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Inseguimento nelle vie cittadine. È successo ieri sera intorno alle ore 22.00, mentre i militari del Norm stavano transitando in via San Leonardo, notavano un soggetto extracomunitario a bordo di una bici e decisero di sottoporlo a un controllarlo.

Parma 25 agosto 2019 - Dopo avergli intimato di fermarsi, l’uomo ha invertito il senso di marcia e scendendo dalla bicicletta la scagliava in direzione dell’autovettura di servizio per poi darsi alla fuga a piedi percorrendo via San Leonardo in direzione via Rosselli. A questo punto uno dei militari iniziò l'inseguimento a piedi mentre l'altro proseguiva con la vettura di servizio. Il soggetto veniva raggiunto in breve tempo ma non si dava per vinto continuando a scagliare pugni e calci e colpendo i militari operanti alle gambe, alla spalle e al petto.

Con non poca difficoltà quest’ultimi riuscivano finalmente a bloccarlo, cadendo tutti e tre rovinosamente a terra. Finalmente il soggetto veniva bloccato con le manette e accompagnato in caserma.

Il nigeriano, classe 95, in Italia senza fissa dimora e senza precedenti a seguito della perquisizione non sono state rinvenute sostanze stupefacenti e rimangono quindi gli interrogativi per circa la sua fuga alla vista dei militari.
Arrestato per resistenza a pubblico Ufficiale e deferito in stato di libertà per lesioni è stato trattenuto nelle celle di sicurezza di via delle Fonderie in attesa del rito per direttissima.

I due militari intervenuti sono stati giudicati guaribili da personale sanitario del pronto soccorso di Parma con una prognosi di 10 giorni, il primo per una contusione alla mano e spalla destra e il secondo per un trauma alla spalla, mano e ginocchio destro.

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Reggio Emilia 23 agosto 2019 - Denunciati alcuni cittadini stranieri che il 25 luglio, dopo il decesso del giovane gambiano investito il giorno precedente da un treno mentre si aggirava sui binari, avevano inscenato un'animata protesta nei pressi di Piazzale Europa. Identificati e denunciati all'Autorità Giudiziaria 11 cittadini stranieri di nazionalità Gambiana, Maliana e del Burkina Faso, per radunata sediziosa, lesioni personali e violenza privata, a seguito delle animate proteste del 25 luglio a favore di BADJIE Illyasa, il gambiano investito dal treno Intercity Notte proveniente da Torino Porta Nuova e diretto a Lecce.


(Nella foto un momento della Conferenza Stampa del Capo di Gabinetto del Questore dr. Domenico De Iesu)

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Parma 23 agosto 2019 - Un etiope di circa 40anni ha tentato la rapina al negozio "Asia Africa Market" minacciando con le catene un dipendente dell'esercizio commerciale, al fine di asportare l'incasso. Il pronto intervento della Polizia ha però impedito al malvivente di portare a termine la rapina scatenando la reazione dell'africano che si è opposto al fermo con violenza, prendendo anche a calci l'auto di servizio, danneggiandola in modo evidente.
Per tutti questi motivi è stato arrestato dagli Agenti e su disposizione del Pubblico Ministero è ora in carcere in attesa della convalida.

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Oltre 20 unità dei Carabinieri della compagnia di Parma hanno svolto un servizio coordinato nelle zone di Oltretorrente, via Langhirano e quartiere San Leonardo.

A seguito dell'operazione sono state identificate 60 persone di cui 25 extracomunitari e sono state effettuate altre 6 perquisizioni. 

I numeri del servizio:
Arrestati due cittadini uno nazionalità marocchina classe 69 senza fissa dimora in Italia, censurato uno nato in Tunisia classe 76 in Italia senza fissa dimora non censurato. Medesimi presso il greto del torrente Parma l’altezza del piazzale Mattarella venivano trovati in possesso di 31 gr. di sostanza stupefacente tipo eroina, 4,5 gr di sostanza stupefacente tipo marijuana, nonché 2.100 € in contanti (banconote da piccolo taglio) presumibilmente provento dell’attività delittuosa di spaccio. L’accusa che gli viene mossa è quella di resistenza a pubblico ufficiale in quanto al fine di sottrarsi al controllo tentavano di darsi alla fuga aggredendo fisicamente con calci i militari. Il rito per direttissima svoltosi nella mattinata di ieri ha convalidato l’arresto e la permanenza in carcere dei due in attesa dei termini a difesa.
⁃ i medesimi venivano denunciati anche per spaccio.

Segnalati alla locale prefettura per uso di sostanze stupefacenti:

Due cittadini parmigiani classe 94/99
Tre cittadini albanesi classe 81/88
Un cittadino albanese classe 97
Un cittadino napoletano classe 84


⁃ Deferito in stato di libertà per guida in stato di ebrezza alcolica un cittadino polacco classe 68 residente a Terni che si rifiutava di sottoporsi al controllo.

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Nella giornata di oggi, 22/08/2019, un detenuto magrebino, dopo aver scardinato i piedi di un tavolo di legno presente nella sezione detentiva, si sarebbe diretto verso un Poliziotto Penitenziario aggredendolo “a bastonate”. Ci è stato, inoltre, riferito che, per puro caso, lo stesso non avrebbe raggiunto in pieno volto un vice ispettore del Corpo, il quale, evitato il pericolo, sarebbe riuscito a dare l’allarme, richiamando in sezione ulteriori unità di Polizia Penitenziaria che con non poca difficolta sarebbero poi riuscite a contenere il detenuto e riportare l’ordine all’interno del reparto.


Il Poliziotto Penitenziario aggredito sarebbe stato costretto a raggiungere il Pronto Soccorso del nosocomio cittadino che, dopo i dovuti accertamenti del caso, lo giudicava guaribile in 5 giorni, salvo complicazioni.
Purtroppo, la situazione nei carceri regionali è sempre più allarmante e, tra questi, quello di Reggio Emilia e sicuramente l’Istituto ove si sta verificando, nelle ultime settimane, il numero maggiore di aggressioni ai danni della Polizia Penitenziaria.
Riteniamo, pertanto, che la Dirigenza dell’Istituto ed il Provveditorato Regionale debbano farsi carico delle problematiche sottese all’esponenziale aumento di tali eventi critici ed apportare i dovuti correttivi al fine di ripristinare la serenità lavorativa, soprattutto all’interno delle sezioni detentive, affinché il personale in divisa sia messo in condizione di adempiere i propri compiti istituzionali in maniera sicura ed ineccepibile.


Riteniamo, infine, sia urgente disporre il trasferimento del detenuto responsabile dei fatti descritti, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

F.to Il Segretario Regionale Gianluca Giliberti

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di un cittadino al Sindaco Federico Pizzarorri - 

Caro Sindaco Pizzarotti,

in riferimento al suo sfogo personale fatto sui social e premesso che la vita personale di ognuno deve essere avulsa da qualsiasi perfidia, in merito alla rabbia che una grossa fetta di popolazione ha nei confronti delle istituzioni (come Lei sostiene) Le ricordo che chi vomita rabbia, xenofobia, razzismo e altro (cosa che io non giustifico), non lo fa perchè spinta da un Ministro che incita a tutto ciò, ma semplicemente perchè la realtà che i cittadini vivono ogni giorno è diversa da quella realtà vissuta da Lei.
In molti credono che Lei sia un sindaco ASSENTE (non diversamente da molti esponenti politici), che “non governa” Parma come andrebbe fatto, cioè stando in mezzo alla gente ad ascoltare le loro problematiche.
Io lavoro in città e periferia e fino ad oggi ho sentito solo lamentele nei Suoi confronti, tutti concordano su una realtà: il Suo disinteresse evidente per Parma e i suoi cittadini.
Ma nonostante tutto ciò, Lei continua a fare lo “struzzo”, a nascondersi dietro quel sogno che rincorre da chissà quanti anni, cioè finire al Governo (o di Roma o Bruxelles, e la Sua candidatura alle ultime elezioni europee ne sono la prova), invece di rimboccarsi le maniche e lavorare per il bene comune della sua città.
In riferimento alla Gazzetta di Parma, Le posso garantire che il giornalista e autore dell'articolo, ha AZZECCATO il termine: siamo nel Far West. Lo dico perchè IO vivo e lavoro in mezzo alla gente, cioè vivo la realtà cittadina. E se lei lo desidera, le posso elencare quali sono i pericoli o disagi che i cittadini percepiscono (auspicando che Lei non mi qualifichi come razzista/xenofobo/fascista).
Interi quartieri di Parma sono ormai nelle mani di nordafricani che spacciano, negozi multietnici troppo spesso privi delle necessarie autorizzazioni e che non osservano le nostre normative mettendo a rischio la salute dei cittadini, baby gang di stranieri che invadono quasi tutto il centro storico, per non parlare poi di quel cancro maligno denominato “ndrangheta”!
Ci sarà un motivo per il quale la popolazione è allarmata? Direi che ce n'è più di uno giustificabile, e che la politica populista (come Lei la definisce) è solo una sirena di allarme!
Potrei continuare ad elencare i numerosi problemi della nostra città, ma preferisco invitarLa ad abbandonare il mondo dei sogni in cui vive, auspicando di vederLa scendere nelle strade e periferie di Parma per rendersi conto personalmente di ciò che La circonda e di COSA è diventata la nostra città, gioverebbe al suo prestigio sia di Sindaco che di uomo (perchè in fondo credo che Lei sia un brav’uomo). 

Pietro Andronaco
Associazione culturale Forza Civica Parma

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Contrasto allo spaccio di droga. Perquisita un’abitazione in via Spezia: arrestato 43enne spacciatore nigeriano

Parma 22 agosto 2019 - Non si ferma l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte della Polizia di Stato. Come già riferito nella giornata di ieri, a seguito delle attività di controllo straordinario del territorio, il Questore di Parma ha la ferma volontà di far sì che i controlli si estendano a tutti gli spazi in cui si possono verificare fenomeni criminali. Non vengono controllate solo le strade della città, i controlli si estendono anche all’interno degli esercizi pubblici e dei luoghi aperti al pubblico, nonché, come nel caso di specie, all’interno delle abitazioni private.

Uno spacciatore nigeriano, già noto agli agenti della Squadra Mobile, è stato arrestato a seguito del rinvenimento nella sua abitazione di sostanza stupefacente già confezionata e pronta per la cessione.
L’attività di monitoraggio condotta dagli investigatori della Sezione Antidroga della Squadra Mobile della Questura di Parma è partita a seguito di numerose segnalazioni relative ad un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti posta in essere da un cittadino di origine nigeriana dimorante in un’abitazione ubicata in via Spezia.

Al fine di dare riscontro a tali informazioni, ieri, gli Agenti della Squadra Mobile si sono recati presso l’abitazione indicata e dopo aver fatto accesso all’interno dello stabile hanno iniziato ad effettuare un servizio di osservazione. Dopo alcuni minuti è giunto a bordo della propria autovettura un soggetto nigeriano che dopo aver parcheggiato l’auto in corrispondenza dell’entrata dello stabile è poi entrato all’interno.
Nell’androne del palazzo, gli agenti dopo essersi qualificati come appartenenti alle forze di Polizia, hanno identificato l’uomo per IGENE Sylvester di 43 anni.
Da un primo controllo, l’uomo risultava privo di alcun precedente di Polizia, tuttavia, ad un esame approfondito è emerso che questi, con un alias in cui la sola data di nascita risultava differente, era stato arrestato per ben 3 volte per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio - 2 volte a Torino ed una volta a Parma.
Nell’androne del palazzo, dopo che gli agenti si sono qualificati, IGENE Sylvester ha cercato di sottrarsi al controllo scagliandosi contro questi e lanciandosi verso l’uscita, ma è stato prontamente bloccato dagli operatori della Squadra Mobile.

A questo punto, IGENE Sylvester ha iniziato a sferrare calci e pugni colpendo violentemente il personale intervenuto che è riuscito comunque a bloccarlo e renderlo inoffensivo.
Una volta immobilizzato, unitamente all’IGENE Sylvester, per mezzo di un mazzo di chiavi che lo stesso deteneva, gli agenti dell’Antidroga hanno fatto accesso all’interno dell’abitazione in uso all’uomo e, durante le operazioni di perquisizione effettuate nella camera da letto, è stato rinvenuto all’interno di una scarpa da uomo un “ovulo” in cellophane trasparente contenente sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso di grammi 0,5; nonché un salvadanaio in metallo con all’interno la somma in denaro contante di euro 1.730, suddivisa in banconote di vario taglio, che veniva anch’essa sequestrata in quanto presumibile guadagno dell’illecita attività di spaccio.
In una seconda camera da letto è stato rinvenuto un sacchetto in tela contenente quattordici involucri in cellophane trasparente contenenti sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso complessivo di grammi 373,2 ed un bilancino di precisione.
Anche la perquisizione a bordo dell’autovettura del 43enne nigeriano dava esito positivo permettendo di rinvenire nella tasca porta-oggetti della portiera anteriore sinistra, un sacchetto in cellophane trasparente contenente sostanza stupefacente del tipo marijuana del peso di grammi 26,5.


IGENE Sylvester veniva tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Dell’arresto è stata data notizia al P.M. Dott.ssa Daniela NUNNO, di turno presso la locale Procura della Repubblica, la quale ha disposto che IGENE Sylvester venisse trattenuto presso i locali della Questura in attesa del giudizio direttissimo programmato per la giornata odierna.

 

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Ieriè stata la giornata dedicata ai  controlli  straordinari in oltretorrente, San Leonardo e Parco Ducale. 
Le operazioni sono state rivolte al contrasto agli esercizi commerciali illegali e ritrovo di pregiudicati, oltre che al contrasto allo spaccio di stupefacenti.

Nell'occasione sono stati sequestrati 110 grammi di sostanza stupefacente, e in uno dei locali controllati in zona San Leonardo è stato controllato un soggetto ivoriano con numerosi precedenti e particolarmente pericoloso nonché irregolare sul territorio nazionale.

L'uomo, è stato portato presso un cpr in attesa della sua compiuta espulsione. quindi non sarà più in grado di delinquere sul nostro territorio.

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E’ stato posizionato questa mattina, in via Emilia Pavese a S. Antonio, il primo dei quattro box per autovelox che l’Amministrazione comunale ha deciso di collocare lungo altrettante arterie di grande scorrimento, dove i controlli effettuati dalla Polizia Locale e le numerose segnalazioni da parte dei cittadini hanno evidenziato il frequente superamento dei limiti di velocità.  

“Abbiamo voluto dare una risposta concreta – spiega il sindaco Patrizia Barbieri – a un problema serio, che si trascina da anni mettendo a rischio l’incolumità di pedoni e ciclisti, nonché di tutti gli automobilisti che osservano le regole. L’installazione dei dispositivi per il controllo elettronico della velocità, che diventeranno operativi solo dopo la posa della relativa segnaletica, vuol essere un deterrente al mancato rispetto del Codice della Strada e uno strumento per tutelare in primis i residenti. Non a caso abbiamo scelto di posizionare gli autovelox nelle frazioni dove gli abitanti hanno denunciato le maggiori situazioni di pericolo”.

Al primo box sistemato stamani in via Emilia Pavese, nei pressi del civico 256, per i veicoli diretti verso la città, si aggiungerà questo pomeriggio quello di Mucinasso, all’altezza del civico 210 della strada provinciale, sempre per i mezzi che procedono verso Piacenza. Un terzo dispositivo sarà installato prossimamente a Roncaglia, sulla carreggiata in direzione di Caorso, nelle adiacenze della ex scuola, mentre si è in attesa del responso di Anas per il progetto sottoposto dagli uffici tecnici del Comune, che prevede la sistemazione di un quarto autovelox a La Verza, sulla Statale 45.

“La collocazione – precisa il sindaco Barbieri – è stata stabilita a seguito dei sopralluoghi effettuati dai tecnici dell’assessorato ai Lavori Pubblici con il Comando della Polizia Locale, tenendo conto anche delle richieste dei cittadini, cui avevamo promesso un intervento efficace per tutelare la sicurezza stradale laddove la velocità elevata rappresenta un pericolo pressoché costante”.

«Apprendiamo dai social network della dura presa di posizione del Sindaco contro commenti a sfondo razzista e minacce a lui pervenuti dopo l'episodio della maxi rissa tra stranieri in Piazza Garibaldi, gesti che anche noi condanniamo con fermezza.
Tuttavia non condividiamo in nessun modo lo sfogo contro gli organi di informazione – in primis La Gazzetta di Parma – colpevoli, a suo dire, di fomentare odio.
I cronisti, a nostro avviso, devono poter essere liberi di fare il loro lavoro, che consiste proprio nel riportare i fatti accaduti, anche se non piacciono all’attuale sindaco di Parma. Quello che si rileva è che purtroppo siamo arrivati ad un punto di non ritorno per la nostra città in termini di sicurezza e di ordine pubblico. Complice anche l'operazione di desertificazione del centro storico voluta da questa amministrazione, stiamo assistendo quotidianamente a scene deplorevoli e inaccettabili che, se non affrontate con un cambio di rotta netto, rischiano di diventare la normalità nella Capitale della Cultura 2020.
Non giustificheremo mai l’odio e le minacce, ma ci sentiamo allo stesso tempo di essere solidali e di ringraziare chi ogni giorno riporta fatti di cronaca senza "nascondere la polvere sotto al tappeto" per ingraziarsi chi attualmente comanda».
Così in una nota Alessandro Corvi, presidente dell'associazione culturale Forza Civica.

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