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Giovedì, 10 Febbraio 2022 08:39

Il Ponte Italia di Parma.

Di Antonio Nunno Parma, 9 febbraio 2022 - Il ponte, ultimo verso sud della città, venne inaugurato nel 1901, intitolata al re Umberto I. Nel dopoguerra è stato rinominato Ponte Italia. Attualmente è molto trafficato da auto e mezzi pesanti.

Pubblicato in Arte Parma
Martedì, 08 Febbraio 2022 05:35

Parchi e zone verdi della ex città ducale.

Parma, città d'arte, di storia ma anche di  parchi, che invitano i cittadini a trascorrere ore di svago e di ritorno alla natura.

Pubblicato in Cultura Parma

L’ex direttore di Quattroruote tra gli ospiti del Cafè Letterario di Bomporto

Pubblicato in Motori Modena
Giovedì, 04 Novembre 2021 06:55

Carabinieri. L'esposizione delle divise storiche

Parma 3 novembre 2021 - Il Comando Provinciale Carabinieri di Parma, in occasione della Giornata delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia, per dare maggiore risalto alla ricorrenza, dal 4 al 7 novembre, espone all’interno della vetrina di un negozio storico del centro cittadino uniformi ed oggettistica d’epoca dell’Arma. 

Pubblicato in Cronaca Parma

Di Nicola Comparato Parma, 17 ottobre 2021 - Come potete vedere dalle immagini di questo articolo, dal 2019 anche la città di Parma può vantare orgogliosamente una statua di Giorgio Castriota Scanderbeg, l'eroe nazionale albanese, esposta all'interno del parco Eunice Kennedy in via Montebello.

Pubblicato in Cultura Emilia

Palazzo Bossi Bocchi

17 ottobre 2021, ore 16.00

MEZZ’ORA D’ARTE CON…

rassegna di incontri e itinerari di approfondimento

Con l’analisi del “Ritratto di Cosimo III de’ Medici di Justus Sustermans, a cura di Serena Nespolo, continuano a Palazzo Bossi Bocchi, il 17 ottobre alle 16, gli appuntamenti del ciclo “Mezz’ora d’arte con…”.

Pubblicato in Cultura Parma

ARTE, CULTURA, STORIA, EDUCAZIONE. A PARMA DAL 24 AL 26 SETTEMBRE

TRE GIORNI DI EVENTI PER VIVERE LA CITTÀ CON I VINCITORI DI THINKBIG

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
Mercoledì, 22 Settembre 2021 05:32

Visita alla Cittadella di Parma. (con Gallery foto)

Notizie storiche, artistiche e culturali su uno dei parchi più frequentati della città. Report e immagini di Antonio Nunno. 

Pubblicato in Cultura Parma

 

La stagione estiva è ricca di nuovi progetti e iniziative per lo stilista parmigiano Morgan Visioli.

Da alcuni giorni sono infatti on line sul sito www.morganvisiolifashion.com le nuove collezioni donna, uomo e accessori per la prossima stagione autunno inverno 2021-2022 e anche stavolta la creatività di Visioli è riuscita a proporre capi versatili e di spiccata vestibilità, in cui eleganza e ricerca dei particolari si abbinano con  uno stile streetwear di tendenza.

I capi sono pensati per un pubblico attento che apprezza la qualità dei tessuti e tra i materiali spiccano il cady, la viscosa, il modal e la lana, non tralasciando cotone e jeans che permettono di mantenere una nota fresca e giovanile.

Anche la linea di accessori, tutti rigorosamente in vera pelle, si abbina agli outfit pensati per il giorno e le occasioni mondane.

Sul sito sono proposte anche le collezioni primavera estate, ora disponibili con uno sconto del 20%, a cui si aggiunge un ulteriore 20% se ci si iscrive alla newsletter, che permette di rimanere aggiornati sulle novità che riguardano il brand.

Tra le tante iniziative – in corso la International Moder Fashion Web sul cui omonimo gruppo Facebook è possibile votare lo stilista fino al 30 settembre prossimo  - si ricorda quella benefica  promossa dall’Associazione Verso il Sereno, in cui Visioli cura l’immagine di alcune dottoresse, infermiere,  OO.SS. dell'oncologia  dell’Ospedale Maggiore di Parma e volontarie dell’associazione che interpretano alcune donne famose della storia fotografate dal fotoreporter Sandro Capatti  nella splendida cornice di Villa Malenchini, gentilmente concessa dalla proprietà e dell'Osteria dei Servi Fuori Le Mura. Gli scatti realizzati saranno oggetto di una mostra.

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Di Antonio Nunno Parma 2 giugno 2021 - L’altro personaggio storico che accomuna Parma e Vasto è quella dell’anarchico Antonio Cieri (1898, 1937). 

Nativo di Vasto (CH), è stato insieme a Guido Picelli, una delle figure più importanti delle Barricate del 1922, i cosiddetti “Fatti di Parma”. 

Con questa espressione si evoca l’assedio degli squadristi fascisti, sotto il comando di Roberto Farinacci e poi di Italo Balbo, alla città di Parma, nei quartieri Oltretorrente, Naviglio e Saffi, in cui si trovavano asserragliati gli Arditi del popolo e altre formazioni di difesa proletarie, con grande partecipazione di massa, a partire dai primi giorni dell’agosto 1922. 

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La coraggiosa resistenza degli assediati, che avevano aderito al movimento operaio e democratico di lotta al fascismo, con barricate e trincee, ebbe ragione su circa diecimila fascisti, giunti armati e ben equipaggiati dal parmense e dalle province limitrofe. Il 6 agosto, dopo cinque giorni di combattimento, le ingenti forze mobilitate dal PNF, rinunciarono all’operazione e si ritirarono lasciando il controllo dell’ordine pubblico all’Esercito. 

A ricordo dell’eroica resistenza popolare, ancora oggi, si può leggere sui muri che costeggiano gli argini del torrente Parma, una enorme scritta in dialetto parmigiano: “Balbo, t’è pasè l’Atlantic mo miga la Perma” (Balbo avrai anche passato l’Atlantico ma non sei riuscito a passare il torrente Parma”). La vicenda umana e politica del vastese Antonio Cieri appartiene alla generazione di combattenti, che nel corso della seconda guerra mondiale, misero in gioco generosamente la propria esistenza pur di non rinunciare alla difesa della libertà e della dignità umana, quella dei più disperati e bisognosi, in particolare. 

Antonio fu decorato, a 17 anni, durante il corso della prima guerra mondiale, per essersi distinto nel compito di caporale telegrafista, che aveva svolto spostandosi, incurante del pericolo, tra le trincee e le casematte. 

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Antonio non si riconoscerà mai nella motivazione ufficiale del conferimento della medaglia ma in quello che fu e sarà il suo spirito anarchico, contrario ad ogni forma di violenza e di oppressione. 

Antonio non credeva in quella guerra. La sua missione sul campo di battaglia fu quello di soccorrere quei poveracci che gli crepavano tra le braccia, in quell’inferno di fuoco e di morte. 

Al termine della Grande Guerra, Antonio fu assunto nelle Ferrovie ma per la sua partecipazione alla  rivolta antimilitarista e anticolonialista di Ancona del 1920, fu trasferito a Parma, il 13 dicembre 1921, come impiegato presso gli uffici della locale stazione ferroviaria, in qualità di disegnatore principale. In questa città, a fianco di Alberto Puzzarini, amico inseparabile assassinato dai fascisti nel 1923, entrambi chiamati “i du forestèr”, entrerà a far parte degli Arditi del Popolo, organizzati da Guido Picelli, militante socialista, che gli affidò la difesa del Naviglio nel corso delle barricate. Durante questi giorni di resistenza popolare, Antonio dimostrò carisma, coraggio da leone, capacità di azione, comando e persuasione. Dopo la conclusione della rivolta popolare di Parma, il Nostro continuerà la sua missione di lotta contro i fascismi, in veste nazionale e internazionale, recandosi a combattere nella guerra civile spagnola contro Franco e i suoi alleati. 

Morirà a 39 anni, colpito da due colpi di fucile, in qualità di comandante italiano della rinomata “Colonna Ascaso”, durante il combattimento per la conquista di Huesca, il 7 aprile 1937. Era a capo del reparto d’assalto dei “bomberos”, da lui addestrato allo scopo. Destino comune sarà riservato anche a Guido Picelli, colpito a morte da una raffica di mitragliatrice fascista, il 5 gennaio 1937, sul fronte di Mirabueno. A entrambi i nostri due eroi antifascisti saranno celebrati, in Spagna, i funerali di Stato con una larga partecipazione popolare. 

A distanza di 75 anni, il 27 dicembre 2012, il Comune di Vasto ha reso onore al proprio figlio Antonio dedicandogli, nella centrale piazza Rossetti, una lapide commemorativa. Nella stessa data, è stato presentato, nella Pinacoteca del Palazzo d’Avalos, il libro “Lo Stranier” scritto dalla vastese Giorgia Sisti e pubblicato, il 12 settembre 2012, dalla casa editrice parmigiana “Fedelo’s”. Un vero e proprio anticipo di gemellaggio, anche se simbolico, tra Vasto e Parma.  

Il libro della Sisti è stato curato dal concittadino Piermichele Pollutri, che dagli anni novanta aveva interessato il Comune vastese a dare il giusto riconoscimento ad Antonio Cieri oltre ad aver relazionato, sulla sua figura, in diversi convegni internazionali. 

Nel 70° anniversario della guerra civile spagnola, anche a Parma, è stata inaugurata una lapide commemorativa a Borgo del Naviglio; la commemorazione è stata curata da Massimo Ortalli in collaborazione con l’Archivio Storico FAI di Imola. Da segnalare, a conclusione, la pubblicazione di Pino Capucci, Oltretorrente, Universale Economica Feltrinelli, settembre 2005, Milano. L’autore, giornalista e scrittore piemontese, nella descrizione delle barricate del 1922 di Oltretorrente, dedica 9 pagine a quel forsennato  del “forestèr, che chiamano anche “al Ross” per il colore biondo rossiccio dei capelli, l’anarchico abruzzese dalla volontà di ferro che non chiede a nessuno di fare ciò che lui non riesca a fare per primo.  

A futura memoria delle barricate eroiche del 1922 di Parma, ci piace concludere con i versi del poeta parmigiano Attilio Bertolucci, impresse su tavole di pietra al di là del Ponte Caprazucca di Parma, Oltretorrente: Si  erano vestiti dalla festa per una vittoria impossibile nel corso fangoso della Storia. 

Stavan di vedetta armati 

con vecchi fucili novantuno a difesa della libertà conquistata da loro per la piccola patria tenendosi svegli nelle notti afose dell’agosto con i cori della nostra musica con il vino fosco della nostra terra. Vincenti per  qualche giorno vincenti per tutta la vita. 

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Parma, 2 giugno 2021 

Testo e immagini di Antonio Nunno 

Report per La Gazzetta dell’Emilia e dintorni.

 

Pubblicato in Cultura Parma
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