso

230 Nm di coppia

140 HP di potenza 

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Gli ultimi scatti di una meravigliosa festa dei motori. La Mille Miglia alla prova dei tornanti di Piantonia e l'arrivo a Salsomaggiore Terme. Le foto di Paolo Gandolfi.

 

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... si riparte. Stamattina la romantica e affascinante carovana della Mille Miglia ha lasciato Parma dal Parco Ducale. Le foto di Francesca Bocchia...

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Venerdì, 04 Maggio 2018 16:23

Mercedes-Benz Classe A - VIDEO

Mercedes-Benz Classe A diventa più tecnologica che mai, sportiva e spaziosa.

Scopri tutto nel video!

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Parma, 4 maggio 2018 - Ben 120 le moto d'epoca che hanno fatto tappa a Parma per il Motogiro d'Italia. L'evento è stato organizzato del Moto Club Terni L.Liberati – P.Pileri sotto la regia della Federazione Motociclistica Italiana e Internazionale.

Ieri il Motogiro ha scarrozzato per le strade della provincia di Parma, fino a raggiungere l'autodromo Riccardo Paletti dove le due ruote hanno effettuato la prima prova speciale cronometrata.

Hanno poi risalito, dandosi battaglia, i tornanti del Passo della Cisa per arrivare in Piazza Garibaldi.

Dopo un ristoro offerto dalle aziende locali, tra i quali la Erre Food SPA, e la Prosciutteria di Silvano Romani di via Farini, le moto si sono messe in mostra ai numerosi curiosi in Piazza Garibaldi.

Il vicesindaco Marco Bosi ha accolto la carovana dando appuntamento al prossimo anno per una nuova tappa nel cuore di Parma.

(Fotografie di Francesca Bocchia)

 

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...Prosegue in galleria immagini...

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